La più grande comunità italiana sui videogiochi Total War di Creative Assembly
  

Total War: Warhammer | Total War: Attila | Total War: Rome 2 | Total War: Shogun 2
Napoleon: Total War | Empire: Total War | Medieval II: Total War | Rome: Total War

LEGGETE IL NOSTRO REGOLAMENTO PRIMA DI PARTECIPARE. PER FARE RICHIESTE DI SUPPORTO, LEGGETE PRIMA QUESTA DISCUSSIONE.

 

 
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

Parliamo di uno dei nostri maggiori motivi di orgoglio militare

Ultimo Aggiornamento: 21/09/2016 12:10
26/04/2007 22:03
OFFLINE
Post: 385
Registrato il: 09/04/2006
Città: PALERMO
Età: 33
Sesso: Maschile
Principalis
é cmq i francesi sn tutti finocchi e non sanno nemmeno cucinare sn un popolo da buttare!!!detto qst è innegabile il fatto che tutti invidiano la nostra storia,mentre noi erigevamo templi e monumenti magnifici i francesi e gli inglesi vivevano nelle palafitte,mentre noi dipingevamo capolavori irripetibili francesi e inglesi nn sapevano nemmeno cs fosse il pennello(i francesi ne erano grandi estimatori),e poi nn è vero che nn siamo più adatti a fare la guerra,noi c siamo nati cn le armi in mano.
"Desidero che ciascuno di voi, viva felice ed in pace, ora che la guerre stanno per finire.
Tutti gli uomini mortali, da ora in avanti, vivranno uniti in un solo popolo e lavoreranno pacificamente per il bene comune.
Dovrete considerare tutto il mondo come il vostro paese, un paese con il migliore governo possibile, con delle leggi comuni, senza distinzione di razza.
Io non faccio distinzione, come altre menti ottuse fanno, fra Greci e Barbari. Non sono interessato alle origini razziali dei sudditi. Li distinguo solamente sulla base delle loro qualità.
Per me, ogni straniero è un greco ed ogni cattivo greco è un barbaro.
Se ci sono delle differenze fra di voi, non dovete risolverle con le armi, ma con la pace. Se ce ne sarà necessità, io agirò come vostro tramite.
Nn dovete pensare a Dio come a un despota autoritario, ma come ad un padre comune, cosicchè la vostra condotta assomigli a quella di tanti fratelli, che appartengono alla stessa famiglia.
Per quello che mi riguarda, io considero tutti, siano essi bianchi o neri, uguali.
E vorrei che non foste solo sudditi del mio impero, ma anche partecipi alleati.
Dovreste considerare il Giuramento che abbiamo fatto stanotte come un Simbolo di Amore".

Alessandro, dal discorso alle truppe a Babilonia

Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)

Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno(Giovanni Falcone)
26/04/2007 22:18
OFFLINE
Post: 1.433
Registrato il: 16/12/2006
Città: MILANO
Età: 44
Sesso: Maschile
Centurio Primus Pilus
Re:

Scritto da: Alessandro Magno III 26/04/2007 22.03
é cmq i francesi sn tutti finocchi e non sanno nemmeno cucinare sn un popolo da buttare!!!detto qst è innegabile il fatto che tutti invidiano la nostra storia,mentre noi erigevamo templi e monumenti magnifici i francesi e gli inglesi vivevano nelle palafitte,mentre noi dipingevamo capolavori irripetibili francesi e inglesi nn sapevano nemmeno cs fosse il pennello(i francesi ne erano grandi estimatori),e poi nn è vero che nn siamo più adatti a fare la guerra,noi c siamo nati cn le armi in mano.


[SM=x506668] [SM=x506668] [SM=x506668] [SM=x506668] [SM=x506668] [[[[
Non mi piaceranno i Francesi, ma non si può dire che la cucina francese faccia schifo, e che non ne siano capaci(anche se quella italiana è la migliore).
Bè sempre a stare a vedere il passato eh? [SM=x506666]
Mentre noi erigevamo templi un bel cavolo, noi non siamo mica i romani. [SM=x506661] [SM=x506678]
Ma anche se fossero i nostri antenati, che merito ne abbiamo??!?!?! [SM=x506661] [SM=x506666]
Non pensi che almeno gli altri invece di guardare al passato, possano vantarsi di ciò che sono oggi??!!?
Ma non sai che paesi come la Francia e l'Inghilterra sono anni luce davanti a noi?!?!?
Invece di guardare al passato, sulle ceneri di un impero morto, di cui non abbiamo meriti, io guardo al presente, cercando di migliorando il mondo odierno.

Comunque insultandoli gratuitamente hai dimostrato quanto sei ancora indietro.

[Modificato da $Elendil$ 26/04/2007 22.20]




