06/01/2009 12:45 |
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| | | OFFLINE | Post: 554 | Registrato il: 13/07/2007 | Città: ROMA | Età: 38 | Sesso: Maschile | Centurio | Stupor mundi | |
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La tattica classica (con i romani) è:
Doppia linea di legionari e, fra le due, una linea di arcieri. Una coorte di pretoriani dietro la seconda linea di legionari, in modo da proteggere le catapulte. Il Generale schierato dietro i pretoriani, insieme al resto della cavalleria.
Inizialmente bombardo il nemico con tutto il bombardabile, nel frattempo faccio avvicinare la fanteria fino alle linee nemiche. se il numero dei miei arcieri è nettamente superiore a quelli del nemico, aspetto che le mie truppe da tiro abbiano fino i proiettili, altrimenti, carico il più in fretta possibile (con la prima linea) il centro dello schieramento nemico. La manovra della cavalleria è condizionata da quella nemica: se i nemici hanno una cavalleria preoccupante, tendo a schierare le mie unità su entrambe le ali; ma nella maggior parte dei casi, schiero tutte le unità, compreso il generale, su un unico lato; li faccio entrare in contatto con la cavalleria nemica per poi attaccare alle spalle i fianchi dell'armata avversaria che ha nel frattempo agirato la mia prima linea. La seconda linea la faccio entrare in campo a sprazzi, dove vedo che la battaglia non va al meglio. Nel frattempo la cavalleria dà il colpo di grazia all'esercito che mi affronta creando un effetto domino che manda in rotta una dopo l'altra tutte le unità; le faccio infatti attraversare praticamente tutto il fronte di battaglia, da un capo all'altro, finchè il nemico non è sgominato.
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