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eserciti orientali

Ultimo Aggiornamento: 06/11/2013 15:46
10/12/2009 21:45
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come mai persiani,arabi,monoli,turchi,timuridi avevano degli eserciti così mastodontici???nn credo che svuotassero le campagne...si viveva meglio in asia??
10/12/2009 22:58
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Re:
el_mariachi93, 10/12/2009 21.45:

come mai persiani,arabi,monoli,turchi,timuridi avevano degli eserciti così mastodontici???nn credo che svuotassero le campagne...si viveva meglio in asia??




Le fonti antiche e medievali tendono sempre ad esagerare, sono stati molto pochi gli eserciti "mastodontici". Fino al rinascimento in media un esercito era composto dai 30 ai 50.000 uomini, alcune volte un centinaio di migliaia... di eserciti più numerosi di 100.000 uomini ce ne sono stati ma credo si contino sulla punta delle dita, almeno fino al rinascimento....

discorso a parte per l'impero persiano e la cina, con un bacino di reclutamento immenso...


Exaudi, regina tui pulcherrima mundi,
inter sidereos, Roma, recepta polos

« L'imperatore mio figlio è un sovrano capace, ma non di questi tempi, perché vede e pensa grandi cose, quali servivano ai tempi felici dei nostri avi. Invece oggi, che gli eventi ci incalzano, non di un imperatore ha bisogno il nostro stato, ma di un amministratore. Ho paura che dalle sue idee e iniziative deriverà la rovina di questa casata. »





11/12/2009 08:04
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Re: Re:
luifik, 10/12/2009 22.58:




Le fonti antiche e medievali tendono sempre ad esagerare, sono stati molto pochi gli eserciti "mastodontici". Fino al rinascimento in media un esercito era composto dai 30 ai 50.000 uomini, alcune volte un centinaio di migliaia... di eserciti più numerosi di 100.000 uomini ce ne sono stati ma credo si contino sulla punta delle dita, almeno fino al rinascimento....

discorso a parte per l'impero persiano e la cina, con un bacino di reclutamento immenso...




Giusta domanda.

In Europa invece mi sembra che non si registrano grandi eserciti fino al XVII secolo se non mi sbaglio; forse solo sotto Carlo Magno.
Credo sia esclusivamente legato alla capacità di chiamata alle armi e quindi ad entità statali molto grandi che hanno maggiori risorse, tra cui quelle umane...bye
11/12/2009 20:09
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In genere mongoli, arabi, persiani etc oltre ad avere amministrazioni migliori (tranne che nel caso di sassanidi e parti rispetto i romani), regnavano su territori molto ampi, il che permetteva di attingere a molti più soldati, anche se magari meno addestrati... in europa eserciti di un certo calibro si avranno solo a partire dall'era napoleonica (poco prima della caduta dell'Ancient Regime l'esercito francese contava poco più di 150000 uomini! - d'altronde normale, visto che le guerre del '700 in genere sono state non troppo pesanti) se si esclude la breve parentesi di Luigi XIV che contro la lega di Augusta riusciva a mobilitare 3-400000 uomini (ma solo grazie al suo carisma e perchè la Francia contava ben 20-21 milioni di anime, cioè la popolazione di Spagna, Italia e Regno Unito messa assieme...)

___________________________________________

"Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)

"A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare" (Marco Aurelio)

"Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)

12/12/2009 11:19
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Re:
el_mariachi93, 10/12/2009 21.45:

come mai persiani,arabi,monoli,turchi,timuridi avevano degli eserciti così mastodontici???nn credo che svuotassero le campagne...si viveva meglio in asia??




oltre ad essere pregioni più popolose dagli achemenidi alle guerre con Israele gli orientali hanno badato molto di più alla quantità chenon alla qualità credo che la la loro mentalità gli impedisca lunghi e faticosi addestramenti in occidente nel medioevo ad esempio ma anche ai tempi di Salamina e Maratona esistevano numerosi guerrieri professionisti: la battuta di di Tigrane re d'armenia alla vista dell'esercito di Lucullo "se vengono come ambascaitori sono troppi, se come soldati pochi" è indicativa; i suoi 80.000 uomini sovrastavano enormemente lo sparuto contingente romano ma ogni legionario era un falco tra i passeri. chi ha visto il film "l'ultimo samurai" ed ha ha presente la prima battaglia se ne può fare l'idea. guerrieri professionisti che facevano a pazzi dei poveretti che riuscivano a prendere la spada per il manico soltanto perchè si erano accorti che dall'altra parte faceva male.... [SM=g8113] perchè mai Solimano si dovuto fermare davanti ai quatro gatti di Jurisic o di Zriny? perche i quattro gatti erano tigri Solimano guidava un numero immenso prevalentemente di ratti .....
[Modificato da Sertorio64 12/12/2009 11:23]
13/12/2009 18:43
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C'è da dire che i fattori che principalmente influenzano l'enormità delle armate turche, persiani o asiatiche nella storia, oltre alla popolosità, c'erano per ogni popolo concezzioni diverse di esercito.

I Turchi. I Turchi, oltre che ad una maggiore popolazione, e un'ottima amministrazione, come già detto, avevano un esercito di professionisti, soldati di mestiere vero e prorpio. Certo, in periodo di crisi, mobilitavano anche fanteria coscritta, con poca esperienza, o nulla, ma gli equipaggiamenti, oltre che il soldo, erano forniti direttamente dallo stato, quindi, non equipaggiamenti così scarsi. Certo, per i coscritti, magari sotto la media, ma per i soldati di professione il discorso cambia.

