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[Archeo] Le lampade di Dendera

Ultimo Aggiornamento: 20/03/2007 16:01
13/03/2007 21:47
essendo punico e grande appassionato dei misteri archeologici dell'antichità apro alcuni topic riguardanti essi! oggi parliamo delle lampade di Dendera


In diversi luoghi all'interno del tempio Tolemaico di Hathor (Dendera, Egitto), strani bassorilievi sulle pareti affascinano da anni gli studiosi.

Difficile, infatti, per loro spiegarne la natura sulla scorta di temi mitico - religiosi tradizionali; nuove e più moderne interpretazioni ci giungono dal campo dell'ingegneria elettronica.

Uno di questi bassorilievi, mostra alcuni sacerdoti egiziani che fanno funzionare quelli che appaiono come tubi oblunghi; ogni tubo ha all'interno un "serpente" che si estende in tutta la sua lunghezza: l'ingegnere svedese Henry Kjellson, nel suo libro "Forvunen Teknik" (Tecnologia Scomparsa) fece notare che nei geroglifici quei serpenti sono descritti come "seref", che significa "illuminare", e ritiene che l'immagine si riferisca a qualche forma di corrente elettrica.


Nella scena, all'estrema destra, appare una scatola sulla quale siede un'immagine del dio egiziano Atum-Ra, che identifica la scatola quale fonte di energia. Attaccato alla scatola c'è un cavo intrecciato che l'ingegner Alfred D. Bielek identifica come una copia esatta delle illustrazioni odierne che rappresentano un fascio di fili elettrici. I cavi partono dalla scatola e corrono su tutto il pavimento, arrivando alle basi degli oggetti tubolari, ciascuno dei quali poggia su un sostegno chiamato "djed" che Bielek identificò con un isolatore ad alto voltaggio.

Ulteriori immagini trovate all'interno della cripta mostrano quelle che potrebbero essere altre applicazioni del congegno: sui bassorilievi si vedono uomini e donne assisi sotto i tubi, come in una postura per creare una modalità ricettiva. Che tipo di trattamento irradiante vi si stava svolgendo?



appena trovo foto piu grandi del bassorilievo le posto




13/03/2007 23:06
ecco un altra inquadratura del bassorilievo! non so voi ma a me sembrano proprio lampadine!!!!

13/03/2007 23:27
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rimango della mia teoria, espressa già negli altri topic...
Veni Vidi Vici
14/03/2007 00:44
Re:

Scritto da: cesare.Michele 13/03/2007 23.27
rimango della mia teoria, espressa già negli altri topic...



possibile che gli egizi conoscessero l'uso della lampadina e la corrente elettrica???? a mio avviso è un bel mistero.

vi faccio incuriosire ancora di più! L'invenzione del tubo di Crokes è successiva di circa 10 anni alla pubblicazione delle immagini del tempio di Hathor, quindi, alcuni ipotizzano che il suo inventore, William Crookes, abbia imitato le forme della rappresentazione delle lampade per costruire il suo strumento.
[SM=x506637] [SM=x506637] [SM=x506637] [SM=x506637] [SM=x506637]

