TITOLO: La prima marcia su Roma
AUTORE: Luciano Canfora
EDITORE: Laterza
LUOGO E ANNO DI EDIZIONE: Bari 2009
COLLANA: Economica Laterza
GENERE: Saggio storico
PREZZO: € 6,90
VOTO: 10/10
RECENSIONE: "All'età di diciannove anni, di mia iniziativa e a mie spese, misi insieme un esercito, grazie al quale liberai la Repubblica dal dominio dei faziosi." Così iniziano le "Res Gestae Divi Augusti", fatte incidere come suo testamento da Augusto ormai vecchio. Un testo minaccioso con il quale Augusto rivendicava la legalità della sua inquietante carriera politica. Ben diverso è il resoconto che ne dà Tacito, grande smascheratore del linguaggio politico: la devozione per il padre Cesare e la situazione politica di emergenza erano stati solo pretesti per la sete di dominio di Ottaviano Augusto che non esitò a schierarsi dalla parte dei cesaricidi, osò arruolare un esercito privato e lo mosse contro Antonio, ebbe quasi sicuramente una oscura parte nella morte dei due consoli in carica e alla fine puntò sulla capitale scortato dall'esercito vincitore. A diciannove anni, si fece attribuire la massima magistratura imponendo come collega un parente che era una semplice comparsa, liquidata fisicamente dopo poche settimane; atterrì, armi in pugno, il Senato imponendogli di avallare una procedura sfacciatamente incostituzionale; avviò, creando una inedita magistratura straordinaria - il "triumvirato" -, le più feroci proscrizioni. Questa la "marcia su Roma" di Gaio Giulio Cesare Ottaviano, figlio adottivo di Cesare, e futuro Augusto, il 19 agosto dell'anno 43 a.C.
Con questo piccolo testo, solo 87 pagine, Canfora fa luce, da par suo, sugli oscuri retroscena che portarono un astuto giovanotto di belle speranze, Ottaviano, alla carica di console, dopo aver arruolato un esercito privato ed aver “assistito” alla provvidenziale, ma anche molto sospetta, morte dei due consoli in carica, Irzio e Pansa, durante i tumultuosi eventi della guerra di Modena. Analizzando le fonti antiche, l’epistolario di Cicerone, i primi capitoli degli “Annali” di Tacito e le “Guerre Civili” di Appiano, lo studioso dimostra, credo senza ombra di dubbio, che il fato ebbe un ruolo marginale nell’ascesa al potere del giovane Ottaviano che riuscì con abilità e spregiudicatezza ad imporsi sul Senato e la Repubblica, tramutando un colpo di Stato (quale l’arruolamento di milizie private) in atto patriottico in difesa del legittimo governo che egli stesso rovescerà in un assordante silenzio da lì a pochi anni passando alla storia come Augusto, primo imperatore.
N.B. questa è la prima versione nella collana economica, la prima edizione è del 2007 al prezzo di € 12,00.
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)