27/04/2007 00:24
OFFLINE
Post: 237
Registrato il: 24/07/2004
Città: GROTTOLE
Età: 34
Sesso: Maschile
Immunes
ma ogni volta che entro in questa sezione, trovo sempre queste discussioni! L'italia la WW1 l'ha vinta da sola, il supporto che gli alleati ci davano era esclusivamente nell'AIUTO(attenzione aiuto, no fornitura) della produzione delle NOSTRE armi (esempio il fucile Carcano mod.1891, superiore a molte armi straniere di produzione più recente), di truppe ce ne inviarono poco più che pochissime in aiuto. Come qualkuno ha detto il fronte nostro variava continuamente perchè ad una azione corrispondeva una reazione, ma la differenza è che mentre noi ITALIANI stabilimmo che dopo il Piave, LA MORTE, gli austrotedeschi megalomani, pensando appunto che avrebbero vinto facilmente, non stabilirono il punto di resistenza, e infatti al momento della nostra vittoria tutte le armate furono costrette a tornare a gambe levate in Austria e noi avremmo potuto tranquillamente penetrare nella nazione perdente. Noi all'inizio perdemmo solo per l'incapacità di Cadorna, e infatti appena abbiamo cambiato generale, abbiamo avuto la riscossa. Qualkuno parlava del fatto che noi abbiamo vinto la guerra perchè siamo stati fortunati perchè gli austriaci collassarono...e dove sta la fortuna? Ricordate che la russia usci dalla guerra e gli austriaci poterono riversare le truppe sia sul nostro fronte che su quello francese e se collassarono è solo una colpa loro, non una nostra fortuna, un collasso vuol dire incapacità di produrre, di guadagno ecc. e noi(x una volta tanto anke gli scettici lo ammettano) non siamo collassati, ma siamo riusciti a spremere fino all'ultimo tutte le nostre risorse e i risultati si sono visti. Per quanto riguarda la presa di fiume... ma vi volete ricordare che quelli erano gli anni del fervore NAZIONALISTICO! E poi d'annunzio era, appunto, un fervente nazionalista e alla richiesta negata di annessione da parte della suddetta città,lui si mise a capo degli ARDITI,corpo d'assalto di fanteria temuto da TUTTI(fatto storico non mia considerazione) gli eserciti del mondo, noi oggi li potremmo paragonare a Berserck nordici(emblematica è una foto di un ardito che stringe il fucile in mano, nell'altra il pugnale da battaglia degli arditi e stretta tra i denti una bomba a mano) e ditemi se, x una volta tanto x gli scettici, questo non sia un motivo di orgoglio nazionale... generalizzando un attimo, Ernest Hemingway scrisse del valore dei nostri soldati, elogiandoli e dicendo che nessun esercito poteva vantare i nostri guerrieri. Potrei andare avanti per ore sulla grande guerra, ma voglio passare alla II...
In questa guerra siamo stati sconfitti e umiliati ma io non vedo il motivo di disprezzo e di non elogio alle nostre truppe, che anche senza viveri, senza un armamento adeguato combattevano, combattevano e combattevano fino alla fine e se si arrendevano era solo perchè non avevano la possibilità di combattere(e non x la nostra codardia), a questo punto chiunque si arrende è un codardo? Rommel elogiò i nostri bersaglieri con commenti inaspettati x un generale straniero( questo anke per mettere in evidenza come anke gli stranieri riconoscano il nostro valore). A mio avviso non possiamo nemmeno essere considerati traditori, in quanto noi siamo caduti nella guerra civile (Regno del sud vs Rep. di Salò) e Hitler non è stato tradito dal suo alleato Mussolini.
Abbiamo perso contro la Grecia e chi dice che noi perdevamo per codardia dimostra solo di non conoscere la storia, in quanto persino i greci avevano un armamento (anke se leggermente) superiore al nostro, ma l'inefficenza del nostro stato maggiore la fa da padrona, e nonstante ciò, i nostri hanno combattuto. All'armistizio, atto con cui finalmente ci siamo liberati dal peso nazista, noi con dei semplici fucili (molto presente era ancora il Carcano mod. '91, alquanto obsoleti ormai, e pochi fucili mitragliatori Beretta) abbiamo iniziato a combattere contro i tedeschi, ricordando Cefalonia, e se non fosse stato per la Luftwaffe, la storia sarebbe stata diversa. Questo è uno spunto per dire che gli uomini sono tutti diversi tra loro, ognuno ha il proprio carattere, ma è sbagliato dire che un popolo non ha carattere... Noi siamo un popolo coraggioso e valoroso e chi dice di no, allora vuol dire che non è degno di parlare in post del genere e se l'Italia venisse attaccata, sfido chiunque a non avere quel sentimento patriottico che ti dice di difendere la tua Patria, e se non accade, beh allora andatevene nella legione straniera o in un altra nazione, perchè vuol dire solo che siete italici e non italiani...
Qualcun altro ha detto, parlando di discendenze, che noi non siamo discendenti del popolo romano. Bene, e se è così, perchè non abbiamo i capelli biondi e gli occhi azzurri visto che, nel periodo subito dopo quello romano, siamo stati invasi da popoli che provenivano dal nord(nell'esempio specifico dai longobardi), oppure, perchè non abbiamo gli occhi a mandorla? visto che le popolazioni dei goti sono originarie dell'asia... E' vero, noi siamo stati un popolo che per secoli è stato sottomesso allo straniero, ma alla fine questi, siccome in minoranza, hanno finito sempre di mischiarsi alla massa non essendosi trapiantati in grandi masse sul territorio...
Inoltre penso che il passato sia un ottimo biglietto da visita per ciò che siamo, e noi oggi siamo una delle nazioni + potente al mondo...

Scusate il lungo post ma avevo bisogno di sfogarmi, spero di non avervi annoiato...

[Modificato da Great Legionar 27/04/2007 0.26]

________________________________________________
Benedetto sia l'Eterno, la mia rocca, che ammaestra le mie mani alla guerra e le mie dita alla battaglia. Egli è la mia grazia e la mia fortezza, il mio alto rifugio e il mio liberatore, il mio scudo in cui mi rifugio, colui che rende sottomesso a me il mio popolo



27/04/2007 10:30
OFFLINE
Post: 1.510
Registrato il: 23/09/2006
Città: NAPOLI
Età: 40
Sesso: Maschile
Tribunus
Re:

Scritto da: Great Legionar 27/04/2007 0.24
...omissis..
oppure, perchè non abbiamo gli occhi a mandorla? visto che le popolazioni dei goti sono originarie dell'asia
...omissis

[Modificato da Great Legionar 27/04/2007 0.26]




Quoto tutto il resto, è quello che ho scritto in tutti i post.

Per i goti, nn volendo andare offtopic, le fonti riportano che erano di origine scandinava, provenendo dall'isola di gotland. Scesero, attraversando la polonia, fino al mar nero, dove subirono l'influenza dei sarmati roxolani nel modo di combattere (uso della cavalleria pesante).
Il modo in cui vengono rappresentati in Barbarian Invasion (occhi a mandorla) è totalmente sbagliato.

"Ci vuole la carne nelle salsicce, il fumo se ne esce!" (proverbio)
"Il potere é quando abbiamo ogni giustificazione per uccidere e non lo facciamo " (Schindler's list)



Peninsula Italica Fan



27/04/2007 10:43
OFFLINE
Post: 3.548
Registrato il: 02/08/2005
Città: ROMA
Età: 35
Sesso: Maschile
Praefectus Fabrum
Re:

Scritto da: Alessandro Magno III 26/04/2007 22.03
é cmq i francesi sn tutti finocchi e non sanno nemmeno cucinare sn un popolo da buttare!!!detto qst è innegabile il fatto che tutti invidiano la nostra storia,mentre noi erigevamo templi e monumenti magnifici i francesi e gli inglesi vivevano nelle palafitte,mentre noi dipingevamo capolavori irripetibili francesi e inglesi nn sapevano nemmeno cs fosse il pennello(i francesi ne erano grandi estimatori),e poi nn è vero che nn siamo più adatti a fare la guerra,noi c siamo nati cn le armi in mano.



lo sai che quando noi stavamo ancora sulle palafitte nelle paludi gli iraqeni erano già una civiltà avanzata e fiorente che studiava le scienze e praticava i commerci?
lo sai che quando in italia si era ancora con le clave e le pelli di pecora in egitto si cotruivano le piramidi?
e tu ti senti oggi inferiore ad un iraqeno o ad un egiziano?
io no,perchè siamo andati avanti,rispetto a loro.


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
Lei ha ragione...
E allora perchè dovrei fuggire?"
Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







27/04/2007 12:35
OFFLINE
Post: 2.907
Registrato il: 20/01/2006
Città: ROMA
Età: 35
Sesso: Maschile
Tribunus Angusticlavius
Re di bastoni
Amministratore reduce
Re:

Scritto da: Alessandro Magno III 26/04/2007 22.03
é cmq i francesi sn tutti finocchi e non sanno nemmeno cucinare sn un popolo da buttare!!!detto qst è innegabile il fatto che tutti invidiano la nostra storia,mentre noi erigevamo templi e monumenti magnifici i francesi e gli inglesi vivevano nelle palafitte,mentre noi dipingevamo capolavori irripetibili francesi e inglesi nn sapevano nemmeno cs fosse il pennello(i francesi ne erano grandi estimatori),e poi nn è vero che nn siamo più adatti a fare la guerra,noi c siamo nati cn le armi in mano.




