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Rome Casus Belli 1.6.2 Gold

Ultimo Aggiornamento: 03/03/2010 21:16
20/01/2010 19:49
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ROME CASUS BELLI GOLD

Rome Casus Belli Gold è una versione che implementa Rome Casus Belli 1.5.0 FE ( Full Edition ) di Modred, . La nuova versione GOLD presenta un diverso aspetto nella grafica con nuove interfaccie, simboli, screen di caricamento, nuove skins per alcune unità e diverse altre novità. E' stato migliorato il sistema di reclutamento con la creazione di una nuova area territoriale per diverse unità. Questa versione incorpora tutti gli hotfixes per Rome Casus Belli 1.5.0, e tutte le modifiche che caratterizzano la versione 1.5.0 GOLD rispetto alla precedente sono opera del sottoscritto.
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Versione 1.6.2
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1) Nuovi simboli e stendardi sulla mappa strategica (importati dal vecchio Casus Belli 1.0 dell'Alaudae team)
2) Nuovi loghi di fazione (importati dal vecchio Casus Belli 1.0 dell'Alaudae team)
3) Nuove barre di caricamento ( che riportano la scritta "Vae Victis") e nuovo cursore del mouse, visualizzabile.
4) Nuova immagine di menù per le campagne provinciali (importata dal vecchio Casus Belli 1.0 dell'Alaudae team)
5) Nuovi simboli e stendardi nella mappa tattica (importati dal vecchio Casus Belli 1.0 dell'Alaudae team).
6) Nuove skins modificate per diverse unità tra cui :

Legio V Macedonica ,
Legio XXI Rapax,
Legio VII Gemina ,
Legio X Fretensis,
Legio II Audiutrix,
Arcieri Romani,
Antesignani,
Varie unità barbariche,
Opliti Cretesi, ----- (ora combattono in stile macedone, come era nel 170 a.c.)

7) Nuove frasi storiche, visualizzabili negli screen di caricamento.

8) Nuove interfaccie grafiche e "advisors" di battaglia (importati dal vecchio Casus Belli 1.0 dell'Alaudae team)

9) Eliminate le campagne “Vae Victis”, “Annibale alla porte!”, “La Prima guerra punica” e il Prologo. Erano campagne anti-storiche per le unità presenti nel gioco ( soprattutto le unità greche, con equipaggiamento del 170 a.c. ). Ora ci sono solo le due camapagne di Rome Casus Belli ( 170 a.c.) e quella sulla rivolta di Boudicca.

10) Ora tutte le unità di schermagliatori e frombolieri di ogni fazione sono vincolate nel reclutamento alle determinate regioni natìe.
Praticamente ogni unità del gioco è ora arruolabile solo in determinate regioni.
11) I ribelli etiopi sono arruolabili dalla fazione ribelle (Slave) solo in Etiopia o in Egitto.
12) Corretto il BUG che non permetteva ai Seleucidi di reclutare i Catafratti.
13) Nuovo splash screen, nuovi screen di caricamento ( sono ben 55 , alcuni presi dal vecchio Casus Belli 1.0 dell' Alaudae team e modificati, molti altri dal sottoscritto ), nuovo screen di menù: la grafica del gioco in questo senso è stata totalmente modificata.
14) Nuovi ufficiali iberici con skin più adatte.
15) Nuovi ausiliari romani con nuove skin:

-Cohors Auxiliarium Africae, reclutabile solo in Africa ( nelle regioni africane dell'Impero al 117 d.c.)
-Cohors Auxiliarium Orientis, reclutabile solo in Oriente ( nelle regioni orientali dell'Impero al 117 d.c.)