I Persiani. Contando il fatto che era un esercito incredibilmente vasto, che poteva accomunare sotto il suo comando un sacco di popolazioni, si basava sulla quantità. Solo pochi e scelti uomini dello Scià, erano ben armati, addestrati ed equipaggiati, e di solito erano la guardia personale, mai una componente fissa dell'esercito, se non in rare occasioni. I loro eserciti dunque, erano da impatto, basati sulle masse, più che caratterizzati, dalla disciplina e dall'equipaggiamento (vedesi esempio più lampante delle Legioni Romane dopo la riforma di Mario e Silla).

Gli Asiatici. Tema interessante...ognuno aveva politiche e strategie diverse, dipendentemente dal ceto originario a cui facevano parte, avevano addestramento ed equipaggiamento differente. Magari alcuni tramandati dagli avi, altri nuovi o forniti dallo stato, ma erano basati sulla sinergia di ceti diversi, con differentilivelli di addestramento, ma che all'interno di un'armata orientale avevano un loro perchè e motvo di esistere. Di solito, popolani o figli di mercanti minori, erano atti a diventare fanteria da impatto o arcieri, ma addestrati di conseguenza. I figli di mercanti e di ceto nobile, diventavano o fanti scelti, o cavallieri, e così via. Hanno una concezzione strabiliante di ruolo, e gli permette differenti tipi di tattiche e strategie, dipendentemente con il nemico con cui hanno a che fare (trattato interessante è Lau Tzu, l'arte della guerra). Però, cera da dire, gli mancava un vero concetto di coesione di unità, ovvero mancavano totalmente della concezzione del combattimento in ranghi, e nello spalleggiamento. Abili quanto vuoi nel singola tenzone, ma pessimi nel combattere in ranghi. Infatti le loro battaglie si svolgevano su immensi corpo a corpo a persona. Mentre nei periodi Romani, o tardo medievali, c'era già più un concetto di unità.

L'Europa Medievale. Le persone venivano reclutate, e a volte venivano armate dal signore, sennò dovevano cavarsela da soli alla spicciola. Il fulcro delle armate medievali, erano la cavalleria e i soldati pesanti di professione, il concetto di esercito stabile e professionista, dopo l'impero romano, si avrà solo con il rinascimento, e come protagonisti, Spagna, Francia e Gran Bretagna. Di fatto, erano un'accozzaglia di persone, il cui unico quadagno, era dovuto al soldo della fine campagna, e il riscatto ottenuto dal tenere in ostaggio figli benestanti di nobili o mercanti. L'equipaggiamento era per la stragrande maggioranza razziato al nemico. Unica eccezzione erano le unità fisse di confine dei vari feudi, o regni, addestrate ed equipaggiate dal loro signore, per dire che non erano tutti mercenari.

Questo è quanto sò, poi posso anche sbagliarmi, capita [SM=x1771228]
[Modificato da Darth Miglia 13/12/2009 18:58]
14/12/2009 00:25
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Considerate anche una cosa, le fonti spesso riportano il numero totale degli uomini di una spedizione, non solamente i combattenti, quindi ad esempio ingegneri, medici, meretrici, uomini di fatica ecc.
praticamente c' erano almeno 3 uomini per ogni soldato, il che vuol dire ad esempio che per un esercito di 20000 uomini ci sono altri 60000 di contorno, è stato provato che a causa della logistica sia nel antichità che nel medioevo un esercito poteva al massimo essere di 30000 uomini, anche le fonti tardo romane e bizantine confermano questo dato (propongono un massimo di 24000), eserciti più grandi avrebbero voluto dire eserciti di fanteria che giungevano alla battaglia molto affaticati e senza il minimo allenamento e male armati (gli uomini di contorno non ci sarebbero stati), ciò sarebbe stato un suicidio contro un esercito professionistico molto meno numeroso e questa soluzione per ovvi motivi non veniva mai applicata.
Nel caso di una spedizione navale il numero di uomini aumentava ulteriormente a causa dei rematori, per trasportare 15000 soldati ci volevano 30000 rematori.




"Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
14/12/2009 07:41
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Re:
Darth Miglia, 13/12/2009 18.43:

C'è da dire che i fattori che principalmente influenzano l'enormità delle armate turche, persiani o asiatiche nella storia, oltre alla popolosità, c'erano per ogni popolo concezzioni diverse di esercito.

I Turchi. I Turchi, oltre che ad una maggiore popolazione, e un'ottima amministrazione, come già detto, avevano un esercito di professionisti, soldati di mestiere vero e prorpio. Certo, in periodo di crisi, mobilitavano anche fanteria coscritta, con poca esperienza, o nulla, ma gli equipaggiamenti, oltre che il soldo, erano forniti direttamente dallo stato, quindi, non equipaggiamenti così scarsi. Certo, per i coscritti, magari sotto la media, ma per i soldati di professione il discorso cambia.

I Persiani. Contando il fatto che era un esercito incredibilmente vasto, che poteva accomunare sotto il suo comando un sacco di popolazioni, si basava sulla quantità. Solo pochi e scelti uomini dello Scià, erano ben armati, addestrati ed equipaggiati, e di solito erano la guardia personale, mai una componente fissa dell'esercito, se non in rare occasioni. I loro eserciti dunque, erano da impatto, basati sulle masse, più che caratterizzati, dalla disciplina e dall'equipaggiamento (vedesi esempio più lampante delle Legioni Romane dopo la riforma di Mario e Silla).

