dankfonicus, 24/03/2008 21:42:
Anche io ho detto che gli autori spagnoli da te citati, come anche i romanzi anonimi quali il Lazarillo, e l'ancor più bello "Vita e avventure di Stefanello Gonzales" (anche se è un po più tardo) sono dei pregevoli lavori e costituiscono dei pilastri per la letteratura iberica....ma nel panorama mondiale non sono all'altezza dei grandi nomi italiani....
Rimaniamo su generi analoghi e tralasciamo l'Italia: Il Lazarillo e lo Stefanello (hanno 50 anni di differenza, ma sono lo stesso genere di letteratura) sono molto godibili e divertenti, ma a mio parere sono sotto, come qualità di scrittura ed intreccio letterario, al "L'avventuroso Simplicissimus" del Grimmelshausen.
Infine su Dante....non puoi applicare la mia affermazione fatta su Cervantes all'Alighiero...perchè lui si staglia in modo assoluto per meriti propri, in quanto prima di lui c'era già stata la pregevole produzione della scuola siciliana....e dopo di lui abbiamo tanti altri grandi (tralascio i nomi che son scontati....)
Ma l´importanza del Lazarillo stá nella descrizione realista dei costumi e usanze della societá spagnola del Secolo d´Oro e nel fatto che fu la prima opera con quelle caratteristiche, l´avventuroso simplicissimus del Grimmelshausen é posteriore e si rifá al genere letterario aperto dal Lazarillo, dunque, se é un opera che apre una nuova corrente letteraria..insomma, penso sia da considerarlo importante non solo nel paese dove si creó ma internazionalmente, idem per il Don Chisciotte, che se parliamo d´intreccio letterario, é vastissimo, con una miriade di sotto storie dentro la storia generale che si confondono tra la realtá e la finzione, che passano dall´essere sottostorie a entrare nella storia principale.
Su quello dell´eroicomico...mai sentito dire, per quello ho detto pateticomico, proprio perché nel Don Chisciotte di eroico ce poco.
Poi, quando io leggo che le opere teatrali sviluppate e le poesie di Lope de Vega e Moliere influirono sostanzialmente negli autori italiani, che cercavano di rinnovare il genere teatrale e di crearne un genere tutto suo...bé, secondo me sono importanti, cosí come lo é Shakespeare.
Sulla storia della tua affermazione di Cervantes...bé dimmi un opera simile per qualitá e innovazione prima del Chisciotte...no ce. Ovvio che non posso applicare la tua affermazione su Dante, per quello ho detto che non era vero, ma era per farti vedere che é un affermazione erronea dire che il Chisciotte viene ingigantito perché non c´era niente. Altro esempio sarebbe come porre quell´affermazione tua a Tolstoi o Dostoievski per la letteratura russa...visto che non c´era niente, vengono ingigantiti...o lo stesso per Goethe per la letteratura tedesca...cioé, non sono applicabili per niente, idem per Cervantes.
Ce poi da considerare la natura tutta diversa dalla quale nascono le varie letterature durante il medioevo.
Perché nella penisola Iberica, durante il 1200, mentre che Alfonso X il Saggio componeva le sue "Cantigas", nella zona di cristiani conversi a islamici e islamici convertiti a cristiani ed ebrei, una ricchezza culturale inesistente in altre zone, si componevano le Jarchas, venivano tradotte, nella Scuola di Traduzione di Toledo, tutte le antiche opere della letteratura greco-romana, in quei tempi in mani solo a Bizantini e nel mondo Islamico, venivani tradotte simultaneamente, in convivenza tra le due culture, all´arabo e al latino.
Cioé, sono poi nature tutte diverse, vicende storiche tutte diverse.
Come la nascita dell´Umanesimo e del posteriore Rinascimento in Italia, favorito dalla caduta di Costantinopoli e l´arrivo di ingenti opere al territorio italico, mentre che nella penisola Iberica si andava al contrario e la ricchezza culturale e la pacifica convivenza in tempi di Alfonso X, si trasformava in espulsione degli ebrei e conquista di Granada a mano dei Re Cattolici (non voglio dire con questo che in Spagna non ci fu rinascimento, anzi al contrario, presto salí sotto l´ondata innovativa proveniente dall´Italia)
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Come i nostri predecessori gli indiani ci accomuna un certo timore del sesso un eccesso di lamentazione per i morti e un costante interesse per sogni e visioni- JIM MORRISON