Alessandro Magno II, ognuno ha la sua cultura e VA rispettata!
Non si può odiare un popolo per motivazioni così futili e senza nemmeno conoscerlo a fondo. Anzi ti dirò: non si può proprio dire di "odiare un popolo", perchè quella è gente come noi, cui ognuno ha un carattere, un modo di fare e soprattutto una storia alle spalle.
Si può conoscere un Francese, un Inglese o un Tedesco maleducato con un carattere da buttare, ma non è detto che se uno è così anche tutto il suo popolo è lo stesso, assolutamente non è il modo migliore di ragionare questo.

Se poi odi un popolo mettendola sul piano storico, allora ti dirò:
1) Noi Italiani non discendiamo da Roma, perchè con tutte le invasioni succedutesi in Italia, ciò che di romano era in noi non esiste più, e anche se fosse, al tempo di roma pur essendo la città molto evoluta, anche i popoli francesi, britanni, spagnoli, ecc. avevano una loro cultura: una cultura che non va buttata al vento come stai facendo tu...una cultura sfortunatamente andata in gran parte persa a causa degli stessi romani.
2) E se proprio ti credi culturalmente superiore a loro, allora che ne dici del 1700 con l'Illumisimo? Allora era la Francia più "progredita", dal punto di vista culturale, dell'Italia.
3) E per ultimo, smettiamola di metterla sempre sul piano militare! Cosa conta l'esercito? Cosa?
Ve lo dico io cosa: UN BEL NIENTE! Serve solo per uccidere, uccidere e ancora uccidere e portare tristezza da tutte le parti! Che senso ha dire "Sono migliore io perchè ho un esercito più evoluto"?
E se proprio vuoi saperlo...noi italiani siamo gli ultimi a saper fare la guerra. Nella prima guerra mondiale non vincemmo per superiorità militare...per non parlare della seconda guerra, dove Mussolini ci mandò allo sfascio prima in Russia e poi in Africa, armandoci di fucili obsoleti e carri da 4 soldi. E ancora più indietro nel tempo: la riunificazione dell'Italia non sarebbe potuta esserci se non grazie anche ai Francesi che tu tanto non sopporti (Tolte tutte le motivazioni per cui Napoleone III ci aiutò...almeno in parte).


Ed ora lo dico a tutti, smettiamola con questi casi di vero e proprio razzismo, intesi?
Continuiamo pure con il discorso da persone civili senza, per favore, arrivare a stupidi discorsi del genere.


Grazie.






L'avidità è fonte dei peggiori guai dell'uomo.
_______________________________

Le bellezze della vita sono le difficoltà, sono esse che ti insegnano a vivere. Non piangervi sopra ma superale e impara da esse.
_______________________________

Non pensare o sperare negli errori del nemico. Per vincere costringilo a fare le tue mosse.

_______________________________

E non piangere perchè una bella cosa è finita, anzi sorridi e siine felice, poichè essa ci è stata.

27/04/2007 14:38
OFFLINE
Post: 755
Registrato il: 11/10/2005
Età: 35
Sesso: Maschile
Centurio
ti ricordo che gli italiani usavano gli elmetti Hadrian...piccolo esempio di aiuti economici degli alleati visto che erano francesi...altro esempio..gli americani inviavano cibi, munizioni e armi già dal 15 a tutti gli alleati...



Il 29 maggio 1453 nelle strade di Costantinopoli il sangue scorreva come l'acqua dopo un temporale e i cadaveri galleggiavano verso il mare come meloni in un canale. Così cadde per sempre la regina di tutte le città.
Ed era tutta colpa dei Turchi infedeli...
27/04/2007 14:55
OFFLINE
Post: 7.868
Registrato il: 18/02/2007
Città: BARI
Età: 37
Sesso: Maschile
Tribunus Laticlavius
Il Pagano
per quanto riguarda la discendenza è scritto sui libri che la stargrande maggioranza delle popolazioni Barbare-straniere che invasero e sottomisero la nostra penisola (Longobardi e Ostrogoti in primis)vietarono tassativamente ogni mescolanza tra romani/sottomessi e barbari di turno/dominatori,altresì presero come nuovo modello di vita la cultura e la letteratura latina che ammiravano molto..comunque quoto Celioth non esageriamo con frasi offensive gratuite e portiamo rispetto per tutti i popoli...
"TV REGERE IMPERIO POPVLOS ROMANE MEMENTO, PARCERE SVBIECTIS ET DEBELLARE SVPERBOS",(ricordati o romano, che dovrai reggere col tuo potere le genti, perdonare i vinti e domare i superbi, Virgilius, Aeneis liber VI, vv. 852-854)






27/04/2007 15:02
OFFLINE
Post: 7.868
Registrato il: 18/02/2007
Città: BARI
Età: 37
Sesso: Maschile
Tribunus Laticlavius
Il Pagano
Re:

Scritto da: dragases 27/04/2007 14.38
ti ricordo che gli italiani usavano gli elmetti Hadrian...piccolo esempio di aiuti economici degli alleati visto che erano francesi...altro esempio..gli americani inviavano cibi, munizioni e armi già dal 15 a tutti gli alleati...

l'Austria poteva contare sull'aiuto della nazione più potente(o cmq tra le prime) di allora,la Germania;la GB non aveva un fronte al suo confine,così come gli USA,la Francia bisogna ammettere che durante la Grande Guerra si fece un mazzo così dovendo gestire un fronte di 700 KM,l'Italia al suo fronte doveva vedersela in contemporanea sia con l'Austria che con l'Impero Tedesco...e l'Italia non era una potenza al pari di quelle sopra citate...
"TV REGERE IMPERIO POPVLOS ROMANE MEMENTO, PARCERE SVBIECTIS ET DEBELLARE SVPERBOS",(ricordati o romano, che dovrai reggere col tuo potere le genti, perdonare i vinti e domare i superbi, Virgilius, Aeneis liber VI, vv. 852-854)






27/04/2007 15:08
OFFLINE
Post: 3.548
Registrato il: 02/08/2005
Città: ROMA
Età: 35
Sesso: Maschile
Praefectus Fabrum
L'italia condusse la sua guerra dal 1915 al 1917 da sola.Militarmente parlando gli aiuti degli alleati furono praticamente inesistenti fino al crollo di caporetto,ed anche allora furono molto contenuti e fecero ben poco sul campo di battaglia.Indispensabili furono invece gli aiuti economici,cioè i crediti,le materie prime,il cibo e anche qualche armamento (che comunque era prodotto sopratutto da noi,l'elmetto italiano ne è riprova,si basava sullo stesso modello dell'adrian francese ma era assemblato diversamente,in modo migliore).


