Antioco il Grande, 30/03/2010 19.09:
Naturalmente scherzavo. Totò era figlio illeggittimo di un nobile, che si chiamava De Curtis, alla fine il padre lo riconobbe, ma Totò, per sopperire al dolore provato da ragazzino per le sue origini non riconosciute, iniziò a comprare i titoli nobiliari, raggiungendo quella sfilza enorme. In effetti era autorizzato a portarli, avendoli pagati ai leggittimi titolari, ma non è certamente un discendente dei Comneni per linea di sangue.
Comunque è curioso notare come scelse una discendenza bizantina per appagare la sua sete di nobiltà.
Io credo che in Europa anche durante e dopo la caduta dell'impero bizantino, una sorta di complesso di inferiorità nei confronti del retaggio romeo sia sempre esistito ed a malapena sia stato celato... D'altronde di fronte alla nobiltà romea gli altri erano solo "parvenù" appunto....
Exaudi, regina tui pulcherrima mundi,
inter sidereos, Roma, recepta polos
« L'imperatore mio figlio è un sovrano capace, ma non di questi tempi, perché vede e pensa grandi cose, quali servivano ai tempi felici dei nostri avi. Invece oggi, che gli eventi ci incalzano, non di un imperatore ha bisogno il nostro stato, ma di un amministratore. Ho paura che dalle sue idee e iniziative deriverà la rovina di questa casata. »