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AAR Il Principato di Taranto

Ultimo Aggiornamento: 29/07/2011 19:43
09/07/2011 15:54
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dal mod "Spicciolati di Italia" di MTW2 mtwitalia.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

gelido fu l'inverno dell'Anno Domini 1441, Il Principato di antiche e nobili origini piombava nel caos. Numerose cittadine e feudi minori pretesero l'autonomia scacciando i rappresentanti del Principe. Taranto tuttavia aveva ancora in mano le maggiori città e fortezze e buona parte del consiglio dei Grandi Maggiorenti della regione. Dunque si decise nel ristabilire il dominium sulle terre inviando richieste a tutte le terre soggette di procedere al reclutamento degli uomini scelti in base ad antichi accordi e trattati. Nel frattempo agenti furono inviati per osservare l'effettiva consistenza delle difese dei ribelli. Dopodichè si decisero i preparativi per cingere d'assedio la prima delle città ribelli quale Conversano che dominava alcuni tratti della costa adriatica insieme a Monopoli. Nell'estate del 1442 il Ducato di Calabria fu scosso anche esso da sconvolgimenti interni lasciando le frontiere con Tarentum prive di guarnigioni. Arrivavano da tutta la penisola definita da alcuni studiosi "Italia" notizie di massacri,città bruciate e guerre sanguinose come quella che stava per scoppiare fra Napoli e gli Aragonesi. La guerra fu un flagello anche per le ridenti terre del Sud devastate dai passaggi degli eserciti calabresi e tarantini impegnati a riportare all'obbedienza i signori più recalcitranti. Nel 1443 Tarentum stabilì accordi di alleanza presso Lecce con gli emissari del Patrimonio di Pietro e negoziati delicati con i calabresi. Numerose città delle Puglie fra qui Nardò e Castellaneta,Conversano e Monopoli si arresero dopo brevi assedi e orribili saccheggi punitivi da parte delle milizie di Taranto. La presa di Comorda divenne causa di scontro militare immprovviso con i calabresi. La battaglia si svolse nel Salento e i calabresi circondati dagli eserciti ricongiunti del Delfino di Taras furono duramente sconfitti ( 1200 morti, 500 prigionieri ) dopo alcune ore di carneficina caotica. I mercenari assoldati da Taranto decimarono le milizie cittadine con inaudita ferocia e in mancato pagamento del riscatto uccisero anche il loro conestabile. La guerra poi prese una piega ancora più favorevole con i negoziati con Napoli desiderosa di avere futuri appoggi da parte di Taranto contro gli aragonesi. [SM=g1401076] [SM=g1401081]






non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

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12/07/2011 23:54
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nell'inverno del 1446 il conte Bertoldo Del Balzo vincitore della battaglia del Salento ordinò al capitano Cencus di Civitate di allestire un campo presso il capoluogo della provincia quale la città di Tricarico ben presidiata da più di mille uomini. Tuttavia il comandante dell'esercito ducale di Calabria Leon Battista Alberti lanciò la sfida con più di 1700 miliziani e lancieri e balestrieri della città. Tuttavia i tarantini avevano dalla loro parte le lance dei cavalieri di ventura che erano in gran copia. Nonostante la superiorità numerica i calabresi furono rapidamente decimati dalle caracollate e lo stesso Leon Battista fu ucciso sul campo ( 1076 morti ). Nello stesso tempo caddero Chiaromonte e Trani, ultimi rimasugli della fronda ribelle in Puglia. Nel 1447 De Civitate inseguì i resti dell'armata calabrese fino a Tricarico che fu presa d'assalto e saccheggiata e data alle fiamme. Diecimila fiorini del bottino furono un dono divino per le esangui casse del Principato che dovette pagare molto per mantenere numerosi mercenari. Nello stesso anno Napoli rafforzò i legami commerciali con Taranto mentre Roma pretese la tregua con Reggio. Dopo la perdita di Tricarico e di Camarda gli ambasciatori presero contatti con le milizie tarantine che avanzavano accettando la proposta di tregua. La fine della guerra fu sancita nell'estate del 1448. L'evento fu assai lieto per il Principato che potè ora smobilitare i costosi contingenti di condotta e rilanciare lo sviluppo del territorio ora finalmente centralizzato e ben amministrato.


la fuga dei calabresi...





[Modificato da Archita 12/07/2011 23:55]
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13/07/2011 02:21
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Distrugge per ricreare meglio
ma Grottaglie(Rudiae),patria di Quinto Ennio,non c'è?