Gli Asiatici. Tema interessante...ognuno aveva politiche e strategie diverse, dipendentemente dal ceto originario a cui facevano parte, avevano addestramento ed equipaggiamento differente. Magari alcuni tramandati dagli avi, altri nuovi o forniti dallo stato, ma erano basati sulla sinergia di ceti diversi, con differentilivelli di addestramento, ma che all'interno di un'armata orientale avevano un loro perchè e motvo di esistere. Di solito, popolani o figli di mercanti minori, erano atti a diventare fanteria da impatto o arcieri, ma addestrati di conseguenza. I figli di mercanti e di ceto nobile, diventavano o fanti scelti, o cavallieri, e così via. Hanno una concezzione strabiliante di ruolo, e gli permette differenti tipi di tattiche e strategie, dipendentemente con il nemico con cui hanno a che fare (trattato interessante è Lau Tzu, l'arte della guerra). Però, cera da dire, gli mancava un vero concetto di coesione di unità, ovvero mancavano totalmente della concezzione del combattimento in ranghi, e nello spalleggiamento. Abili quanto vuoi nel singola tenzone, ma pessimi nel combattere in ranghi. Infatti le loro battaglie si svolgevano su immensi corpo a corpo a persona. Mentre nei periodi Romani, o tardo medievali, c'era già più un concetto di unità.

L'Europa Medievale. Le persone venivano reclutate, e a volte venivano armate dal signore, sennò dovevano cavarsela da soli alla spicciola. Il fulcro delle armate medievali, erano la cavalleria e i soldati pesanti di professione, il concetto di esercito stabile e professionista, dopo l'impero romano, si avrà solo con il rinascimento, e come protagonisti, Spagna, Francia e Gran Bretagna. Di fatto, erano un'accozzaglia di persone, il cui unico quadagno, era dovuto al soldo della fine campagna, e il riscatto ottenuto dal tenere in ostaggio figli benestanti di nobili o mercanti. L'equipaggiamento era per la stragrande maggioranza razziato al nemico. Unica eccezzione erano le unità fisse di confine dei vari feudi, o regni, addestrate ed equipaggiate dal loro signore, per dire che non erano tutti mercenari.

Questo è quanto sò, poi posso anche sbagliarmi, capita [SM=x1771228]




i nobili dai longobardi in poi vivevano solo per la guerra
14/12/2009 07:41
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Re:
GlaucopideSophia1, 14/12/2009 0.25:

Considerate anche una cosa, le fonti spesso riportano il numero totale degli uomini di una spedizione, non solamente i combattenti, quindi ad esempio ingegneri, medici, meretrici, uomini di fatica ecc.
praticamente c' erano almeno 3 uomini per ogni soldato, il che vuol dire ad esempio che per un esercito di 20000 uomini ci sono altri 60000 di contorno, è stato provato che a causa della logistica sia nel antichità che nel medioevo un esercito poteva al massimo essere di 30000 uomini, anche le fonti tardo romane e bizantine confermano questo dato (propongono un massimo di 24000), eserciti più grandi avrebbero voluto dire eserciti di fanteria che giungevano alla battaglia molto affaticati e senza il minimo allenamento e male armati (gli uomini di contorno non ci sarebbero stati), ciò sarebbe stato un suicidio contro un esercito professionistico molto meno numeroso e questa soluzione per ovvi motivi non veniva mai applicata.
Nel caso di una spedizione navale il numero di uomini aumentava ulteriormente a causa dei rematori, per trasportare 15000 soldati ci volevano 30000 rematori.



quoto

14/12/2009 13:05
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Re:
GlaucopideSophia1, 14/12/2009 0.25:

Considerate anche una cosa, le fonti spesso riportano il numero totale degli uomini di una spedizione, non solamente i combattenti, quindi ad esempio ingegneri, medici, meretrici, uomini di fatica ecc.
praticamente c' erano almeno 3 uomini per ogni soldato, il che vuol dire ad esempio che per un esercito di 20000 uomini ci sono altri 60000 di contorno, è stato provato che a causa della logistica sia nel antichità che nel medioevo un esercito poteva al massimo essere di 30000 uomini, anche le fonti tardo romane e bizantine confermano questo dato (propongono un massimo di 24000), eserciti più grandi avrebbero voluto dire eserciti di fanteria che giungevano alla battaglia molto affaticati e senza il minimo allenamento e male armati (gli uomini di contorno non ci sarebbero stati), ciò sarebbe stato un suicidio contro un esercito professionistico molto meno numeroso e questa soluzione per ovvi motivi non veniva mai applicata.
Nel caso di una spedizione navale il numero di uomini aumentava ulteriormente a causa dei rematori, per trasportare 15000 soldati ci volevano 30000 rematori.







Quotone, calcolate le tre legioni perse a teutoburgo, era un esercito di dimensioni usuali, quindi diciamo 17-18000 uomini, ma alla fine si conteranno almeno credo 30000 morti considerando personale ausiliario e civili al seguito.... Le cifre riportate con eserciti che superano i 30-40000 uomini anche se a volte sono plausibili, e probabilmente in qualche caso reali, il più delle volte sono esagerate.... poi molto dipende dagli scenari... un esercito invasore in terra straniera non può permettersi troppi uomini per il solo problema di accamparli e nutrirli, mentre chi si difende in casa sua può mobilitare tutte le forze a sua disposizione... .


Ciau


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14/12/2009 18:43
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Re: Re:
Sertorio64, 14/12/2009 7.41:




i nobili dai longobardi in poi vivevano solo per la guerra




Be, a partire dal '600 si cerca di addomesticarli attraverso l'assolutismo che li attira a corte [SM=g8113]

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"Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)

"A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare" (Marco Aurelio)

"Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)

15/12/2009 04:42
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Re: Re: Re:
Costantinus, 14/12/2009 18.43:




Be, a partire dal '600 si cerca di addomesticarli attraverso l'assolutismo che li attira a corte [SM=g8113]




vero. ma a quell'epoca i soldati professionisti sia mercenari sia "provisionati" ossia dipendenti dal regnante avevano fatto la loro comaparsa da un pezzo. tuttavia molti nobili non rinuciaono alla guerra ad esempio un gruppo di nobili francesi combattè a Candia valorosamente sebbene scriteriatamente. il grosso dell'esercito turco fu sempre un'accozzaglia male addestrata.
15/12/2009 18:52
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bhè ragazzi un esercito di 100.000 uomini era una cosa un pò straordinaria e che si poteva permettere un grande impero come quello romano, ma solo all'inizio, diciamo epoca fine repubblicana inizio imperiale.
già con la fine dell'impero gli eserciti erano da 5000 20000 massimo.
nel medioevo la situazione non era differente, e molto di raro si radunarono eserciti mastodontici come in epoche antiche.

poi aggiungiamo anche che quello che sappiamo dei persiani et simila sono degli scritti occidentali, e quindi ovviamente gonfiati almeno del 30-40%
----------------------------------------
Quisque est Barbarus alio
15/12/2009 20:41
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Re:
Augusto.Carducci, 15/12/2009 18.52:

bhè ragazzi un esercito di 100.000 uomini era una cosa un pò straordinaria e che si poteva permettere un grande impero come quello romano, ma solo all'inizio, diciamo epoca fine repubblicana inizio imperiale.
già con la fine dell'impero gli eserciti erano da 5000 20000 massimo.
nel medioevo la situazione non era differente, e molto di raro si radunarono eserciti mastodontici come in epoche antiche.

poi aggiungiamo anche che quello che sappiamo dei persiani et simila sono degli scritti occidentali, e quindi ovviamente gonfiati almeno del 30-40%



vero. la qualità media degli occidentali era mediamente superiore a quella degli orientali eccezion fatta per i mogoli che sono un caso particolare. laoro straordinaria mobilità li rendeva temibilissimi.per tornare nell'impero romano i soldati illirici valevano molto più dei siriani ad esempio. per andare nel medioevo Bayazid a nicopoli tatticamente vinse ma le perdite inflittegi dai borgognoni furono tali da non permettergli di affrontare l'esercito ungherese Di Sigismondo il quale vigliacco com'era ne fu ben felice e se tornò dalle sue innumerevoli amanti. non parialiamo poi dell'assedio di Malta: li le cifre dell'esercito turco coincidono tra fonti occidentali ed orientali ed i turchi sebbene in superiorità schiacciante presero un terribile batosta. Skanderbeg con un pugno d'uomni tenne in scacco la potenza turca finchè fu vivo ed i giannizzeri stessi l'elite dell'esercito turco era scelta tra i giovani dei territori europei. Ricordiamo poi lucullo a tigranocerta Scipione a Magnesia. Alessandro ecc....

15/12/2009 20:45
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Re: Re:
luifik, 14/12/2009 13.05:







Quotone, calcolate le tre legioni perse a teutoburgo, era un esercito di dimensioni usuali, quindi diciamo 17-18000 uomini, ma alla fine si conteranno almeno credo 30000 morti considerando personale ausiliario e civili al seguito.... Le cifre riportate con eserciti che superano i 30-40000 uomini anche se a volte sono plausibili, e probabilmente in qualche caso reali, il più delle volte sono esagerate.... poi molto dipende dagli scenari... un esercito invasore in terra straniera non può permettersi troppi uomini per il solo problema di accamparli e nutrirli, mentre chi si difende in casa sua può mobilitare tutte le forze a sua disposizione... .


Ciau



non lo so. un esercito in terra straniera non ha freni mentre i difensori dovrebbero fare attenzione a non danneggiare il proprio territorio. l'ignoranza di questo principio da parte di Fabio Massimo portò Roma sull'orlo del baratro ...
15/12/2009 21:31
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Ricordo che le forze totali mongole erano di 100000 uomini , poi suddivise in vari eserciti di massimo 20000 che andavano a conquistare in direzioni diverse, sotto costantino l' impero romano arrivò ad avere un esercito sui 600000 uomini , ma erano distribuiti su un territorio vastissimo , quando una regione era attaccata al massimo contando i rinforzi l' esercito poteva contare su non più di 30000 uomini, questo perchè far arrivare cibo da un propio territorio ad un altro costava quanto farlo arrivare in territorio nemico, e ci si arrangiava per lo più con ciò che forniva la regione, questo non permetteva di portare in un propio territorio molti uomini in più rispetto ad un offensiva, c'è infine da dire che nel medioevo e nel antichità la popolazione era molte volte minore di adesso, gli uomini in grado di combattere sono solitamente stimati sul 10% del totale, inoltre molti di questi servivano nei campi, i vecchi, donne e bambini li potevano sostituire solo fino ad una certa misura , radunare un esercito di 100000 uomini senza sguarnire latri fonti avrebbe potuto portare probabilmente ad una carestia, è probabile che un singolo esercito di 100000 soldati che compia una azione offensiva o difensiva prima del era moderna non sia mai esistito.




"Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
16/12/2009 00:10
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Re: Re: Re:
Sertorio64, 15/12/2009 20.45:



non lo so. un esercito in terra straniera non ha freni mentre i difensori dovrebbero fare attenzione a non danneggiare il proprio territorio. l'ignoranza di questo principio da parte di Fabio Massimo portò Roma sull'orlo del baratro ...




Beh sai, non sono pochi i casi di difensori che fanno terra bruciata, penso ai Persiani contro Giuliano o ai Russi contro Napoleone... Insomma non era facile (non lo è nemmeno adesso) mantenere 100 o 200mila uomini in un paese ostile, mentre chi si difende può fare affidamento su tutti gli abili a combattere anche attingendo a piene mani dalla popolazione...

