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Fu vera gloria?

Ultimo Aggiornamento: 15/02/2010 17:49
24/01/2010 15:49
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o solo propaganda?
Gli Spartani sono reputati i migliori guerrieri dell'Antica Grecia. L'episodio più famoso che testimonia il loro valore è quello delle Termopili del Sacrificio di Leonida e dei suoi mitici trecento.
tuttavia ... io ho seri dubbi. Assediarono per 10 anni Messene senza ottenere nulla, Epaminonda li sconfisse pesantemente vinsero la guerra del peloponneso grazie all'oro persiano e alla stpidità degli ammiragli ateniesi alle Egospotami. Espressero solo due condottieri degni di nota Lisandro e Brasida ... fu vera gloria la loro oppure molta di quella gloria è, diciamo così, pompata? [SM=g8360]
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be nel 400 erano veramente i migliori poi dal 300 fecero pena come tutta la grecia e si inginocchiarono difronte a filippo

l'nica cosa sovravvalutata di loro sono le termopili perche NON è CHE resistettero SOLI per 3 giorni ma c'erano 5000 o 10000 (non ricordo)soldati ai loro fianchi loro "semplicemente si sacrificarono mente gli altri si ritiravano e quelli che morirono in quel gesto non erano certo 300 ma non piu di 100 (inquanto gli altri erano schaittati (fonti giochi di guerra di H.C.)
E quando andrai in paradiso dirai a San Pietro: "Un altro soldato a rapporto signore!!!..... ho svolto il mio dovere all'inferno"(Normandia 6-Giugno-1944)
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Epaminonda li sconfisse perchè con la falange obliqua dava 50 file di profondità sul proprio fianco sinistro (che di fronte aveva il destro, cioè il più forte) contro le 10 file che aveva di fronte. Mentre nel frattempo la destra tebana e la sinistra avversaria facevano appena in tempo a toccarsi che aveva già ceduto il fianco destro.
Diciamo che gli Spartani avevano problemi del tipo che a parte la fanteria pesante e qualcosina di fanteria leggera mancava totalmente il supporto alla falange (peraltro di numero già esiguo). Senza contare che essendo una società chiusa tendeva ad impoverirsi e restringersi col tempo. I Romani che si comportarono invece in maniera diametralmente opposta crearono ciò che crearono.

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"Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)

"A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare" (Marco Aurelio)

"Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)

24/01/2010 18:30
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Il vero problema degli spartiati erano l'esiguo numero e il carattere troppo elitario. Questi due semplici fattori a mio parere li hanno condotti verso delle sconfitte/difficoltà impensabili se consideriamo il loro tipo di addestramento e esperienza.

-Si vis pacem para bellum.-
-Ho visto Dario il grande dire a suo figlio, Serse:"Onora sempre Ahura Mazda,e sii monoteista, ma non forzare gli altri popoli ad accettare la tua credenza e rispetta ciò che loro considerano sacro... Cerca sempre di costruire più città pacifiche e aumenta le facilità per la vita felice delle persone... Non uccidere innocenti e distruggere città..."
Ho anche visto Alessandro incendiare Persepoli, sterminarne la popolazione e rubarne i tesori...(iscrizione su una colonna di Persepoli)
-Historia magistra vitae-
Youtube Channel: http://www.youtube.com/user/Kimi0017?feature=mhee

24/01/2010 18:44
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Re:
tenente93, 24/01/2010 18.12:

be nel 400 erano veramente i migliori poi dal 300 fecero pena come tutta la grecia e si inginocchiarono difronte a filippo

l'nica cosa sovravvalutata di loro sono le termopili perche NON è CHE resistettero SOLI per 3 giorni ma c'erano 5000 o 10000 (non ricordo)soldati ai loro fianchi loro "semplicemente si sacrificarono mente gli altri si ritiravano e quelli che morirono in quel gesto non erano certo 300 ma non piu di 100 (inquanto gli altri erano schaittati (fonti giochi di guerra di H.C.)




