Naturalmente scherzavo. Totò era figlio illeggittimo di un nobile, che si chiamava De Curtis, alla fine il padre lo riconobbe, ma Totò, per sopperire al dolore provato da ragazzino per le sue origini non riconosciute, iniziò a comprare i titoli nobiliari, raggiungendo quella sfilza enorme. In effetti era autorizzato a portarli, avendoli pagati ai leggittimi titolari, ma non è certamente un discendente dei Comneni per linea di sangue.
Comunque è curioso notare come scelse una discendenza bizantina per appagare la sua sete di nobiltà.
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)