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
Lei ha ragione...
E allora perchè dovrei fuggire?"
Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







27/04/2007 15:32
OFFLINE
Post: 439
Registrato il: 24/04/2006
Città: CATANIA
Età: 38
Sesso: Maschile
Principalis

i francesi sn tutti finocchi



Metti caso ci fosse un "finocchio" iscritto al forum, lo scriveresti lo stesso?


E così, nelle operazioni militari:
Se conosci il nemico e conosci te stesso, nemmeno in cento battaglie ti troverai in pericolo.
Se non conosci il nemico ma conosci te stesso, le tue possibilità di vittoria sono pari a quelle di sconfitta.
Se non conosci nè il nemico nè te stesso, ogni battaglia per te significherà sconfitta certa.
SUN TZU

La storia nostra è storia della nostra anima; e storia dell'anima umana è la storia del mondo.
BENEDETTO CROCE

La fede è la più alta passione di ogni uomo. Ci sono forse in ogni generazione molti uomini che non arrivano fino ad essa, ma nessuno va oltre
KIERKEGAARD
27/04/2007 15:51
OFFLINE
Post: 7.868
Registrato il: 18/02/2007
Città: BARI
Età: 37
Sesso: Maschile
Tribunus Laticlavius
Il Pagano
Allora:i Francesi non sono finocchi e nessuno scriverà più frasi offensive e chiudiamo qui,non degeneriamo per favore...torniamo in topic

[Modificato da Tito Flavio 27/04/2007 15.51]

"TV REGERE IMPERIO POPVLOS ROMANE MEMENTO, PARCERE SVBIECTIS ET DEBELLARE SVPERBOS",(ricordati o romano, che dovrai reggere col tuo potere le genti, perdonare i vinti e domare i superbi, Virgilius, Aeneis liber VI, vv. 852-854)






27/04/2007 19:07
OFFLINE
Post: 237
Registrato il: 24/07/2004
Città: GROTTOLE
Età: 34
Sesso: Maschile
Immunes
Re: Re:

Scritto da: rhaymo 27/04/2007 10.30


Quoto tutto il resto, è quello che ho scritto in tutti i post.

Per i goti, nn volendo andare offtopic, le fonti riportano che erano di origine scandinava, provenendo dall'isola di gotland. Scesero, attraversando la polonia, fino al mar nero, dove subirono l'influenza dei sarmati roxolani nel modo di combattere (uso della cavalleria pesante).
Il modo in cui vengono rappresentati in Barbarian Invasion (occhi a mandorla) è totalmente sbagliato.


Scusa allora, ero sempre stato convinto che(a prescindere ovviamente da BI di cui non ne faccio fonte storica)i goti fossero una popolazione asiatica, scusa/te l'errore [SM=g27964] .

Ovviamente chi dice robe offensive non dovrebbe partecipare in topic del genere...

Dunque dire che non discendiamo dai romani è un grosso errore a mio parere perchè quando fummo dominati dai longobardi, come qualkuno diceva, non ci fu il miscuglio di culture come ad esempio i franchi tant'è che fu possibile cacciarli, per quanto riguarda le altre popolazioni che ci dominarono erano talmente pochi che non si potevano sostituire alla popolazione locale e infatti venivano assorbiti, per il resto, siccome parliamo sempre della stessa cosa, leggetevi le cose che ho detto sopra, è inutile che le riscriva...
________________________________________________
Benedetto sia l'Eterno, la mia rocca, che ammaestra le mie mani alla guerra e le mie dita alla battaglia. Egli è la mia grazia e la mia fortezza, il mio alto rifugio e il mio liberatore, il mio scudo in cui mi rifugio, colui che rende sottomesso a me il mio popolo



27/04/2007 20:20
OFFLINE
Post: 77
Registrato il: 02/10/2006
Sesso: Maschile
Miles
Grande post Great
quoto in toto [SM=x506627]
[SM=x506666]
27/04/2007 22:57
A mente lucida diciamocelo,periodi senza infamia ne lode capitano a tutte le popolazioni.
Ora il fatto che i mangiaranocchie si siano seduti al tavolo dei vincitori dopo la seconda guerra mondiale non significa che siano meglio di noi,come noi non possiamo dire di essere meglio di loro per il nostro passato.

L'unica cosa che si può fare è fare autocritica e rendersi conto dei propri errori,quello che invece non si deve fare è sparare a zero su un popolo ne tantomeno tollerare che qualcuno lo faccia sul proprio.

Cmq quando ho aperto questo topic,l'ho fatto per celebrare in qualche modo un motivo di orgoglio nazionale.

Dal momento che non siamo ultrà non abbiamo bisogno di infilare un insulto all'altra squadra subito dopo aver acclamato la nostra.

E poi basta coi vari l'Italia ha riempito di mine l'etiopia o l'eritrea non ricordo,basta con eh in italia siamo maschilisti poche donne in politica,basta con abbiamo fatto danni la ne abbiamo fatti la' etc etc.
OGNI NAZIONE ha sgarato in un modo o nell'altro e nella stessa maniera sgara tuttora,quindievitiamoci almeno la frustrazione di sottolineare il tutto di casa nostra.

28/04/2007 01:19
OFFLINE
Post: 385
Registrato il: 09/04/2006
Città: PALERMO
Età: 33
Sesso: Maschile
Principalis
se una battuta stupida(e in qst forum c'è ne sono a bizzeffe) deve creare tutti questi problemi allora che senso ha discutere?Citare uno dei tanti luoghi comuni sui francesi(c'è ne sn tanti sugli italiani)significa essere razzista??Dobbiamo parlare della discussione sui disordini a milano,dove molti hanno dato addosso agli immigrati??quindi io per questa scemenza dovrei passare per razzista??
Perchè nn guardare al passato se tutta la nostra storia fa parte del nostro paese e mi fa sentire italiano,è quello che siamo stati a dirci chi siamo oggi(frase fattta ma è giusta),la nostra storia e le nostre tradizioni c rendono italiani.
"Desidero che ciascuno di voi, viva felice ed in pace, ora che la guerre stanno per finire.
Tutti gli uomini mortali, da ora in avanti, vivranno uniti in un solo popolo e lavoreranno pacificamente per il bene comune.
Dovrete considerare tutto il mondo come il vostro paese, un paese con il migliore governo possibile, con delle leggi comuni, senza distinzione di razza.
Io non faccio distinzione, come altre menti ottuse fanno, fra Greci e Barbari. Non sono interessato alle origini razziali dei sudditi. Li distinguo solamente sulla base delle loro qualità.
Per me, ogni straniero è un greco ed ogni cattivo greco è un barbaro.
Se ci sono delle differenze fra di voi, non dovete risolverle con le armi, ma con la pace. Se ce ne sarà necessità, io agirò come vostro tramite.
Nn dovete pensare a Dio come a un despota autoritario, ma come ad un padre comune, cosicchè la vostra condotta assomigli a quella di tanti fratelli, che appartengono alla stessa famiglia.
Per quello che mi riguarda, io considero tutti, siano essi bianchi o neri, uguali.
E vorrei che non foste solo sudditi del mio impero, ma anche partecipi alleati.
Dovreste considerare il Giuramento che abbiamo fatto stanotte come un Simbolo di Amore".

