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Rome Casus Belli 1.7.0 Gold PUBBLICATO!

Ultimo Aggiornamento: 02/12/2012 17:05
30/06/2011 19:49
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Tribunus Angusticlavius
Io ci sto giocando da ieri e fino ad ora va tutto liscio ( sono al fatidico 165 a.C ), con gli sparabara non ho provato ma con un'unità germanica che non ricordo crasha...lo stesso problema, e forse anche con un'unità gallica: comunque per il resto sembra andare tutto bene.
E' bella 'sta mod, mi ricorda tanto Res Bellicae


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

01/07/2011 08:54
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Aspetta scusa..perchè fatidico?? No perchè pure io sono in quell'anno!!
01/07/2011 08:55
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Az, visto ora..:P
01/07/2011 11:01
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Tribunus Angusticlavius
lol vabbe' comunque l'ho passato senza problemi


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


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Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

01/07/2011 12:22
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Praefectus Castrorum
Distrugge per ricreare meglio
mod interessante...sono 5 anni che vi ci scapicchiate sopra.
Proprio oggi ho reinstallato Rome e ho anche messo la celebre patch di Sirius "all factions".
Credo che aggiungerò anche Barbarian Invasion tra poco,però,visto questo topic,mi è venuta la curiosità di mettere CB.
Però mi sembra ancora parecchio instabile,e sinceramente non mi va di stare a penare sui file...

Ti sei fatto 6 anni di vita universitaria, resistendo al vento, alle scale, alla pioggia e alle megapozze, alle merde di cane per strada, ai padroni di casa bastardi, ai comunisti e ai fascisti, alla mensa universitaria, ai problemi con le segreterie e l'agenzia per il diritto allo studio, alle donne, ai conti limitati. Sei sopravvissuto a tutto questo e hai portato per due volte il tuo scalpo a casa.
In pratica sei sopravvissuto a Perugia. Magna cum laude e all'inferno tutti.

Hail to the doctor,TWICE!



Ut Apuliae legiones vobiscum ad infera longiusque sint...

I Apula "Fervida" Legio

Io sono Arys,Signore di Arysfalia,detto l'Arysfaliano,capo del clan "Luna Di Fuoco" e delle Guardie Fulvie,e il mio nome ha significato oscuro alle genti

perle di saggezza
il sesso è come giocare al bridge:se non hai un buon partner,devi sperare di avere una buona mano

l'interista è il berlusconiano del calcio.Se vince è perchè è il più forte,se perde è perchè gli altri hanno barato.La sua squadra/fazione non ha niente di marcio,poichè niente è stato mai dimostrato,e anche se lo fosse sarebbe fasullo rispetto a quello che hanno fatto gli altri.E in ogni caso spera sempre nella prescrizione.








02/07/2011 00:28
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Tribunus Angusticlavius
Sto giocando a VH/VH con i Romani ed è mostruosamente difficile...ma bellissimo! Veramente una delle più belle mod alle quali abbia giocato, per la gestione ed il mantenimento dei territori secondo me è la migliore..

Ho un altro problemino, all'inizio della campagna è pieno di scripts con battaglie, migrazioni etc, adesso sono verso il 158 a.C e non me ne compaiono più...gli scripts li ho sempre attivati, è un'età in cui non accade niente oppure sono io che ho fatto qualche impiccio ed ho fatto saltare gli scripts? Fra l'altro mi è arrivato il messaggio della riforma di Mario nel 158 a.C , perchè? Per fortuna non sono cambiati i soldati, spero che arrivi correttamente per il 107.
Ho fatto io qualche casino oppure è il gioco che è così?


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Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

02/07/2011 19:31
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Tribunus Angusticlavius
Re:
Legio XIII gemina, 02/07/2011 00.28:

Sto giocando a VH/VH con i Romani ed è mostruosamente difficile...ma bellissimo! Veramente una delle più belle mod alle quali abbia giocato, per la gestione ed il mantenimento dei territori secondo me è la migliore..

Ho un altro problemino, all'inizio della campagna è pieno di scripts con battaglie, migrazioni etc, adesso sono verso il 158 a.C e non me ne compaiono più...gli scripts li ho sempre attivati, è un'età in cui non accade niente oppure sono io che ho fatto qualche impiccio ed ho fatto saltare gli scripts? Fra l'altro mi è arrivato il messaggio della riforma di Mario nel 158 a.C , perchè? Per fortuna non sono cambiati i soldati, spero che arrivi correttamente per il 107.
Ho fatto io qualche casino oppure è il gioco che è così?