riposto la foto



Guardando con attenzione i geroglifici di Dendera si notano delle sorprendenti coincidenze con apparati moderni e legati a tecnologie al tempo sconosciute. Prima di esaminare le cosiddette lampade ci vogliamo fermare ad esaminare un geroglifico che si trova a non più di tre metri di distanza dalle stesse. Si deve sottolineare che ad oggi non ne sono stati scoperti di uguali. Alcuni vedono in questi disegni dei cavi elettrici che partono da accumulatori. Altri solo degli ornamenti. Un'ulteriore curiosità è stata trovata sempre nello stesso disegno una sfera con all'interno una linea seghettata simile a quella di un fulmine o comunque al metodo più semplice per indicare per simboli l’elettricità. Naturalmente anche questo potrebbe essere solo un disegno con altre finalità che l'occhio per così dire VIZIATO dell'uomo moderno tenderebbe a travisare.
Arriviamo ora alle cosiddette lampade di Dendera. Hanno caratteristiche uniche per due semplici motivi. Il primo riguarda come l'esempio precedente l'unicità del disegno, non esiste almeno fino ad oggi uno uguale, la seconda e’ arrivata solo per così dire, ai giorni nostri. Ricostruendo un oggetto simile nel 1879, si è messo a funzionare come una vera e propria lampada in grado di emettere raggi X.
Ci sono infatti evidenti similitudini tra le lampade di Dendera e il "tubo di Crookes", dallo scienziato inglese – sir William Crookes - che lo creò.
Ad essere maliziosi dieci anni dopo che Mariette aveva pubblicato i suoi disegni di Dendera, da poco scoperta. Alcuni adombrano l'ipotesi che lo stesso Crookes abbia potuto "copiare" i bassorilievi di Dendera. Ma cos'è il tubo di Crookes?
E' un tubo elettronico a catodo a freddo in grado di produrre raggi x. Ma torniamo al geroglifico, taluni lo hanno interpretato come solo un grande fiore di loto, ma è curioso rilevare la presenza di un gambo flessibile e lungo più somigliante ad un cavo che al sostegno di un fiore. Subito dopo salta agli occhi il sostegno a metà dell'oggetto che nella normale interpretazione archeologica viene letto come parte della colonna dorsale di Osiride ma, che a molti è sembrato un componente elettrico con un avvolgimento guarda caso necessario per far funzionare la lampada di Crookes. Vediamo ancora la presenza all'estremità di un dio con due pugnali in mano. Questa posizione sta a significare PERICOLO e guarda caso proprio in corrispondenza di quel punto nel tubo di Crookes escono i raggi X. Infine una coincidenza incredibile. Nel geroglifico vediamo un serpente racchiuso all’interno del disegno, che ricorda la "serpentina" all'interno del tubo di Crookes!!!!!!!!!!!

[Modificato da davide.cool 14/03/2007 0.54]

15/03/2007 13:26
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se poi scrivessi post dicendo quello che è...gli studiosi non trovano alcuna difficoltà a spiegarne la natura...cito (ancora una volta wikipedia):

The Dendera light comprises three stone reliefs (one single and a double representation) in the Hathor temple at the Dendera Temple complex located in Egypt. The images are interpreted by traditional Egyptologists to depicting lotus flowers spawning a snake, representing aspects of Egyptian mythology:

The splendid but enigmatic reliefs of the crypt are cosmogonical and depict the serpent (dualizing principle underlying all creation: In Genesis the separation of heaven and earth) borne aloft by the lotus, the symbol of creation as a manifestation of consciousness.


punto. poi altri hanno detto che potrebbe essere una lampadina, ma una spiegazione più razionale e meno improbabile, c'è eccome.
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Per Favore se possibile datemi una mano qui (nn sono giochi scemi, è per la tesina):
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15/03/2007 13:43
Re:

Scritto da: nanoguerriero 15/03/2007 13.26
se poi scrivessi post dicendo quello che è...gli studiosi non trovano alcuna difficoltà a spiegarne la natura...cito (ancora una volta wikipedia):

The Dendera light comprises three stone reliefs (one single and a double representation) in the Hathor temple at the Dendera Temple complex located in Egypt. The images are interpreted by traditional Egyptologists to depicting lotus flowers spawning a snake, representing aspects of Egyptian mythology:

The splendid but enigmatic reliefs of the crypt are cosmogonical and depict the serpent (dualizing principle underlying all creation: In Genesis the separation of heaven and earth) borne aloft by the lotus, the symbol of creation as a manifestation of consciousness.


punto. poi altri hanno detto che potrebbe essere una lampadina, ma una spiegazione più razionale e meno improbabile, c'è eccome.



wikipedia cerca di trovare una spiegazione scientifica anche quando essa non cè. un po come dana scully che cerca di trovare una spiegazione scientifica ad un fatto paranormale che di scientifico non ha niente. sono lampadine quelle
15/03/2007 14:52
Re: Re:

Scritto da: davide.cool 14/03/2007 0.44


possibile che gli egizi conoscessero l'uso della lampadina e la corrente elettrica???? a mio avviso è un bel mistero.

vi faccio incuriosire ancora di più! L'invenzione del tubo di Crokes è successiva di circa 10 anni alla pubblicazione delle immagini del tempio di Hathor, quindi, alcuni ipotizzano che il suo inventore, William Crookes, abbia imitato le forme della rappresentazione delle lampade per costruire il suo strumento.
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riposto la foto