16) Eliminati i pretoriani del film "Il Gladiatore".Ora i Proconsoli romani hanno come scorta i legionari mariani, mentre la Guardia Pretoriana è costituita da pretoriani standard.
17) I Principi Veterani ora hanno la skin dei Principi della fazione del Senato ( questa fazione non possiede i Veterani ).
18) Corretti diversi bugs relativi al reclutamento.
19) Ora l'armaiolo si può costruire dovunque, ( svincolato da risorse per far evolvere le caserme in più regioni ).
20) Risistemante le risorse nella campagna "Rome Casus Belli" su mappa webbird (provinciale). Ora l’ AOR dei Parti ha Babilonia e la Corduene, non più l’Arabia, né la Nabatea. I Pontici non possono più reclutare unità nel Bosforo ( che ora è nell’Aor dei Sarmati e degli Sciti).
AOR germanica estesa nel Noricum ( Iuvavum).
21) Risolto il bug delle due Mogontiacum in Germania e di altre città con lo stesso nome nella campagna provinciale “Rome Casus Belli” .Ora non dovrebbero esserci più città con lo stesso nome. Ma per vedere il cambiamento bisognerà iniziare una nuova campagna, altrimenti continueranno a vedersi le due città con lo stesso nome.
22) Ora gli Antesignani ( truppe mariane ) e la Legione Imperiale sono reclutabili nei territori storici della repubblica romana nel 60 a.c.
23) I Cavalieri Romani sono reclutabili nei territori storici della repubblica romana nel 60 a.c.,ma fuori dall'Italia e dove c’ è la risorsa “cavallo”.I Cavalieri Ausiliari sono reclutabili entro i confini dell’Impero al 117 d.c.,ma fuori dell’Italia e dove c’è la risorsa “cavallo”.Gli Ausiliari Leggeri sono reclutabili entro i confini dell’Impero al 117 a.c., ma fuori dell’Italia.
Risistemata l’AOR per le diverse unità romane.
24) Corretto il BUG del Colosseo e dell'accampamento pretoriano.Ora questi si possono costruire e appariranno soltanto a Roma.
25) Eliminato il file di testo che illustrava le mie modifiche ( il file era impreciso ) .
26) Ora tutte le truppe pre-mariane sono reclutabili solo nell'Italia peninsulare ( non più in Sicilia ).
27) Nuova frase storica, visualizzabile negli screen di caricamento.
28) Aggiornato il file RCB.bat con l'aggiunta del comando "movie_cam".
29) Correto il bug delle Guardie del Tempio.Ora sono reclutabili dal Regno di Tolomeo e dalle altre fazioni con cultura ellenica.
30) Introdotti la descrizione e il nome ai Lancieri Garamanti.
31) Risolto il bug delle unità numidiche a Vicus Marcomannii nella campagna provinciale “Rome Casus Belli 170 a.c.” .Ora in quella città vi sono di stanza solo unità barbariche.Per poter vedere i cambiamenti bisogna ricominciare una nuova campagna.
32) Allargato l’AOR dei Seleucidi nella campagna imperiale (con mappa Mundus Magnus) di Casus Belli .Ora i Seleucidi e i Parti possono reclutare unità con elefanti in certe regioni.
33) Risolto il bug del Tempio di Vesta. Ora solo i Romani possono costruire il Tempio di Vesta a Roma , i Greci la Biblioteca di Pergamo solo a Pergamo e l’Eretteo greco solo ad Atene.Ora soltanto i Cartaginesi possono costruire il Cothlon solo a Cartagine, solo i tolemaici possono costruire la biblioteca di Alessandria solo ad Alessandria .
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34) BUG degli alberi:
Cancellare la directory data\vegetation nella cartella d’installazione di Casus Belli, dopodiché installare Casus Belli Gold , cliccando sui 4 files autoinstallanti . In parte è una soluzione al BUG degli alberi.
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35) Aggiunta l’aquila alle ui cards delle prime coorti romane.
36) Svincolati dalla risorsa “marmo” il Palazzo imperiale e il Circo Massimo ( o stalla di ultimo livello ) .
37) Risolto il bug degli elefanti seleucidi, parti, tolemaici , cartaginesi e mercenari. Ora non hanno più il suono dei cocchi e ci sono anche gli arcieri su di essi. Adattate le corrispondenti ui cards.