Nel 158 a.c. non mi sembra che io abbia messo degli eventi storici via scripts, quindi è normale che non accada nulla. Esistono due riforme di Mario nel gioco:quella originale del gioco originale (Rome total war), che può avvenire in qualsiasi anno in determinate condizioni e quella via scripts, che avverrà nel 107 a.c., (la vera e propria riforma militare che modificherà l'esercito romano). La Riforma del primo tipo modificherà soltanto la guardia del generale romano e permetterà la costruzione di qualche edificio in più ai romani. Nel 158 a.c. sicuramente è avvenuta la riforma di Mario del primo tipo, quindi non hai sbagliato nulla.


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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

03/07/2011 00:07
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Tribunus Angusticlavius
Grazie per l'assistenza! Allora è così, avevo infatti notato la modifica alle guardie dei generali romani. Purtroppo adesso ho un crash nel 141 a.C: per fortuna salvo sempre, adesso provo a tornare qualche momento indietro e a vedere se è superabile.


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« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

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03/07/2011 13:13
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Tribunus Angusticlavius
Fenomeno inspiegabile?
Sono riuscito ad andare avanti e sono arrivato al 135 a.C: qui mi accingo a marciare verso un'unità iberica, ed ecco che il gioco crasha, già lì per lì rimango un po' spiazzato. Successivamente ricarico la campagna dal salvataggio precedente e la partita non si apre, c'è un crash e si spegne il gioco: allora riprovo con i salvataggi ancora precedenti e..crasha sempre. Non mi era mai capitata una cosa del genere.
Chi mi può aiutare? Vi era mai capitato? Sono disperato, avevo fatto una campagna bellissima ed ora non posso nemmeno riprenderla da un punto precedente, dopo circa 140 turni di gioco


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Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
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quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
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11/07/2011 12:47
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Prima di tutto voglio ringraziare chi dedica il suo tempo per condividere con altri la sua opera. Sono nuovo e non so se sto scrivendo nella sezione apposita, cmq volevo chiedere che requisiti di sistema sono necessari per il mod in esame, io ho un portatile vecchiotto e ho visto che non mi carica il gioco, quindi presumo che sia colpa del mio mezzo limitato oppre non so se devo aspettare piu tempo.Ringrazio dell' attenzone e se ho sbagliato luogo dove postare mea culpa.
Ciao e buona giornata.
11/07/2011 15:04
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Jarl Bloodaxe
Se non carica il gioco non carica la mod. Gli requisiti sono gli stessi di rome total war, solo che per esempio ho notato sul mio portatile che non è granchè dei lag durante le battaglie in mappa tattica, cosa che non ho sul fisso, un buon pc...mentre rome va benissimo su tutti e due. Ergo la grafica di Casus Belli richiede di più...


12/07/2011 00:57
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Presumo che sia cosi infatti vedo che con alcuni mod prima di caricare ci mette molto, dovrò cambiare computer quando troverò lavoro sarà fatto.
Ciao e grazie
31/07/2011 15:28
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Così Così
a me sinceramente all'inizio mi ha fatto impazzire era davvero entusiasmante, tutta azione, ma ad un certo punto ti tira a noia si esagera. gioca a h/h senza trucchi "rovinano il gioco" avevo molti territori Gallia spagna(un autentico miracolo XD) Macedonia, Grecia, e la costa africana da Cartagine a Tingi parte del Ponto e della Tracia(solo la capitale) ma non so come diavolo succeda ma finisce sempre allo stesso modo la mia economia crolla troppi nemici non appena confini con qualcuno quello ti dichiara guerra non riesco a mantenere le armate e l'ordine pubblico troppe rivoluzioni insomma troppi fronti di battaglia finisco per espandermi alla velocità della luce per poi finire più morto di una lapide in 10-20 turni per intendersi avevo quasi 50 territori al 145 a.c, 60 al 140 a.c ,al 120 ne avevo 20 conti in rosso niente piu rimpiazzi ed ecco che quella sconfita ogni 20 vittorie pesa come un magigno insomma credo mis fugga qualcosa ma non capisco cosa. le rivoluzioni sono troppe frequenti i cittadini "troppo fertili"e lo squallore cresce a dismisura siccome i romani stanno antipatici al mondo intero ho deciso di provare con i greci risultato in alcune regioni non puoi reclutare alcun tipo di soldato generali a parte O_o
04/08/2011 00:31
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Tribunus Angusticlavius
Ho corretto il BUG del Regno del Ponto e ora non si verifica più il CTD durante le battaglie. Inoltre ho aumentato l'aiuto finanziario alle fazioni, che in questo modo dovrebbero trovarsi meglio a gestire l'economia (avranno 3000 denari in più ogni turno).
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

