AAR - La nazione dei gigli

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C. Iulius Caesar
20sabato 14 marzo 2015 21:50
La nazione dei gigli

Prologo - Progetti di conquista

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L'anziano sovrano Luigi XIV, vestito di una leggera camicia da notte di lino, ammirava il sorgere del sole. Il cielo era limpido, tinto di un candido azzurro, in cui le nuvole, bianche come fiocchi di neve, giocavano ad insinuarsi. In lontananza, l'orizzonte diveniva cremisi e arancio, interrotto da sparute e timide intromissioni rosate. Quel meraviglioso spettacolo naturale catturò il re, assorto nella contemplazione della bellezza del creato.

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Michel Périgny lo distolse dai suoi pensieri. “Già in piedi, sire?” gli domandò sorridente. Segretario personale di Luigi XIV, ne era l'amico più caro e il consigliere più fidato, a dispetto della giovanissima età.
“Non riuscivo a dormire. Ultimamente mi capita spesso.” rispose. Poi, scacciando con un cenno del capo l'improvvisa malinconia che l'aveva assalito, si voltò verso Michel e gli propose con un sorriso: “Dato che siamo entrambi svegli, che ne dici di metterci al lavoro?”. Il ragazzo assentì, entusiasta.

Si diressero allo scrittoio reale e, appena messo piede nella stanza, vennero avvolti da una luce calda e luminosa, che rinfrancò il loro spirito, invadendo i loro cuori di gioia e serenità.
Luigi XIV esternò il suo entusiasmo: “Versailles è stupenda, davvero magnifica, non trovi, Michel?”. “Certamente, Vostra Maestà. Siamo immersi nella natura, la quale quotidianamente ci fa dono di siffatte dimostrazioni della potenza e della bontà del Signore” rispose il giovane. Ascoltate le sue parole, il re gli diede una pacca sulla spalla, commentando: “Ben detto, ragazzo mio!”.

Avvicinatosi alla scrivania, seguito dal sovrano, Michel, dopo aver aperto un cassetto, ne estrasse uno stupendo mappamondo, estremamente dettagliato, e lo distese sul supporto ligneo.
Era un'opera di fine cartografia, un meraviglioso frutto delle mani e dell'abilità dei migliori disegnatori del regno.
I colori erano talmente vividi, da sembrar reali. Ogni minuto elemento del paesaggio era stato rappresentato. Occhi sapienti avevano guidato la realizzazione del manufatto: i confini politici che delimitavano gli Stati erano rappresentati tramite sottili linee di demarcazione, talmente lievi da non risultar invasive e quindi corrompere, inevitabilmente, la perfezione del planisfero. Ogni pigmento era stato selezionato con la massima attenzione, ogni minimo tratto di penna era stato accuratamente ponderato, nulla appariva lasciato al caso. Il verde delle pianure sembrava quasi diffondere nell'aria il profumo dell'erba bagnata da delicate gocce di rugiada; l'ocra delle sabbie richiamava all'istante alla mente le enormi steppe asiatiche e gli sconfinati deserti d'Africa; il ceruleo delle acque induceva l'orecchio ad ascoltare il loro lento scorrere nei fiumi, la loro apparente mobilità nei laghi, il loro incessante sciabordio nei mari, e l'occhio a raffigurarsi la loro limpidezza, la loro cristallina purezza; il bruno dei rilievi montuosi e collinari, temperato da tenui sfumature di color giallo, che gli conferivano un carattere meno aggressivo e cupo, ricordavano l'asprezza e, al tempo stesso, la straordinaria bellezza delle alture che, create dal Signore, avvicinano l'essere umano – sul piano fisico – maggiormente a Lui.

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Luigi XIV, estasiato dal talento artistico dei cartografi e dalla magnificenza del planisfero, esclamò: “Michel, è stupenda! Ricordami di ricompensare lautamente i miei disegnatori, capaci di dar vita a tale splendore! Anzi... Questa mi pare una risoluzione decisamente migliore: assegnerò personalmente, a chiunque si sia prodigato e abbia contribuito alla realizzazione della carta geografica, un emolumento di duecento luigi! Michel, fa' diramare - dopo aver raccolto le necessarie informazioni - un avviso, in cui si convocano a corte tutti coloro che hanno dato una mano”.
Il segretario, colpito dallo spontaneo e sincero atto di generosità del re, replicò sorridente e visibilmente felice: “Sarà fatto come comandate, Vostra Maestà!”. “Ora permettete che v'illustri – con l'aiuto del planisfero – la situazione geopolitica del regno in Europa e in America”.
“Procedi pure, Michel. Sarò tutt'orecchi” disse pacato il sovrano.