BEH in verità non si inginocchiarono addirittura Mentre Alessandro era in Asia marciarono contro il suo regno anche se senza risultati. ma come mai non presero Messene una città di Iloti? L'assediarono per dieci anni come Troia ma alla fine dovettero scendere a patti e lasciare i liberi i loro schiavi. [SM=g8269]Alle Termopili in effetti c'era anche qualche migliaio di Focesi che quando si videro aggirati dagli Immortali se ne andarono senza combattere ne'avvertire Leonida [SM=g7792]
[Modificato da Sertorio64 24/01/2010 18:50]
24/01/2010 18:47
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Re:
Costantinus, 24/01/2010 18.26:

Epaminonda li sconfisse perchè con la falange obliqua dava 50 file di profondità sul proprio fianco sinistro (che di fronte aveva il destro, cioè il più forte) contro le 10 file che aveva di fronte. Mentre nel frattempo la destra tebana e la sinistra avversaria facevano appena in tempo a toccarsi che aveva già ceduto il fianco destro.
Diciamo che gli Spartani avevano problemi del tipo che a parte la fanteria pesante e qualcosina di fanteria leggera mancava totalmente il supporto alla falange (peraltro di numero già esiguo). Senza contare che essendo una società chiusa tendeva ad impoverirsi e restringersi col tempo. I Romani che si comportarono invece in maniera diametralmente opposta crearono ciò che crearono.




esatto: questo va bene la prima volta ma la seconda? possibile che fossero talmente asini da non riuscire a predisporre contromisure? l'ho sempre detto che l'endogamia rende idioti se va bene... [SM=g8113]
24/01/2010 22:48
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Si ma se non sbaglio l'egemonia di Tebe si sviluppò dopo la guerra del Peloponneso (o dei 30 anni???) mi pare ovvio che la fazione spartana non avesse risorse umane adeguate da impiegare in battaglia.
Ma oltre quello fu Epaminonda ad utilizzare massicciamente la fanteria leggera e la cavalleria(loro potevano disporre dei Tessali....) a supporto della falange oplitica(Filippo di Macedonia copiò abbondantemente dal tebano) quindi a Leuttra e Mantinea ebbe il vantaggio tattico decisivo.
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Ελέω Θεού Βασιλευς
και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων
diciamo che approfittavano della loro fama...



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


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Bè oddio, che la loro fama fosse un pò pompata magari sì, ma immeritata proprio no.
Dopotutto chi altri cresceva i propri figli fin dalla tenera età a essere dei perfetti soldati? A morire con onore per la città?
Se furono sconfitti è perchè rimasero chiusi e isolati nella loro società, non sapendo adeguarsi all'evolversi del mondo.
Di Messana so poco, però se uno fa lo schiavo tutta la vita di qualcuno qualcosa avrà pure imparato dal padrone. E la falange non mi sembra la formazione migliore per condurre un assedio.
Prima di entrare in guerra gli spartani ci pensavano sopra 10 volte, uno perchè essendo una casta elitaria ma poco numerosa anche una perdita minima per essere rimpiazzata ci volevano anni, due perchè avendo parecchi schiavi in casa che non erano poi molto contenti di rimanere tali, quando mancava la forza che li teneva a bada magari facevano dei pensieri "negativi". Quindi prima di partire per lidi lontani e poi tornare con le case bruciate dagli schiavi uno qualche pensiero lo fa.
[Modificato da memphe 25/01/2010 10:13]
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Ut sementem feceris, ita metes
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immeritata assolutamente no, erano praticamente l'unico esercito "semi-professionista" del mondo greco...però ci marciavano parecchio sulla loro fama che era cresciuta molto più delle loro effettive potenzialità...