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https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

08/08/2011 10:28
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Re:
Iulianus Apostata, 04/08/2011 00.31:

Ho corretto il BUG del Regno del Ponto e ora non si verifica più il CTD durante le battaglie. Inoltre ho aumentato l'aiuto finanziario alle fazioni, che in questo modo dovrebbero trovarsi meglio a gestire l'economia (avranno 3000 denari in più ogni turno).


Scusami...poichè nn venivo qui da qualche settimana ( giocando spesso il tuo mod ;) ...),nn vorrei aver perso qualche passaggio...
ma cio' che hai scritto sopra...èuna correzione/patch che rilascerai in futuro...o già è possibile usufruirne ??
Perchè se è la seconda che ho scritto...nn riesco proprio a trovarla.

Ciao e aspetto cortesemente risposta,se possibile ;)

08/08/2011 13:47
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Io invece ho trovato la difficoltà economica molto stimolante. Avevo giocato con i Romani a VH/VH e nonostante le difficoltà immense ero riuscito a conquistare tutta l'Italia, Grecia, Macedonia,Tracia..e isole varie. E' vero che ci sono momenti assurdi in cui tutti ti dichiarano guerra, ti riprendono i territori, scoppiano rivolte ecc., ma il piacere di giocare e di veder maturare quell'impero dopo tante fatiche è molto bello.
Più che altro quello che da molto fastidio nel gioco è che le città crescono troppo velocemente rispetto al catalogo edilizio: la lentezza di costruzione degli edifici va bene in se stessa, ma ti capita di tenere delle città che in pochissimo tempo diventano metropoli e con i pochi soldi che già ci sono ad ogni turno a volte diventa impossibile costruire palazzi imperiali.
Un'altra cosa che suggerisco è di eliminare i bonus di esperienza e l'evoluzione di armi e corazze così come è stata impostata. Infatti basta avere qualche caserma o fabbro più evoluti per avere soldati con spade e scudi d'oro e con 3 tacche d'argento di esperienza al reclutamento ( pure per i contadini! ), che possono travolgere qualsiasi altro esercito che non abbia beneficiato di questi bonus. Mi è capitato sul campo di battaglia di avere immensi squilibri tra le truppe. Inoltre c'è una monotonia nella composizione delle armate dei ribelli romani che sono sempre e solo guardie di generali.
Secondo me queste sono le modifiche da apportare, la difficoltà economica invece è il punto più bello di tutto il gioco!!! Non è impossibile vincere, solo ci vuole molta più testa e pazienza. Negli altri giochi o era impossibile vincere perchè c'era una struttura di gioco arcade ed eccessiva ( es. S.P.Q.R dove i Galli sono praticamente una nazione super potente che ti schiaccia matematicamente senza che tu possa fare nulla ), oppure dopo poche difficoltà si raggiungeva la stabilità economica perenne che consentiva di gettarsi in qualsiasi campagna.
NON ABBASSARE LA DIFFICOLTA', soprattutto quella economica! E' proprio questo che secondo me ha reso questa mod la più realistica dal punto di vista gestionale.

p.s. avevo già segnalato questa cosa e non avevo avuto risposta: ma dopo un crash non sono stato più capace di fare iniziare qualsiasi altra campagna del gioco ( né della campagna, nè di altre ), non carica proprio più nulla [SM=g8312] come è possibile una cosa del genere? Fra l'altro il crash non era nemmeno avvenuto durante il cambio del turno, era successo semplicemente marciando verso quella città tra le Alpi nord-occidentali: da lì crash totale, non carica più nulla...era la più bella campagna alla quale avessi giocato fino ad ora su RTW...non so più che fare [SM=g8203]
[Modificato da Legio XIII gemina 08/08/2011 13:57]


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

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« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

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08/08/2011 16:34
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Re: Re:
marco37, 08/08/2011 10.28:


Scusami...poichè nn venivo qui da qualche settimana ( giocando spesso il tuo mod ;) ...),nn vorrei aver perso qualche passaggio...
ma cio' che hai scritto sopra...èuna correzione/patch che rilascerai in futuro...o già è possibile usufruirne ??
Perchè se è la seconda che ho scritto...nn riesco proprio a trovarla.

