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Cucina e alimentazione ai tempi di roma

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    Joseph_sec
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    Centurio
    00 03/07/2012 14:39
    scusate ragazzi, sono incuriosito da questa questione...qualcuno sà dirmi che cosa si consumava da mangiare in periodo romano, all'incirca...a parte carne e pesce in generale derivati da allevamento e frutti che penso siano abbastanza scontati, esisteva qualcosa di più elaborato?
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    phoenix_92
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    Centurio
    00 03/07/2012 16:10
    mi vengono in mente focacce di frumento,il miele si usava a posto dello zucchero per addolcire i cibi,vino a volontà anche se diverso da quello che beviamo noi,si condivano i cibi con l'olio che era anche esportato,come piatti elaborati non saprei,magari ridò una rilettura alla cena trimalchionis(da quando ho finito il liceo cioè lo scorso non tocco più il latino,ero un pò scarso a tradurre però mi piaceva in particolare le battaglie xD in quelle azzeccavo tutti i significati più tosti...è incredibile come una cosa che hai odiato possa sembrare bella quando smetti di studiarla!)
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    Legio XIII gemina
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    00 03/07/2012 18:20
    Dal Satyricon del supposto Petronio Arbitro, la cena di Trimalcione ( un liberto arricchito ):

    « Tornando all’antipasto, su un grande vassoio era sistemato un asinello, di bronzo corinzio, che portava una bisaccia a due tasche, delle quali l’una conteneva olive chiare, l’altra scure... piccoli sostegni, poi, saldati al piano del vassoio, sorreggevano dei ghiri spalmati di miele e cosparsi di polvere di papavero. Non mancavano anche delle salsicce che friggevano sopra una griglia d’argento e sotto la griglia prugne siriane con chicchi di melograno... un vassoio rotondo che aveva disposti, uno dopo l’altro, in circolo, i dodici segni zodiacali, sopra ciascuno dei quali il maestro di cucina aveva sistemato il cibo proprio e adatto al referente... pollame e ventri di scrofa ed in mezzo una lepre, provvista di ali, in modo da sembrare un Pegaso... un vassoio, sul quale era sistemato un cinghiale di grande mole, e per giunta fornito di un cappello, dalle cui zanne pendevano due cestini, fatti di foglie di palma intrecciate, ripieni l’uno di datteri freschi, l’altro di datteri secchi. Intorno al cinghiale, poi, dei porcellini fatti di pasta biscottata, dando l’impressione di stare attaccati alle mammelle, indicavano che il cinghiale era femmina... »

    Assai prelibato per i Romani era il garum, una salsa di interiora e carne di pesce salato che veniva lasciata a scaldarsi sotto il sole in dei recipienti per diverso tempo per poi essere utilizzata come condimento, l'odore era terribile ma il sapore a quanto pare molto buono.

    Al mercato di Roma un pesce fresco poteva arrivare a costare più di un vitello intero vivo, tanto era ricercato. I patrizi ( o comunque le persone più facoltose ), usavano allevare murene in vivai che allestivano nelle loro case, questi animali erano immensamente costosi. Un senatore, morta una delle sue amate murene, vestì il lutto per diversi giorni.

    I legionari mangiavano molto frumento ( soprattutto farro ), e legumi, meno spesso carne. Nel momento in cui la legione assumeva incarichi stanziali ovviamente la dieta era più varia, anche qui è stato attestato il consumo di garum e carni di vario tipo soprattutto suine, caprine ed ovine. I legionari in genere bevevano poi acqua mista ad aceto ( la posca ), dissetandosi e disinfettandosi. I legionari avvicinarono la spugna imbevuta di aceto a Gesù sulla croce per dissetarlo, non per seviziarlo ulteriormente.

    p.s. se hai tempo cerca il De re coquinaria di Apicio, anche qualcosa di Lucullo, anche se non so che cosa ci sia di scritto su quest'ultimo.

    p.p.s guarda questo, offre un quadro più completo sulla cucina romana antica --> www.arifs.it/alimenta.htm , e questo --> www.roccioso.it/roma/cibo.htm
    [Modificato da Legio XIII gemina 04/07/2012 11:56]


    « ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

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    « Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

    Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


    « Pallida no ma più che neve bianca
    che senza venti in un bel colle fiocchi,
    parea posar come persona stanca:
    quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
    sendo lo spirto già da lei diviso,
    era quel che morir chiaman gli sciocchi:
    Morte bella parea nel suo bel viso. »

    Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


    « Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

    Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


    « Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

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    Tito Flavio
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    00 04/07/2012 12:27
    ti consiglio il ricettario di Apicio!

    salsa garum a volontà (era una crema salata prodotta con la fermentazione del pesce lasciato prima al sole e poi in salamoia se non sbaglio, veniva messa su tutto tipo l'attuale maionese


    c'erano un sacco di ricette, arrivate fino a noi, oggi pomeriggio le scrivo!

    "TV REGERE IMPERIO POPVLOS ROMANE MEMENTO, PARCERE SVBIECTIS ET DEBELLARE SVPERBOS",(ricordati o romano, che dovrai reggere col tuo potere le genti, perdonare i vinti e domare i superbi, Virgilius, Aeneis liber VI, vv. 852-854)






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    Costantinus
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    00 05/07/2012 21:14
    A parte quanto già detto sopra, si può dire in linea di massima che i Romani (perlomeno quelli abbastanza ricchi) mangiavano in modo più elaborato e differenziato dei loro contemporanei (anche greci)... era una cucina che per certi aspetti oggi chiameremmo in parte medio orientale...

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    "Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)

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    "Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)

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    Tito Flavio
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    00 05/07/2012 21:24
    mannaggia non trovo lo speciale su roma di focus storia xD

    mi ricordo il fenicottero arrosto!!

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    Joseph_sec
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    00 12/07/2012 09:02
    Grazie a tutti delle risposte! grazie davvero interessantissimo
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    Augusto.Carducci
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    00 20/07/2012 01:01
    Re:
    Tito Flavio, 04/07/2012 12.27:

    ti consiglio il ricettario di Apicio!

    salsa garum a volontà (era una crema salata prodotta con la fermentazione del pesce lasciato prima al sole e poi in salamoia se non sbaglio, veniva messa su tutto tipo l'attuale maionese


    c'erano un sacco di ricette, arrivate fino a noi, oggi pomeriggio le scrivo!




    ma questo esiste ancora. ci sono regioni che lo fanno
    PS
    sul vino posso aggiungere che i vitigni romani erano abbastanza penosi, con un tasso zuccherino molto basso, il che comprometteva abbastanza la conservazione del vino stesso (poichè lo zucchero fermenta in etanolo che è non solo la nota contraddistintiva del vino, ma anche un conservante). Il tutto si risolveva con abbondante miele a coprire il sapore ormai di aceto del vino vecchio (pochi mesi).
    [Modificato da Augusto.Carducci 20/07/2012 01:04]
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    Tito Flavio
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    00 20/07/2012 15:33
    la salsa garum?...si anche se non è la ricetta originale romana, perchè se non sbaglio non sappiamo con quale pesce era fatto!

    poi era usato il silfio...un'erba aromatica buonissima (come noi usiamo rosmarino, origano ecc) che purtroppo si è estinto proprio a causa dell'intensivo uso che ne facevano i romani


    [Modificato da Tito Flavio 20/07/2012 15:38]
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    Costantinus
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    00 20/07/2012 19:39
    Il silfio era usato per tutto, anche come antidolorifico, e proveniva dalla Cirenaica. Purtroppo non si sa se l' utilizzo fatto da Greci e Romani fosse frutto di pure speculazioni intellettive o ci fosse dietro un minimo di verità...

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    Augusto.Carducci
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    00 31/07/2012 22:49
    Re:
    Tito Flavio, 20/07/2012 15.33:

    la salsa garum?...si anche se non è la ricetta originale romana, perchè se non sbaglio non sappiamo con quale pesce era fatto!

    poi era usato il silfio...un'erba aromatica buonissima (come noi usiamo rosmarino, origano ecc) che purtroppo si è estinto proprio a causa dell'intensivo uso che ne facevano i romani






    non lo so ma ne ho sentito parlare da qualcuno che non ricordo, potrebbe essere anche un mio amico portoghese in effetti ora che ci penso. cmq per certo so che esiste ancora una salsa ricavata da pesce marcito in brocche di coccio sotto il sole etc.
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    Legio XIII gemina
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    00 03/08/2012 22:54
    Questo è un articolo molto interessante sulle salse di pesce nella storia, parla diffusamente del garum e dei suoi "discendenti". E' scritto, a quanto si legge, da un'archeologa collaboratrice della Soprintendenza Archeologica del Veneto.

    www.centuriazione.it/quaderni_win.asp?id=52

    Cita anche la colatura di alici di Cetara, che ho avuto la fortuna di gustare in quel bel di Maiori con gli spaghetti [SM=g9248].


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    Augusto.Carducci
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    Tribunus Laticlavius
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    00 07/09/2012 08:27
    io sta colatura di alici la devo provare...dicono sia favolosa!
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    beeeno
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    00 07/09/2012 15:16
    Più che altro il garum serviva a coprire i sapori dei cibi che venivano consumati in mancanza di un'adeguata conservazione. Risulta che il garum fosse di varie qualità che avevano costi che potevano variare in maniera sostanziale in funzione del pesce usato e della sua preparazione. Anche i ricchi ne usavano grosse quantità. Ho avuto maniera di assaggiare su una bruschetta il garum preparato secondo una ricetta originale dal Gruppo Storico Romano in occasione di un evento da loro organizzato. Ricordo un sapore che si avvicinava a quello della salsa per condire le "puntarelle" romane. Molto buono.

    Nella stessa occasione ci fu offerto anche il mulsum che era un vino caldo aromatizzato con miele e spezie. Anche in questo caso i sapori aggiunti erano spesso funzionali a coprire la scarsa qualità di un vino e la possibile fermentazione acetica.

    Molto interessante questa discussione. :)
    SVBEEV
    Beeeno
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    Legio XIII gemina
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    00 10/09/2012 12:34
    Augusto.Carducci, 07/09/2012 07.27:

    io sta colatura di alici la devo provare...dicono sia favolosa!



    Assolutamente da provare, devo dire che più si viaggia e più ci si rende conto di quanto i nostri cibi siano un patrimonio storico e culturale, oltre che delle bontà.

    beeeno, 07/09/2012 14.16:


    Molto interessante questa discussione. :)



    Quoto, inoltre fa anche venire un certo appetito [SM=g8119]
    [Modificato da Legio XIII gemina 10/09/2012 12:38]


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    Augusto.Carducci
    Post: 8.931
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    Tribunus Laticlavius
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    00 10/09/2012 12:56
    dell'appetito non ho certo bisogno mhuahahha.
    Beeeno , li mortacci tua, ma te magni ste cose e non mi chiami?
    piuttosto ci sarebbe da fare un bis di uscita tra un pò, che me tajo sempre tra di noi.
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