Come per ogni cosa è importante l'uso che se ne fa. Che si utilizzi per gli sms ha anche un senso (brevità, economia, etc.) che si usi sempre ed ovunque è un orrore. Il problema vero è questo, non condanno il ragazzo che lo usa nella chat e sul cellulare ma il primo che mi scrive xkè nel compito lo butto dalla finestra. Bisogna educare i giovani ad usare il mezzo adeguato al contesto adeguato, ve lo immaginate un ragazzo che scrivesse al presidente della Repubblica "xkè tt noi nn possiamo far altro ke xerorare la causa"? Cosa da togliergli la cittadinanza. Il ragazzo che protesta evidentemente non ha capito che c'è un modo per parlare e scrivere tra giovani ed un modo per parlare e scrivere con altri.
Per le abbreviazioni non mi stupisco, anche nel medioevo, dove carta ed inchiostro costavano, gli amanuensi abbreviavano, ove possibile, le parole (per esempio per indicare fuerunt scrivevano fuere_ con il trattino sotto la e finale per indicare l'abbreviazione). La stessa stenografia è nata per motivi d'economicità e mancanza di tempo, certo se poi lo stenografo scrivesse anche un articolo in quel modo lo prenderebbero per scemo.
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)