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(AAR) Republiek der Zeven Verenigde Nederlanden (Province Unite)

Ultimo Aggiornamento: 24/09/2009 21:43
21/07/2009 11:01
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Ascesa di un Impero nel XVIII secolo...
24 Settembre 1749, INDIA - Accampamento Della Repubblica delle Province Unite a Sud di Goa

"Permesso?"
"Avanti!"
Col tricorno sotto braccio mi avvicinai sudando freddo a quello che a detta di molti era una leggenda vivente: Bartholomeus Van de Vondel, l'incubo dei Maratha.
Sguardo arcigno, viso abbronzato e corporatura magra, aveva 39 anni.La sua carriera era stata brillante: ereditato il comando delle truppe nelle Indie Orientali dal grande Generale Adam Hoffman, guardato con scetticismo (e invidia: si vociferava fosse amico del neo ministro della guerra) da tutti gli addetti ai lavori aveva invece riorganizzato le truppe e fatto costruire forti difensivi lungo la il confine con Hildebarad scacciando gli indiani. Stava seduto e studiava accuratamente dei fogli ingialliti sulla scrivania piena di mappe e fogli sparsi. Lui, che aveva da solo preso 2 regioni grandi quanto 5 volte le Province Unite.Senza mai perdere una battaglia. Un anno prima era stato sulla bocca di tutti il suo trionfo contro una icursione nemica dove aveva completamente distrutto un'armata maratha. E gli uomini lo amavano.
"Siete il signor Landseer, o sbaglio?"
"Sissignore"
"Bene, benvenuto sul fronte, spero ormai si sia abituato a questo clima umido e alle zanzare; io ormai non ci faccio più caso o almeno mi convinco di ciò.Lasciamo da parte i convenevoli signore, la Repubblica deve preservare le regioni del Sud e rafforzare la linea lungo il Bijapur, quei fanatici sono in tanti e hanno l'appoggio della popolazione e come vede devo tenere ben 15 reggimenti qua in città solo per tenerli buoni..per ora bastano. Il suo compito sarà marciare il prima possibile su Hidebharad, le darò 7 reggimenti della VOC e qualche pezzo di artiglieria.Domande?"
"Signore, l'operazione di accerchiamento si farà?"
"Vedo che le voci circolano in fretta....bè certo che si farà. Ho appena ricevuto notizie di una battaglia al largo di Goa con un trionfo della nostra flotta, presto sbarcherà un contingente che la prenderà. Lei farà il suo.Io farò il resto. Occhio alla fanteria pesante e addestri bene la cavalleria, quei poveracci più di una volta sono stati messi in fuga da una carica sul fianco. Sono convinto che sia all'altezza del compito.
Buona Fortuna."
Mi allontanai e lo lasciai tra le sue carte, e mentre mi avviavo dalle mie truppe mi chiesi se ce l'avrei fatta..


9 Dicembre 1749 - Sathara, India.
Van De Vondel assediava la città. Io ero riuscito a prendere Hildebarad con un assedio senguinoso pochi giorni prima.
Ora ai Maratha rimaneva un solo insediamento e i Moghul continuavano a tartassarli a Nord. Mi comuncò solo di rafforzare le difese a Hidelbarad. Lui avrebbe attaccato al più presto la città e se le cose fossero andate male avrebbe fatto ripiegare parte delle truppe nella città appena conquistata.
Avrebbe perso per la prima volta in vita sua? I Maratha si sarebbero difesi fino alla morte ma quanto sarebbero potuti resistere alle cannonate e alle truppe addestrate del "signore dell'india"?
Mi allontanai dall'accampamento con questi dubbi ma contento di vivere un momento storico per la Repubblica in prima persona...






fortis cadere, cedere non potest










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Dareon Stark e sostenitore di Sandor Clegane,Caio Merlino Britannico,Maniakes e Gaius Philippus.





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Avete mai visto l'inferno? Io si. Ringrazio ancora Dio di avermi fatto scampare a quel massacro i cui ricordi mi porterò dentro fino alla tomba.
Quell'afoso giorno indiano di Dicembre ero davanti alla città di Satara come granatiere con l'esercito del Generale Van de Vondel.
I Maratha ci stavano aspettando dietro quelle maledette mura.
Il Generale poteva aspettare ma i Moghul ci avevano dichiarato guerra e aspettare voleva dire essere una facile preda per quegli infimi indiani...annientare definitivamente i Maratha per poi dedicarci ai loro...
E così eravamo là ad assaltare la più grande fortezza indiana piena zeppa di soldati....
I nostri cannoni tuonarono e cominciarono a colpire le mura e Van de Vondel diede il segnale: le truppe di fanteria di linea avanzarono a passo cadenzato con la bandiera rosso-bianco-blu che sventolava..
Dopo 4 ore la battaglia non si sbloccava: sulle mura si combatteva all'ultimo sangue e i nostri non avanzavano. Poi finalmente le mura cedettero e venimmo inviati presso la breccia insieme alla cavalleria e quello fu veramente l'inferno: sangue,urla e migliaia di indiani che si frapponevano fra noi e la gloria, fra noi e la vita. I nostri erano coraggiosi ma anche i cuori dei più temerari vennero messi a dura prova e piano piano qualche unità si diede alla fuga...
Van de Vondel, ritira le truppe! Perfavore! Qui non ne usciamo vivi. Niente,continua ad inviare i contingenti, ecco la VOC e gli indigeni.
Altra la cavalleria nella breccia.
Intanto scorgo tra il fumo la nostra bandiera sulle mura...le abbiamo prese!!! Ma poi guardo avanti e vedo ancora migliaia di maratha che ci aspettano.
Giorni dopo venni a sapere che il generale ebbe 5 reggimenti di rinforzi provenienti da Est che in quel momento prendevano le mura, occupavano gli edifici e massacravano le truppe a presidio della zona centrale.
Intanto però noi morivamo....e le ore passavano...
Pian piano le truppe indietreggiarono fino a darsi alla fuga: prima un manipolo di uomini, poi un gruppetto e infine unità intere correvano inseguite dai Maratha. Anche la mia unità fece dietro-front e non penso ci sia da vergognarsene, volevo vedere voi a farvi prendere a moschettate da migliaia di fanatici indiani. Che ci stavano alle calcagna.
E ad un tratto lo vidi. Van de Vondel con la sua guardia che distraeva gli indiani e si fece inseguire dando a noi la possibilità di metterci in salvo. E nello stesso tempo i rinforzi prendevano la piazza.
Fu questione di ore e la città fu olandese....e arrivò la fine per i Maratha.
Io me la cavai con una ferita alla gamba destra ma moltissimi dei miei compagni non ce la fecero e rimasero laggiù. Per sempre.
Il Sud dell'India era olandese.