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“Come potete osservare, a sud-ovest la catena dei Pirenei separa la Francia dalla Spagna, mentre a sud-est le Alpi tracciano il confine tra la nostra nazione e la penisola italica.
A nord-est si estendono le Fiandre spagnole. Utilizzando come punto di riferimento la regione dell'Alsazia-Lorena, il Ducato di Vestfalia a nord e il Ducato di Württemberg a est delimitano le frontiere orientali del Regno di Francia.
Un'eventuale politica espansionistica dovrebbe – a mio modesto giudizio – guardare ad oriente, ovvero alla conquista dei ducati che vi ho poc'anzi menzionato, sire”.
Luigi XIV, dopo aver atteso che il suo segretario finisse di parlare, gli disse benevolo: “Michel, non aver timore. Lo sai che tengo in grande considerazione le tue opinioni e i tuoi consigli. Ti prego di scusarmi per questa mia piccola digressione. Prosegui pure, e mi raccomando, non trattenerti dal condividere con me i tuoi pensieri”.
Michel assentì lievemente col capo, e al contempo un sorriso si delineò sulle sue labbra, mentre i suoi occhi si illuminarono di contentezza. Il cuore del giovane si colmò di gioia. La consapevolezza di essere apprezzato dal sovrano era una ricompensa migliore di ogni altra moneta. Il clima amicale e sereno che dominava durante le loro conversazioni, la familiarità con cui Luigi XIV lo trattava e il rispetto che ostentava nei suoi confronti, un suo umile sottoposto, lo inorgoglivano non poco.
Era profondamente legato al re, e non l'avrebbe abbandonato per alcuna ragione al mondo.

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“In America, Vostra Maestà, il Regno di Francia vanta il possesso della fascia costiera del Canada, con le vitali città di Québec e di Montréal, e della regione nota come «Acadia». L'intera area è conosciuta come «Nuova Francia».
A nord si estende l'enorme landa desolata chiamata «Labrador», che conta una sparuta presenza britannica e qualche villaggio indiano. A sud, invece, si riscontrano una maggiore densità abitativa e la presenza di numerosi insediamenti stabili. Inglesi e tribù indigene si contendono il predominio.
Sarebbe saggio instaurare rapporti commerciali con i locali, e al contempo approfittare di queste relazioni per procedere all'evangelizzazione del nuovo mondo, diffondendo la Parola del Signore.
Un'ipotetica direttrice espansiva dovrebbe mirare a nord, ossia alla conquista e alla colonizzazione del Labrador”.
“Grazie, Michel, di avermi dato la facoltà di intraprendere questo «viaggio mentale», e di avermi aiutato – coi tuoi preziosi suggerimenti – ad elaborare una futura strategia. Ora esaminiamo con calma ogni opzione possibile.” disse Luigi XIV con un sorriso.

boboskus
10domenica 15 marzo 2015 12:17
ti seguo ti seguo!!!
e poi ottima narrazione!!
C. Iulius Caesar
10domenica 15 marzo 2015 13:20
Grazie infinite, Boboskus! :dentoni
Leonida.7742
10domenica 15 marzo 2015 23:26
Bravissimo Iulius,le foto però postale un po più grandi,sarebbe bellissimo leggere e nello stesso tempo seguire visivamente quello che narri.Per il resto ok! :up (ma tanto sinceramente non avevo dubbi dell'ottima fattura)
moros21
00lunedì 16 marzo 2015 09:12
complimenti, narrazione scorrevole, coinvolgente,e non ridondante assolutamente! ti seguo, e non mollarla mi raccomando :bravo :bravo
C. Iulius Caesar
00lunedì 16 marzo 2015 14:01
Grazie a tutti, ragazzi! Tranquilli, la narrazione continuerà! Non abbandonerò di certo l'impresa! :up
P.s. Leonida, ora le immagini son di tuo gradimento? :lol
Gilgamesh94
00lunedì 16 marzo 2015 16:51
ottimo lavoro!complimenti,gran bel colpo :bravo :bravo :bravo sono in febbrile attesa del seguito :up
C. Iulius Caesar
00lunedì 16 marzo 2015 19:50
Grazie, Gilgamesh! :inchino Domani mi metterò al lavoro per scrivere il proseguo della narrazione, tuttavia vi avviso che ci vorrà del tempo! :up
Gabronx97
00lunedì 16 marzo 2015 22:43
Cazzo, CHE FIGATA !! Continua che sta venendo bene un gran bel po', letta in 2 minuti perchè ho guardato le immagini ahahahha, grandissimo !!
Leonida.7742
00martedì 17 marzo 2015 17:38
Ora Si! :up
C. Iulius Caesar
00martedì 17 marzo 2015 19:51
Grazie mille, Gabronx! :)
andry18
00giovedì 19 marzo 2015 20:10
che dire...davvero ottima narrazione Iulius, complimenti! continua così ;)
C. Iulius Caesar
00giovedì 19 marzo 2015 22:12
Grazie davvero, Andry! :inchino Son lieto che ti piaccia! :dentoni
Royt55
00venerdì 20 marzo 2015 20:08
Gran bel testo... scritto veramente bene!
Ora però vogliamo sangue eh :dentoni
C. Iulius Caesar
00sabato 21 marzo 2015 18:24
Che guerrafondai... :lol Grazie dei complimenti, fuor di battuta. :dentoni
C. Iulius Caesar
10venerdì 24 aprile 2015 14:40
Capitolo primo – In marcia!