[SM=g8335]


Exaudi, regina tui pulcherrima mundi,
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« L'imperatore mio figlio è un sovrano capace, ma non di questi tempi, perché vede e pensa grandi cose, quali servivano ai tempi felici dei nostri avi. Invece oggi, che gli eventi ci incalzano, non di un imperatore ha bisogno il nostro stato, ma di un amministratore. Ho paura che dalle sue idee e iniziative deriverà la rovina di questa casata. »





16/12/2009 12:15
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Il problema logistico, fatta eccezione per i Mongoli, era un dato di fatto molto rilevante. Basti pensare che i problemi logistici legati all'esercito si sono risolti solo in parte, con l'avvento dei motori, delle prime camionette, ma sopratutto dei treni, durante la prima guerra mondiale, che per spostare truppe, artiglieria, e rifornimenti, si usavano molto i treni. Un vantaggio ove la Germania ne beneficiò assai.
Ma tornando al medioevo, voglio dissentire sul fatto che i soldati Turchi erano una accozzaglia male armata e poco atta a combattere. Di fatto, equipaggiamenti e addestramento alla guerra, i Turchi non erano secondi a nessuno. Avevano uomini disciplinati e ben armati, ma sulle loro sconfitte, posso dire che il fattore che li danneggiò di più, era la mancanza di erizia di alcuni Generali, a livello tattico e strategico. A malta, per esempio, i Turchi potevano benissimo tagliare i ponti di rifornimento dell'isola, con la loro rinomata quanto temibile flotta. Certo, i Turchi a livello di flotta avevano una lacuna non indifferente. Che le Galee erano per lo più composte da schiavi addetti ai remi, e non come Venezia, che aveva Galee con rematori di professioni, e addestrati a combattere. Quindi nel caso in cui la battaglia buttava a male, gli schiavi smettevano di collaborare, e si ribellavano. Un'altr problema dell'esercito Turco era la logistica. Molte città non avevano una strada per collegarsi, se non le vie carovaniere, insufficienti per il transito di grandi armate. Per quello che riguarda l'equipaggiamento, ricordiamoci che le loro erano terre calde e aride, quindi l'equipaggiamento dei soldati si adatta anche alle condizioni del clima e del terreno. Armati ottimamente per combattere in casa loro, basti guardare il Saladino, che ha respinto gli Europei perchè corazzati troppo vistosamente per il caldo dei loro deserti. Anche i Turchi avevano armature di metallo, certo, ma le usavano solo in territori dove potevano essere sfruttate al meglio. Ogni popolazione, a livello militare, aveva i suoi pro, e i suoi contro.
16/12/2009 16:07
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L' esercito del saladino non era un esercito ottomano, questi nelle campgne avevano un esercito ben armato ed addestrato , ma relativamente piccolo rispetto al numero totale dei combattenti, il resto erano poveracci che partecipavano alla guerra in cambio del esenzione dalle tasse, in un nuovo territorio prima si doveva approvigionare l' esercito vero , poi si potevano liberare le cavallette , molte di queste morivano di fame già prima della battaglia, erano utili per spaventare il nemico, devastare al massimo il territorio e al inizio della battaglia venivano mandati al macello per sfiancare l' avversario (spesso non possedevano protezioni e avevano armi molto semplici), la battaglia sarebbe poi stata vinta dal esercito serio, invece il saladino faceva combattere solo un esercito professionistico, se gli arceri a cavallo non avevano grandi protezioni non era per il calore , ma per un motivo tattico strategico, anche i cumani e i mongoli non c'è le avevano.




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Re:
Augusto.Carducci, 15/12/2009 18.52:

bhè ragazzi un esercito di 100.000 uomini era una cosa un pò straordinaria e che si poteva permettere un grande impero come quello romano, ma solo all'inizio, diciamo epoca fine repubblicana inizio imperiale.
già con la fine dell'impero gli eserciti erano da 5000 20000 massimo.
nel medioevo la situazione non era differente, e molto di raro si radunarono eserciti mastodontici come in epoche antiche.

poi aggiungiamo anche che quello che sappiamo dei persiani et simila sono degli scritti occidentali, e quindi ovviamente gonfiati almeno del 30-40%




scusa permetti la divagazione, dove hai trovato questa foto con il carro tedesco ? é un tiger 2 torrett porsche? a occhio fronte orintale verso il 44 (che reparto? lo sai?) sembrano parà...Falllschirmjager elmetto piccolo da lancio e in braccio PPSH e STGw 43....mi confermi se puoi e se ti va...
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Re: Re:
Stonewall Jack, 16/12/2009 16.35:




scusa permetti la divagazione, dove hai trovato questa foto con il carro tedesco ? é un tiger 2 torrett porsche? a occhio fronte orintale verso il 44 (che reparto? lo sai?) sembrano parà...Falllschirmjager elmetto piccolo da lancio e in braccio PPSH e STGw 43....mi confermi se puoi e se ti va...
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Mi scuso con gli altri per la divagazione
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Re:
GlaucopideSophia1, 16/12/2009 16.07:

L' esercito del saladino non era un esercito ottomano, questi nelle campgne avevano un esercito ben armato ed addestrato , ma relativamente piccolo rispetto al numero totale dei combattenti, il resto erano poveracci che partecipavano alla guerra in cambio del esenzione dalle tasse, in un nuovo territorio prima si doveva approvigionare l' esercito vero , poi si potevano liberare le cavallette , molte di queste morivano di fame già prima della battaglia, erano utili per spaventare il nemico, devastare al massimo il territorio e al inizio della battaglia venivano mandati al macello per sfiancare l' avversario (spesso non possedevano protezioni e avevano armi molto semplici), la battaglia sarebbe poi stata vinta dal esercito serio, invece il saladino faceva combattere solo un esercito professionistico, se gli arceri a cavallo non avevano grandi protezioni non era per il calore , ma per un motivo tattico strategico, anche i cumani e i mongoli non c'è le avevano.