Erick de Nojer, ex granatiere 4° reggimento delle Armate Olandesi in India.







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21/07/2009 11:20
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Centurio
Ble racconto ma il difficile è in patria contro Francesi, Spagnoli, Prussiani, Austriaci ecc..
21/07/2009 11:44
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Grazie..eh eh..a questo ci arriviamo. Anche perchè una grande potenza commerciale non può non destare l'invidia dei suoi vicini , Francesi in primis che dichiarano guerra, sopratutto se possiede solo Fiandre e Olanda.
E se quella piccola nazione decidesse di passare al contrattacco?? Guidata da un formidabile generale potrebbe farlo.
1755:La guerra in Europa Occidentale sta arrivando.
XD
[Modificato da Generale Amulio Valerio 21/07/2009 14:45]
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21/07/2009 15:11
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“I Due Generali”
Amsterdam, 19 Marzo 1760


L'uomo entrò nella taverna affollata con la sua andatura zoppicante, si guardò per un attimo intorno e dopo qualche secondo il suo sguardo si fermò ad un tavolo in fondo dove stava seduta la persona che stava cercando.
L'uomo si diresse verso il tavolo e dopo aversi fatto strada (non senza difficoltà) fino alla sua meta si sedette:
“Hallo, amico,finalmente ci rivediamo..hai sentito le grandi notizie? Siamo una grande potenza! Quell'Oostra è proprio un buon generale, non come Van de Vondel..ma comunque accettabile. Ha represso un'altra ribellione laggiù.” disse sorridendo.

“Ma smettila Erick!Aspetta a dire che siamo a livello di Spagna e Gran Bretagna: prima di tutto per ora dobbiamo mantenere il possesso di un territorio che è 4 volte la nostra patria, pieno zeppo di simpatiche persone che non vedono l'ora di rimettere al suo posto il loro Borbone. E poi Alfons Ostra è di gran lunga il più grande generale del suo tempo! Mentre il tuo Van de Vondel combatte con gli Indiani, Ostra ha annientato la più grande potenza continentale.”

“Piet, ascoltami: Van de Vondel ora sta mantenendo il controllo su più di 1 milione di persone con 3 eserciti a disposizione. E' un brillante stratega e negoziatore tanto che ha siglato la pace con i Moghul dopo averli distrutto l'economia martittima in modo tale da prepararsi ad una invasione in larga scala! Se non fosse per lui ad Amsterdam non arriverrebbe nemmeno una foglia di tè! Ti posso concedere che Oostra sia un coraggioso condottiero ma paragonarlo al magister della guerra mi sembra eccessivo!”

“Solo perchè è stato il tuo generale lo esalti a dismisura! Mio figlio è stato con Oostra e ha partecipato alla battaglia al forte di Reims e poi a quella di Parigi e mi ha descritto tutta la campagna: Oostra è un genio. Talmente brillante che si vocifera qualcuno qui ad Amsterdam lo vorrebbe mandare nelle Indie Occidentali possibilmente senza truppe e magari su un Fluyt!
Avendo a disposizione in pratica tutto l'esercito olandese nel continente potrebbe” – abbassò la voce- “marciare sulle Fiandre e arrivare qua. I soldati lo seguirebbero. Fino alla morte. E sul fatto che sia “solo” coraggioso dico la mia: chi avrebbe mai elaborato la strategia di attirare le truppe francesi (molte ma divise)
provocandole ad assediare il forte di Reims? E chi avrebbe fermato e annientato quegli uomini guidati dal celebre Dawnay? Avendo così la strada libera per Parigi prima che possano essere organizzati altri reggimenti??
Quell'uomo è nato per fare il generale, altro che “solo” coraggioso e non sono pochi che lo paragonano a Eugenio di Savoia. Pensa a cosa potrebbe fare se ci potessimo permettere un esercito grande come quello spagnolo... domineremmo l'Europa!”

“Sarà come dici, ma se Van De Vondel ci dovesse portare tutta l'India del Nord, tu mi dovrai 4 birre e ammetterai che è superiore a Oostra.”

Piet Van Der Meer tirò un sospiro,si mise a ridere e bevve un altro sorso di birra.