“Secondo i tuoi piani, il Ducato di Württemberg e il Ducato di Vestfalia dovranno essere investiti pressoché in contemporanea dalla nostra avanzata, che giungerà da sud e da est, posta come base operativa l'Alsazia-Lorena. In tal modo, paralizzeremo qualsiasi loro tentativo di reazione e di soccorso reciproco. Approvo la tua strategia, tuttavia è doveroso considerare che, per il buon esito delle operazioni, sia vitale una notevole rapidità e una non comune capacità organizzativa, tanto più che gli eserciti saranno posti sotto il comando di due generali, anziché agli ordini di unico comandante in capo. Pertanto, sarà necessario affidare a uomini abili e che non covino risentimento l'uno per l'altro – e siano anzi, possibilmente, amici, poiché l'essere umano reca più volentieri aiuto ad un compagno in difficoltà, piuttosto che ad un estraneo oppure al proprio nemico – l'incarico di questa difficile spedizione.” disse il sovrano.
“Tu chi proporresti, Michel? A chi mi suggeriresti di affidare quest'importante incarico?” domandò Luigi XIV al suo segretario, desideroso di conoscere il suo parere su tale delicata questione.

Michel rispose prontamente: “Credo, sire, che gli uomini più adatti per questa missione siano senza ombra di dubbio Claude de Villars e Camille d'Hostun: hanno già affrontato pericolose battaglie assieme, sviluppando una stabile e duratura amicizia e salvandosi a vicenda – in parecchie occasioni – la vita. Inoltre, sono soldati coraggiosi e fedeli alla corona.”.
“E sia!” sentenziò il re. “Ti ringrazio infinitamente, Michel, per avermi aiutato anche in questo frangente!”.
“Lo sapete, Vostra Maestà, aiutarvi è un piacere e un privilegio che mi concedete.”.
A queste parole, sul volto dell'anziano sovrano si delineò un ampio sorriso, evidente sintomo della gioia che gli pervadeva il cuore nel costatare ancora una volta l'affetto del suo segretario nei propri confronti.
“Sarebbe inoltre giudizioso mandare in esplorazione Urbain Despréaux, la nostra spia” - proseguì Luigi XIV - per ricavare informazioni sulle reali forze di cui i duchi possono disporre e, se saremo fortunati, delle mosse che intenderanno compiere sulla scacchiera, una volta notati i primi movimenti di truppe francesi. Per quanto concerne la situazione canadese, io proporrei di seguire, Michel, la condotta da te suggeritami: mantenere una pacifica convivenza con le popolazioni native, intrattenere con esse proficui rapporti commerciali e proseguire nell'opera di evangelizzazione. Tuttavia, mi sentirei maggiormente sicuro se provvedessi fin d'ora all'arruolamento di un esercito, pronto a rispondere ad eventuali attacchi condotti ai nostri danni da parte delle stesse tribù indigene oppure dagli Inglesi.”.
“Ottima strategia, sire” commentò il ragazzo.
“Grazie, Michel. Si dia inizio alle danze!” esclamò Luigi XIV.
Gabronx97
10venerdì 24 aprile 2015 18:33
Very very nice
C. Iulius Caesar
00sabato 25 aprile 2015 08:17
Grazie, Gabronx! :inchino
Leonida.7742
00giovedì 4 giugno 2015 16:06
Re:
C. Iulius Caesar, 24/04/2015 14:40:

Capitolo primo – In marcia!

