L'intervento di una grande potenza europea come alleata era indispensabile per raggiungere l'unità, soprattutto perchè da soli non si sarebbe potuta sconfiggere l'Austria. La Francia è stata una scelta logica in quanto la Gran Bretagna non era interessata gli affari europei, e la Russia era troppo lontana.
C'è da dire inoltre che Cavour inizialmente non pensava alla realizzazione di uno stato unito, ma di una confederazioni di stati: il regno sabaudo, ingrandito dall'acquisizione del Lombardo-Veneto, il Granducato di Toscana, lo Stato Pontificio e il Regno delle due sicilie. Fu solo dopo le prime vittorie contro gli austriaci che gli intellettuali dei vari stati spinsero verso l'unificazione.
Per quanto riguarda la politica piemontese dopo l'unità, bisogna dire che il piemonte era l'unico stato ad aver sviluppato uno stato moderno, e nella necessità di introdurre un sistema amministrativo comune era logico che la scelta sarebbe ricaduta sul suo. Le crisi successive erano inevitabili, qualunque forma di governo o di amministrazione si fosse scelta.
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