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Rome Casus Belli Gold 1.5.1 Patch

Ultimo Aggiornamento: 30/12/2009 13:52
28/12/2009 16:20
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Tribunus Angusticlavius
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ROME CASUS BELLI GOLD 1.5.1 PATCH:

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1) Corretti diversi bugs relativi al reclutamento.
2) Ora l'armaiolo si può costruire dovunque, ( svincolato da risorse per far evolvere le caserme in più regioni ).
3) Risistemante le risorse nelle campagne "Guai ai vinti!" e "Rome Casus Belli" su mappa webbird (provinciali). Ora l’ AOR dei Parti ha Babilonia e la Corduene, non più l’Arabia, né la Nabatea. I Pontici non possono più reclutare unità nel Bosforo ( che ora è nell’Aor dei Sarmati e degli Sciti).
4) Risolto il bug delle due Mogontiacum in Germania e di altre città con lo stesso nome nelle campagna provinciali “Rome Casus Belli” e “Vae Victis”.Ora non dovrebbero esserci più città con lo stesso nome.Ma per vedere il cambiamento bisognerà iniziare una nuova campagna, altrimenti continueranno a vedersi le due città con lo stesso nome.
5) Ora gli Antesignani ( truppe mariane ) e la Legione Imperiale sono reclutabili nei territori storici della repubblica romana nel 60 a.c.
6) I Cavalieri Romani sono reclutabili nei territori storici della republica romana nel 60 a.c.,ma fuori dall'Italia.
7) Corretto il BUG del Colosseo e dell'accampamento pretoriano.Ora questi si possono costruire e appariranno soltanto a Roma.
8) Eliminato il file di testo che illustrava le mie modifiche ( il file era impreciso ) .
9) Ora tutte le truppe pre-mariane in tutte le campagne imperiali sono reclutabili solo nell'Italia peninsulare ( non più in Sicilia ).
10) Nuova frase storica, visualizzabile negli screen di caricamento.
11) Aggiornato il file RCB.bat con l'aggiunta del comando "movie_cam".
12) Correto il bug delle Guardie del Tempio.Ora sono reclutabili dal Regno di Tolomeo e dalle altre fazioni con cultura ellenica.
13) Introdotti la descrizione e il nome ai Lancieri Garamanti.
14) Risolto il bug delle unità numidiche a Vicus Marcomannii nella campagna provinciale “Rome Casus Belli 170 a.c.” .Ora in quella città vi sono di stanza solo unità barbariche.Per poter vedere i cambiamenti bisogna ricominciare una nuova campagna.
15) Allargato l’AOR dei Seleucidi nella campagna imperiale (con mappa Mundus Magnus) di Casus Belli .Ora i Seleucidi e i Parti possono reclutare unità con elefanti in certe regioni.

16) MODIFICHE DI FUSEN AL GAME PLAY :
La patch 1.5.1 include la prima parte delle modifiche al game-play di Rome-Casus-Belli -Gold, per ora non compatibili con le mini-campagne.

Novità:
Costi logistici

Costruire edifici al di fuori dei propri confini geografici e/o nazionali (dipende dalla fazione) , costera di più sia in denaro che in numero di turni(esclusi templi e mura difensive) , in genere il 50% in più , solo costruendo infrastrutture quali strade e porti(o mercato degli schiavi) i costi diminuiranno gradualmente.

-Le strade si possono costruire solo dal livello "Cittadina"
-Quindi è stato rimosso il requisito strade per il palazzo del governatore
-Abbassato di un livello il requisito fattorie per la costruzione dei palazzi governativi.

Bonus Capitali

Ogni fazione riceve dei bonus esclusivi nella propria capitale.
N.B: Per le fazioni Romane l'unica capitale è Roma.
N.N.B: Come capitale si intende quella di partenza , cambiarla a partita in corso non avrà nessun effetto sulla nuova capitale.

-Palazzi governativi: bonus morale truppe reclutate
-Porti: bonus risorse commerciali
-caserme: bonus esperienza truppe reclutate

Bonus reclutamento per generali 5 stelle
I Generali con attributo comando da 5 stelle in su riceveranno l'ancillare istruttore che darà oltre al classico 25% bonus movimento , un 50% bonus sui costi di reclutamento .(prima era 10)
Ciò dà un pizzico di strategia in più e compensa in piccola parte le spese di costruzione aumentate.