Alessandro, dal discorso alle truppe a Babilonia

Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)

Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno(Giovanni Falcone)
28/04/2007 01:28
Re:

Scritto da: Alessandro Magno III 28/04/2007 1.19
se una battuta stupida(e in qst forum c'è ne sono a bizzeffe) deve creare tutti questi problemi allora che senso ha discutere?Citare uno dei tanti luoghi comuni sui francesi(c'è ne sn tanti sugli italiani)significa essere razzista??Dobbiamo parlare della discussione sui disordini a milano,dove molti hanno dato addosso agli immigrati??quindi io per questa scemenza dovrei passare per razzista??
Perchè nn guardare al passato se tutta la nostra storia fa parte del nostro paese e mi fa sentire italiano,è quello che siamo stati a dirci chi siamo oggi(frase fattta ma è giusta),la nostra storia e le nostre tradizioni c rendono italiani.

Secondo me nei tuoi post hai detto cose che possono essere condivise (almeno quelli che ho letto nelle ultime pagine) però diciamocelo pure,la stai facendo fuori dal vaso.
Vabene essere nazionalisti e un pizzico etnonazionalisti(un modo piu pulito per dire razzista in maniera leggera),però tirare fuori argomentazioni sull'impero romano è del tutto fuoriluogo.

Se tu dici ad un francese: noi avevamo senati a acquedotti quando tu ancora ti pulivi il sedere sull'erba,può arrivare un mediorientale e dirti pari pari la stessa cosa,e sappiamo tutti che damasco in siria è una delle città piu antiche del mondo.
Anzikè i senati e gli aquedotti ti dirà delle regge e dei giardini nel deserto e tu non potrai dirgli nulla.

Quindi che dobbiamo fare,ammettere che i neri delle sabbie come mi piace chiamarli sono meglio di noi e degli altri europei?


Edit: aveva detto una cosa simile pius ma non avevo letto,vabè ripetere nn fa male.
Forse ho ripetuto anche qlsa di legionar o forse no,non posso saperlo perchè di divina commedia non ho letto manco quella di dante [SM=g27963]

[Modificato da Captain Sternn 28/04/2007 1.32]

28/04/2007 01:49
OFFLINE
Post: 2.907
Registrato il: 20/01/2006
Città: ROMA
Età: 35
Sesso: Maschile
Tribunus Angusticlavius
Re di bastoni
Amministratore reduce
Non mi pare giusto offendere altre culture come hai fatto te, ammetto di avere forse esagerato con la parola "razzismo", ma quello che intendevo dire era etnonazionalisti (come detto da Captain Sternn), che sembra una parola più appropriata.
Il succo del discorso è che le parole che hai rivolto alla Francia, che te dici fossero "battute", mancavano molto di rispetto verso un'altra nazione, e la rivalità tra nazioni non è tanto bella da vedersi ai giorni nostri.

Alessandro Magno III, molto probabilmente ci siamo fraintesi, ed io l'ho presa troppo sul pesante mentre te intendevi solo scherzare su questo fatto. In ogni caso ti chiedo scusa se ci sei rimasto male...ho esagerato, non c'è dubbio.

Prego comunque a tutti di evitare cose simili, che possono solo portare a degenerazioni.

Detto questo torniamo in tema e cerchiamo di mantenere la retta via. [SM=x506627]






L'avidità è fonte dei peggiori guai dell'uomo.
_______________________________

Le bellezze della vita sono le difficoltà, sono esse che ti insegnano a vivere. Non piangervi sopra ma superale e impara da esse.
_______________________________

Non pensare o sperare negli errori del nemico. Per vincere costringilo a fare le tue mosse.

_______________________________

E non piangere perchè una bella cosa è finita, anzi sorridi e siine felice, poichè essa ci è stata.

11/05/2007 12:01
OFFLINE
Post: 2.726
Registrato il: 06/05/2007
Sesso: Maschile
Tribunus Angusticlavius
Re sul trono di Spade
Saggia decisione [SM=x506666]
banner ekm
16/09/2016 15:30
OFFLINE
Post: 1
Registrato il: 16/09/2016
Città: DOLIANOVA
Età: 39
Sesso: Maschile
Miles
Sugli italiani in guerra..
L’anglofilo scriveva tempo addietro: “Rese di massa delle forze italiane:Sidi el Barrani,Bardia,Tobruk,Beda Fomm,Chisimaiu,Mogadishu,Harar,seconda battaglia di El Alamein,battaglia di Tunisi,crollo del fronte del Don,Pantelleria,l'intera campagna di sicilia esclusa Gela”

Ci sono qui varie menzogne. Seconda battaglia di El Alamein, nessuna “resa di massa”. Gli italiani, e non solo quelli della Folgore, combatterono in quella battaglia fin oltre i limiti delle loro possibilità, contro un nemico soverchiante in uomini e mezzi. Resisterono finché giunse loro l’ordine di ritirata, e qui finirono a fare da retroguardia, ripiegando a piedi nel deserto, per parare il culo ai tedeschi che intanto si ritiravano con i veicoli. Si “arresero” quando si ritrovarono circondati, nel deserto, senza più munizioni, cibo e acqua, con molti già sull’orlo della morte per sete. Eccotela qui la “resa di massa”. Nella seconda battaglia di El Alamein morirono 5920 italiani, più dei tedeschi (circa 3000 o 4000) nonostante i due eserciti fossero di pari numero.

Chisimaiu, Mogadishu, Hara. A Mogadiscio e Chisimaio non ci fu nessuna resa di massa, le due città furono semplicemente abbandonate perché indifendibili. Ad Harar i britannici catturarono 572 prigionieri. Se 572 prigionieri sono una “resa di massa”, allora le rese di massa sono state in quella guerra qualche migliaio, ed in tutti gli eserciti.

Battaglia di Tunisi. Altra menzogna. Nella battaglia di Tunisi, e nella campagna di Tunisia in generale, gli italiani combatterono più accanitamente dei tedeschi: parole dello stesso generale Alexander, comandante britannico. Nel maggio 1943, dei primi 25.000 prigionieri catturati dagli Alleati, solo 400 erano italiani. Le forze tedesche in Tunisia, al comando del generale Von Arnim, si arresero l’11 maggio 1943. Quelle italiane, al comando del maresciallo Messe, continuarono a combattere benché ormai fossero accerchiate nella penisola di Capo Bon e soverchiate da mezzi corazzati ed aerei in quantità immane. Si arresero, il 13 maggio, perché fu Mussolini stesso ad ordinarlo a Messe, dato che in quelle condizioni ogni ulteriore resistenza avrebbe rimandato il tracollo solo di pochi giorni. In quel momento i prodi tedeschi erano già nei campi di prigionia da due giorni.

