SOLDATI E GUERRE A BISANZIO - il secolo di giustiniano
di Giorgio Ravegnani
Società editrice il Mulino
Euro 12,50
"Il secolo di Giustiniano fu segnato da una lunga serie di grandi guerre combattute in Oriente, nei Balcani, in Africa, in Italia e nella Spagna visigota, guerre nel corso delle quali i generali di Bisanzio seppero dare prova di abilità, sfruttando tutti gli elementi a loro favore: la migliore qualità delle truppe, la conoscenza del territorio per condurre una guerriglia estenuante e il controllo dei mari. Ma, nonostante l'esercito bizantino, erede della tradizione romana, fosse una formidabile macchina da guerra, il contemporaneo impegno in diverse regioni rappresentò uno sforzo immane per l'impero, da sempre a corto di soldati e con un'organizzazione militare spesso indebolita da crisi interne. Il libro ripercorre in una documentatissima sintesi le campagne di riconquista e quelle difensive combattute da Bisanzio, descrivendo gli assedi, le battaglie di terra e di mare, la diplomazia, le formazioni militari e le tattiche, senza tralasciare i costi della guerra."
Volumetto davvero ben fatto, piccolo ma esauriente e scorrevole, aiutato da molti riferimenti interessanti allo Strategikon dell'imperatore Maurizio, che permette di ripercorrere un secolo di costose e cruente campagne di guerra, esaltanti vittorie ma anche disastrosi rovesci su tutti i fronti.
Forse alla luce di questa lettura qualcuno (come il sottoscritto) sarà portato a rivalutare in negativo la figura di Giustiniano che ha sperperato una folle ricchezza nella costruzione di un castello di carte crollato immediatamente dopo la sua morte danneggiando profondamente la spina dorsale dell'impero bizantino.
[Modificato da luifik 26/06/2009 14:14]
Exaudi, regina tui pulcherrima mundi,
inter sidereos, Roma, recepta polos
« L'imperatore mio figlio è un sovrano capace, ma non di questi tempi, perché vede e pensa grandi cose, quali servivano ai tempi felici dei nostri avi. Invece oggi, che gli eventi ci incalzano, non di un imperatore ha bisogno il nostro stato, ma di un amministratore. Ho paura che dalle sue idee e iniziative deriverà la rovina di questa casata. »