Se leggi poco sotto la tabella da te citata,vedrai che spiega anche l'accuratezza in battaglia del moschetto!
Un conto è confrontare un dato tecnico,un conto è comprovarlo da chi ha visto veramente l'arma in combattimento.
Devi considerare che nella battaglie i soldati NON erano incitati a mirare (i comandi erano: prepararsi,puntare,fuoco ... il mirare non esisteva,si sparava tutti nella medesima direzione e stop) ma solo a sparare in fretta...in più aggiungi:
stress
paura
caos della battaglia (come il fumo che impediva di vedere a che distanza fosse il nemico)
le stesse cartuccie (20% di colpi a vuoto)
in più si tende a dimenticare che le palle di moschetto del tempo erano SOTTODIMENSIONATE ovvero per favorire una più veloce ricarica erano più piccole dell'anima dell'arma (per intendersi,un moschetto ca. 75 sparava palle cal. 70 o cal. 72)...conseguenza? la palla esplosa rimbalzava nella canna uscendo dalla bocca con un angolo imprevedibile rendendo difficile capire come aggiustare la mira (che cmq non c'era)....
il NER tiene in considerazione questo,invitando a sparare a cortissimo raggio ed ad usare la baionetta,una tattica ben sperimentata da inglesi (che ad esempio sparavano 2 o 3 salve e poi adavano alla carica ributtando indietro un nemico già provato) e dal plurivittorioso maresciallo Suvorov,che ci tengo a ricordare è l'unico stratega ad eccezione di Gengis Khan ed Alessandro a non aver mai conosciuto sconfitta,e se lui diceva di evitare le scariche ed andare alla carica,beh,un motivo fondato ci sarà pur stato
tieni presente che l'accuratezza aumenta con l'esperienza dell'unità e con la sua "qualità",coerentemente con i fatti...pretendere che un battaglione appena addestrato faccia una strage coi moschetti,forse è un pò troppo!