PS
ecco la campagna di Oostra in Francia: l'inizio


la prima armata francese (la più piccola) intercettata presso il forte



Assalto al Forte di Reims: Dawnay vs Oostra





battaglia di Parigi: Oostra marcia sulla capitale
















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Ciao scusa ma tu giochi con qualche mod per le unità ? io sto cercando un mod che modifichi la maggior parte delle unità insomma un mod completo...mi sai consigliare qualcosa ?
21/07/2009 16:49
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per ora gioco con etw "liscio", vorrei finire almeno una campagna e poi buttarmi sui mod (dei quali ora ne so pochissimo)
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21/07/2009 18:12
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generale Amulio Valerio
innanzitutto mi congratulo con te x i bei successi delle tue truppe olandesi, ma permettimi una domanda.
A che livello la tua campagna? La mia prussiana è sempre h/h.
Mi sono pure alleato con gli olandesi, pur sapendo che x la mia fanteria di linea e i miei dragoni conquistare amsterdam, e con questo annienatre x sempre la fazione, sarebeb stata poco piu che una passeggiata. Ma che giovamento ne avrebbe tratto la prussia ? nessuno anche xchè prima o poi gli inglesi ci avrebbero voltato le spalle rompendo l'alleanza militare. Ma cosi gli viene un po troppo in salita.
"china sa fronte si ses sezzidu, pesa! ch'est passendi sa brigata thatharesa boh!boh!boh!et cun sa manu sinna sa mezus gioventude de sardigna"
21/07/2009 19:12
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Grazie!!
Allora io gioco h\vh
Io ho i più fedeli alleati negli Inglesi (e vorrei anche vedere...Guglielmo d'Orange dopotutto era delle "nostre parti" XD)mentre i tuoi cari prussiani quando c'è da entrare in guerra con Francia o Spagna si ritirano sempre (furbacchioni) anche perchè hanno un bel problema nel fronteggiare i lituano-polacchi.
Per fortuna sono solo scaramucce (pace con la Spagna)e dopo ritratto una alleanza e un accordo commerciale con i figli di Federico II..
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21/07/2009 19:17
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uh... h e vh.
A questo punto non posso che rinnovarti i miei piu vivi complimenti.
E mi sa che io pure inzierò una nuova campagna prussia h/vh x vedere un po se riesco a sostenerla:).
"china sa fronte si ses sezzidu, pesa! ch'est passendi sa brigata thatharesa boh!boh!boh!et cun sa manu sinna sa mezus gioventude de sardigna"
21/07/2009 19:43
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Grazie ancora.
Ritengo che la più grande piaga nonchè nemico che mi risulta moolto difficile da battere sono...i Bucanieri!!
Sembra assurdo ma mi sembra più facile battere i francesi che un esercito pieno zeppo di bucanieri inferociti. Per non parlare dei Galeoni indistruttibili..XD
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21/07/2009 20:31
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2 mie considerazioni.
i bucanieri.
lo so bene visto che, sempre coi prussiani, cerco sempre di conquistare le 2 isole caraibiche in loro mani.
Come esercito hanno ste fanterie di 120 uomini niente male, ma sono superabili, quindi senza alcun apporto della loro fanteria, contro le mie linee? Un autentico massacro.
Possibile non capisca che la cavalleria deve sempre essere unita, e deve colpire di supporto alal fanteria, cioè ai fianchi o preferibilmente alle spalle della fanteria avversa quando la stessa è impegnata in combattimento comtro la mia?
"china sa fronte si ses sezzidu, pesa! ch'est passendi sa brigata thatharesa boh!boh!boh!et cun sa manu sinna sa mezus gioventude de sardigna"
22/07/2009 16:46
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Tribunus
purtroppo dopo aver concluso un ottima campagna con l'olanda ho visto che il nemico piu ostico sono appunto i pirati, facendo due conti nei primi 40 turni la tua ricchezza si chiama Sri Lanka e se ti bloccano il passaggio in mozzambico sono cacchi amari per tutti, se riesci a liberare le rotte sono faville dopo, soprattutto perchè con le fiandre ti si apre una rimessa navale molto tosta. qualche disturbo ci sta, però sono molto fastidiosi

componidori: in questo gioco la difficoltà non cambia, se giochi a vh/vh le campagne sono piu difficili ovvero piu guerre e piu difficoltà ma le battaglie sono sgravate in quanto le truppe nemiche hanno bonus paurosi, dopo il medio l'IA è la stessa [SM=g8335]
[Modificato da MaTto da Legare 22/07/2009 16:48]
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__________Konigreich Preussen__________
23/07/2009 03:44
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Tribunus Angusticlavius
io con gli olandesi mi sono posto come primo obiettivo quello di annientare i pirati dopo l'esperienza traumatica con la francia -.- e ora sono libero e felice di commerciare nei miei amati caraibi *_*
23/07/2009 17:22
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Praefectus Legionis
Deus ex machina
Ragazzi, questo topic è un AAR (after action report) di Generale Amulio Valerio. Non usatelo per discutere le vostre strategie di gioco. Lasciate la discussione libera e ordinata. Al massimo commentate il racconto, ma non andate off-topic.
24/07/2009 13:18
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Se ne è andato il Migliore.
16 Agosto 1777, Malwa, India


Bartholomeus Van de Vondel è morto due giorni fa. Aveva 67 anni. Era malato da mesi ma nessuno poteva immaginare la sua morte. Era considerato quasi un dio, un dio della guerra. E dire che solo 6 mesi fa aveva sgominato un esercito Moghul dando prova della sua...indescrivibile abilità tattica. Pur dovendo combattere con un solo cannone (cosa di cui si lamentava spesso..), egli aveva messo spalle al muro il generale indiano scagliando addosso ai cannoni i suoi celebri reggimenti di dragoni. Nel frattempo, per coprire la cavalleria, aveva fatto avanzare la fanteria della VOC e dopo qualche ora, messo in fuga anche i temibili elefanti. Era stata forse la battaglia-modello di Van De Vondel: aggiramento, combinazione fanteria-cavalleria, fattore sorpresa. E da oggi quell'uomo non c'è più, ci ha lasciati proprio quando era accampato davanti alle porte della capitale Moghul.
La Repubblica piange il suo più grande eroe, colui che ha annientato i Maratha e posto in essere anche tutte le premesse per la fine dei Moghul.
Le sue truppe erano le più addestrate e coraggiose di tutte le nostre armate e da oggi sono affidate al suo secondo che provvederà a proseguire l'assedio. Ma non sarà la stessa cosa.
Io, da oggi sono a capo delle forze armate in India. Un grosso fardello è l'eredità di Van de Vondel,a lui devo tutto, cercherò di fare del mio meglio e spero di essere all'altezza. Mi ricordo ancora la prima volta che ci siamo conosciuti come anche l'ultima in cui l'ho visto.
E' stato 2 anni fa, nel 1774, ci eravamo incontrati nei pressi di Udajpur per pianificare l'avanzata a Nord; l'avevo trovato come al solito nei preparativi,con la sua calma inflessibile malgrado dicesse di non sopportare più il clima indiano che lo esasperava. Ma aveva avuto la lucidità di mettere a punto un piano che avrebbe costretto i Moghul, dopo anni di guerriglia e ritirate, a un attacco: Cuttar doveva essere presa in modo da chiudere anche le ultime entrate commerciali agli indiani e questo gli avrebbe costretti a reagire. Non vi meraviglierete nel sapere che il piano ha funzionato e che ai Moghul serve un miracolo per sopravvivere.
Nemmeno la rivalità “a distanza” con Oostra sembrava averlo toccato, sapeva di essere il migliore ma non aspirava a ruoli di primo piano in politica: anche perchè Governatore dell'India non lo sarebbe mai stato, la Repubblica non poteva permettersi di correre un rischio così grosso. E Bartholomeus lo sapeva benissimo....ma se ne era fatta una ragione: a lui piaceva combattere.
Le sue tattiche si studiano alle accademie militari di Amsterdam e Bruxelles, il suo nome rimarrà impresso nella memoria di chiunque e io, ora, devo finire quello che aveva iniziato 30 anni fa: prendere l'India.


David Landseer, a capo delle forze armate olandesi in India.