Ti sei fatto 6 anni di vita universitaria, resistendo al vento, alle scale, alla pioggia e alle megapozze, alle merde di cane per strada, ai padroni di casa bastardi, ai comunisti e ai fascisti, alla mensa universitaria, ai problemi con le segreterie e l'agenzia per il diritto allo studio, alle donne, ai conti limitati. Sei sopravvissuto a tutto questo e hai portato per due volte il tuo scalpo a casa.
In pratica sei sopravvissuto a Perugia. Magna cum laude e all'inferno tutti.

Hail to the doctor,TWICE!



Ut Apuliae legiones vobiscum ad infera longiusque sint...

I Apula "Fervida" Legio

Io sono Arys,Signore di Arysfalia,detto l'Arysfaliano,capo del clan "Luna Di Fuoco" e delle Guardie Fulvie,e il mio nome ha significato oscuro alle genti

perle di saggezza
il sesso è come giocare al bridge:se non hai un buon partner,devi sperare di avere una buona mano

l'interista è il berlusconiano del calcio.Se vince è perchè è il più forte,se perde è perchè gli altri hanno barato.La sua squadra/fazione non ha niente di marcio,poichè niente è stato mai dimostrato,e anche se lo fosse sarebbe fasullo rispetto a quello che hanno fatto gli altri.E in ogni caso spera sempre nella prescrizione.








13/07/2011 13:08
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Re:
arysfalian, 13/07/2011 02.21:

ma Grottaglie(Rudiae),patria di Quinto Ennio,non c'è?



no [SM=g8258]

non c'è neanche Martina Franca e neppure Oria di tradizioni storiche abbastanza rilevanti anche se più per un epoca precedente al periodo storico trattato dal mod [SM=g8361]


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17/07/2011 22:43
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nell'estate del 1448 gli esploratori tornarono a Tricarico portando conseco la notizia che Potenza aveva recentemente acquisito l'indipendenza dal Regno di Napoli. Il territorio era vasto e ricco e la popolazione feconda. La città era amministrata da un ex capitano di ventura che strappò la città ai napoletani con un colpo di mano violento e tipico della sua risma. Egli era Jacopo Caracciolo. Census de Civitate uno dei più noti condottieri del Principato assunse il comando di un esercito stavolta levato con miliziani come i provisionari e rampolli di famiglie mercantili e arcieri di montagna avendo cura di tenere anche un buon numero di catapulte. L'esercito varcò la frontiera prima che arrivasse l'inverno. Durante la marcia ricevette notizie inquietanti di avanzate turche nei balcani e del disastro di Varna. Dopodichè passò l'inverno sotto le mura della città ben difesa e orgogliosa. Censis non voleva passare un altro inverno per paura di diserzioni e ordinò l'assalto alla città. Le catapulte provocarono varchi fra i bastioni e vi si riversarono in gran copia gli armati che iniziarono a riempire le strade e vie di sangue e viscere senza distinzioni massacrando anche centinaia di civili compreso donne e bambini. La città andò in fiamme e Caracciolo ucciso in battaglia avendo portato all'inferno con sè molti uomini di Taranto. La conquista della città comportò la rapida caduta anche della fortezza di Avigliano. La regione poteva dirsi già quasi pacificata e l'erario del Principato si riempiva anche stavolta di abbondanti bottini utili per conservare la potenza militare unica cosa sola che trattiene i napoletani e i calabresi di respingere i tarantini fino alle loro stesse mura cittadine.

l'assedio di Taranto e il massacro per le strade...





[SM=g1401076]
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20/07/2011 12:59
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Principalis
ciao
se volete contribuire con ricerche storiche o semplici suggerimenti per rendere più dettagliato il mod su scala regionale:
mtwitalia.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...
bella aar ;)








21/07/2011 00:09
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grazie [SM=g8149]