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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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Fama che poteva essere benissimo sfruttata a dovere, del tipo che prima di una battaglia contro degli spartani i nemici avevano un pò di "difficoltà intestinali" e quindi si evitava una battaglia che pure per gli spartani era meglio evitare quando possibile.
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Ut sementem feceris, ita metes
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Credo che fosse ben meritata. L'aver passato dieci anni ad assediare una città non diminuisce la loro fama; nel V sec. le tecniche d'assedio non erano sviluppate al massimo, a fine secolo la stessa Roma assediò Veio e ci vollero anche qui 10 anni per vincerla. Il cambio epocale lo introdusse Dionisio I che inventò le catapulte, e siamo a fine V sec.; prima si assediava e si sperava che cedessero per fame o perché qualche traditore apriva le porte. Ancora nel III sec. i Romani presero Siracusa non per valore, ma perché il presidio siracusano si distrasse permettendo ad un commando d'aprire le porte. La fama era ben meritata, dunque, il vero problema era che gli Spartiati andavano diminuendo in modo impossibile, ai tempi di Platea erano alcune migliaia, cento anni dopo erano rimasti in poche decine, non ricordo le cifre esatte. Uno Stato che si basa su questi presupposti non può resistere per sempre, mentre l'armata tebana, se ben guidata, si poteva aggiornare e vincere, gli Spartani, con una base che s'assottigliava non potevano durare. La loro fama fu comunque eterna, ancora Caracalla andò a Sparta ad arruolare una legione spartana prima d'attaccare i Parti.
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se semplicemente avessero basato l'esercito non sulla purezza del sangue ma solo sul metodo educativo avrebbero dominato fino all'arrivo de macedoni...



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"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
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25/01/2010 17:04
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Appunto, se invece di una società chiusa e a piramide dove chi stava alla base erano degli schiavi numerosi dieci volte tanto avessero coinvolto di più il popolo forse non si sarebbero autoestinti da soli.
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Ut sementem feceris, ita metes
26/01/2010 18:32
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Re:
Xostantinou, 25/01/2010 15.35:

se semplicemente avessero basato l'esercito non sulla purezza del sangue ma solo sul metodo educativo avrebbero dominato fino all'arrivo de macedoni...


e forse pure dopo ... le idee di Hitler partono da lontano pare...

26/01/2010 18:36
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Re:
Xostantinou, 25/01/2010 14.06:

immeritata assolutamente no, erano praticamente l'unico esercito "semi-professionista" del mondo greco...però ci marciavano parecchio sulla loro fama che era cresciuta molto più delle loro effettive potenzialità...


quoto: per me la paura che incutevano era maggiore dei danni che potevano fare.
erano un po' come gli squali abituati a prede che scappano quando trovano qualcuno che reagisce non sanno che pesci pigliare ... acc. ma questa come come m'è venuta? [SM=g8111]

26/01/2010 18:41
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Re:
Claudio II, 24/01/2010 22.48:

Si ma se non sbaglio l'egemonia di Tebe si sviluppò dopo la guerra del Peloponneso (o dei 30 anni???) mi pare ovvio che la fazione spartana non avesse risorse umane adeguate da impiegare in battaglia.
Ma oltre quello fu Epaminonda ad utilizzare massicciamente la fanteria leggera e la cavalleria(loro potevano disporre dei Tessali....) a supporto della falange oplitica(Filippo di Macedonia copiò abbondantemente dal tebano) quindi a Leuttra e Mantinea ebbe il vantaggio tattico decisivo.




no guarda la guerra dei trent'anni fu combattuta dal 1618 al 1648 d.C. in Germania ... è vero ciò che dici ma perchè dopo Leuttra gli Sparrtani non si premunirono contro la tattica di Epaminonda? errare è umano ma perseverare .... [SM=g8166]
[Modificato da Sertorio64 26/01/2010 18:44]
26/01/2010 18:47
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Re:
memphe, 25/01/2010 10.12:

Bè oddio, che la loro fama fosse un pò pompata magari sì, ma immeritata proprio no.
Dopotutto chi altri cresceva i propri figli fin dalla tenera età a essere dei perfetti soldati? A morire con onore per la città?
Se furono sconfitti è perchè rimasero chiusi e isolati nella loro società, non sapendo adeguarsi all'evolversi del mondo.
Di Messana so poco, però se uno fa lo schiavo tutta la vita di qualcuno qualcosa avrà pure imparato dal padrone. E la falange non mi sembra la formazione migliore per condurre un assedio.
Prima di entrare in guerra gli spartani ci pensavano sopra 10 volte, uno perchè essendo una casta elitaria ma poco numerosa anche una perdita minima per essere rimpiazzata ci volevano anni, due perchè avendo parecchi schiavi in casa che non erano poi molto contenti di rimanere tali, quando mancava la forza che li teneva a bada magari facevano dei pensieri "negativi". Quindi prima di partire per lidi lontani e poi tornare con le case bruciate dagli schiavi uno qualche pensiero lo fa.




quoto con la sconfitta di Sfacteria gli spartani persero quasi il 10% delle forze impiegabili un disastro!
26/01/2010 20:07
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Civis romanus
beh ma anche tebe durò pochi anni,dopo pochi anni gli Spartani ripresero parzialmente il sopravvento.