…………………………………………………………………………………………………………

INSTALLAZIONE

Bisogna avere installata una copia di Rome - Total War vers. 1.5 e comunque esente da MOD od
altro.
Procedere in questo modo:
• Installare Rome Total War
• Installare gli aggiornamenti che portano il gioco alla versione 1.5 (prima la patch 1.3 e poi la patch 1.5)
• Installare Rome Casus Belli 1.5.0 Gold PARTE1
. Installare Rome Casus Belli 1.5.0 Gold PARTE2
. Installare Rome Casus Belli 1.5.0 Gold PARTE3
. Installare Rome Casus Belli 1.5.0 Gold PARTE4
. Installare Rome Casus Belli Gold 1.5.1 PATCH
(cliccando due volte sui file autoinstallanti e seguendo le istruzioni a video.)


DOWNLOAD:

Rome Casus Belli 1.5.0 Gold PARTE1 : www.megaupload.com/?d=EMDPGLPZ

Rome Casus Belli 1.5.0 Gold PARTE2 : www.megaupload.com/?d=LOECHU2O

Rome Casus Belli 1.5.0 Gold PARTE3 : www.megaupload.com/?d=RXSOSLVX

Rome Casus Belli 1.5.0 Gold PARTE4 : www.megaupload.com/?d=A5C0GBA8

Rome Casus Belli Gold 1.5.1 PATCH :

Filefront:
www.filefront.com/15240649/RCB_GOLD_1.5.1_%20PATCH.exe

Megaupload:
www.megaupload.com/?d=Y55QTUMV




[Modificato da Iulianus Apostata 29/12/2009 11:09]
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

28/12/2009 16:28
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Tribunus Angusticlavius
X Fusen.
Dobbiamo provare a risolvere il bug del Tempio di Vesta. Ironman ha conquistato Pergamo e in quella città si ritrova il Tempio di Vesta ( che dovrebbero costruire solo i Romani a Roma) invece della Biblioteca di Pergamo,( credo che lui giochi coi Romani).


X ironman.
Ma giochi coi Romani quando hai questo problema?
[Modificato da Iulianus Apostata 28/12/2009 17:02]
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

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«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

28/12/2009 17:10
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map.rwm
anzichè copiarti il file map.rwm, che sono circa 13 Mb, julianus metti il file map.rwm tratto dal mod originale Casus Belli che ti da 0 byte cosicchè risparmi spazio. Il file in questione viene creato la prima volta che si lancia una campagna, quindi potrebbe anche non esserci. Cmq sia ho inserite tale file a 0 byte per evitare problemi.

ciao
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Modred ========================
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28/12/2009 17:17
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Re: map.rwm
Modred, 28/12/2009 17.10:

anzichè copiarti il file map.rwm, che sono circa 13 Mb, julianus metti il file map.rwm tratto dal mod originale Casus Belli che ti da 0 byte cosicchè risparmi spazio. Il file in questione viene creato la prima volta che si lancia una campagna, quindi potrebbe anche non esserci. Cmq sia ho inserite tale file a 0 byte per evitare problemi.

ciao



Quindi dovrei mettere nelle mie patch i map.rwm di Casus Belli 1.5.0 FULL EDITION in tutte le campagne?

Mi puoi spedire il i files map.rwm da 0 byte che dovrei mettere nelle mie patch per ogni campagna?

[Modificato da Iulianus Apostata 28/12/2009 17:55]
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IULIANUS IL VOLSCO

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(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

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«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

28/12/2009 17:32
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Re:
Iulianus Apostata, 28/12/2009 16.28:

X Fusen.
Dobbiamo provare a risolvere il bug del Tempio di Vesta. Ironman ha conquistato Pergamo e in quella città si ritrova il Tempio di Vesta ( che dovrebbero costruire solo i Romani a Roma) invece della Biblioteca di Pergamo,( credo che lui giochi coi Romani).


X ironman.
Ma giochi coi Romani quando hai questo problema?




[SM=g8113]
ironman dovrebbe fare il betatester di professione [SM=x1771224]

Può essere dovuto ad un'errore nel descr_strat .