Con quello che dici sono d'accordo, però gli armamenti si sviluppano in base alle tattiche, mentre le protezioni, non solo per quelle, ma anche per fattori ambientali. Esempio, perchè nel nord europa non c'era l'uso e il costume di avere le armature pesanti, vedesi i Celti nel periodo romano, o gli Svedesi? Il freddo era tale che avrebbe congelato molti uomini, e l'armatura conduce molto bene sia il calore che il freddo. Come per esempio in europa, durante il periodo invernale, se c'era scelta ovvio, non si combatteva. Certo, magari uno dice, ma c'è il Gambeson che protegge (armatura imbottita di crini di cavallo, di solito messa dalla fanteria leggera, e dalla fanteria pesante), ma non basta. Faccio rappresentazioni medievali, e più di una volta ho portato un'armatura, e in estate ci muori, in inverno invece ci congeli.
Non critco quello che tu dici, tutto vero, ma le armature venivano scelte anche per fattori ambientali, come clima, temperatura e altre varianti.
17/12/2009 21:55
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Re: Re: Re: Re:
luifik, 16/12/2009 0.10:




Beh sai, non sono pochi i casi di difensori che fanno terra bruciata, penso ai Persiani contro Giuliano o ai Russi contro Napoleone... Insomma non era facile (non lo è nemmeno adesso) mantenere 100 o 200mila uomini in un paese ostile, mentre chi si difende può fare affidamento su tutti gli abili a combattere anche attingendo a piene mani dalla popolazione...

[SM=g8335]


beh Giuliano mi risulta che sia arrivato alla capitale persiana senza troppi problemi il guaio è che aveva nominato suo successore il generale Procopio incaricato tra l'altro pure dei rifornimenti ed essenziale per la riuscita del piano di guerra, un errore mortale.
la terra bruciata è una tattic a pericolosa rischia di essere un' arma a doppio taglio

[Modificato da Sertorio64 17/12/2009 22:16]
17/12/2009 21:58
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Re:
Darth Miglia, 16/12/2009 12.15:

Il problema logistico, fatta eccezione per i Mongoli, era un dato di fatto molto rilevante. Basti pensare che i problemi logistici legati all'esercito si sono risolti solo in parte, con l'avvento dei motori, delle prime camionette, ma sopratutto dei treni, durante la prima guerra mondiale, che per spostare truppe, artiglieria, e rifornimenti, si usavano molto i treni. Un vantaggio ove la Germania ne beneficiò assai.
Ma tornando al medioevo, voglio dissentire sul fatto che i soldati Turchi erano una accozzaglia male armata e poco atta a combattere. Di fatto, equipaggiamenti e addestramento alla guerra, i Turchi non erano secondi a nessuno. Avevano uomini disciplinati e ben armati, ma sulle loro sconfitte, posso dire che il fattore che li danneggiò di più, era la mancanza di erizia di alcuni Generali, a livello tattico e strategico. A malta, per esempio, i Turchi potevano benissimo tagliare i ponti di rifornimento dell'isola, con la loro rinomata quanto temibile flotta. Certo, i Turchi a livello di flotta avevano una lacuna non indifferente. Che le Galee erano per lo più composte da schiavi addetti ai remi, e non come Venezia, che aveva Galee con rematori di professioni, e addestrati a combattere. Quindi nel caso in cui la battaglia buttava a male, gli schiavi smettevano di collaborare, e si ribellavano. Un'altr problema dell'esercito Turco era la logistica. Molte città non avevano una strada per collegarsi, se non le vie carovaniere, insufficienti per il transito di grandi armate. Per quello che riguarda l'equipaggiamento, ricordiamoci che le loro erano terre calde e aride, quindi l'equipaggiamento dei soldati si adatta anche alle condizioni del clima e del terreno. Armati ottimamente per combattere in casa loro, basti guardare il Saladino, che ha respinto gli Europei perchè corazzati troppo vistosamente per il caldo dei loro deserti. Anche i Turchi avevano armature di metallo, certo, ma le usavano solo in territori dove potevano essere sfruttate al meglio. Ogni popolazione, a livello militare, aveva i suoi pro, e i suoi contro.



gli eserciti marciano con la pancia (Napoleone)

17/12/2009 22:15
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Re:
Darth Miglia, 16/12/2009 12.15:

Il problema logistico, fatta eccezione per i Mongoli, era un dato di fatto molto rilevante. Basti pensare che i problemi logistici legati all'esercito si sono risolti solo in parte, con l'avvento dei motori, delle prime camionette, ma sopratutto dei treni, durante la prima guerra mondiale, che per spostare truppe, artiglieria, e rifornimenti, si usavano molto i treni. Un vantaggio ove la Germania ne beneficiò assai.
Ma tornando al medioevo, voglio dissentire sul fatto che i soldati Turchi erano una accozzaglia male armata e poco atta a combattere. Di fatto, equipaggiamenti e addestramento alla guerra, i Turchi non erano secondi a nessuno. Avevano uomini disciplinati e ben armati, ma sulle loro sconfitte, posso dire che il fattore che li danneggiò di più, era la mancanza di erizia di alcuni Generali, a livello tattico e strategico. A malta, per esempio, i Turchi potevano benissimo tagliare i ponti di rifornimento dell'isola, con la loro rinomata quanto temibile flotta. Certo, i Turchi a livello di flotta avevano una lacuna non indifferente. Che le Galee erano per lo più composte da schiavi addetti ai remi, e non come Venezia, che aveva Galee con rematori di professioni, e addestrati a combattere. Quindi nel caso in cui la battaglia buttava a male, gli schiavi smettevano di collaborare, e si ribellavano. Un'altr problema dell'esercito Turco era la logistica. Molte città non avevano una strada per collegarsi, se non le vie carovaniere, insufficienti per il transito di grandi armate. Per quello che riguarda l'equipaggiamento, ricordiamoci che le loro erano terre calde e aride, quindi l'equipaggiamento dei soldati si adatta anche alle condizioni del clima e del terreno. Armati ottimamente per combattere in casa loro, basti guardare il Saladino, che ha respinto gli Europei perchè corazzati troppo vistosamente per il caldo dei loro deserti. Anche i Turchi avevano armature di metallo, certo, ma le usavano solo in territori dove potevano essere sfruttate al meglio. Ogni popolazione, a livello militare, aveva i suoi pro, e i suoi contro.