38) Ritardata la riforma di Mario con uno stratagemma. (poche città italiche hanno la risorsa “italy”, perciò ci vorrà più tempo perché qualcuna di queste passi al livello di metropoli).
39) Ora i Cavalieri Romani, truppe mariane, sono reclutabili già dal secondo livello di scuderia, ma non più all’ultimo livello . In epoca imperiale , quando l’esercito mariano venne superato, questi cavalieri scomparvero. La Pima Coorte della Legione ( unità del periodo augusteo) è reclutabile ora nella Caserma della Legione, non più nella Caserma Provinciale. Nel periodo dell’Alto Impero le legioni ormai non avevano più scudi ricurvi , come quello della Prima coorte della Legione.La Cavalleria Legionaria è reclutabile nei campi legionari , entro i confini dell’Impero al 117 d.c.
40) Ora per tutte le fazioni ( tranne i Ribelli ) è possibile reclutare unità ausiliarie di schermaglia e di fanteria nei vari territori d’origine. Queste unità ausiliarie saranno più scandenti rispetto alle corrispondenti unità reclutabili solo da ciascuna fazione.
Esempio:I Veliti ausiliari, reclutabili in Italia delle varie fazioni, saranno più scadenti dei Veliti romani, reclutabili solo dalle fazioni romane.
41) Nuove unità con nuove skin:

- Opliti Italici ( combattono in stile falangitico macedone, come era solito nel II secolo a.c. )
- Lancieri Illirici
- Legionari Pontici ( fanti d’elite per il Regno del Ponto, reclutabili dopo la riforma di Mario ).
- Picchieri di Pergamo ( reclutabili dai ribelli )
- Pezeteri di Pergamo ( reclutabili dai ribelli )

42) Corretto il bug degli arieti dei Greci, che causava un crash al desktop. Ora le battaglie d’assedio dei Greci con gli arieti funzionano regolarmente.

43) Corretto il bug della battaglia storica di Raphia. Ora questa funziona.

44)Ora i ribelli di Pergamo hanno solo due unità: i Picchieri e i Pezeteri. Questi sono reclutabili dai ribelli solo a Pergamo e dintorni.

45) Aumentato il tesoro iniziale dei Ribelli nelle tre campagne, per facilitare il reclutamento delle unità. Prima avevano 98.000 denari, ora ne hanno 150.000.

46) Eliminate le seguenti unità:
- gli Arcieri Romani,
- gli Schiavi romani
- gli Schiavi tolemaici
- gli Schiavi pontici e parti
- gli Schiavi cartaginesi
- gli Schiavi greci
- i Porci Incendiari
- Gli Schiavi barbari ( galli, britanni, germani, daci, sciti )

47) MODIFICHE AL GAME PLAY :
( non compatibili con le mini-campagne)
Novità:
Costi logistici
Costruire edifici al di fuori dei propri confini geografici e/o nazionali (dipende dalla fazione) , costera di più sia in denaro che in numero di turni(esclusi templi e mura difensive) , in genere il 50% in più , solo costruendo infrastrutture quali strade e porti(o mercato degli schiavi) i costi diminuiranno gradualmente.
-Le strade si possono costruire solo dal livello "Cittadina"
-Quindi è stato rimosso il requisito strade per il palazzo del governatore
-Abbassato di un livello il requisito fattorie per la costruzione dei palazzi governativi.
Bonus Capitali
Ogni fazione riceve dei bonus esclusivi nella propria capitale.
N.B: Per le fazioni Romane l'unica capitale è Roma.
N.N.B: Come capitale si intende quella di partenza , cambiarla a partita in corso non avrà nessun effetto sulla nuova capitale.
-Palazzi governativi: bonus morale truppe reclutate
-Porti: bonus risorse commerciali
-caserme: bonus esperienza truppe reclutate
Bonus reclutamento per generali 5 stelle
I Generali con attributo comando da 5 stelle in su riceveranno l'ancillare istruttore che darà oltre al classico 25% bonus movimento , un 50% bonus sui costi di reclutamento .(prima era 10)
Ciò dà un pizzico di strategia in più e compensa in piccola parte le spese di costruzione aumentate.