Crollo del fronte del Don. Altra menzogna. Sul Don gli italiani si ritrovarono attaccati da forze sovietiche immensamente superiori, in certe zone (Corpo d’Armata Alpino) con disparità di forze da 9 a 1, supportate da carri sovietici per contrastare i quali non avevano armi adeguate. E anche così, resistettero per quasi due settimane. Dopo di che non si arresero, ma iniziarono a ripiegare nella famosa marcia nella steppa, morendo a migliaia per il freddo, lo sfinimento e gli attacchi sovietici. Quelli che furono catturati, lo furono perché non riuscirono ad uscire dalla sacca con gli altri ad Arbuzovka e Nikolajewka. Non avevano più munizioni e stavano letteralmente morendo di freddo. Qualora il filoinglese non lo sapesse, a Stalingrado si arresero 90.000 tedeschi, non è che combatterono fino alla morte.

In tutta la guerra, rese di massa delle forze italiane si sono verificate in due sole occasioni: la prima offensiva britannica in Nordafrica nel dicembre 1940-gennaio 1941, che fu effettivamente un vergognoso disastro, e la campagna di Sicilia, dove ormai il morale della nazione intera era sotto i tacchi (ma episodi sparsi di resistenza ci furono ancora, e non solo a Gela). Le truppe italiane in Grecia combatterono accanitamente (i morti ed i feriti furono in numero molto maggiore ai prigioinieri), la campagna fu un disastro perché male organizzata e condotta, non per mancanza di volontà di combattere. Le truppe italiane in Africa Orientale combatterono con determinazione nella maggior parte dei casi, e così pure in Nordafrica dall’aprile 1941 in poi. Stesso discorso per la Russia, o per la breve campagna di Jugoslavia.

Seguendo i criteri usati dall’anglofilo, ecco qua una bella lista di “rese di massa” degli altri belligeranti:

Inglesi: Dunkerque, Creta, Singapore (80.000 inglesi presi prigionieri da 36.000 giapponesi), Malesia (150.000 inglesi contro 70.000 giapponesi, risultato: 130.000 inglesi prigionieri), Hong Kong, Grecia 1941, Tobruk 1942 (dove gran parte dei nemici vincitori erano italiani: i gloriosi giorni dell’assedio del ’41 erano lontani)…

Americani: Bataan (75.000 prigionieri, ed avevano superiorità di 120.000 contro 75.000 giapponesi), Corregidor, Guam 1941, Wake, Kasserine (col sostanziale contributo degli italiani, bersaglieri e Divisione “Centauro”), prima fase dell’offensiva tedesca delle Ardenne…

Tedeschi: oh, qui ci si può sbizzarrire. Se El Alamein e Tunisi sono state “rese di massa” per gli italiani (secondo i criteri dell’anglofilo), lo sono state altrettanto per i tedeschi; e poi Stalingrado, Colmar, Aachen, Konigsberg, la Schelda, Kolberg, Breslavia, Vienna, Crimea 1944...

Criteri discutibili per definire una resa di massa? Ma ho usato gli stessi dell’anglofilo…

La storia dei soldati italiani “svogliati” e poco desiderosi di combattere perché combattevano una guerra che “non sentivano” è, in tutta franchezza, una frescaccia inventata e diffusa a posteriori per giustificare e dimenticare l’atteggiamento condiscente verso il fascismo che considerevole parte del popolo italiano tenne fino a buona parte del conflitto.
In caso contrario, mi si dica: dov’era questa mancanza di voglia di combattere per l’imperialismo mussoliniano, quando si trattava di schiacciare gli etiopi od invadere gli albanesi?
Sul fatto che nella prima guerra mondiale i soldati italiani fossero più motivati a combattere che nella seconda, non mi si faccia ridere. A favore della guerra erano solo quattro nazionalisti esaltati, ai poveri fanti contadini della Grande Guerra non poteva fregare di meno di Trento e Trieste, i più, probabilmente, non avrebbero nemmeno saputo indicarle su una cartina. Combatterono perché dovevano.
Su quale potesse essere il livello di motivazione dei combattenti italiani nelle due guerre mondiali, mi limito a citare qualche dato tratto da un interessante articolo di Filippo Cappellano pubblicato su “Storia Militare” n. 212 del maggio 2011: nella prima guerra mondiale ci furono oltre 100.000 casi di diserzione, nella seconda, almeno fino alla campagna di Sicilia (luglio 1943, quando la situazione morale era precipitata), meno di 10.000; il tasso di “reati militari” quali diserzione, abbandono del posto, insubordinazione etc. nella seconda guerra mondiale fu la metà rispetto alla prima; rarissimi i casi di autolesionismo nella seconda guerra mondiale, rispetto alla grande diffusione del fenomeno della prima; maggiore numero di volontari nella seconda guerra mondiale, rispetto alla prima. Esecuzioni per reati militari, nella prima guerra mondiale: oltre 1000; nella seconda: 90, in gran parte concentrate nell’estate del 1943.

La seconda guerra mondiale l’Italia la perse perché l’Asse non poteva far altro che perdere, dati i rapporti di forza; perché il sistema industriale italiano, con la pochezza di risorse naturali (petrolio e ferro sopra ogni cosa) disponibili nell’Italia o nei territori da essa controllati, non era in capace dei ritmi di produzione e dei livelli qualitativi necessari ad armare e rifornire un esercito moderno; perché i vertici militari italiani, negli anni Trenta, entrarono in un vero e proprio letargo tecnologico e dottrinale, che in guerra ebbe ripercussioni catastrofiche.

Certamente gli italiani subirono più sconfitte (ma le “rese di massa” sono altra cosa) che vittorie in quella guerra, ma mi permetto di segnalare qua e là qualche vittoria italiana, tanto per completezza.

Seconda battaglia di El Mechili, 8 aprile 1941: 3000 britannici, compresi il generale Michael Gambier-Parry, catturati dalla Divisione “Pavia”.

Prima battaglia di Bir el Gobi, 19 novembre 1941: 130 carri armati italiani respingono un attacco di 150 carri britannici, distruggendone 52 al prezzo di 34 dei loro.

Battaglia di Quota 175, 29 novembre 1941: 25 carri armati italiani della Divisione “Ariete” e reparti di bersaglieri sconfiggono il 21° Battaglione Neozelandese e catturano 200 prigionieri.

Seconda battaglia di Bir el Gobi, 4-7 dicembre 1941: i difensori italiani di Bir el Gobi respingono sette attacchi da parte di superiori forze britanniche e resistono, nonostante la scarsità di cibo ed acqua, fino all’arrivo di truppe corazzate italo-tedesche che respingono gli attaccanti una volta per tutte.

Operazione Venezia, 27 maggio 1941: la Divisione “Ariete” sconfigge la 3° Brigata Motorizzata Indiana, uccidendo 440 nemici e catturandone 1000 al prezzo di 30 morti, 53 feriti e 23 carri distrutti o danneggiati (alcuni subito riparati).

10 giugno 1942, ancora una volta l’“Ariete”: respinge un altro attacco britannico, distruggendo 20 carri nemici e danneggiandone altri 10, per la perdita di due carri distrutti e 22 danneggiati.