la flotta turca era tremebonda non temibile. ogni flotta europea aveva navi migliori e marinai più abili. non confondiamoli con i barbaresch. A Malta attaccarono il fortino di Sant'angelo perchè sapevano di non riuscire a tenere il mare e avevano assoluto bisogno di un porto tranquillo e sicuro. questo li logorò e gli fece perdere una marea di tempo prezioso conducendoli ad una delle più vergognose disfatte della Storia.
la massa degli eserciti tutrchi era ripeto raccogliticcia e poco addestrata. eccezion fatta per giannizzeri (europei di sangue) ed artiglieri, molto spesso rinnegati cristiani. anche contro Szigetvar e contro Jurisic masse immense d'uomini furono bloccate da pochi coraggiosi. per non parlare delle legnate appioppategli da Eugenio di Savoia. Il Saladino ha respinto gli Europei perchè erano divisi e le sue risorse umane ed economiche immense. quando ci ha combattuto le ha prese. come ho già detto era un gran politico ma un pessimo generale. [SM=g8113]

18/12/2009 13:56
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Penso che sul punto di vista delle armate islamiche ci siano diversi punti di vista. Vero quello che dici, dal 1400 in avanti di fatto le flotte turche hanno perso potenza. Lepanto ne è stato un esempio, ma non l'unico. Infatti avevano ancora le Galee quando ormai il mondo andava di Galeazze e i primi Galeoni. Ciò non toglie, che se avevano un inferiorità tecnologica, non l'avevano dai grandi numeri. Certo, dici che non erano abili marinai, qui dissento. Avevano ottimi marinai, ma come già detto, erano pochi quelli di professione, e avevano schiavi che tiravano le Galee, non come i Veneziani, che avevano rematori pagati e ben addestrati. Ovvio, quale popolo non ha subito sconfitte nella sua storia? Nel bene o nel male i Turchi sono sempre stati una minaccia, anche via mare. Magari non erano eccellenti come gli Europei, ma numericamente, per uomini e navi erano maggiori.
Da questa discussione poi, posso vedere e constatare che le fonti storiche non sono tutte uguali, e questo mi fa piacere, a differenti punti di vista, si può arrivare a tirare una linea, anche se non ben definita, di un popolo, e dei suoi pro e dei suoi contro. I Turchi hanno creato un impero formidabile, uno tra i più grossi e longevi della storia. Se erano una massa male armata di uomini, basata solo sul numero e basta, non sarebbero andati avanti così a lungo. Se avessero avuto una flotta così scarsa, non avrebbero potuto contendere per secoli il mediterraneo agli europei. Penso che possa essere un ottimo spunto per fare dei pro e dei contro.
18/12/2009 15:01
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Re:
Darth Miglia, 18/12/2009 13.56:

Penso che sul punto di vista delle armate islamiche ci siano diversi punti di vista. Vero quello che dici, dal 1400 in avanti di fatto le flotte turche hanno perso potenza. Lepanto ne è stato un esempio, ma non l'unico. Infatti avevano ancora le Galee quando ormai il mondo andava di Galeazze e i primi Galeoni. Ciò non toglie, che se avevano un inferiorità tecnologica, non l'avevano dai grandi numeri. Certo, dici che non erano abili marinai, qui dissento. Avevano ottimi marinai, ma come già detto, erano pochi quelli di professione, e avevano schiavi che tiravano le Galee, non come i Veneziani, che avevano rematori pagati e ben addestrati. Ovvio, quale popolo non ha subito sconfitte nella sua storia? Nel bene o nel male i Turchi sono sempre stati una minaccia, anche via mare. Magari non erano eccellenti come gli Europei, ma numericamente, per uomini e navi erano maggiori.
Da questa discussione poi, posso vedere e constatare che le fonti storiche non sono tutte uguali, e questo mi fa piacere, a differenti punti di vista, si può arrivare a tirare una linea, anche se non ben definita, di un popolo, e dei suoi pro e dei suoi contro. I Turchi hanno creato un impero formidabile, uno tra i più grossi e longevi della storia. Se erano una massa male armata di uomini, basata solo sul numero e basta, non sarebbero andati avanti così a lungo. Se avessero avuto una flotta così scarsa, non avrebbero potuto contendere per secoli il mediterraneo agli europei. Penso che possa essere un ottimo spunto per fare dei pro e dei contro.