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IMPORTANTE:
Prima di iniziare qualsiasi campagna, cancellare il file”map.rwm” che si trova dentro la cartella:

world\maps\campaign\NOME CAMPAGNA
e in
world\maps\base\

Ciò è importante per evitare disfunzioni nel reclutamento degli ausiliari.
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A volte si apre una finestra.dos alla chiusura delle battaglie storiche. Non è un BUG, ma basta cliccare su “Invio” e il gioco procede regolarmente.

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INSTALLAZIONE

Bisogna avere installata una copia di Rome - Total War vers. 1.5 e comunque esente da MOD od
altro.
Procedere in questo modo:
• Installare Rome Total War
• Installare gli aggiornamenti che portano il gioco alla versione 1.5 (prima la patch 1.3 e poi la patch 1.5)
• Installare Rome Casus Belli 1.6.2 Gold PARTE1
. Installare Rome Casus Belli 1.6.2 Gold PARTE2
. Installare Rome Casus Belli 1.6.2 Gold PARTE3
. Installare Rome Casus Belli 1.6.2 Gold PARTE4
(cliccando due volte sui file autoinstallanti e seguendo le istruzioni a video.)

DOWNLOAD:

• Rome Casus Belli 1.6.2 Gold PARTE1 www.megaupload.com/?d=Q78YVU42
. Rome Casus Belli 1.6.2 Gold PARTE2 www.megaupload.com/?d=SSUUWJKP
. Rome Casus Belli 1.6.2 Gold PARTE3 www.megaupload.com/?d=6HHZICIY
. Rome Casus Belli 1.6.2 Gold PARTE4 www.megaupload.com/?d=U85P6X9V



BUG SEGNALATI E IRRISOLTI:

--I Peltasti Pesanti greci causano crash al desktop al caricamento di una battaglia. Quindi anche le battaglie storiche di Asculum e l’assedio di Sparta danno un CTD al caricamento.
--In alcune città ribelli non compaiono le guarnigioni, nonostante nei files appositi vi siano indicate delle truppe.
--I generali romani appiedati potrebbero provocare crash al desktop al caricamento di battaglie di assedio alla città di Pella.
-- Gli scorpioni durante gli assedi alle mura di pietra lanciano proiettili solo sulle torri.

-- Ancora presente il BUG del console romano del Senato. Giocando nella campagna “Rome Casus Belli” con mappa Mundus Magnus”, una volta eliminata la fazione del Senato e divenuto Imperatore, rimanenti soltanto i Corneli come fazione antagonista e cliccando sulla pergamena delle cariche senatorie, compare in questa un console del Senato, Servio Massenzio. Esso viene indicato poco fuori Roma, ma non compare quando si va a vedere in quel punto.

[Modificato da Iulianus Apostata 21/01/2010 16:05]
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

20/01/2010 19:53
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Tribunus Angusticlavius
Consiglio vivamente a chi ha già scaricato versioni precedenti di Casus Belli Gold di riscaricare di nuovo tutti e quattro i files su un'installazione pulita di Rome Total War 1.5 .

