00 08/02/2013 09:54
Si, alcune città sono posizionate male rispetto alla loro reale posizione storica, soprattutto in Gallia/Germania. Inoltre se il gioco fosse improntato su Roma sarebbe meglio togliere proprio alcune città per inserirne altre: ad esempio non ci sono Treviri, Magonza e Colonia ( che mi sembrano fondamentali anche se magari antistoriche all'inizio della campagna per importanza rispetto ad altri insediamenti, soprattutto Colonia che non esisteva ), la Caledonia ha solo una città e quindi è molto facile da conquistare una volta impossessatisi di tutta la Britannia e altre cose...ma questo è un gusto personale ovviamente, a me infatti piace ricostruire i limites e dare più spazio alle fazioni con le quali i Romani ebbero a che fare in epoca imperiale.
Non so paragonare le estensioni dei campi di battaglia rispetto a mod diverse, mi sembra che siano uguali tuttavia.
In RSII c'è un problema e cioè l'altezza delle coste: queste sono sempre altissime e quasi a strapiombo sul mare, in Rome liscio o in altre mod c'era invece un abbassamento molto progressivo della costa. Dovrebbe dipendere dal descr_heights. Anche il mare di Rome originale è molto più bello come riflessi/movimenti, non capisco perchè l'abbiano reso quel tappeto di plastica celeste...da lontano può anche essere bello ma da vicino è brutto, mi ricordo quanto erano belli in Rome quegli scontri sul bagnasciuga.
Il problema del "mare da lontano" in realtà è spesso legato al fatto che nel map_regions.tga le città che dovrebbero stare sul mare vengono posizionate alcuni pixel distanti dalla costa dai modder. Io creai a mio tempo una nuova mappa per Rome ( che ancora ho ), e, riposizionando gli insediamenti con il pixel adiacente al mare, la mappa di battaglia durante gli assedi della città arrivava tranquillamente fino al mare ed oltre anche per diverse decine di metri al largo.
Ovviamente sappiamo che in Rome una città veramente SUL mare nella mappa di battaglia non ci può essere perchè la base dell'insediamento è fissa e non contempla altro che una base quadrata di terra molto estesa sulla quale sorge l'insediamento, al massimo ci sono delle pozze in prossimità o anche dentro l'insediamento se il livello della città sul mare è molto basso, mi pare che Alessandria d'Egitto nella mappa originale di Rome avesse questa curiosità.
[Modificato da Legio XIII gemina 08/02/2013 10:21]


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale