Pretoriani

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arysfalian
00lunedì 11 settembre 2017 23:10
come valutarli, come gestirli, come migliorarli
Leggevo distrattamente alcuni passi sulla vita dei pretoriani, o meglio della guardia pretoriana.
Al che, capendo che fecero più danni che benefici, mi è venuto in mente di aprire una discussione su di loro, sapendo di prima mano che ne se sono state una marea.

La mia idea sarebbe quella di dare una soluzione a questo problema nato a sua volta per essere una soluzione.

Augusto fondò le coorti cittadine, che dipendevano dal senato, ma furono poi assorbite dal potere del prefetto del pretorio.
Il possibile dualismo era per me impossibile, perché "truppe del senato" durante un impero gestito da un imperatore, sarebbero state al primo accenno operativo in mezzo ad una bufera, se non loro stesse la causa.
Costantino, dopo ponte milvio e la loro disperata ultima battaglia, le fece fuori e le rimpiazzò con le schole palatine, per di più non italiche così come stavano diventando le stesse coorti pretoriane.
Il fatto di collegarle alla persona stessa dell'imperatore e non a Roma sarebbe stata in effetti una soluzione.
I pretoriani, che dovevano essere un raggiungimento di traguardo militare per militari di leva di origine italica, valenti sul campo e fedeli nell'anima, si trasformò in un corpo autoreferenziale e castale in cui venivano mandati i rampolli di mezzo impero.
E cosa ben più grave, oltre alla loro rammollita capacità di combattimento e la corruzione, fu la loro propensione al giustiziare i propri "datori di lavoro".

Per quanto mi riguarda, avrei mantenuto la quasi coscrizione italica, derivante dalle sole legioni senza bypassare il servizio attivo.
Avrei locato molto meno delle 9 coorti a Roma, lasciandone quelle appena sufficienti alla servizio di sicurezza, altre le avrei dislocate in città fondamentali dell'impero come occhi e longa manus dell'imperatore stesso.
Avrei fatto turnare le coorti per le città e la capitale, mantenendole sempre in esercitazione al Castro Pretorio o negli eventuali altri Castri Pretori.
Avrei proibito all'inizio qualsiasi aumento della paga e le elargizioni spropositate, mantenendole si più vantaggiose, ma sradicando sul nascere con spoliazioni delle cariche e anche con cose peggiori i pretoriani ribelli, come il mandarli al servizio attivo alla frontiera coi gradi più bassi (latrine, guardie, ecc,).
Avrei collegato la vita delle stesse a quella dell'imperatore, quando in caso di suo assassinio sarebbe cadute anche altre teste come il prefetto e i centurioni.
Avrei impedito per legge la candidabilità alla porpora imperiale di qualsiasi appartenente ai pretoriani.

Con queste regole, probabilmente non avrei avuto il loro favore per l'elezione, e magari mi avrebbero anche tolto di mezzo, ma facendolo si sarebbero autoeliminate con le proprie mani.
Archita
00venerdì 15 settembre 2017 21:48
gli eserciti d'elite nella Storia hanno dimostrato una certa tendenza a prevaricare sul potere civile. Comunque non sono d'accordo sulla provenienza italica come fattore di qualità e lealtà in considerazione della positiva esperienza dei variaghi al servizio dei sovrani di Costantinopoli meglio di ogni greco.

arysfalian
00sabato 16 settembre 2017 01:13
Re:
Archita, 15/09/2017 21.48:

gli eserciti d'elite nella Storia hanno dimostrato una certa tendenza a prevaricare sul potere civile. Comunque non sono d'accordo sulla provenienza italica come fattore di qualità e lealtà in considerazione della positiva esperienza dei variaghi al servizio dei sovrani di Costantinopoli meglio di ogni greco.





Il fattore italico non è basato sulla qualità della truppa, ma sul campanilismo che preferiva le truppe italiche anche nelle legioni campali e anche per dare un po' di importanza alla regione del Senato.
Non un contentino, ma anche quello.
E' comunque il fattore a mio vedere meno rilevante di quelli elencati.
Archita
00sabato 16 settembre 2017 15:14
a mio parere l'idea di trasferire parte dei pretoriani fuori dal centro del potere poteva sembrare razionale ma avrebbe aumentato il pericolo di "marce su roma" dei pretoriani oltre a quelli già delle legioni anche se è pur vero che i pretoriani erano tutt'altro che pericolosi rispetto ai legionari veterani.

Inoltre va bene fare la politica di rigore morale in stile augusteo ma per fare cose del genere bisognava essere proprio Ottaviano visto che la società dell'epoca imperiale non era più disposta ad accettare nostalgici rigorismi repubblicani.

ai soldati e a chi contava ormai la paga e i regali erano una cosa che più di ogni altra cosa desideravano. Va anche detto che comunque l'Impero era nato proprio con bustarelle e paghe più sostanziose alle legioni, il che vale a dire che ogni politica di controllo dei pagamenti e dei privilegi avrebbe fatto cadere l'essenza stessa del sistema imperiale.
arysfalian
00lunedì 18 settembre 2017 03:42
Re:
Archita, 16/09/2017 15.14:

a mio parere l'idea di trasferire parte dei pretoriani fuori dal centro del potere poteva sembrare razionale ma avrebbe aumentato il pericolo di "marce su roma" dei pretoriani oltre a quelli già delle legioni anche se è pur vero che i pretoriani erano tutt'altro che pericolosi rispetto ai legionari veterani.

Inoltre va bene fare la politica di rigore morale in stile augusteo ma per fare cose del genere bisognava essere proprio Ottaviano visto che la società dell'epoca imperiale non era più disposta ad accettare nostalgici rigorismi repubblicani.

ai soldati e a chi contava ormai la paga e i regali erano una cosa che più di ogni altra cosa desideravano. Va anche detto che comunque l'Impero era nato proprio con bustarelle e paghe più sostanziose alle legioni, il che vale a dire che ogni politica di controllo dei pagamenti e dei privilegi avrebbe fatto cadere l'essenza stessa del sistema imperiale.




Insomma ha fatto bene Costantino a salvare capre e cavoli togliendo di mezzo sia il fattore locale (Roma) che quello umano (pretoriani).
La mia ricerca parte proprio sul presupposto di non abbandonare la prima, e al massimo riformare o modificare la seconda (come fece a suo modo anche lo stesso Costantino).
Archita
00lunedì 18 settembre 2017 09:40
non so quanto abbia fatto bene sul trasferimento della capitale ma penso che l'Impero come sistema politico era nato già su gambe fragili con un grave squilibrio fra i due poteri civile e militare. Credo che nessuno sarebbe riuscito ad impedire l'inevitabile declino anche se fa molto "psicostoria" di Asimov :rofl
Claudio II
00domenica 11 marzo 2018 23:24
Dislocare le varie coorti in varie zone dell'impero non avrebbe cambiato molto. Avrebbero potuto benissimo eleggere un loro imperatore locale, esattamente come succedeva con le armate provinciali..
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