Ciao e aspetto cortesemente risposta,se possibile ;)




Mi autoquoto...oltre che per ricevere eventuale risposta dall'autore (Iulianus Apostata)...
anche per chiedere a te ( e cmq a quelli piu' informati di me),informazione su cio' che ho chiesto poco sopra ed ho appena "autoquotato"
Ciao e grazie ancora [SM=g8335]

10/08/2011 09:00
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Re: Re: Re:
marco37, 08/08/2011 16.34:



Mi autoquoto...oltre che per ricevere eventuale risposta dall'autore (Iulianus Apostata)...
anche per chiedere a te ( e cmq a quelli piu' informati di me),informazione su cio' che ho chiesto poco sopra ed ho appena "autoquotato"
Ciao e grazie ancora [SM=g8335]





UP !?!? [SM=g8090]

10/08/2011 14:30
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Re: Re:
marco37, 08/08/2011 10.28:


Scusami...poichè nn venivo qui da qualche settimana ( giocando spesso il tuo mod ;) ...),nn vorrei aver perso qualche passaggio...
ma cio' che hai scritto sopra...èuna correzione/patch che rilascerai in futuro...o già è possibile usufruirne ??
Perchè se è la seconda che ho scritto...nn riesco proprio a trovarla.

Ciao e aspetto cortesemente risposta,se possibile ;)





Ciao. Sto cercando (tempo permettendo),di correggere qualcosa del mod. Ancora non ho rilasciato nulla.
I Ribelli romani figurano spesso con guardie di generali e truppe autoctone del luogo quando si trovano fuori dall'AOR romana. Questo perché possono reclutare truppe romane o italiche alleate solo in Italia.Se un insediamento romano si ribellasse in Sicilia, si vedranno ribelli romani che avranno anche guardie cittadine e non solo guardie di generali.






[Modificato da Iulianus Apostata 10/08/2011 14:46]
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Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

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10/08/2011 15:39
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Re: Re: Re:
Iulianus Apostata, 10/08/2011 14.30:




Ciao. Sto cercando (tempo permettendo),di correggere qualcosa del mod. Ancora non ho rilasciato nulla.





Grazie per la risposta [SM=g8335]
E nel mentre che aspettero' una tua eventuale "patch"...continuero' cmq a divertirmi lo stesso con CB a prescindere.
Ciao e a presto !!! [SM=g8144]
10/08/2011 16:01
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Non c'è di ché :)


P.S. I contadini non esistono più nella versione 1.7.0
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«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

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11/08/2011 13:36
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Re:
Legio XIII gemina, 08/08/2011 13.47:


p.s. avevo già segnalato questa cosa e non avevo avuto risposta: ma dopo un crash non sono stato più capace di fare iniziare qualsiasi altra campagna del gioco ( né della campagna, nè di altre ), non carica proprio più nulla [SM=g8312] come è possibile una cosa del genere? Fra l'altro il crash non era nemmeno avvenuto durante il cambio del turno, era successo semplicemente marciando verso quella città tra le Alpi nord-occidentali: da lì crash totale, non carica più nulla...era la più bella campagna alla quale avessi giocato fino ad ora su RTW...non so più che fare [SM=g8203]




Quale città causava il crash? potresti mandarmi il file del salvataggio?


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«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

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11/08/2011 16:05
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Grazie per l'assistenza! Ti ho mandato un messaggio, poi se riusciamo a concludere riprendiamo la discussione qui.
I crash sono abbastanza normali nelle mod, ma non ne avevo mai visto uno che rendesse impossibili tutti i caricamenti. Ti era capitato mai in passato con la mod?


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

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« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
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sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
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« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

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12/08/2011 14:13
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Re:
Legio XIII gemina, 11/08/2011 16.05:

Grazie per l'assistenza! Ti ho mandato un messaggio, poi se riusciamo a concludere riprendiamo la discussione qui.
I crash sono abbastanza normali nelle mod, ma non ne avevo mai visto uno che rendesse impossibili tutti i caricamenti. Ti era capitato mai in passato con la mod?



Mai capitato. Comunque non mi è arrivato il tuo messaggio. Potresti provare a rimandarmelo via email ?


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(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

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«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

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12/08/2011 21:14
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Fatto!