Bartholomeus Van de Vondel (1710-1777) , il più grande.




la sua ultima battaglia (quella descritta)









[Modificato da Generale Amulio Valerio 24/07/2009 14:51]
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24/07/2009 15:39
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Barone Birra
molto bello! complimento, bellissimo AAR! (forse l'unico di questo forum tra l'altro)

vedo che giochi con le unità grandi, come ti ci trovi?
10/08/2009 15:53
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Il Generale e Il Governatore
Akbarad, India, 15 Giugno 1779

David Landseer fece accomodare l'uomo nel suo studio, scusandosi per il disordine dovuto all'ingente numero di dispacci,mappe,appunti presenti in tutta la stanza.
Sorrise tra sé pensando che fin da quando era stato un semplice ufficiale avrebbe dato l'anima per quello studio. Ora invece, dopo decenni a condurre campagne militari, non ci faceva nemmeno più caso.

“E così avete ultimamente martellato a dovere gli indigeni..” disse l'uomo, dopo essersi elegantemente seduto sulla piccola sedia da campo fatta portare fin lassù pochi giorni prima da due giovani reclute della VOC tra mille imprecazioni.
“Diciamo che era necessario fare qualcosa di esemplare, governatore. I Moghul non hanno intenzione di arrendersi ma fortunatamente la loro tattica della guerriglia è la loro condanna.”

Dopo aver detto ciò, Landseer prese dal cassetto una opaca bottiglia, la stappò e verso il liquido ambrato in due biccheri che aveva appena preso da quella che era stata un tempo una credenza.Questo gli permise meglio di osservare l'uomo che aveva di fronte: il Governatore Dell'India, per conto della Repubblica delle Province Unite. Doveva essere una persona dotata di grandi abilità politiche e influenza se era riuscita ad ottenere quel posto, pensò Landseer. Lo aveva incontrato già due anni prima ma, dato che risiedeva a Goa spesso o talvolta a Mysore, non si stupì di scoprire che i due uomini più potenti dell'India non si erano incontrati per più di due volte.
“A differenza dei Maratha, i Moghul preferiscono razziare le città e colpirci con piccoli contingenti. Il loro problema è che io non ho nessuna intenzione di inseguire con le mie armate questi piccoli eserciti, magari divenendo un facile preda di imboscate. Io marcio sugli insediamenti e ho dato istruzioni a riguardo anche agli altri generali. Modestamente, questa mia strategia ci ha permesso di prendere con rapidità nuove città e presto cadranno anche Calcutta e la regione Sindh.
Questa città,Akbarad, doveva essere presa, aspettare non ci avrebbe aiutati. Ho dovuto far distruggere gran parte delle mura e diversi edifici ma era l'unico modo per stanare i Moghul. Mi è costato un migliaio di uomini ma in compenso ora gli indiani non hanno scampo.”

“Sono stato in Olanda recentemente: sapevate che gli ultimi criminali "pirati" sono stati annientati? E' stato il Generale Steem. Peccato ci abbia lasciato la pelle.Comunque ora siamo la prima potenza commerciale mondiale e abbiamo il monopolio delle rotte orientali.Ci siamo anche assicurati il protettorato sui Mammelucchi e una nuova rotta commerciale proveniente dall'Africa. Gira voce che il nostro grande prossimo nemico sia quello Spagnolo, dopo dieci anni di tregua. Forse ci prepariamo ad un attacco nelle indie occidentali ed è necessario un uomo dalle grandi qualità militari....Lei sarebbe a disposizione...?”
Landseer alzò la mano come per interrompere il governatore,con un leggero sorriso “Governatore, sto diventando vecchio ormai e mi sono prefissato una missione: eliminare dalla faccia della terra i Moghul. Li ho combattuti per oltre 20 anni e conosco a menadito le loro tattiche e i punti deboli dell'esercito. Ho promesso a me stesso che avrei portato a termine ciò che il mio mentore militare, Van den Vondel, aveva iniziato e malgrado il clima caraibico sia tutt'altra cosa di quello indiano, resto a terminare la mia missione.”
“E non vi libererete certo di me in questo modo, governatore” pensò tra sé Landseer mentre sorseggiava lentamente il liquore fissando il governatore.




L'assalto ad Akbarad di Landseer








O.T: mi trovo moolto bene con le unità grandi...e le battaglie sono uno spettacolo!!! [SM=g8119]
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11/08/2009 17:47
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Kabul, Afghanistan 9 Maggio 1781

David Landseer aveva appena finito di parlare con un ufficiale dandogli indicazioni riguardanti gli alloggi delle truppe e le guarnigioni in città, quando un soldato olandese grondante di sudore si mise sull'attenti tenendo quello che sembrava un dispaccio. Landseer fece un cenno all'uomo di avvicinarsi :era stanco e i formalismi li avrebbe lasciati volentieri ai giovani. Il soldato consegnò il dispaccio, Landseer lo congedò e mentre si dirigeva alle mura, decise di darvi un'occhiata.

Era di Courtlands, un ragazzo brillante. Gli aveva sempre ricordato qualcuno....il giovane Landseer. Quando era un arrembante generale voglioso di mettersi in mostra. Sorrise al pensiero della sua figura, un poco più magra e con qualche ruga in meno.

“Al Capo delle Forze Armate Olandesi nelle Indie Orientali

Comunico che la città di Calcutta è caduta dopo un nostro assalto. Malgrado fossimo in inferiorità numerica siamo riusciti ad attirare le truppe appiedate Moguhl alla portata dei nostri cannoni, grazie al grande lavoro della terza unità di artiglieria che ha provocato tali danni da rendere i difensori attaccanti e viceversa, dandoci un grandissimo vantaggio tattico.

Le truppe nemiche avevano gli elefanti cavalcati da uomini aventi moschetti ma la nostra fanteria leggera è riuscita a metterli in fuga. Il resto delle truppe, numerose ma prive di coordinamento tattico, si sono date presto alla fuga. Segnalo anche l'ottimo comportamento del decimo reggimento di granatieri.

Stiamo procedendo alle riparazioni del porto e dell'armeria.

A vostra disposizione.

Gen. Ignaas Courtlands. “

Risaliva a 3 settimane prima. Finalmente l'India era unita sotto la bandiera olandese: dopo la sanguinosissima battaglia in cui era caduta la capitale Moghul Kabul ,avvenuta due giorni prima, i Moghul non esistevano più. Aveva completato la sua missione. Cosa avrebbe fatto? In India non c'era il rischio di annoiarsi comunque: l'insurrezione era sempre dietro l'angolo. Però provava uno strano senzo di vuoto...si mise a ridere da solo, sotto gli sguardi perplessi dei dragoni che pattugliavano la via, rendendosi conto che forse quei maledetti indigeni gli sarebbero mancati...