Per quel che riguarda le mie altre modifiche , passerà un pò di tempo!



il mio profilo di steam
http://steamcommunity.com/id/fusenintrusen/
28/12/2009 18:13
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beh...julianus, installati il mod in una directory dedicata e li trovi..... ci sono anche nella horde patch
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28/12/2009 18:25
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Jarl Bloodaxe
Si Iulianus gioco coi romani (coi Giuli precisamente)...
Bè Fusen mi mancherebbe il tempo per fare il betatester [SM=g8298] ah ah...mi fa piacere almeno che le mie segnalazioni siano state utili per la correzione del mod...ciao


28/12/2009 21:04
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Rome Casus Belli Gold 1.5.1 PATCH
Ciao a tutti,
dopo aver installato le 4 parti il gioco parte tranquillamente. Appena installo la patch non parte più nulla..morto.
Penso che non sia normale..maestri aspetto info

Saluti

"Certezza di morte.. scarse possibilità di successo..cosa stiamo aspettando?"
28/12/2009 21:16
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Miles
Rome Casus Belli Gold 1.5.1 PATCH
riconfermo..dopo che mi chiede di lanciare il mod tutto funziona perfettamente, appena installo la patch non va più nulla..
Saluti

"Certezza di morte.. scarse possibilità di successo..cosa stiamo aspettando?"
28/12/2009 21:20
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Re: Rome Casus Belli Gold 1.5.1 PATCH
Fofobo, 28/12/2009 21.16:

riconfermo..dopo che mi chiede di lanciare il mod tutto funziona perfettamente, appena installo la patch non va più nulla..



Ho ri postato un nuovo link ( da Filefront ) per la patch 1.5.1.Riscaricala da quel link e vedi se funziona.
A me funziona.

[Modificato da Iulianus Apostata 28/12/2009 21:23]
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IULIANUS IL VOLSCO

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(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

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«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

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Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

28/12/2009 22:15
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Re: Re: Rome Casus Belli Gold 1.5.1 PATCH
Iulianus Apostata, 28/12/2009 21.20:



Ho ri postato un nuovo link ( da Filefront ) per la patch 1.5.1.Riscaricala da quel link e vedi se funziona.
A me funziona.




mi spiace ma nulla..la installo come tutte le altre parti ma niente.. [SM=g8355]





Saluti

"Certezza di morte.. scarse possibilità di successo..cosa stiamo aspettando?"
28/12/2009 22:33
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Ho capito...
all'interno dell'exe della patch 1.5.1 c'è una cartella data e un file batch MS-DOS (RCB), bene, questo file è causa del problema. Infatti rimettendo quello contenuto nella parte 4 all'interno della cartella del gioco, tutto parte perfettamente e nella schermata iniziale c'è la voce 1.5.1..
Almeno io ho risolto così..

grazie e spero di averti anche aiutato..
Saluti

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Iulianus un problema simile lo da anche a me: dopo aver installato la patch 1.5.1 il gioco non si avvia più dall'icona Casus Belli sul desktop ma dal file eseguibile "rome total war" (l'icona del gioco liscio per intenderci) e va senza problemi...


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Fofobo, 28/12/2009 22.33:

Ho capito...
all'interno dell'exe della patch 1.5.1 c'è una cartella data e un file batch MS-DOS (RCB), bene, questo file è causa del problema. Infatti rimettendo quello contenuto nella parte 4 all'interno della cartella del gioco, tutto parte perfettamente e nella schermata iniziale c'è la voce 1.5.1..
Almeno io ho risolto così..

grazie e spero di averti anche aiutato..




Si è questo il problema , sarebbe il .batch di RCB.1.50 (full edition) patch Horde , o sbaglio?

Un file clandestino[SM=g7792]

Comunque per renderla più semplice , basta selezionare il file RCB.batch con il destro , scegliere modifica e oancellare -bi da RTW-bi.exe
[Modificato da fusen 28/12/2009 23:42]



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Ho provato proprio cosi sostituendo il file batch con quello di CB 1.5.0 e va... [SM=g8229]


28/12/2009 23:07
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a me invece dopo aver installato la patch 1.5.1. (dopo aver installato la versione 1.5.0. Gold divisa in 4 parti) invece di partire casus belli mi parte barbarian Invasion
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Re:
ironman1989., 28/12/2009 22.35:

Iulianus un problema simile lo da anche a me: dopo aver installato la patch 1.5.1 il gioco non si avvia più dall'icona Casus Belli sul desktop ma dal file eseguibile "rome total war" (l'icona del gioco liscio per intenderci) e va senza problemi...




ho provato a fare così ma comunque mi da che la versione è la 1.5.0, che devo fare? [SM=g8122]
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Re:
Iulianus Apostata, 28/12/2009 16.28:

X Fusen.
Dobbiamo provare a risolvere il bug del Tempio di Vesta. Ironman ha conquistato Pergamo e in quella città si ritrova il Tempio di Vesta ( che dovrebbero costruire solo i Romani a Roma) invece della Biblioteca di Pergamo,( credo che lui giochi coi Romani).