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« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

14/08/2011 12:12
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Purtroppo non mi è arrivato nulla. Prova a mandarmelo all'indirizzo esperide85@alice.it
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

14/08/2011 13:18
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Strano, comunque nessun problema, ti invio subito anche il salvataggio della partita.

Fatto, ti ho mandato anche un altro salvataggio precedente, magari ti può servire.
[Modificato da Legio XIII gemina 14/08/2011 13:32]


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

18/08/2011 15:50
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Re: Re: Re:
Iulianus Apostata, 10/08/2011 14.30:




Ciao. Sto cercando (tempo permettendo),di correggere qualcosa del mod. Ancora non ho rilasciato nulla.





Prendendo spunto da questa cosa ( a proposito...c'è qualche novità ??? )...
volevo sapere cosa in particolare andrebbe "modificato/corretto" in CB.
Lo chiedo perchè a me,a parte l'eccessiva velocità di crescita delle città e qualche altro problemino "veniale" quà e là...nn mi pare di aver notato qualche grosso Bug e nemmeno di CTD ne ho avuti (almeno fino ad ora che sono arrivato al 140 AC) [SM=g8299] .
Devo premettere cmq che,sto' giocando con i Romani,al livello Campagna Normale e Battaglie Alto.
Per il momento vi saluto e ci sentiamo presto. [SM=g8361]


P.S. Piccola curiosità un po' OT...
riguarda in particolare Rome CB...ma in generale anche tutti gli altri capitoli della serie TW...
ebbene...ma voi,nelle città senza governatore e senza immediata possibilità di insediarne uno... lasciate tutto in "automatico",fino a che riuscite ad averlo,oppure le gestite manualmente ??
Io di solto lascio tutto in automatico fino a che ho un governatore disponibile...mi sembra molto piu' realistico fare cosi'....ma mi son sempre chieste se sia la cosa migliore da fare. [SM=g8299]
19/08/2011 00:02
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Re: Re: Re: Re:
marco37, 18/08/2011 15.50:



Prendendo spunto da questa cosa ( a proposito...c'è qualche novità ??? )...
volevo sapere cosa in particolare andrebbe "modificato/corretto" in CB.
Lo chiedo perchè a me,a parte l'eccessiva velocità di crescita delle città e qualche altro problemino "veniale" quà e là...nn mi pare di aver notato qualche grosso Bug e nemmeno di CTD ne ho avuti (almeno fino ad ora che sono arrivato al 140 AC) [SM=g8299] .
Devo premettere cmq che,sto' giocando con i Romani,al livello Campagna Normale e Battaglie Alto.
Per il momento vi saluto e ci sentiamo presto. [SM=g8361]


P.S. Piccola curiosità un po' OT...
riguarda in particolare Rome CB...ma in generale anche tutti gli altri capitoli della serie TW...
ebbene...ma voi,nelle città senza governatore e senza immediata possibilità di insediarne uno... lasciate tutto in "automatico",fino a che riuscite ad averlo,oppure le gestite manualmente ??
Io di solto lascio tutto in automatico fino a che ho un governatore disponibile...mi sembra molto piu' realistico fare cosi'....ma mi son sempre chieste se sia la cosa migliore da fare. [SM=g8299]



Ciao. Per ora ho aumentato le truppe ausiliarie (AUXILIA AOR) da reclutare nelle terre straniere da parte delle varie fazioni. Ci sono più truppe indigene. In quasi tutte le regioni ogni fazione potrà reclutare truppe indigene di tutte e tre le "Armi": fanteria, cavalleria e schermaglia.
Ad esempio, ora in Hispania si possono reclutare anche i cavalieri cetrati come truppe indigene.
Per ora sono molto impegnato e ci lavoro pochissimo.


[Modificato da Iulianus Apostata 19/08/2011 00:04]
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Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

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«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

19/08/2011 10:41
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Re: Re: Re: Re: Re:
Iulianus Apostata, 19/08/2011 00.02:



.........................................................................................................................
Per ora sono molto impegnato e ci lavoro pochissimo.




Non ti preoccupare...nn è che deve diventare un obbligo il fatto di far uscire Mod o altre modifiche varie...
io già ti ammiro per il fatto che cmq perdi del "tuo" tempo,per far si che io (noi) possa divertirmi di piu' con un videogame. [SM=g8149]

Grazie per la risposta...intanto continuo a giocare CB cosi' com'è...fino a che esce una tua nuova eventuale "patch".
Ciao e a presto [SM=g8144]

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