X Fusen.
Ti posto i files che ho modificato dalla vecchia versione 1.6.1.
Sulla base di questi potrai continuare a modificare. Ti consiglio di copiare integralmente questi files che ti mando e di prenderli come base per altre modifiche, poiché sono stati ampiamente modificati. [SM=g8335]

www.megaupload.com/?d=14LKYRTZ
[Modificato da Iulianus Apostata 20/01/2010 22:31]
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Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

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«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

21/01/2010 15:19
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Miles
Ragazzi non vedo l'ora di provare questa nuova versione..grazie [SM=g8335]

Saluti

"Certezza di morte.. scarse possibilità di successo..cosa stiamo aspettando?"
21/01/2010 19:20
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Jarl Bloodaxe
La sto scaricando giusto adesso [SM=g8173] [SM=g8173] ..
bella l'idea di eliminare gli schiavi: cosi non incontrerò più armate immense di schiavi da sconfiggere in 10 secondi.. [SM=g8335]


21/01/2010 20:27
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Re:
Iulianus Apostata, 20/01/2010 19.53:

Consiglio vivamente a chi ha già scaricato versioni precedenti di Casus Belli Gold di riscaricare di nuovo tutti e quattro i files su un'installazione pulita di Rome Total War 1.5 .

X Fusen.
Ti posto i files che ho modificato dalla vecchia versione 1.6.1.
Sulla base di questi potrai continuare a modificare. Ti consiglio di copiare integralmente questi files che ti mando e di prenderli come base per altre modifiche, poiché sono stati ampiamente modificati. [SM=g8335]

www.megaupload.com/?d=14LKYRTZ




Ultimamente posso dedicare poco tempo al mod.
Non capisco , sarà che sono stanco, ma che differenza cè tra i file che mi dici di scaricare e la 1.6.2?



il mio profilo di steam
http://steamcommunity.com/id/fusenintrusen/
21/01/2010 21:35
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Re: Re:
fusen, 21/01/2010 20.27:




Ultimamente posso dedicare poco tempo al mod.
Non capisco , sarà che sono stanco, ma che differenza cè tra i file che mi dici di scaricare e la 1.6.2?




Nessuna differenza. Ho assemblato questi files per facilitarti il lavoro.Questi files sono una parte della versione 1.6.2.
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«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

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«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

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«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

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21/01/2010 23:17
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Iulianus nel menu principale mi compare la scritta sullo sfondo casus belli ma senza numeri che indichino la versione (è la 1.6.2 perchè ho gia visto i legionari pontici e le unità nuove, complimenti per le skin fra l'altro [SM=g8335] ). Perchè i nomi delle città non sono più editabili? scelta vostra [SM=g8268] ?


22/01/2010 14:16
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Re:
ironman1989., 21/01/2010 23.17:

Iulianus nel menu principale mi compare la scritta sullo sfondo casus belli ma senza numeri che indichino la versione (è la 1.6.2 perchè ho gia visto i legionari pontici e le unità nuove, complimenti per le skin fra l'altro [SM=g8335] ). Perchè i nomi delle città non sono più editabili? scelta vostra [SM=g8268] ?




Lo sfondo casus belli senza numeri è stata una mia scelta, per evitare che mi metta sempre a modificare lo screen ogni volta che faccio una nuova versione.Non capisco cosa intendi per città editabili.
Grazie per i complimenti [SM=g8335]
[Modificato da Iulianus Apostata 22/01/2010 14:17]
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Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

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22/01/2010 14:21
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Certo con tutte le patch che sono uscite cambiare numeri era abbastanza seccante [SM=g8229] ...Intendevo che i nomi delle città non si possono modificare. Per scelta vostra?


22/01/2010 19:32
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Re:
ironman1989., 22/01/2010 14.21:

Certo con tutte le patch che sono uscite cambiare numeri era abbastanza seccante [SM=g8229] ...Intendevo che i nomi delle città non si possono modificare. Per scelta vostra?