X ironman.
Ma giochi coi Romani quando hai questo problema?




Ho scovato il problema , in pratica il tempio di vesta , la biblioteca di pergamo , e la biblioteca di alessandria sono lo stesso edificio , cambiano solo le descrizioni e le ui tra romani , egiziani e greci , quindi se uno conquista alessandria con i romani anche li si troverà il tempio di vesta .

L'unica soluzione e creare altri 2 edifici.
[Modificato da fusen 28/12/2009 23:18]



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Re: Re:
=julio88=, 28/12/2009 23.10:




ho provato a fare così ma comunque mi da che la versione è la 1.5.0, che devo fare? [SM=g8122]




Avvia una campagna con qualsiasi fazione , vai nel catalogo costruzioni , posiziona il cursore su qualsiasi edificio guarda prezzo e tempo di costruzione poi cliccaci sopra con il destro se nella pergamena trovi prezzi e costi di costruzione aumentati significa che hai la 1.5.1.



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Re: Re: Re:
fusen, 28/12/2009 23.29:




Avvia una campagna con qualsiasi fazione , vai nel catalogo costruzioni , posiziona il cursore su qualsiasi edificio guarda prezzo e tempo di costruzione poi cliccaci sopra con il destro se nella pergamena trovi prezzi e costi di costruzione aumentati significa che hai la 1.5.1.




grazie mille fusen per la tempestività, comunque sono riuscito sostituendo questo famoso file batch [SM=g8138]
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quindi se gioco coi Romani e conquisto Alessandria o Pergamo mi fa costruire il tempio di Vesta lo stesso e se invece gioco coi Tolemaici e conquisto Roma o Pergamo mi da la Biblioteca (di Alessandria) giusto? [SM=g8122]
Hai intenzione di creare gli edifici corretti?


29/12/2009 10:47
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Re: Re:
fusen, 28/12/2009 23.14:




Ho scovato il problema , in pratica il tempio di vesta , la biblioteca di pergamo , e la biblioteca di alessandria sono lo stesso edificio , cambiano solo le descrizioni e le ui tra romani , egiziani e greci , quindi se uno conquista alessandria con i romani anche li si troverà il tempio di vesta .

L'unica soluzione e creare altri 2 edifici.




Non si possono più costruire nuovi edifici perché gli sloto nell'edb sono pieni a quanto ricordo.L'unica soluzione è fare un solo edificio di quei tre.Lo stesso vale per l'Eretteo Greco e il Cothlon cartaginese.O l'uno o l'atro.Non possono avere lo stesso slot due o più edifici, altrimenti si verifica il problema di ironman.

ironman1989., 29/12/2009 0.44:

X Fusen.
quindi se gioco coi Romani e conquisto Alessandria o Pergamo mi fa costruire il tempio di Vesta lo stesso e se invece gioco coi Tolemaici e conquisto Roma o Pergamo mi da la Biblioteca (di Alessandria) giusto? [SM=g8122]
Hai intenzione di creare gli edifici corretti?



Si è così ironman.

Comunque ho ripostato la patch 1.5.1.Ora il file RCB.bat è corretto.Scaricatela di nuovo.
[Modificato da Iulianus Apostata 29/12/2009 11:06]
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Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

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«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

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«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

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Un'altra cosa: sei sicuro che i cavalieri Romani siano arruolabili nei territori della repubblica romana al 60 a.C.? A narbo martius posso reclutare solo la cavalleria ausialiara (che fra l'altro è reclutabile in Italia dove c'è la risorsa cavallo e questo mi sembra sbagliato). Ho riscontrato anche un bug grafico che si presenta fin dalla patch 1.4 di Casus Belli classic game: il volto dei cavalieri legionari è dello stesso colore dell'elmo.
Giocando in mappa tattica d'inverno inoltre, se mi avvicino agli alberi questi, da carichi di neve e sempreverdi, diventano neri e spogli, viceversa se me ne allontano. [SM=g8122]