Battaglia di Kabul: la fine dei Moghul









fortis cadere, cedere non potest










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Bel racconto, anche se un po' essenziale. Aspetto di scoprire come vanno le sorti delle Provincie Unite in Europa!
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Lezioni di Spagnolo - parte prima
Nei pressi di Madrid, Spagna 21 Dicembre 1788

David Landseer guardava i cannoni tuonare contro le mura della fortezza con aria soddisfatta: presto ci sarebbero state due brecce e l'assalto sarebbe iniziato. Intanto diede ordine di avanzare alla fanteria coloniale, i suoi fedelissimi, per scalare la parte a ovest delle mura.
Ripensò a come era finito in quella situazione, a come era diventato nel giro di 3 anni il generale in capo di tutte le forze armate olandesi:



Tutto era iniziato quando il neo-governatore delle Indie Orientali era venuto a fargli visita tre anni prima a Kabul. Si ricordò che in quei giorni stava fronteggiando un manipolo di ribelli afgani e, nel bel mezzo dei preparativi per una spedizione “punitiva”, il governatore si era presentato con le testuali parole: “Signor Landseer, parlate lo Spagnolo?” Erano seguite due ore di spiegazioni che in poche parole significavano una imminente guerra alla potenza spagnola. I rapporti con gli iberici non erano mai stati idilliaci, fin dalla guerra delle Fiandre, ma da circa venti anni non c'erano stati conflitti. Ma ora la grande potenza olandese non poteva tollerare di avere un potente rivale navale sopratutto nell'area commerciale africana: era il momento della vendetta.
Data l'enorme mole di truppe stanziate in una ormai riappacificata India, che era interamente “orange” a parte due province cedute ai fedelissimi britannici in cambio di New York (o meglio Nuova Amsterdam), si era deciso di avviare un'opera logistica senza precedenti: trasferire 4 grandi eserciti dall'India alla Francia. E lui avrebbe condotto l'assalto alla Spagna: avrebbe risposto del suo operato solo al Ministro della Guerra.
“Avete conquistato l'India, Oostra è morto. Avete dato prova di essere un grande condottiero e uomo militare, dovete accettare. “
Non era un invito, era un ordine.

E così erano seguiti 2 anni di intensi preparativi: la scelta delle truppe (quelle dotate di esperienza maggiore, un regalo anche per i più anziani che avrebbero rivisto la Madre Patria per qualche tempo), i generali (uno tra questi era ovviamente il brillante Courtlands), la flotta da allestire e tutta l'artiglieria. Non aveva mai faticato così tanto in vita sua, eppure ce l'aveva fatta: dopo mesi di mare (che stentava a dimenticare) era giunto sulle coste iberiche. Lì aveva stabilito il Piano, un progetto apparentemente folle: colpire al Cuore il nemico, conquistare Madrid.

Il Casus Belli, scherzo del destino, era servito su un piatto d'argento: Il Portogallo si era appena reso indipendente e le Province Unite non avevano tardato, giustamente, ad allearsi con lui e a dichiararlo suo Protettorato (oltre che a finanziarlo e concedendogli diverse tecnologie..).
Malgrado i portoghesi non fossero in guerra con gli spagnoli, era facile trovare un pretesto per “garantire l'indipendenza dello Stato Portoghese”...

Un' armata sarebbe scesa da Nord, avrebbe attraversato i Pirenei e preservato il confine con la Francia.
Courtlands e un'altra armata sarebbero avanzati dal Portogoallo verso l'interno.
Un esercito sarebbe partito da Marsiglia per dirigersi nella Savoia.
Lui sarebbe risalito da Sud, dritto verso Madrid.









(continua..)
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[SM=g8149] Bello! Aspetto sviluppi!
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Bellissima!, una stora molto avvincente, sono impaziente di vedere il prossimo capitolo [SM=g8149]
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Lezioni di Spagnolo - parte seconda
Lezioni di Spagnolo - parte seconda.

6 Dicembre 1792, Francia Meridionale.

Ignaas in sella al suo destriero galoppava. Galoppava insieme al suo reggimento verso gli spagnoli, figli di un impero in decadenza ma orgogliosi come nessun altro.
Lui, invece era figlio di un altro impero...quello che in quel momento dominava sul globo. Mentre vi pensava ,quasi inconsciamente gettò lo sguardo sulla propria divisa e sorrise: si, era contento di essere olandese.
Nuvolette di fumo erano tutte attorno e non erano cannoni ,bensì il fiato dei cavalli dell'ottavo reggimento di cavalleria di stanza a Marsiglia.
La battaglia era incominciata quattro ore prima dopo che il suo generale, Harm Persoons, visto l'arrivo dei rinforzi, aveva deciso di attaccare l'armata spagnola, ultimo esercito spagnolo nel sud della Francia e , ormai, ultimo esercito spagnolo a nord di Madrid.
Gli spagnoli si erano asserragliati nei pressi di un caseggiato, aspettando le prime mosse da parte degli orange. Persoons aveva fatto mettere l'artiglieria fissa e mobile molto avanzata eppure era stato costretto ad avanzare...il nemico era ancora troppo distante e non si poteva stuzzicare con un allegro bombardamento. Inoltre gli iberici avevano degli ottimi cannoni che, come se fossero magici, a grande distanza riuscivano talvolta a colpire i reggimenti di fanteria. Ecco allora che Ignaas e i suoi erano entrati in scena affiancati da dragoni leggeri e dai migliori cavalieri. Avevano aggirato i cannoni spagnoli più esposti, all'estremità del fianco destro iberico, e li avevano annientati: il nemico li aveva sacrificati non inviando truppe in aiuto: preferiva tenere il grosso delle forze al riparo.
Intanto Persoons aveva dato ordine alla fanteria di linea e a quella leggera di avanzare in obliquo, in modo da attaccare gli spagnoli sul fianco sinistro, ormai libero da minacce di artiglieria. Il generale orange aveva infatti notato che l'altro cannone spagnolo, per quanto minaccioso, era fisso. Se gli olandesi avessero attaccato gli spagnoli a novanta gradi dalla sua ubicazione, sarebbe stata una minaccia in meno da fronteggiare. E così avevano fatto. Però il nemico si era rivelato più tenace del previsto e, quando le due fanterie si erano scontrate, gli spagnoli non avevano ceduto di un metro. Ecco che allora il generale aveva dato ordine alla cavalleria di attaccare da nord, attraverso un ampio aggiramento, per prenderli alle spalle.
E loro erano lì, con di fronte un reggimento nemico ad aspettarli.
“Caricaaaa”: un unico urlo, spade sguainate.
Mancava qualche centinaio di metri.
Gli spagnoli si stavano sparpagliando...cosa diavolo..
Ancora pochi metri...
Parte dei soldati spagnoli presenti all'estremità della linea del reggimento si mossero di scatto per posizionarsi ai fianchi..
Malgrado il freddo, Ignaas cominciò a sudare intuendo cosa stava per accadere.
Ma ormai era troppo tardi.
Cento metri.
Cinquanta.
Impatto: la cavalleria olandese si infranse contro uno dei lati del quadrato che aveva formato la fanteria iberica. Ignaas colpiva affannosamente con la sua spada i fanti ma capì che erano senza speranza: non erano riusciti a far breccia e ora venivano respinti. Anzi, quella era diventata una trappola mortale. Non seppe mai quanto tempo passò prima del momento in cui venne dato l'ordine di ripiegare, ma sembrò una eternità. Perdeva sangue da una gamba e a stento si tenne in sella mentre vedeva gli altri cadere. Uno dopo l'altro. Un massacro. Divenne una rotta.
Si salvò, fortunatamente, e seppe in seguito come si era svolta la battaglia del grosso delle forze: le fanterie si erano massacrate a vicenda e solo sfruttando il cedimento del fianco sinistro spagnolo, gli olandesi con gravi perdite erano riusciti a mettere in rotta gli spagnoli.