Strano perché io posso editare i nomi delle città in tutte e tre le campagne. Ad esempio, giocando con la Gens Valeria, posso cambiare Salona in "Spalato" e così via...
Devi cliccare su una delle tue città, poi clicchi sul pulsante di reclutamento, poi ti si apre una pergamena e in alto appare il nome della tua città. Cliccandoci sopra col tasto sinistro del mouse, il nome diventa editabile.
[Modificato da Iulianus Apostata 22/01/2010 19:44]
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Se non lo puoi fare basta che modifichi il file preferences... è l'ultima riga mi sembra: cambi da FALSE a TRUE e così si possono cambiare i nomi delle città mentre giochi

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"Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)

"A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare" (Marco Aurelio)

"Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)

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Re: Re: Re:
Iulianus Apostata, 21/01/2010 21.35:




Nessuna differenza. Ho assemblato questi files per facilitarti il lavoro.Questi files sono una parte della versione 1.6.2.




A ok ho capito , ieri sera non ero troppo lucido ,grazie del pensiero [SM=g8335] .

Per la cronaca ho risolto il bug delle citta ribelli sguarnite nella campagna provinciale Rome-Casus Belli e tra l'altro risolvendo questo bug si sono anche aggiustate le relazioni diplomatiche iniziali , infatti se ci avete fatto caso ad inizio campagna i ribelli sono neutrali , e anche le famiglie romane non sono alleate tra loro.

Anche il bug dei peltasti pesanti dovrei risolverlo facilmente , si dovrebbe trattare solo di sostituire una virgola con un punto e virgola.

Per domenica dovrei riuscire a rilasciare una patch integrativa alla 1.6.2.

Per quelò che riguarda il bug riscontrato da ironman dopo che ha eliminato il senato , non si può considerare un bug di casus belli gold visto che è apparso a causa di modifiche da lui effettuate.

L'unico consiglio che posso dare è controllare di non aver fatto errori anche minimi nel descr_strat , controllare che ogni punto ed ogni virgola sia al suo posto nell'area da lui modificata.
[Modificato da fusen 22/01/2010 20:49]



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Fusen guarda che il descr strat non l'ho toccato. Per eliminare il senato intendevo dire che ho conquistato tutte le sue città diventandov imperatore. Non l'ho mica eliminato dal gioco.

Grazie per i consigli Iulianus e Costantinus [SM=g8335]
[Modificato da ironman1989. 22/01/2010 21:26]


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Re:
ironman1989., 22/01/2010 21.23:

Fusen guarda che il descr strat non l'ho toccato. Per eliminare il senato intendevo dire che ho conquistato tutte le sue città diventandov imperatore. Non l'ho mica eliminato dal gioco.

Grazie per i consigli Iulianus e Costantinus [SM=g8335]



Ora ho capito perché nella versione rilasciata non è possibile editare le città. Non ho integrato il file "preferences.txt".
Questo file poi l'ho modificato per conto mio e ora io posso modificare le città.
Con la prossima patch, (che sarà la 1.7.0 , verrà rilasciata fra molto tempo perché dovrà correggere molti bugs, integrerà le modifiche mie e di Fusen,) pubblicherò anche il file "preferences" ;-)
[Modificato da Iulianus Apostata 22/01/2010 21:35]
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22/01/2010 21:47
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Ok Iulianus continuate a tenerci aggiornati...


23/01/2010 15:53
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Ragazzi, rileggendo i vari topic della versione gold, ho trovato un probabile bug segnalato da Fofobo tempo fa, quando giocava con la Gens Iulia. Fatemi sapere se qualcuno di voi lo riscontra ancora:

Le porte di Lugdunum (Gallia)e di altre città sono sempre aperte e danneggiate. Anche riparandole e implementando le mura di pietra il problema persiste.
[Modificato da Iulianus Apostata 23/01/2010 15:55]
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Iulianus a ma non è mai successo...non saprei...


23/01/2010 22:37
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Re:
ironman1989., 22/01/2010 21.23:

Fusen guarda che il descr strat non l'ho toccato. Per eliminare il senato intendevo dire che ho conquistato tutte le sue città diventandov imperatore. Non l'ho mica eliminato dal gioco.