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wiki dice che sono fiori di loto con serpenti però da quel che vedo io sono attaccati ad un generatore di potenza tral'altro simile ad uno che ho a casa mia nel garage! quindi mi sa che wiki ha toppato pure sto giro. il fatto dei fiori di loto non ha senso in nessun campo nemmeno guardando il bassorilievo e guardando la posizione di uomini e cose! ci sono 2 lampadine attaccate ad un generatore e i due egizi in posizione di "pericolo" come citato dal testo iniziale. Se fossero fiori di loto inoltre non spiegherebbe perchè essendo fiori di loto, sono presenti sono in quel tempio in tutto l'egitto. non ha senso. per questo dico che sono pure e semplici lampadine. può sembrare strano ma se ci pensate non lo è
15/03/2007 15:35
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evvabè...se tutti gli egittologi hanno una spiegazione semplicissima, ma te dici che tutti gli esperti in materia sono solo dei c******i e solo te sai la verità...allora ok, è vero, gli egizi conoscevano l'uso della lampadina...si davide si....sono quegli ignoranti degli egittologi ad avere torto...non preoccuparti... [SM=x506675]
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15/03/2007 15:51
Re:

Scritto da: nanoguerriero 15/03/2007 15.35
evvabè...se tutti gli egittologi hanno una spiegazione semplicissima, ma te dici che tutti gli esperti in materia sono solo dei c******i e solo te sai la verità...allora ok, è vero, gli egizi conoscevano l'uso della lampadina...si davide si....sono quegli ignoranti degli egittologi ad avere torto...non preoccuparti... [SM=x506675]



Gli egittologi hanno delle conoscenze e convinzioni convenzionali che non li fanno accettare la realtà esempio:
convenzionalmente per gli egittologi la sfinge rappesenta il volto del faraone chefren ed è stata costruita da lui attorno al 2500 aC. Però se i ricercatori moderni gli fanno notare che la sfinge è stata costruita nel 5000 AC e ai suoi lati presenta segni evidentissimi di erosione da piogge battenti dimostrando con la scienza che la sfinge non è di chefren, essi rifiutano ogni dialogo e ogni prova scientifica. per loro la sfinge è stata costruita da chefren nel 2500 AC anche se le datazioni carbonio 14, erosioni ai lati, testa deforme rispetto al corpo ecc fanno notare che è stata costruita in un periodo in cui l'egitto non era desertico ma in cui la vegetazione era rigogliosa e le piogge forti e frequenti cioè attorno al 5000 AC [SM=x506637]

il loro quadratismo mentale non gli fa accettare il fatto che gli egizi potessero conoscere l'energia elettrica per questo sparano fantasiose idee sui loto e sui serpenti
15/03/2007 19:41
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Re: Re:

Scritto da: davide.cool 15/03/2007 15.51


Gli egittologi hanno delle conoscenze e convinzioni convenzionali che non li fanno accettare la realtà esempio:
convenzionalmente per gli egittologi la sfinge rappesenta il volto del faraone chefren ed è stata costruita da lui attorno al 2500 aC. Però se i ricercatori moderni gli fanno notare che la sfinge è stata costruita nel 5000 AC e ai suoi lati presenta segni evidentissimi di erosione da piogge battenti dimostrando con la scienza che la sfinge non è di chefren, essi rifiutano ogni dialogo e ogni prova scientifica. per loro la sfinge è stata costruita da chefren nel 2500 AC anche se le datazioni carbonio 14, erosioni ai lati, testa deforme rispetto al corpo ecc fanno notare che è stata costruita in un periodo in cui l'egitto non era desertico ma in cui la vegetazione era rigogliosa e le piogge forti e frequenti cioè attorno al 5000 AC [SM=x506637]

il loro quadratismo mentale non gli fa accettare il fatto che gli egizi potessero conoscere l'energia elettrica per questo sparano fantasiose idee sui loto e sui serpenti



ok. restano dei fatti: gli "egittologi" come indica il nome, sono gli esperti in materia di antico egitto. e le teorie sui fiori di loto e i serpenti non sono affatto fantasiose, ma come ti dice la parte che ho precedentemente quotato, hanno un evidente significato simbolico, ricorrente.
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15/03/2007 20:07
Re: Re: Re:

Scritto da: nanoguerriero 15/03/2007 19.41


ok. restano dei fatti: gli "egittologi" come indica il nome, sono gli esperti in materia di antico egitto. e le teorie sui fiori di loto e i serpenti non sono affatto fantasiose, ma come ti dice la parte che ho precedentemente quotato, hanno un evidente significato simbolico, ricorrente.