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Re:
ironman1989., 29/12/2009 13.47:

Ho riscontrato anche un bug grafico che si presenta fin dalla patch 1.4 di Casus Belli classic game: il volto dei cavalieri legionari è dello stesso colore dell'elmo.
[SM=g8122]




Quel "bug" c'è sempre stato poi non è 1 bug ma dovrebbe essere la maschera da parata dei cavalieri legionari
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Re:
ironman1989., 29/12/2009 13.47:

Ok Iulianus.
Un'altra cosa: sei sicuro che i cavalieri Romani siano arruolabili nei territori della repubblica romana al 60 a.C.? A narbo martius posso reclutare solo la cavalleria ausialiara (che fra l'altro è reclutabile in Italia dove c'è la risorsa cavallo e questo mi sembra sbagliato). Ho riscontrato anche un bug grafico che si presenta fin dalla patch 1.4 di Casus Belli classic game: il volto dei cavalieri legionari è dello stesso colore dell'elmo.
Giocando in mappa tattica d'inverno inoltre, se mi avvicino agli alberi questi, da carichi di neve e sempreverdi, diventano neri e spogli, viceversa se me ne allontano. [SM=g8122]




I Cavalieri Romani sono reclutabili nei territori romani al 60 a.c.,ma solo dove c'è la risorsa "cavallo".(A Narbo Martius non c'è) .Strano che i cavlieri ausiliari siano reclutabili in Italia.Allora devo rifare le risorse.
Tuee le caserme di cavalleria sono vincolate dalle risorse cavallo o elefante o cammello, dipende dai livelli.Nella prossima patch aggiusterò un pò il tutto.
Il bug deglialberi è già noto e si può risolvere sol col lavoro di uno skinner.Mi pare che Dio0 lo aveva anche risolto.


[Modificato da Iulianus Apostata 29/12/2009 14:39]
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Iulianus non vorrei sbagliare ma mi sembra che la risorsa cavallo a Narbo Martius ci sia (sto parlando della mappa Mudus Magnus): altrimenti per quale motivo mi farebbe costrure la scuderia e arruolare la cavalleria ausiliaria? [SM=g8122]
Allora aspettiamo con ansia la patch 1.5.2 [SM=g8149]


29/12/2009 15:03
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Verrà pubblicata la patch 1.5.2 , la quale conterrà le mie correzzioni più le modifiche di Fusen, che arriveranno tra un pò di tempo.Perciò dovrete aspettare del tempo per vedere la 1.5.2.
Continuate a segnalere bug se ne trovate.
Ciao.
[Modificato da Iulianus Apostata 29/12/2009 15:03]
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E' come dicevo io Iulianus: a Narbo Martius la risorsa cavallo c'è (sia in Mundus Magnus che in campagna provinciale) quindi è strano che mi faccia arruolare solo la cavalleria ausiliaria e non i cavalieri romani.


29/12/2009 15:22
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Re:
ironman1989., 29/12/2009 15.16:

E' come dicevo io Iulianus: a Narbo Martius la risorsa cavallo c'è (sia in Mundus Magnus che in campagna provinciale) quindi è strano che mi faccia arruolare solo la cavalleria ausiliaria e non i cavalieri romani.



Vedi il piccolo cavallo in 3d a Narbo Martius?
Se è così meglio,perché i conti tornano a e avrò meno grattacapi.

Intanto ho risolto il bug del Tempio di Vesta.Ho eliminato la possibilità di costruire il Tempio di Vesta e la biblioteca di Pergamo.Ora solo i Cartaginesi possono costruire a Cartagine il Cothlon.
Non si può più costruire l'Eretteo greco .Ora solo il Regno di Tolomeo può costruire la biblioteca di Alessandria ad Alessandria d'Egitto, con bonus che gioveranno sia tolemaici, romani che greci.

Di fatto sono rimsti solo la biblioteca di Alessandria e il Cothlon punico.
Posterò un hotfix a breve, poi Fusen esaminerà ed eventualmente aggiungerà altri edifici con nuovi slots.
[Modificato da Iulianus Apostata 29/12/2009 16:44]
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«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

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