I criteri del generale antico

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Zimisce
00domenica 6 agosto 2006 09:55
Ho pensato a un modo più scientifico per valutare la grandezza di un condottiero antico, adottando (è un gioco eh) dei criteri che possano aiutarci in una classificazione. I criteri sono i seguenti:

Strategia
Tattica
Poliorcetica
Carisma/Attaccamento truppe
Rapidità
Lettura battaglie

Filippo II 10 9 8 10 8 10
Alessandro 10 9 10 9 10 9
Annibale 7 10 5 10 10 10
Scipione 10 10 8 10 8 10
Cesare 9 8 10 10 10 10


Ora tocca a voi... magari proponendo altri criteri ( ma questi mi sembrano giusti )e altri condottieri.

[Modificato da Zimisce 06/08/2006 9.56]

Tymoleon
00domenica 6 agosto 2006 11:52
Non sono mai stato bravo con i numeri e odio le classificazioni numeriche. Alcune questioni tattico-strategiche a volte sono fuori controllo del generale, e bisogna vedere anche le composizioni e le caratteristiche dei due eserciti. Un numero non può bastare.
Pausania79
00domenica 6 agosto 2006 15:11
Certo non è facile una classificazione numerica sembra di ridurre un essere umano ad una mera equazione. Cmq potrei fare un tentativo, ti consiglio di aggiungere la voce diplomazia un campo dove generali dell'età classica trattava spesso e volentieri in prima persona.
Ciao
Zimisce
00lunedì 7 agosto 2006 10:42
In effetti, Pausania, la diplomazia era curata in prima persona dal console o proconsole che conduceva l'attività bellica, quindi accolgo il tuo consiglio. Questo implica una maggiore conoscenza delle fonti, spesso scarse su alcuni condottieri, ma completa il quadro delle qualità del generale antico.
Caio Logero
00lunedì 7 agosto 2006 19:02
Molto dipende dal caso, mi sembra difficile valutare un evento attraverso una semplificazione in numeri.
Una battaglia dipende da vari fattori.... anche uno sciame di api impazzite può capovolegere gli eventi di una battaglia in barba ad ogni bravura di un generale.
Zimisce
00lunedì 7 agosto 2006 19:55
Logerio, quel che dici è giustissimo: in guerra molto dipende dalla fortuna. Comunque, i generali vengono valutati in base alla loro abilità a prescindere dal caso e dalla singola battaglia. Questo possiamo farlo basandoci sulle fonti di più eventi e analizzando le singole qualità dei condottieri. Le vittorie di Annibale, ad esempio, non sono, non possono essere frutto del caso.
Caio Logero
00lunedì 7 agosto 2006 20:07
Re:

Scritto da: Zimisce 07/08/2006 19.55
Logerio, quel che dici è giustissimo: in guerra molto dipende dalla fortuna. Comunque, i generali vengono valutati in base alla loro abilità a prescindere dal caso e dalla singola battaglia. Questo possiamo farlo basandoci sulle fonti di più eventi e analizzando le singole qualità dei condottieri. Le vittorie di Annibale, ad esempio, non sono, non possono essere frutto del caso.



Logero, grazie [SM=g27960]

Le qualità sono diverse, eppure c'è da dire che bisogna anche valutare lo stato emotivo, fisico, mentale, i vari fattori, gli errori e le dimenticanze di una battagli.
Es: Pompeo da Sertorio a Farsalo, Napoleone da Austerlitz a Waterloo....
Zimisce
00martedì 8 agosto 2006 19:12
E' logico che per generali, pur valenti, di cui conosciamo una sola battaglia, come ad esempio Surenas, sarà difficile se non impossibile una corretta valutazione.
davide.cool
00martedì 8 agosto 2006 19:41
non capisco il bisogno di dare voti.... non è che i generali antichi andavano in giro coi giudici della gara de tuffi appresso.... scipione ha marciato lungo il danubio.... giudice numero uno voto: 10 , giudice numero due: 7 ecc ecc.

Zimisce
00martedì 8 agosto 2006 19:45
Ma se il mio metodo è fatto apposta per rispondere alla domanda che Scipione fece ad Annibale sui più grandi condottieri della storia! [SM=g27960]
+ Mather +
00martedì 8 agosto 2006 19:58
In quanto artista, non posso condividere questo metodo da gioco di ruolo ! Mi aberra !

Sembra di dover assegnare dei punti magici al protagonista di Diablo !

Nessun uomo può essere giudicato con punti matematici !
Tercio Real
00martedì 8 agosto 2006 21:43
Magri si potrebbe fare tenendo in conto tutti i fattori possibili immaginari, che poi variano da persona in persona, non arrivando mai a un consenso.
Poi c´e il problema del valore che attribuisce ognuno ai numeri, ad esempio il 7, magari per uno significa di piu che per altro.
Perció, sarebbe impossibile.

[Modificato da Tercio Real 08/08/2006 21.44]

Zimisce
00giovedì 10 agosto 2006 11:50
Anche io amo l'arte, che c'entra questo? Il mio metodo è un modo come un altro per giocare coi numeri e con la Storia.
Pausania79
00giovedì 10 agosto 2006 13:51
Il problema è che magari il numero di varianti è così alto che diventa un vero caos riuscire a gestirle tutte.
ciao
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