Quella battaglia poteva essere il trampolino di lancio per Persoons e invece era diventata una vittoria di Pirro. Ignaas sapeva benissimo che le mosse del suo generale erano state dettate anche dalla foga di mettersi in mostra: ora che Landseer era morto tutti i generali, chi più chi meno, sognavano di ottenere il comando supremo delle truppe olandesi in Spagna. Madrid era caduta due anni prima ma, accecati dalla voglia di dimostrare il loro valore avevano lasciato Madrid di fatto sguarnita, con poche truppe a presidiarla: una armata spagnola, seppur non numerosa, aveva aggirato l'esercito olandese che le dava la caccia nei Pirenei ed aveva preso la capitale. Era in corso quindi il secondo assedio olandese di Madrid.

“Se la gamba si riprenderà potrò partecipare all'assalto in Africa agli avamposti spagnoli” pensò Ignaas. Era solo questione di tempo e gli olandesi avrebbero messo sotto scacco definitivamente gli Spagnoli: dopo aver strappato Milano e la Savoia agli iberici (e la prima donata a Genova), le Province Unite avevano assistito alla conquista di Napoli da parte degli Stati Italiani.
Di Spagna in Europa presto non se ne sarebbe più parlato.


Ecco la battaglia:
















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Vendetta – parte 1


28 Agosto 1795, Hannover

“Suvvia, poi non è così male combattere contro gli Hannover, Ignaas” disse Klaas all'amico.
“Come no. Presoons alla fine è stato “premiato” per la sua sanguinosa battaglia con gli spagnoli. Una bella campagna in terra tedesca fino al cuore del nemico Hannover. Un solo esercito e un clima inospitale. Speriamo anche stavolta di uscirne vivi: fortunatamente gli Hannover non sono come gli Spagnoli e potremmo pure riuscire a non perdere metà esercito. “ commentò acidamente Ignaas.

Poi si girò e osservò il campo di battaglia: le truppe di linea e quelle coloniali schierate con sui fianchi l'artiglieria. Dietro le truppe di riserva, tra cui la cavalleria. Diede un lieve colpo con le ginocchia al cavallo e si portò qualche metro più avanti, cercando di scorgere l'esercito nemico.

Hannover. Un piccolo principato che aveva dichiarato guerra alle Province Unite oltre cinquanta anni prima e non aveva mai voluto stipulare una tregua. Non aveva neanche osato mai invadere il territorio olandese e la sua flotta era stata distrutta anni prima. Ma la Repubblica non dimentica e, malgrado non fosse una minaccia imminente, voleva chiudere i conti una volta per tutte. Inoltre, pensò Ignaas, era meglio tenere occupati gli eserciti olandesi visto che l'unico terreno di scontro in Europa per la Repubblica era ormai solo la Tunisia, roccaforte spagnola. Quello si che era un terreno dove un soldato poteva farsi valere e, perchè no, ottenere premi e promozioni. Opportunità che una campagna di secondo piano, condotta da un generale in declino, non poteva offrire.

“Guarda, stanno arrivando!” esclamò eccitato l'amico.
Persoons era riuscito a provocare i tedeschi e questi avevano mosso la loro armata di stanza a nord del principato contro le truppe orange.
Vide il vessillo nemico e le truppe di fanteria...presumibilmente milizia, avanzare.
Erano parecchi. Anzi erano più di loro. Era l'alba e una nebbia avvolgeva il bosco vicino.
Passò qualche minuto e sentì il rombo dei cannoni: proiettili a calce viva venivano scagliati contro la fanteria che avanzava.
Poi la cavalleria Hannover si scagliò contro il fianco sinistro olandese, in particolare contro l'artiglieria ma fu presto fermata dalla fanteria di linea e da quella leggera.
Intanto un reggimento di fanteria di linea e due di cavalleria avanzarono sganciandosi dal fianco destro orange per bloccare l'avanzata del fianco sinistro Hannover. Un reggimento si nascose nel bosco e l'altro, insieme alla fanteria, sbarrava il passo ai nemici.
Ignaas si guardò attorno: nessun segnale. Per ora l'ottavo reggimento sarebbe rimasto a guardare.