Grazie per i consigli Iulianus e Costantinus [SM=g8335]




Avevo capito male , allora è un bug del gioco , visto che non mina la giocabilità credo si possa anche sorvolare.

Anche il problema riscontrato da Fofobo è sicuramente un bug del gioco, come a mè capita a volte di non riuscire ad aprire le pergamene di costruzione e reclutamento cliccando sugli appositi pulsanti , e l'unico modo per riuscirci di nuovo è cliccare 2 volte con il sinistro o una con il pulsante centrale del mouse su una città o unità nemica.
[Modificato da fusen 23/01/2010 22:39]



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Si fusen effettivamente non da nè instabilità nè crash quindi si può benissimo sorvolare... [SM=g8335]
[Modificato da ironman1989. 24/01/2010 03:36]


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Fusen, quando hai tempo potresti inviarmi i files che correggono il bug delle città ribelli e qualche altro eventuale bug?
Sto lavorando alla patch 1.7.0, che rilascierò fra un bel pò di tempo.
Vorrei incorporare i tuoi files in questa patch.
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«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

25/01/2010 00:51
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Ciao Mod fantastico, volevo chiederti un paio di cose, esiste un music pack per questa mod?
Poi l'altra domanda era per il seguente motivo. Ho fatto bene a rinominare la cartella "The creative assembly" in "Activision"? Grazie mille ciao



"DarkSoul2403 Canale di youtube con i miei ridoppiaggi."
25/01/2010 16:11
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Per Jiulianus Apostata
Salve. Premetto che ho la versione RTW 1.5 acquistata con la “Gazzetta” e vorrei installare la versione 1.6.2. di Casus Belli. Nella tua guida all’installazione cosa intendi per gli aggiornamenti patch 1.3 e patch 1.5, grazie in anticipo e buon lavoro.
25/01/2010 17:00
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le patch 1.3 e 1.5 servono solo se hai il gioco originale, non patchato... a te non servono

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"Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)

"A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare" (Marco Aurelio)

"Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)

25/01/2010 20:53
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Re: Vers 1.5
ACCIAROLI.TEC, 25/01/2010 16.11:

Per Jiulianus Apostata
Salve. Premetto che ho la versione RTW 1.5 acquistata con la “Gazzetta” e vorrei installare la versione 1.6.2. di Casus Belli. Nella tua guida all’installazione cosa intendi per gli aggiornamenti patch 1.3 e patch 1.5, grazie in anticipo e buon lavoro.




Si esatto. Se hai rome total war alla versione 1.5 devi solo installere casus belli 1.6.2 gold.


X Gianmarco.
Si esiste un musica pack per casus belli, ma non mi ricordo dove si trovi..
Hai fatto bene a rinominare la cartella :-)

Fusen , aspetto che mi mandi i files ..
Sto lavorando un pò alla volta alla versione 1.7.0, che sarà integrale e verrà rilasciata quando tutto sarà apposto.
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

03/03/2010 16:47
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Crash
Scusate ragazzi , ma avrei un problema, il gioco ( RCB vers 1.5 GOLD con patch 1.6 con le relative patch) mi crasha nel 166 A.C . Utilizzo i Greci, sto assediando Rodi, Cittadina Ribelle. I ribelli tentano una sortita e ritorno al deskpot. Ora sto scaricando la nuova versione 1.6.2
per vedere se cambia qualcosa. Avete qualche idea sulla causa di questo errore?

Grazi dell'attenzione.
03/03/2010 21:04
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Tribunus Angusticlavius
Ciao, questo topic è vecchio.
Scrivi sul topic "Rome Casus Belli 1.7.0 Gold " e ti daremo una mano.

Chiedo ai moderatori del forum di chiudere questo topic.
[Modificato da Iulianus Apostata 03/03/2010 21:16]
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

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