“Secondo i tuoi piani, il Ducato di Württemberg e il Ducato di Vestfalia dovranno essere investiti pressoché in contemporanea dalla nostra avanzata, che giungerà da sud e da est, posta come base operativa l'Alsazia-Lorena. In tal modo, paralizzeremo qualsiasi loro tentativo di reazione e di soccorso reciproco. Approvo la tua strategia, tuttavia è doveroso considerare che, per il buon esito delle operazioni, sia vitale una notevole rapidità e una non comune capacità organizzativa, tanto più che gli eserciti saranno posti sotto il comando di due generali, anziché agli ordini di unico comandante in capo. Pertanto, sarà necessario affidare a uomini abili e che non covino risentimento l'uno per l'altro – e siano anzi, possibilmente, amici, poiché l'essere umano reca più volentieri aiuto ad un compagno in difficoltà, piuttosto che ad un estraneo oppure al proprio nemico – l'incarico di questa difficile spedizione.” disse il sovrano.
“Tu chi proporresti, Michel? A chi mi suggeriresti di affidare quest'importante incarico?” domandò Luigi XIV al suo segretario, desideroso di conoscere il suo parere su tale delicata questione.

Michel rispose prontamente: “Credo, sire, che gli uomini più adatti per questa missione siano senza ombra di dubbio Claude de Villars e Camille d'Hostun: hanno già affrontato pericolose battaglie assieme, sviluppando una stabile e duratura amicizia e salvandosi a vicenda – in parecchie occasioni – la vita. Inoltre, sono soldati coraggiosi e fedeli alla corona.”.
“E sia!” sentenziò il re. “Ti ringrazio infinitamente, Michel, per avermi aiutato anche in questo frangente!”.
“Lo sapete, Vostra Maestà, aiutarvi è un piacere e un privilegio che mi concedete.”.
A queste parole, sul volto dell'anziano sovrano si delineò un ampio sorriso, evidente sintomo della gioia che gli pervadeva il cuore nel costatare ancora una volta l'affetto del suo segretario nei propri confronti.
“Sarebbe inoltre giudizioso mandare in esplorazione Urbain Despréaux, la nostra spia” - proseguì Luigi XIV - per ricavare informazioni sulle reali forze di cui i duchi possono disporre e, se saremo fortunati, delle mosse che intenderanno compiere sulla scacchiera, una volta notati i primi movimenti di truppe francesi. Per quanto concerne la situazione canadese, io proporrei di seguire, Michel, la condotta da te suggeritami: mantenere una pacifica convivenza con le popolazioni native, intrattenere con esse proficui rapporti commerciali e proseguire nell'opera di evangelizzazione. Tuttavia, mi sentirei maggiormente sicuro se provvedessi fin d'ora all'arruolamento di un esercito, pronto a rispondere ad eventuali attacchi condotti ai nostri danni da parte delle stesse tribù indigene oppure dagli Inglesi.”.
“Ottima strategia, sire” commentò il ragazzo.
“Grazie, Michel. Si dia inizio alle danze!” esclamò Luigi XIV.



L'ho appena riletto,bravo Iulius! :up

C. Iulius Caesar
00giovedì 4 giugno 2015 16:38
Grazie infinite, Leonida! :inchino
boboskus
00sabato 20 giugno 2015 21:12
E poi e poi??? :sbav :sbav
Markus1590
00domenica 21 giugno 2015 11:31
Complimenti, mi è piaciuto molto lo stile della narrazione, riccamente dettagliato ma assolutamente leggero e scorrevole!
Aspetto i prossimi aggiornamenti sulla campagna :up
C. Iulius Caesar
20domenica 21 giugno 2015 20:36
Grazie dei complimenti! Nei prossimi giorni scriverò il proseguimento, state tranquilli! :up
P.s. Son favorevolmente colpito dal sostegno che mi dimostrate. Ve ne sono infinitamente grato.
boboskus
10martedì 21 luglio 2015 11:01
Re:
C. Iulius Caesar, 21/06/2015 20:36:

Grazie dei complimenti! Nei prossimi giorni scriverò il proseguimento, state tranquilli! :up
P.s. Son favorevolmente colpito dal sostegno che mi dimostrate. Ve ne sono infinitamente grato.




si però è passato un meseeee!!!!!
aho chi sei Martins!???
hai un trono di spade?!?!?!
:dentoni
(ovviamente scherzo :superasd )
C. Iulius Caesar
00venerdì 24 luglio 2015 18:48
Mi scuso anticipatamente coi miei venticinque lettori, ma ho intenzione di smettere con questo racconto. Empire mi è venuto a noia. :muro
Ne inizierò a breve un altro, ambientato nel Giappone medievale...
Sarà molto più emozionante, vedrete!
P.s. D'altra parte, è un titolo stupendo, senza nulla togliere ad Empire.
boboskus
00lunedì 27 luglio 2015 12:07
:blunerd :blusob :bluincazz :blustar :eheh
C. Iulius Caesar
00sabato 15 agosto 2015 16:20
Mi dispiace, Boboskus. :dentoni
P.S. Non so se è quando riprenderò l'idea di scrivere un AAR. Al momento ho altri progetti in corso.
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