L’ingegnere svedese Henry Kjellson, nel suo libro "Forvunen Teknik" (tecnologia scomparsa) fece notare che nei geroglifici quei serpenti sono descritti come "seref", che significa illuminare, e ritiene che si riferisca a qualche forma di corrente elettrica. Nella scena, all’estrema destra, appare una scatola sulla quale siede un’immagine del Dio egiziano Atum-Ra, che identifica la scatola quale fonte di energia. Attaccato alla scatola c’è un cavo intrecciato che l’ingegner Alfred D. Bielek identifica come una copia esatta delle illustrazioni odierne che rappresentano un fascio di fili elettrici. I cavi partono dalla scatola e corrono su tutto il pavimento, arrivando alle basi degli oggetti tubolari, ciascuno dei quali poggia su un sostegno chiamato "djed" (lo Zed) che Bielek identificò con un isolatore ad alto voltaggio. Ulteriori immagini trovate all’interno della cripta mostrano quelle che potrebbero essere altre applicazioni del congegno: sui bassorilievi si vedono uomini e donne assisi sotto i tubi, come in una postura per creare una modalità ricettiva.
19/03/2007 23:03
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Re: Re: Re: Re:
Ricordo che molte delle cose archeo che hai postato sono apparse anche in voyager (coral castle, dendera, l'orologio di ant..).
Ebbene, voyager, pur essendo una trasmissione che cerca il mistero anche dove non c'è neanche l'ombra, disse da subito che non c'era alcun mistero e che queste lampade nn sono altro che fiori. Ricordo che poi la loro attenzione si spostò su qualcosa disegnato vicino a queste pseudo-lampdade (e non era il "generatore").

Riguardo alla datazione della sfinge ci sono pareri contrastanti sulla datazione anche fra i ricercatori moderni.
E poi questo ingegnere che si mette a fare l'egittologo nn me la dice proprio giusta, soprattutto se le sue teorie sono alla base delle vendite del suo libro.

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20/03/2007 09:24
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io di libri sull'argomento non nè conosco, ma ricordo solamente un pogramma tv dove hanno ricostruito la riproduzione di quella lampada, con tanto di generatore ispirato ai disegni egizi, e funzionava. non sò dire dove però.
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ho trovato questo, visto che si è in tema:
www.antikitera.net/ooparts/ooparts.asp?T=2
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Re:

Scritto da: -kapo- 20/03/2007 9.24
io di libri sull'argomento non nè conosco, ma ricordo solamente un pogramma tv dove hanno ricostruito la riproduzione di quella lampada, con tanto di generatore ispirato ai disegni egizi, e funzionava. non sò dire dove però.



mi chiedo come abbiano fatto a fare questa ricostruzione. Cioè hanno preso una lampadina con un generatore ? (E allora grazie al cacchio che funziona).

Oppure hanno costruito una lampadina particolare? Però dai disegni nn noto niente che possa ispirare una diversa costruzione..mah

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20/03/2007 15:48
Re:

Scritto da: -kapo- 20/03/2007 9.24
io di libri sull'argomento non nè conosco, ma ricordo solamente un pogramma tv dove hanno ricostruito la riproduzione di quella lampada, con tanto di generatore ispirato ai disegni egizi, e funzionava. non sò dire dove però.



anche per me quei disegni sono lampadine. non a caso il costruttore della prima lampadina ci è arrivato 10 anni dopo la pubblicazione su una rivista delle immagini di dendera
20/03/2007 15:58
tratto da vojager:

All'epoca del loro arrivo, i romani avevano trovato poco degli antichi splendori di Tebe. La città era già in piena decadenza 700 anni prima della nascita di Cristo. E nel giro di qualche decennio venne conquistata più volte dagli assiri e poi rasa al suolo da un faraone della dinastia dei Tolomei, nell'84 a.C.
Dell'antico splendore restava il ricordo delle immense ricchezze che erano state raccolte nei secoli in città, i resti di alcuni templi maestosi e, a pochi chilometri da qui, sull'altra sponda del Nilo, la mitica Valle dei Re, dove sono sepolti alcuni dei più famosi faraoni: Sete, Ramsete, Tutmosis e Tutankamon…

