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Martello da guerra

Ultimo Aggiornamento: 15/04/2008 21:49
14/04/2008 22:02
è esistito storicamente?
In moltissime opere fantasy, videogiochi, giochi di ruolo e librogame, il martello da guerra è rappresentato come un grande martello utilizzato in combattimento con proprietà diverse dalla mazza.
In base a personali ricerche su una vecchia enciclopedia e su internet non ho trovato niente se non come una versione diversa, un termine diverso della mazza.
Coloro che fossero un pochettin esperti della storia medievale mi saprebbero dire se il martello da guerra, come arma autonoma, è storicamente esistito? [SM=g8152]
[Modificato da Fabius Maximus 15/04/2008 17:53]
15/04/2008 01:37
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Tribunus Laticlavius
Fabbro del forum
nel medioevo ne dubito fortemente...sicuramente mazze a volontà ma martelli credo proprio di no!
cmq cercherò di informarmi meglio...mi hai messo il dubbio
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Quisque est Barbarus alio
15/04/2008 11:24
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dopo rapida ricerca, ho trovato questa pagina su wikipedia, versione english: http://en.wikipedia.org/wiki/War_hammer. Ti faccio un rapidissimo riassunto.

fu arma tardo medievale (1300-1400) da impatto, usata nella versione lunga, simile all'alabarda, contro la cavalleria e in quella corta nel corpo a corpo. successivamente fu introdotto uno spunzone su un lato del martello per aumentare l'efficacia dell'arma.
Il martello da guerra fu introdotto come risposta all'evoluzione delle armature, che divenivano con lo scorrere del tempo sempre più difficili da penetrare con le spade. il martello, provocando un danno da impatto/pressione, e quindi distribuendo una forza molto grande su una superficie limitata senza il bisogno di perforare tale superficie, non aveva questo tipo di problema.
Nella versione lunga, immagino, poteva essere usata contro le zampe di cavalli per farli cadere e finire il cavaliere a terra.

nella stessa pagina vedi il risultato di uno scontro non amichevole tra un martello da guerra e un cranio e qua un po' di immagini di alabarde, picche e martelli:

http://www.myarmoury.com/feature_spot_poleaxe.html
Il movimento è la sottrazione dell'intelligenza all'organizzazione sociale del consenso. Il che la rende più deficiente. Probabilmente anche più cattiva.
L'intelligenza sotratta al sistema di organizzazione sociale è intelligenza libera.
L'intelligenza libera è destinata al nihilismo.
ADDIO, SBANCOR

Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali porti gli uomini a mettersi nelle mani del primo padrone che si presenti loro. In effetti, nella vita di ogni popolo democratico c'è un passaggio assai pericoloso. Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente della civiltà e dell'abitudine alla libertà, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.

Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono più a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti.In casi del genere, non sarà neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono:saranno loro stessi a privarsene volentieri...Se un individuo abile e ambizioso riesce ad impradonirsi del potere in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso. Basterà che si preoccupi per un po di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto. Che garantisca l'ordine anzitutto! Una nazione che chiede al suo governo il solo mantenimento dell'ordineè già schiava in fondo al cuore, schiava del suo benessere e da un momento all'altro può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla. Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.

Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo delle moltitudini rappresentate da pochi uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all'universale immobilità disponendo a capriccio di ogni cosa: cambiando le leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani indegne e deboli possa cadere un grande popolo.
Alexis de Tocqueville. "La democrazia in America", 1840

Regole per un Paese Semplice
1.eliminare i dubbi. Il Paese Semplice è un paese a priori.
2.ridurre il mondo a verità necessarie. X è sempre uguale a X. Il Paese Semplice ammette solo identità.
3.eliminare le minoranze. Nel Paese Semplice democrazia fa rima con maggioranza.
4.eliminare l'informazione. Il Paese Semplice ammette solo tautologie

OMNIA SUNT COMMUNIA!
15/04/2008 12:45
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La versione lunga poi doveva essere particolarmente difficile da usare: contro un avversario armato di spada e scudo la vedo molto male... almeno l'alabarda la puoi usare di punta come una lancia...
15/04/2008 12:59
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mi par di capire che alabarde, picche e martelli andassero via via sempre più somigliandosi e unificando in un'unica arma le migliori caratteristiche di svariati tipi di arma bianca: lunghe, da taglio, da impatto e da perforazione. Se ci fai caso, dalle foto si vede che molte alabarde presentano un piccolo martello sull'altro lato della lama da taglio e una punta sull'asta che poteva all'occorrenza trasformarla in una picca.
Praticamente divennero armi universali, valide contro lo cavalleria e contro la fanteria. terribilmente efficaci, credo, ma certo non molto facili da manovrare tanto da dover richiedere un bel po' di addestramento, immagino.
Il movimento è la sottrazione dell'intelligenza all'organizzazione sociale del consenso. Il che la rende più deficiente. Probabilmente anche più cattiva.
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Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono più a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti.In casi del genere, non sarà neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono:saranno loro stessi a privarsene volentieri...Se un individuo abile e ambizioso riesce ad impradonirsi del potere in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso. Basterà che si preoccupi per un po di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto. Che garantisca l'ordine anzitutto! Una nazione che chiede al suo governo il solo mantenimento dell'ordineè già schiava in fondo al cuore, schiava del suo benessere e da un momento all'altro può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla. Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.

Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo delle moltitudini rappresentate da pochi uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all'universale immobilità disponendo a capriccio di ogni cosa: cambiando le leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani indegne e deboli possa cadere un grande popolo.
Alexis de Tocqueville. "La democrazia in America", 1840

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1.eliminare i dubbi. Il Paese Semplice è un paese a priori.
2.ridurre il mondo a verità necessarie. X è sempre uguale a X. Il Paese Semplice ammette solo identità.
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OMNIA SUNT COMMUNIA!
15/04/2008 13:09
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Giusto, giusto. Armi efficaci contro un po' tutti i nemici.

Immagino che questo riducesse anche la "specializzazione" della fanteria: prima divisa in "anti-cavalleria", "anti-corazze" e "anti-fanteria", poi multifunzione.

Ma gli scudi? Uno scudo è una difesa quasi insostituibile negli scontri corpo a corpo, non dev'essere stato uno scherzo rinunciarvi.
15/04/2008 13:45
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Di sicuro non è mai esistito in questa forma molto usata nelle opere fantasy:



La tendenza era, come è stato detto, usare teste acuminate per perforare elmi e armature; una testa larga come quella "fantasy" non avrebbe alcun senso in realtà oltre a essere pesantissima e poco maneggevole
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-HUMANITAS- Sapere aude
Quando gli dei non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo, solo

Homines sumus, lux ac tenebra mundi, dramatis personae in aequore universi
Maledetti, trafitti dalla passione, l'amore ci sopravvive, l'arte ci rende immortali
La tristezza è il nostro destino; ma è per questo che le nostre vite saranno cantate per sempre, da tutti gli uomini che verranno

-Dove c’è molta luce l’ombra è più nera-

"Sopravvivranno le catastrofi e le rovine; trionferà il caos, ma di tanto in tanto verrà anche l'ordine. La pace s'instaurerà di nuovo tra le guerre; le parole umanità, giustizia, libertà ritroveranno qua e là il senso che noi abbiamo tentato d'infondervi. Non tutti i nostri libri periranno; si restaureranno le nostre statue infrante; altre cupole, altri frontoni sorgeranno; vi saranno uomini che penseranno e vivranno come noi: oso contare su questi continuatori che seguiranno ad intervalli regolari lungo i secoli, su questa immortalità intermittente. Cabria si preoccupa di vedere un giorno il pastoforo di Mitra o il vescovo di Cristo prendere dimora a Roma e rimpiazzarvi il pontefice massimo. Se questo giorno venisse, il mio successore lungo i crinali vaticani avrà cessato di essere in capo di una banda di settari per divenire una delle espressioni dell'autorità universale. Erediterà i nostri palazzi, i nostri archivi; differirà da noi meno di quello che si potrebbe credere. Accetto con calma le vicissitudini di Roma eterna" (Memorie di Adriano, M. Yourcenar)

"Questo è il motivo per cui sostengo che Kurtz era un uomo notevole. Aveva qualcosa da dire. La disse. Visto che anch’io ho dato un’occhiata oltre il limite, comprendo meglio il senso di quello sguardo fisso che non distingueva la fiamma di una candela, ma che era grande abbastanza da abbracciare l’universo intero, acuto abbastanza da penetrare tutti i cuori che battono in quelle tenebre. Aveva tirato le somme, aveva espresso il suo giudizio. “Che orrore, che orrore”. Era un uomo notevole. […] Il suo grido era un’affermazione, una vittoria morale pagata a costo di innumerevoli sconfitte, di abominevoli terrori, di abominevoli soddisfazioni. Ma è stata una vittoria. Forse tutta la saggezza, tutta la verità e tutta la sincerità sono concentrate in quell’inapprezzabile attimo in cui superiamo la soglia dell’invisibile, forse" (Cuore di tenebra, J.Conrad)
15/04/2008 17:44
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ah beh certo quello fa scena ma al massimo è utile a piantare i picchetti di una tenda da campeggio per giganti [SM=g8119]
15/04/2008 20:40
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Praefectus Fabrum
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Si infatti il martello d'arme, ametà tra una piccozza e un martello, lo conosciamo bene. QUello che intendeva Fabius Maximus è il classico martellozzo tozzo da nano, plurirappresentato in giochi di ruolo e altre ambientazioni fantasy. Il problema è che un maglio (il martellone da fabbro) sarebbe scomodissimo da usare...
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"Tantum religio potuit suadere malorum" Lucrezio 1° Libro De rerum nature
"Veloce come il vento. Silenzioso come la foresta. Invasivo come il fuoco. Fermo come la montagna." - Takeda Shingen




Su internet sono (solo per MTW2):
ALEKSANDER NEVSKIJ

15/04/2008 21:00
io veramente non lo conoscevo il martello d'arme; la prima volta che ne ho letto è stato nella saga di Lupo Solitario il librogame e sì è vero che mi riferisco in generale al martello fantasy non a quello specifico della foto bella per'altro.)
A cosa si riferisce quella foto ?
Forse alla saga di videogiochi Heroes of Migth and Magic?
15/04/2008 21:44
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a colpo d'occhio direi Warhammer Fantasy
15/04/2008 21:49
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Praefectus Fabrum
Barone Birra
Il martello d'arme è chiamato in italia quello che era nella voce inglese di wikipedia sotto War Hammer, quello è esistito ed ha anche un senso...il maglio da battaglia invece è inverosimile.
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