La supremazia Tebana sugli Spartiati era solo nelle persone di Pelopida ed Epaminonda,morti questi due,specie il secondo(grande generale)i Tebani non riuscirono più a mantenere la posizione politica che avevano dopo leuttra.

La fama degli Spartani secondo me era ben meritata,certo alimentata da leggenda e mito ma ben meritata,sia di valore eroico fine a sè stesso(termopili)sia di valore più prettamente bellico,Platea o le varie battaglie terrestri della guerra del Peloponneso.
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"Unus homo nobis cunctando restituit rem.Non enim rumores ponebat ante salutem.Ergo postque magisque viri nunc gloria claret"
-Ennio su QuintusFabiusMaximusCunctator-
Sii più benefico di Augusto e più giusto di Traiano
-saluto del senato agli imperatori posteriori a Traiano-
* Il principio è un periodo di delicati equilibri. Sappiate che questo è l'anno 10191. L'universo conosciuto è governato dall'imperatore Padishah Shaddam IV, mio padre. In questo periodo la più preziosa e vitale sostanza dell'universo è il Melange, la spezia. La spezia allunga il corso della vita. La spezia aumenta la conoscenza. La spezia è essenziale per annullare lo spazio. La potente Gilda spaziale e i suoi navigatori che la spezia ha trasformato nel corso di oltre 4000 anni, usano il gas arancione della spezia che conferisce loro la capacità di annullare lo spazio, e cioè, di viaggiare in qualsiasi parte dell'universo senza mai muoversi. Oh già, ho dimenticato di dirverlo. La spezia esiste su un solo pianeta nell'intero universo conosciuto. Un arido e desolato pianeta con vasti deserti. Nascosta tra le rocce in queste zone desertiche vive una popolazione conosciuta come i Fremen, che attende secondo un'antica profezia l'avvento di un uomo, un messia, che li guiderà finalmente verso la vera libertà. Il pianeta è Arrakis, conosciuto anche come Dune. (Principessa Irulan Corrino)

* Il dormiente deve svegliarsi. (Duca Leto Atreides)

* Neanche una goccia di pioggia su Arrakis. (Paul Atreides)

* Il mio nome è una parola che uccide. (Paul Atreides)

* Chi controlla la spezia, controlla l'universo! (Barone Vladimir Harkonnen)

* Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò. (Paul Atreides)

* Dimmi delle acque del tuo pianeta, Usul. (Chani)

* Reverenda Madre Gaius Helen Mohiam: Nessun uomo ha mai bevuto l'acqua della vita.
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Reverenda Madre Gaius Helen Mohiam: In tanti hanno provato e sono morti!



il miglior modo per non sentirsi inferiori è sentirsi superiori.

Possis nihil Urbe Roma visere maius



Roma Caput Mundi

TERROR MUNDI

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se avessero dato la possibilità di far divenire gli iloti e i perieci come gli ausiliari stavano ai legionari e no semplici portascudi o poco piu allora si che avrebbero fatto tremare la grecia
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sertorio e bjb...le truppe a disposizione di sparta non erano moltissime e confidavano sempre che la loro falange riuscisse a vincere contro qualsiasi tattica nemica...forse se avessero avuto un'armata più nutrita lo sfondamento da parte della falange obliqua sarebbe stato molto più difficile da effettuare, permettendo agli spartani di poter reagire e vincere...



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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


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Re: Re:
Sertorio64, 1/26/2010 6:47 PM:


quoto con la sconfitta di Sfacteria gli spartani persero quasi il 10% delle forze impiegabili un disastro!




Infatti vorrei aver visto gli spartani perdere tutte le battaglie subendo perdite disastrose come le inflisse Annibale, e vincere lo stesso la guerra! Quale altro popolo poteva risorgere come fece Roma nella II Guerra Punica?

Xostantinou, 1/27/2010 9:58 AM:

sertorio e bjb...le truppe a disposizione di sparta non erano moltissime e confidavano sempre che la loro falange riuscisse a vincere contro qualsiasi tattica nemica...forse se avessero avuto un'armata più nutrita lo sfondamento da parte della falange obliqua sarebbe stato molto più difficile da effettuare, permettendo agli spartani di poter reagire e vincere...