Il grosso della fanteria tedesca ormai si era scontrato con la prima linea oladnese che teneva dannatamente bene, osservò soddisfatto Klaas. Urla e spari. Sangue e clangore di spade e baionette. Era difficile rendersi conto di quanto tempo passava realmente, sta di fatto che ad un certo punto qualche unità nemica si diede alla fuga e, come un incendio che si propaga in una foresta, l'esercito Hannover in breve era in rotta. E l'ottavo reggimento era chiamato ad inseguire. A spade sguainate la cavalleria massacrò i fuggitivi, un numero incalcolabile di nemici. Ignaas tranciava teste,braccia, colpiva alla schiena le truppe tedesche. Ma non c'era onore in una simile impresa. A fine battaglia, disgustato più del solito, si chiuse in cupo silenzio e apprese che la prossima tappa sarebbe stata la capitale del principato.








il nostro Ignaas che insegue il nemico:




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Vendetta - parte II
Hannover ,15 Novembre,1796

Ignaas si strofinò velocemente le mani,avvolte da guanti di pelle, mentre soffici fiocchi di neve cadevano attorno a lui posandosi sul candido campo di battaglia. Un pallido campo che presto si sarebbe colorato. Di rosso.
Si stava posizionando con i suoi commilitoni sul solito fianco destro dell'esercito e osservava, piuttosto preoccupato, le truppe nemiche avanzare in lontananza: Persoons, galvanizzato dalla sua ultima vittoria contro Hannover, aveva osato troppo lasciando l'armata di rinforzo troppo indietro e ora era circondato da truppe nemiche. Da solo. La sua armata era stata intercettata e Persoons doveva dare battaglia. I tedeschi si erano rafforzati dall'ultimo scontro e questa armata non era più composta da semplice milizia, era un vero esercito con cavalleria e artiglieria di tutto rispetto.
Faceva un freddo incredibile, da gelare il sangue.
Maledisse il giorno in cui aveva deciso di arruolarsi sognando le terre calde spagnole o caraibiche.
Nel giro di un'ora l'esercito era nell'assetto voluto dal generale orange e ormai i primi rombi di cannoni incominciavano a farsi sentire. Klaas cavalcava più avanti e, come al solito, era ottimista. Una qualità o un difetto, si chiese Ignaas mentre vedeva i fanti olandesi caricare i fucili.

Arrivò per prima la cavalleria. Che cercò di aprirsi una breccia nelle truppe olandesi che, estratte le baionette, resistevano con qualche difficoltà. Non era un buon segno, pensò il giovane cavaliere, di solito quelle erano solo piccole scaramucce...
Mentre era perso nei suoi pensieri quasi non si accorse dell'ordine che venne dato all'ottavo reggimento di cavalleria: il suo.
Dovevano spostarsi velocemente, aggirando una radura, per colpire al fianco la fanteria Hannover, ormai impegnata con quella olandese. Nessuno li disturbò.
“Cuneooo”
La cavalleria si dispose nella formazione a cuneo.
Ma qualcosa era andato storto. La fanteria tedesca aveva la meglio su quella orange. Dalla sua posizione ovviamente Ignaas non poteva rendersi conto dell'andamento generale della battaglia ma vide alcuni soldati olandesi retrocedere e addirittura darsi alla fuga. Non si rese quasi conto che l'ottavo reggimento intanto si era ritrovato ad essere circondato da truppe rosse. Mentre imprecava contro sé stesso e contro quel mediocre generale che li aveva cacciati in quella trappola, alzò la spada e menò fendenti a destra e a manca.

Le baionette nemiche ferivano i cavalli. Nitriti disperati si mischiavano a urla umane. Dobbiamo ritirarci. Date ordine di ritirata! Ma loro ancora combattevano e perdevano uomini con una velocità impressionante. Vide Klaas scomparire tra le fila nemiche e il suo cavallo poco dopo crollare. La fanteria olandese era lontana e in difficoltà. Poi accadde tutto velocemente: il reggimento semplicemente si sfaldò e ognuno si diede alla fuga, pronto a tutto pur di salvarsi la pelle. Erano tutti soldati esperti e coraggiosi ma non erano pazzi. Sarebbero stati uccisi tutti, dovevano tentare di allontanarsi il prima possibile. Ignaas tirò le redini e cercò di aprirsi un varco verso Nord. Aveva la divisa purpurea ormai. Il braccio gli doleva ma era in gioco tutto. Era riuscito a fare fuori due soldati che gli si erano avvincinati e a ferire un fante che aveva cercato di buttarlo giù dalla sella. Uno spiraglio si apriva...
A pochi metri da lui, doveva soltanto travolgere quei due fanti e...
..la lama penetrò nel suo fianco sinistro come una lama nel burro. Ignaas lanciò un urlo di dolore e capì che era finita. Ebbe il tempo di vedere il suo cavallo crollare. Non aveva più la forza nemmeno di saltare dalla sella in un disperato tentativo. Mentre cadeva pensò a Janna e ai suoi progetti di matrimonio. Pensò a suo padre e alla casa in campagna. Pensò a Klaas, compagno di tante battaglie e sopratutto di feste e licenze. Pensò all'assurda guerra che Persoons aveva condotto in quel luogo freddo e desolato.

Poi fu tutto buio.








Ignaas nel suo ultimos scontro




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davvero molto bella la narrazione e interessante la campagna intera,potresti dirmi come fare tutte quelli screenshot?così posso abbellire il mio povero AAR con qualche foto
24/09/2009 20:13
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Vicino Tangeri, 29 Febbraio 1799