Nell'inverno 1449 la campagna nel Ponentino proseguì con la presa di Melfi che divenne piazza d'armi dell'esercito guidato ora da un nuovo promettente condottiero Francesco Foscari Borghese. Del Balzo lo aveva incaricato di prepararsi per la successiva campagna per la conquista del Foggiano in mano ai napoletani che ormai avevano perduto gran parte del vecchio territorio per mano dei siciliani e papali. Nel frattempo allestite anche nuove navi e ripristinate vecchie vie romane e reso più sicuro il commercio. La notizia dell'alleanza fra napoletani e calabresi fu assai funesta ma non interferì con le manovre militari in corso lungo le frontiere. Orsini del Balzo poi si risposò con la giovane principessa Chiecherella di Sere. Nel 1452 morì Sua Santità Eugenio IV e al seggio venne eletto Marco Orsini del Balzo che però fu avvelenato poco tempo dopo e sostituito dal meneghino Nicolò Farnese. Nel 1451 Francesco Foscari varcò la frontiera napoletana lasciandosi dietro le fortezze di Bovino puntando direttamente su Foggia e Troia che in pochi mesi di assedio cedettero sopratutto a causa della potenza distruttrice delle catapulte ancora efficaci contro mura merlate. Emissari chiesero ai napoletani la cessione di Manfredonia per la pace ma i partnenopei hanno rifiutato sdegnosamente...

la guerra sarà lunga ma la Puglia sarà libera e indipendente ! [SM=g8329]

l'avanzata nel Foggiano...



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27/07/2011 14:17
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La campagna nel Foggiano continua nonostante i rigori del duro inverno. La cittadina fortificata di Bovino si arrese permettendo la comunicazione con il Principato che poteva ora inviare in zona altri validi capitani come Gherardo Doria e Ubaldo Farnese carichi già di glorie nella campagna del Potentino. Nello stesso periodo una masnada di mercenari venne sgominata presso Otranto da un giovane capitano conosciuto solo come Gianta che per la sua impresa fu promosso capitano reale sul campo. Il 1453 si aprì invece con sconfitte navali al largo di Bari, la marina napoletana si confermava superiore per ardimento ma nonostante le loro gesta, Manfredonia e San Severo caddero dopo pochi mesi di assedio. Intanto i siciliani mossero guerra ai calabresi levando dunque ogni timore nel Potentino e facilitando le operazioni di rifornimento degli eserciti accampati più a nord. Inoltre giungevano anche inquietanti notizie della caduta di Costantinopoli per mano dei turchi sempre più minacciosi ai limiti del Levante. Il Principe Del Balzo era sempre più determinato a concludere in fretta la campagna per la riunificazione della Puglia ormai in gran parte in mano tarentina e riuscì ad eludere la flotta napoletana che era tra l'altro indebolita da schermaglie con i pontifici e siciliani e dunque sbarcare presso Termoli. Dalla spiaggia inviò emissari fidati cercando di ottenere una tregua ma per l'ennesima volta i napoletani,non domi dallo smembramento del loro regno,non vollero riconoscere i diritti tarentini su Manfredonia. L'anno si concluse poi con un fastoso matrimonio fra il valoroso Ubaldo Farnese e la nobile Anna Di Cilli Anguino sotto le mura di Vieste presa d'assalto e data alle fiamme. Ora il Principe lo ha richiamato per raccogliere nuovi armati e lasciare il Foggiano per Termoli che ha già perduto centinaia di cittadini in un tentativo di sortita. l'Anno Domini 1454 si prospettava funesto per il sangue versato fra italiani... [SM=g8329]



[Modificato da Archita 27/07/2011 14:19]
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29/07/2011 19:08
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Bellissima l'AAR! Sono curioso di sapere come andrà a finire :). Io ti consiglierei di invadere la Calabria il prima possibilie, così ti coprirai le spalle ed avrai un buon punto da dove partire per la Sicilia.
Una domanda, ma come si fa a postare un'immagine in modo che si veda direttamente? Non l'ho mai capito, infatti per postare immagini metto solo il link con l'indirizzo, mi potresti aiutare?


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

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Distrugge per ricreare meglio
grande,Taranto capitale di un allostorico regno del sud,da contraltare a quella delle due sicilie.

Ti sei fatto 6 anni di vita universitaria, resistendo al vento, alle scale, alla pioggia e alle megapozze, alle merde di cane per strada, ai padroni di casa bastardi, ai comunisti e ai fascisti, alla mensa universitaria, ai problemi con le segreterie e l'agenzia per il diritto allo studio, alle donne, ai conti limitati. Sei sopravvissuto a tutto questo e hai portato per due volte il tuo scalpo a casa.
In pratica sei sopravvissuto a Perugia. Magna cum laude e all'inferno tutti.

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I Apula "Fervida" Legio

Io sono Arys,Signore di Arysfalia,detto l'Arysfaliano,capo del clan "Luna Di Fuoco" e delle Guardie Fulvie,e il mio nome ha significato oscuro alle genti

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il sesso è come giocare al bridge:se non hai un buon partner,devi sperare di avere una buona mano

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