so molto bene che i turchi sono stati sempre una minaccia. I figli cadetti della famiglia di mia nonna venivano mandati nei Cavalieri di Malta ed hanno sempre combattuto contro i turchi. Il nome della sua famiglia paterna, serbo in origine, ed oggi dimenticato per l'incendio degli archivi era "Grue" dallo stemma conferito dal Duca Acquaviva al suo (quindi mio) avo che combattè eroicamente all'assedio di Otranto nel 1480.Sebbene fosse un artigiano della ceramica sapeva spaccare teste altrettanto bene come forgiare vasi. Era lo stemma che si dava ai soldati che difendevano posizioni ritenute disperate. Io lo porto sempre al collo. la loro minaccia tuttavia veniva solo dai numeri e dal denaro: ad armi pari le prendevano sempre. Marinai turchi di rilievo non ne ricordo. Gran parte delle loro fortune sul mare venivano da rinnegati. un grande merito va ascritto ai turchi ed a questo devono molto del loro successo. in Europa la mobilità sociale era praticamente zero. Nascevi povero e morivi povero. Tra i turchi non era così: un uomo con delle qualità utili al Sultano saliva rapidamente nella scala sociale(anche se poi quando si montava troppo o si faceva troppi nemici ci rimetteva la capoccia.... [SM=g8218] Certo se ai miei avi avessero detto che qualcuno pensa di ammettere i turchi in Europa [SM=g8126] solo perchè hanno fatto domanda alla UE [SM=g8906] si infurierebbero come Berseker.... [SM=g8286] non escludo che escano dalle tombe per andare a fare una visitina a qualche burocrate di Bruxelles ....solo per fargli ripassare la geografia e l'Etnologia chiaramente... [SM=g8166] [SM=g8219] [SM=g8219]
[Modificato da Sertorio64 18/12/2009 17:43]
18/12/2009 20:35
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Non penso proprio che i turchi fossero messi così male in quanto a flotte. Ancora dopo la battaglia di Lepanto (1571) per tutto il Seicento avevano ancora la più grande flotta del mondo (il declino vero e proprio inizia dopo la pace di Carlowitz del 1699). Comunque l'impero era destinato a declinare visto che gli Europei ormai andavano direttamente con le navi a prendere le materie prime nelle Indie, per cui la ricchezza dell'Oriente che era fatta solo di merci di passaggio da tassare andò poi in frantumi (non esisteva infatti una classe mercantile o di banchieri, ed inoltre la successione non era ben regolata... senza contare lo strapotere del gran visir e dei giannizzeri)

Prima di allora in Europa c'era ancora il terrore dei turchi (meno che in Francia dove Luigi XIV li usava per attaccare alle spalle l'Austria), infatti nel 1683 portarono 200000 uomini sotto Vienna.
La vittoria Asburgica non va attribuita alla superiorità europea (siamo ancora lontani dalla guerra dei 7 anni) ma piuttosto alla fortuna e ad errori turchi. Se quest'ultimi avessero vinto si sarebbero riversati in tutto l'impero Asburgico e poi di lì chissà dove...
[Modificato da Costantinus 18/12/2009 20:39]

___________________________________________

"Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)

"A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare" (Marco Aurelio)

"Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)

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Sertorio64, 18/12/2009 15.01:




Certo se ai miei avi avessero detto che qualcuno pensa di ammettere i turchi in Europa [SM=g8126] solo perchè hanno fatto domanda alla UE [SM=g8906] si infurierebbero come Berseker.... [SM=g8286] non escludo che escano dalle tombe per andare a fare una visitina a qualche burocrate di Bruxelles ....solo per fargli ripassare la geografia e l'Etnologia chiaramente... [SM=g8166] [SM=g8219] [SM=g8219]



penso che i burocrati sappiano ciò che fanno [SM=g8119]

dal punto di vista geografico la turchia occupa una pozizione strategica in due contineti che si protraee verso il medio oriente, senza dimenticare gli stretti...

dal punto di vista etnico direi che i turchi sono una popolazione di origine centro-asiatica( come bulgari e ungheresi) che molti secoli fà si sono spostati nell attuaale tuchia fondendosi con le popolazioni del luogo.
in generale sono essere umani con buone possibilità per entrare in europa.....





[Modificato da =massimoXmeridio= 18/12/2009 22:07]


"chi non ha paura della morte, non muore!"

"ci sono due cose infinite:l universo e la stupidita umana, ma della prima non sono sicuro!"

"fratelli, quel che facciamo in vita, riecheggia nell eternita"
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Re: Re: Re:
=massimoXmeridio=, 18/12/2009 22.06:



penso che i burocrati sappiano ciò che fanno [SM=g8119]

dal punto di vista geografico la turchia occupa una pozizione strategica in due contineti che si protraee verso il medio oriente, senza dimenticare gli stretti...

dal punto di vista etnico direi che i turchi sono una popolazione di origine centro-asiatica( come bulgari e ungheresi) che molti secoli fà si sono spostati nell attuaale tuchia fondendosi con le popolazioni del luogo.
in generale sono essere umani con buone possibilità per entrare in europa.....







ma mentre ungheresi e bulgari si sono europeizzati i Turchi sono rimasti di mentalità centroasiatica. Il loro terrritorio è in Asia salvo la regione intorno a Costantinopoli; é come dire che gli inglesi sono latinoamericani perchè possiedono le Falkland. La loro Cultura è lontana anni luce dalla nostra e sto parlando di Istambul la più "europea" delle loro città: andate un po' in Cappadocia ...che occupino una posizione strategica è chiaro e con questo? anche il Sudafrica occupa una posizione strategica e sicuramente ha una mentalità molto più europea della Turchia, poi visto che hanno oro petrolio diamanti e materie prime in quantità, farei entrare piuttosto loro; tutto sta a vedere che idea si ha dell'Europa: io sono per fare gli Stati Uniti d'Europa e per questo è necessario un substrato di cultura comune. Coloro che sono favorevoli all'entrata della Turchia nella UE pensano invece ad una semplice area di libero scambio di merci ove per merce si intende anche il lavoratore. Se passasse quest'idea sarebbe una catastrofe sociale e politica. Se oggi l'Europa conta poco divenenendo pià confusa e divisa di com'è ora non conterà più niente. Concordo infine sul fatto che i turchi siano esseri umani ..."in generale" come dici tu (ih ih ih).
Sarkozy si è espresso chiaramente per fortuna. I turchi nella migliore delle ipotesi pssono aspirare ad un partenariato speciale con l'Europa.




p.s. sul fatto che i burocrati sappiano ciò che fanno si potrebbe discutere mooooooooolto a lungo.
[Modificato da Sertorio64 19/12/2009 17:01]
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