Diciamo che la falange spartana era l'espressione più alta del modo di combattere greco. Quando qualcuno concepiva una tattica diversa eran dolori per dei super-soldati abituati a concepire un solo modo di fare la guerra.
[Modificato da memphe 27/01/2010 10:46]
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Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
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"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
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Re: Re: Re:
memphe, 27/01/2010 10.39:



Diciamo che la falange spartana era l'espressione più alta del modo di combattere greco. Quando qualcuno concepiva una tattica diversa eran dolori per dei super-soldati abituati a concepire un solo modo di fare la guerra.




nessuno poteva. C'è da dire che Roma aveva risorse umane immense rispetto a Sparta che aveva solo 5000 opliti o giù di lì [SM=g8151] [SM=g8133]
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giustissimo sertorio
non si puo paragonare le risorse umane possedute da una singola città stato con quelle di una intera nazione per lo piu emergente
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Re:
Xostantinou, 27/01/2010 9.58:

sertorio e bjb...le truppe a disposizione di sparta non erano moltissime e confidavano sempre che la loro falange riuscisse a vincere contro qualsiasi tattica nemica...forse se avessero avuto un'armata più nutrita lo sfondamento da parte della falange obliqua sarebbe stato molto più difficile da effettuare, permettendo agli spartani di poter reagire e vincere...




gli sarebbe bastato schierare più uomini do ve la schiera nemica era più numerosa e la loro qualità avrebbe fatto il resto [SM=g8171]
28/01/2010 18:59
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Re:
BJB FabioMassimo, 26/01/2010 20.07:

beh ma anche tebe durò pochi anni,dopo pochi anni gli Spartani ripresero parzialmente il sopravvento.

La supremazia Tebana sugli Spartiati era solo nelle persone di Pelopida ed Epaminonda,morti questi due,specie il secondo(grande generale)i Tebani non riuscirono più a mantenere la posizione politica che avevano dopo leuttra.

La fama degli Spartani secondo me era ben meritata,certo alimentata da leggenda e mito ma ben meritata,sia di valore eroico fine a sè stesso(termopili)sia di valore più prettamente bellico,Platea o le varie battaglie terrestri della guerra del Peloponneso.




beh la fine di Tebe fu Alessandro non l'ultimo arrivato. certo che se beota è divenuto sinonimo di idiota un motivo ci sarà ... [SM=g8246]
28/01/2010 19:25
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"Unus homo nobis cunctando restituit rem.Non enim rumores ponebat ante salutem.Ergo postque magisque viri nunc gloria claret"
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Sii più benefico di Augusto e più giusto di Traiano
-saluto del senato agli imperatori posteriori a Traiano-
* Il principio è un periodo di delicati equilibri. Sappiate che questo è l'anno 10191. L'universo conosciuto è governato dall'imperatore Padishah Shaddam IV, mio padre. In questo periodo la più preziosa e vitale sostanza dell'universo è il Melange, la spezia. La spezia allunga il corso della vita. La spezia aumenta la conoscenza. La spezia è essenziale per annullare lo spazio. La potente Gilda spaziale e i suoi navigatori che la spezia ha trasformato nel corso di oltre 4000 anni, usano il gas arancione della spezia che conferisce loro la capacità di annullare lo spazio, e cioè, di viaggiare in qualsiasi parte dell'universo senza mai muoversi. Oh già, ho dimenticato di dirverlo. La spezia esiste su un solo pianeta nell'intero universo conosciuto. Un arido e desolato pianeta con vasti deserti. Nascosta tra le rocce in queste zone desertiche vive una popolazione conosciuta come i Fremen, che attende secondo un'antica profezia l'avvento di un uomo, un messia, che li guiderà finalmente verso la vera libertà. Il pianeta è Arrakis, conosciuto anche come Dune. (Principessa Irulan Corrino)

* Il dormiente deve svegliarsi. (Duca Leto Atreides)

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* Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò. (Paul Atreides)

* Dimmi delle acque del tuo pianeta, Usul. (Chani)

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Già,non sopravvisse alla morte di Epaminonda
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