4 settembre 1942: durante la fase finale della battaglia di Alam Halfa, il X Corpo d’Armata italiano respinge ripetuti attacchi neozelandesi, infliggendo loro dure perdite e catturando 200 prigionieri, tra cui il generale Clifton.

Operazione Agreement, 13-14 settembre 1943: 700 tra soldati e marines britannici, appoggiati da un incrociatore, 6 cacciatorpediniere e 16 motosiluranti, attaccano il porto di Tobruk, difeso da 300 italiani e 30 tedeschi. Risultato: la forza attaccante viene annientata, un cacciatorpediniere e diverse motosiluranti sono affondate dagli italiani (aerei tedeschi affondano anche l’incrociatore ed un altro caccia), i britannici perdono 800 uomini uccisi e 576 catturati (tutta la forza attaccante di 700 uomini, più gli equipaggi delle navi affondate). Perdite italiane, 16 morti e 50 feriti.

Operazione Braganza, 29 settembre 1942: il tentativo britannico di conquistare Deir el Munassib viene respinto dalla “Folgore”, che infligge loro la perdita di 328 uomini.

Carica di Isbuscenskij, 24 agosto 1942: 700 italiani del “Savoia Cavalleria” lanciano una carica contro 2500 sovietici. Risultato: vittoria italiana, 150 russi uccisi, 300 feriti e 600 catturati, per perdite italiane di 32 morti e 52 feriti.

Battaglia di Petrikowka, 27-30 settembre 1941: le Divisioni italiane “Torino” e “Pasubio” catturano 10.000 russi, subendo la perdita di 87 morti, 190 feriti e 14 dispersi.

Ottobre-Novembre 1941: le truppe italiane in Russia (CSIR) conquistano le città di Stalino, Rikovo, Gorlovka e Nikitovka.

Battaglia di Mezzo Giugno, 13-14 giugno 1942: una divisione di incrociatori italiani, in cooperazione con reparti aerei, infligge gravi perdite ad un convoglio britannico diretto a Malta (Operazione “Harpoon”); un secondo convoglio, piuttosto che affrontare la flotta italiana uscita in mare per intercettarlo, se ne torna in porto e ci rimane (Operazione “Vigorous”).

Invasione della Jugoslavia, aprile 1941: mentre i tedeschi invadevano la Croazia e la Serbia, gli italiani attaccarono la Slovenia, conquistarono Lubiana in un giorno, occuparono in pochi giorni tutta la Dalmazia e catturarono l’intera flotta jugoslava e 30.000 prigionieri, subendo la perdita complessiva di 3000 uomini tra morti, feriti e dispersi.

Battaglia di Pljevlja, 1° dicembre 1941: 2000 alpini della Divisione “Pusteria”, dislocata in Montenegro, respingono ripetuti attacchi da parte di 4000 partigiani jugoslavi, mettendoli in rotta.

Africa Orientale, luglio-agosto 1940: le truppe italiane conquistano la Somalia britannica, ed avanzano in Sudan, prendendo le città di Cassala e Kurmuk ed il forte di Gallabat. Ulteriore avanzata è impossibile perché manca il carburante.

Operazione Abstention, febbraio 1941: un tentativo britannico di conquistare l’isola egea di Castelrosso viene respinto dal contrattacco italiano diretto dall’ammiraglio Biancheri.

Per tre anni la Marina italiana continuò indefessa a scortare i convogli sulle rotte per l’Africa Settentrionale, nonostante i pericoli e le perdite. Il 93 % dei rifornimenti ed il 91 % delle truppe mandate in Libia giunsero a destinazione, si perse perché i rifornimenti erano già troppo pochi quando partivano, visto che l’industria bellica italiana non produceva abbastanza, come detto, ed i frutti di quella tedesca finivano tutti sul fronte orientale. Metà di tutti i sommergibili britannici affondati durante la seconda guerra mondiale furono affondati dagli italiani.

Potrei ancora aggiungere la storia del "Leonardo Da Vinci" che con 120.000 tsl affondate fu il miglior sommergibile non tedesco della II GM, del "Tazzoli", di Salvatore Todaro, dei sommergibili che in Mediterraneo, quando la guerra era già persa, forzavano la rada di Bougie (Algeria) e riuscivano ancora ad affondarvi delle navi, degli affondamenti degli incrociatori britannici Calypso, Cairo e Bonaventure da parte dei sommergibili italiani Bagnolini, Axum ed Ambra. Del MAS 413, vecchio rottame della prima guerra mondiale, che galleggiava a stento eppure in Mar Rosso riuscì a silurare l’incrociatore Capetown.

Per non parlare delle vittoriose incursioni della X Flottiglia MAS contro Algeri, Alessandria, Gibilterra (più volte) e Suda.

E nella sconfitta, sono molti di più i casi in cui gli italiani combatterono accanitamente, rispetto a quelli delle “rese di massa” (per chi fosse troppo ignorante, quando ogni speranza di resistere è persa, i soldati di qualsiasi nazione occidentale si arrendevano, che fossero italiani, tedeschi, britannici, americani, francesi: i giapponesi erano gli unici che preferivano combattere fino alla morte). Qualche esempio? Cheren, El Alamein (già citato), Nikolajewka, Arbuzovka, Gondar, El Guettar, Culqualber, Wadi Akrit, Amba Alagi, Gela, Nibeiwa, El Agheila, Enfidaville, il Mareth, ed altri ancora. In Africa Orientale, quando ogni resistenza organizzata venne eliminata con la caduta di Gondar a fine 1941, alcuni gruppetti di soldati italiani si diedero alla macchia e condussero azioni di guerriglia che in alcuni casi durarono fino al settembre 1943.
Mai sentito niente di tutto questo? Per forza! Siete cresciuti a pane e mandolino del capitano Corelli!