“Fuegoooo” e un palla di cannone si schiantò contrò l'edificio facendo volare pezzi di pietra ovunque. Una nuvola spessa di polvere si alzò e Dick Shuyler, generale olandese, si soffermò ad analizzare attentamente la posizione del nemico iberico.
“Dannazione, sono arrivati troppo presto, signor Courtlands! Faccia arretrare la fanteria,poco per volta ma a passo sostenuto.”
Per quella impresa era stato affiancato dall'esperto generale Courtlands,veterano della guerra in India, uomo tutto d'un pezzo mica come i nuovi ufficiali dell'esercito cresciuti nelle agiatezze in Europa.
“Subito. Suppongo che comunque dovremmo mantenere pressione sul nemico a Nord con la fanteria leggera o sbaglio?”
Velatamente l'esperto condottiero lasciava intendere la tattica che avrebbe seguito e Dick non era certo così sciocco da non prenderlo in considerazione.
“Certo. Spostiamo il grosso delle truppe e l'artiglieria vicino a quel caseggiato. La grande battaglia presto avrà inizio e non possiamo farci cogliere impreparati.”
Quello sarebbe stato indubbiamente uno scontro finale, la battaglia che avrebbe potuto spazzare una volta per tutte la Spagna dal Marocco e ridurla ormai ad uno Stato di secondo piano. La fine di un Impero. E la fine di un'epoca. E lui era lì, dopo un decennio di scaramucce, per poter entrare nella storia a fianco di Van de Vondel e Landseer.
Era riuscito ad intercettare, nei pressi di Tangeri, una piccola armata nemica. In suo soccorso stava giungendo l'esercito di Tangeri. Il problema è che aveva sperato di poter eliminare con tutta calma la prima per poi occuparsi del secondo. Invece quest'ultimo era arrivato. Doveva muoversi e occupare prima di lui il paesino.
La fanteria sotto il rullo dei tamburi si muoveva per occupare gli edifici. Intanto gli Spagnoli prendevano la mira..
Era una calda giornata estiva. Peccato rovinarla con un bagno di sangue..
Si spostò con la sua guardia verso la parte meridionale dell'agglomerato e diede ordine agli ufficiali circa la disposizione delle truppe:
avrebbero dovuto posizionarsi a Nord, pronte ad accogliere il nemico con il piombo. Una truppa avrebbe occupato il grosso edificio principale.
La Cavalleria sul fianco destro dato che il nemico stava avanzando. Dove diamine erano i cannoni? Avrebbe desiderato un'artiglieria più efficiente per una volta..
Il generale sapeva che si giocava la reputazione con quella battaglia e probabilmente anche la vita dato che gli spagnoli non sembravano molto inclini a fare prigionieri. La Spagna, ormai occupata dalle Province Unite, si era ribellata per ben tre volte. Orgogliosi fino alla fine, gli iberici. Per fortuna c'era il protettorato portoghese a guardare le spalle al gigante olandese tanto che quest'ultimo diversi anni prima gli aveva donato la Sardegna. Il suolo italico intanto era conteso da Genova e Stati Italiani che si massacravano a vicenda. Forse in futuro l'Olanda avrebbe riportato la pace anche là.
Gli scontri incominciarono e il paese fu sotto il fuoco nemico. Il villaggio era saldamente in mano olandese ma la pressione spagnola a Nord era tale che non avrebbero potuto resistere per molto con soli 4 reggimenti e un cannone di copertura.
“Dobbiamo spostare rapidamente tutte le truppe a Nord! Ormai le truppe Spagnole della prima armata sono in fuga. Ci servono minuti.” esclamò Courtlands, insolitamente teso.
Shuyter diede gli ordini necessari e sperò che il fronte principale reggesse per almeno metà di un'ora, dando il tempo alle truppe di rinforzo di giungere. Intanto doveva impegnare anche la poca cavalleria che aveva per tenere a freno gli spagnoli. Spagnoli che stavano distruggendo il caseggiato,ormai quasi tutto in fiamme. Volavano pezzi di muro da tutte le parti e dovette spostarsi per avere una visuale sgombra da polvere e macerie della battaglia. Tre bocche di fuoco nemiche.
Dovevano essere fermate a tutti i costi.
Courtlands, come se gli avesse letto nel pensiero, si offrì di attaccare con la sua guardia un cannone nemico. Shuyter sapeva di non avere scelta. E sapeva anche che era una missione suicida. Mentre ammirava affascinato l'uomo che lo aveva accompagnato in quella campagna per oltre quindici anni, si rese conto che le truppe olandesi erano allo stremo.
Dopo pochi minuti vide Courtlands caricare e distruggere una postazione d'artiglieria per poi essere circondato. Incredibilmente la sua guardia riuscì a cavarsela e a dare man forte alle sfinite truppe coloniali che sostenevano l'impatto e la pressione nemica. Ma ancora vi erano due cannoni operativi, tra i quali uno che sparava in continuazione piccoli proiettili, senza fermarsi mai..
Avrebbe desiderato avere un simile armamentario, ma era ancora al di là di Gibilterra, presso le truppe di stanza a Madrid, per soffocare eventuali future rivolte.
Il tempo passava e ormai si combatteva casa per casa.
Qualche truppa andava in rotta ma nessuno,Spagnoli e Olandesi, erano pronti a cedere.
Poi due truppe orange si diedero alla fuga e mentre Shuyter valutava seriamente la possibilità di ritirarsi, arrivarono finalmente i rinforzi olandesi.
Si susseguirono ordini voli a fare sopraggiungere il prima possibile questi ultimi e, sopratutto, a eliminare l'artiglieria nemica. Dopo due ore circa, gli Olandesi, sempre più stremati, avevano in mano la battaglia e poterono mettere in fuga le rimanenti truppe spagnole.
Aveva perso un'enormità di uomini ma aveva anche annientato gli Iberici.
Quasi non ci credeva: Tangeri era ad un passo!
Il tramonto spagnolo era definitivo: rimaneva suolo iberico in Europa solo l'Algeria.
Le Province Unite erano la prima potenza al mondo.
L'Europa sarebbe stata dominata dai tre Imperi: Province Unite, Polonia-Lituania e Russia.
Il Mondo solo dalle Province Unite.
E ora che Prussia e Ottomani avevano rotto l'alleanza con l'Olanda, forse sarebbero stati inghiottiti da una delle tre potenze europee.
Lo Statholder si comportava sempre più come sovrano e Shuyter non si sarebbe stupito di fronte ad un Re olandese in futuro.
Sospirò e mentre vedeva bruciare il paesino, prese coscienza che per qualche anno ci sarebbe stato un certo equilibrio in Europa.
Era tempo di cambiamenti, era tempo di pace.

Sei mesi dopo Tangeri cade. Viene ceduta ai Mammelucchi,protettorato olandese. L'Olanda è il Paese più ricco e potente al mondo. Domina su Francia e Spagna e ha tutte le colonie del Sud America. Inoltre ha il controllo del commercio mondiale dopo aver, da sola, stroncato la pirateria.
Controlla quasi interamente il subcontinente Indiano.



Dirk Shuyler viene promosso comandante in capo delle armate olandesi occidentali.
Ignaas Courtland diverrà Ministro della Guerra.





























FINE

Grazie a tutti di aver seguito le olandesi vicende!!!

x windir: io uso Fraps. Te lo consiglio. Ricordati che nella versione Freeware Fraps salva solo immagini bitmap (grandicelle) ergo quando le carichi su imaheshack ricordati di averle già convertite in JPEG.


OT: qualcuno mi sa consigliare la prossima fazione con cui giocare??
Pensavo all'Austria o alla Russia...campagna Prestigio stavolta..
[Modificato da Generale Amulio Valerio 24/09/2009 20:17]
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aaah...che bellissimo AAR,molto interessante,grazie per il consiglio! :)
secondo me dovresti usare l'austria,nella mia campagna con la russia se non fosse per il tradimento polacco sarei nella pace più assoluta,i nemici sedati e la persia alleata a sud (per ora)
[Modificato da +windir+ 24/09/2009 21:43]
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