14/02/2009 11:59 |
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| | | OFFLINE | Post: 916 | Registrato il: 25/09/2008 | Sesso: Maschile | Centurio | |
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Diceva bene un grande esperto del calcio, l'Italia non è mai stata nella teoria e qualità (sebbene non mancasse) degli uomini la più forte.
Ma la nostra superiorità deriva dal sapiente uso tattico, mentre spagnoli e altri si guardarono allo specchio per 100 anni, fermandosi al gusto estetico del calcio, noi abbiamo, nei momenti migliori della nostra nazionale, la cinicità e concretezza nel vincere, una mentalità disposta al sacrificio e alla determinazione.
Nel passato il catenaccio, tanto bistrattato, è stata una genialata in realtà. L'Italia con uno scontro frontale uscirebbe molte volte male contro un'altra potenza, invece usa la tattica di cedere terreno, di creare ostacoli all'avanzata dell'avversario, lo costringe a scoprirsi e rischiare, per poi essere colpita da un fulminante contropiede. Se volete delle analogie, è un pò la tattica dei russi conto napoleone e un pò una blitzkrieg. In entrambi i casi l'inferiorità teorica ha infine prevalso sulla superiorità dell'avversario.
Infine, lancio una provocazione. La spettacolarità del calcio è indubbiamente bella, ma nel corso del tempo, cosa viene ricordato, lo spettacolo estetico o la vittoria? |
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