La ragione per cui all’estero gli italiani sono visti come vigliacchi e inadatti alla guerra, è molto semplice: gli anglosassoni sono sempre stati apertamente razzisti verso i popoli mediterranei, e la stessa opinione sugli italiani ce l’hanno non solo riguardo la seconda guerra mondiale, ma anche la prima. Per un sacco di inglesi e americani, ciò che l’Italia ha fatto nella prima guerra mondiale è stato: continui attacchi fallimentari sull’Isonzo (come se gli inglesi stessero facendo qualcosa di diversi, o con risultati migliori, sul fronte occidentale), Caporetto e poi più nulla. Il Grappa, il Piave, Vittorio Veneto, non sanno cosa sia o nel migliore dei casi attribuiscono quelle vittorie ai loro (infimi) contingenti inviati dopo Caporetto in appoggio degli italiani. La propaganda anglosassone nella seconda guerra mondiale, appoggiandosi al già esistente razzismo, ha diffuso in ogni dove l’immagine del soldato italiano vile e inadatto alla guerra. Ed a questa tendenza si è allineata, dopo la guerra, l’industria cinematografica americana.
I tedeschi, da parte loro, per giustificare i loro madornali errori strategici e la loro sconfitta hanno ben pensato di scaricare sempre la colpa sugli incapaci alleati italiani (o, a seconda dei casi, sugli ungheresi o i romeni: chiunque, purché non si dica che i perfetti soldati ariani abbiano sbagliato qualcosa e non perso la guerra per colpe altrui!), così la reputazione internazionale dei soldati italiani è rimasta cristallizzata dalle menzogne incrociate di anglosassoni e tedeschi.
A questo, ovviamente, contribuiscono gli italiani, che sono un popolo fuori del comune: sono ignoranti della loro stessa storia; a differenza di tutti gli altri popoli, sembrano divertirsi nell’esaltare le proprie sconfitte, minimizzare o dimenticare le proprie vittorie, diffondere ed accettare i pregiudizi razzisti inventati nei loro confronti dagli altri popoli. L’anglofilo di questo topic è un discreto esempio dell’italiota antiitaliano.
Tutti conoscono, e ridono, della campagna italiana di Grecia, spesso esagerando ben oltre il vero la superiorità numerica degli italiani e la gravità della loro situazione prima dell’intervento tedesco; quanti ridono della campagna britannica di Gallipoli, nel 1915, quando quasi 600.000 inglesi si fecero sconfiggere e ributtare a mare da poco più di 300.000 turchi male armati? Una disfatta di magnitudine paragonabile a quella italiana in Grecia quindici anni dopo, anzi peggiore, ma qui hanno perso gli inglesi: e agli inglesi non piace ridere ed esaltare le loro sconfitte.
Tutti ad esaltare l’Operazione Compass del 1940 in cui 150.000 (non 200.000) italiani si fecero sconfiggere da 38.000 (non 20.000 inglesi); quasi dimenticata la campagna di Malesia del 1942 quando 140.000 inglesi si fecero sconfiggere da 70.000 giapponesi.
Ridono degli italiani che ad Adua, nel 1896, si fecero sconfiggere dagli etiopi, dimenticando che questi non erano indigeni con lance e frecce, ma avevano in abbondanza fucili ed artiglieria: e dimenticano degli inglesi battuti dagli Zulu ad Isandlwana nel 1879, di come persero Karthoum contro quegli straccioni dei dervisci e ci misero quasi vent’anni a riconquistarla, di come in Sudafrica stessero perdendo contro quattro contadini boeri male armati, prima di iniziare a deportarne le famigli in campi di concentramento.
Le sconfitte e le vergogne italiane le conoscono tutti; quelle degli inglesi, ben pochi. Sarà che gli inglesi non hanno un decimo dell’autolesionismo degli italiani, nel parlare della propria storia?

Al coglionazzo inglese che va a raccontare la battuta su quanto è breve il libro degli eroi italiani, converrebbe prima rifilare due ceffoni, e poi raccontargli per filo e per segno chi erano uomini come Amedeo Guillet, Francesco De Martini, Carlo Fecia di Cossato, Gianfranco Gazzana Priaroggia, Mario Arillo, Adriano Visconti, Franco Lucchini, Teresio Martinoli, Luigi Gorrini, Leonardo Ferrulli, Franco Bordoni, e migliaia di altri. Si guardino un’occhiata qui, su quanto è corto l’elenco degli eroi italiani: www.quirinale.it/elementi/Onorificenze.aspx?pag=17&qIdOnorificenza=20&cognome=&nome=&daAnno=1800&aAnno=2016&luogoNascita=&testo=&ordin...
16/09/2016 19:29
OFFLINE
Post: 5.022
Registrato il: 11/05/2010
Città: LATINA
Età: 32
Sesso: Maschile
- Vice amministratore -
Praefectus Castrorum
Στρατηγός
Innanzitutto benvenuto nel forum Berto.Lozzi
Purtroppo devo intervenire in qualità di moderatore, e seppure un post di tale qualità riesca a farmi chiudere un occhio su un incredibile necroposting di 9 (nove) anni, in un forum a parte le argomentazioni è richiesto anche rispetto per gli altri utenti (non puoi dare del "coglionazzo" alle persone).
Procedo quindi col darti un warning e a consigliarti di leggere il regolamento


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
16/09/2016 22:42
OFFLINE
Post: 3.452
Registrato il: 16/12/2005
Città: TARANTO
Età: 44
Sesso: Maschile
- Moderatore -
Praefectus Fabrum
c'è un bel libro da leggere tutto di un fiato che è La Difesa Di Giarabub del colonnello Salvatore Castagna che difese il caposaldo contro forse soverchianti britanniche dalla primavera del 1940 a Marzo 1941. Pagine di autentica Gloria squisitamente e totalmente italiana anche nella sconfitta però con onore.
non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

http://www.storiainpoltrona.com/
21/09/2016 12:09
OFFLINE
Post: 879
Registrato il: 06/11/2013
Città: MILANO
Età: 47
Sesso: Maschile
- Moderatore -
Centurio
Filius Armeniae
mi inserisco anche io, suggerendo un bel libro che mi emozionò moltissimo alla tenera età di 13 anni, e poi di nuovo al liceo.

Centomila gavette di ghiaccio, romanzo autobiografico di Giulio Bedeschi.
Narra la partenza, l'arrivo e i combattimenti nonchè la ritirata dei nostri dell'Amir in Russia.
Il famoso Don.

una unica annotazione: la storia la fanno i vincitori, stop.
[Modificato da boboskus 21/09/2016 12:10]


NEMO ME IMPUNE LACESSIT.
Hardware confguration:
MONITOR FullHD 32" samsung
CASE: XpredatorX3 Red Devil BigTower - ALIMENTATORE: Corsair 650W 80+Platinum - MOTHERBOARD: Asrock Z84 Extreme4 - RAM Corsair 16gb 1600 - CPU: i5 4670k - DISSIPATORE: Artic Freeze Xtreme rev2 - VGA: GTX770 Ti 2gb -
MEMORIA: ssd 250gb samsung + 2tb sata 3 + 1 tb sata3.

Voilà! Alla Vista un umile Veterano del Vaudeville, chiamato a fare le Veci sia della Vittima che del Violento dalle Vicissitudini del fato. Questo Viso non è Vacuo Vessillo di Vanità, ma semplice Vestigia della Vox populi, ora Vuota, ora Vana. Tuttavia questa Visita alla Vessazione passata acquista Vigore ed è Votata alla Vittoria sui Vampiri Virulenti che aprono al Vizio, garanti della Violazione Vessatrice e Vorace della Volontà. L'unico Verdetto è Vendicarsi... Vendetta... E diventa un Voto non mai Vano poiché il suo Valore e la sua Veridicità Vendicheranno un giorno coloro che sono Vigili e Virtuosi. In Verità questa Vichyssoise Verbale Vira Verso il Verboso, quindi permettimi di aggiungere che è un grande onore per me conoscerti e che puoi chiamarmi V
Vota:
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 4 5 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:56. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com


© The Creative Assembly Limited.
All trade marks and game content are the property of The Creative Assembly Limited and its group companies.
All rights reserved.