Negli anni Settanta le cripte sono state chiuse al pubblico in seguito ad un gravissimo furto: quasi tutte le lastre incise vennero rubate. In pratica di sette stanze (o 12, verificare) ne vennero spogliate sei. Fortunatamente, per noi, la settima stanza si è salvata dal saccheggio e così può mostrarci ancora oggi una delle incisioni più misteriose di tutta la millenaria civiltà egizia. Un'incisione che ha creato il sospetto che – forse – gli egizi conoscevano l’energia elettrica…

Ci sono tracce flebili, ma sono pur sempre tracce, che ci dicono che forse i nostri antenati ne sapevano più di quanto siamo disposti a credere. Le grandi civiltà del passato ci hanno lasciato – non solo qui in Egitto – costruzioni che difficilmente potrebbero essere riprodotte anche al giorno d’oggi; hanno dimostrato di saper conoscere il cielo e le stelle anche senza cannocchiali e telescopi e hanno forse compiuto viaggi che la nostra civiltà ha potuto realizzare solo pochi secoli fa.

Per molti secoli Dendera è stato un luogo religioso. Il primo nucleo del Tempio, cui si riferiscono anche queste stanze sotterranee, risale al 15° secolo avanti Cristo. Ma altre iscrizioni ritrovate sembrano rimandare ancora più indietro nel tempo. La parte superiore del tempio è invece di età Tolemaica, cioè più vicina a noi: tra il 300 a.C. e il 30 d.C. (l'ultima sovrana della dinastia dei Tolomei – originati dalla conquista dell’Egitto di Alessandro Magno – è stata Cleopatra)


Guardando con attenzione i geroglifici di Dendera si notano delle sorprendenti coincidenze con apparati moderni e legati a tecnologie al tempo sconosciute. Prima di esaminare le cosiddette lampade ci vogliamo fermare ad esaminare un geroglifico che si trova a non più di tre metri di distanza dalle stesse. Si deve sottolineare che ad oggi non ne sono stati scoperti di uguali. Alcuni vedono in questi disegni dei cavi elettrici che partono da accumulatori. Altri solo degli ornamenti. Un'ulteriore curiosità è stata trovata sempre nello stesso disegno una sfera con all'interno una linea seghettata simile a quella di un fulmine o comunque al metodo più semplice per indicare per simboli l’elettricità. Naturalmente anche questo potrebbe essere solo un disegno con altre finalità che l'occhio per così dire VIZIATO dell'uomo moderno tenderebbe a travisare.
Arriviamo ora alle cosiddette lampade di Dendera. Hanno caratteristiche uniche per due semplici motivi. Il primo riguarda come l'esempio precedente l'unicità del disegno, non esiste almeno fino ad oggi uno uguale, la seconda e’ arrivata solo per così dire, ai giorni nostri. Ricostruendo un oggetto simile nel 1879, si è messo a funzionare come una vera e propria lampada in grado di emettere raggi X.
Ci sono infatti evidenti similitudini tra le lampade di Dendera e il "tubo di Crookes", dallo scienziato inglese – sir William Crookes - che lo creò.
Ad essere maliziosi dieci anni dopo che Mariette aveva pubblicato i suoi disegni di Dendera, da poco scoperta. Alcuni adombrano l'ipotesi che lo stesso Crookes abbia potuto "copiare" i bassorilievi di Dendera. Ma cos'è il tubo di Crookes?
E' un tubo elettronico a catodo a freddo in grado di produrre raggi x. Ma torniamo al geroglifico, taluni lo hanno interpretato come solo un grande fiore di loto, ma è curioso rilevare la presenza di un gambo flessibile e lungo più somigliante ad un cavo che al sostegno di un fiore. Subito dopo salta agli occhi il sostegno a metà dell'oggetto che nella normale interpretazione archeologica viene letto come parte della colonna dorsale di Osiride ma, che a molti è sembrato un componente elettrico con un avvolgimento guarda caso necessario per far funzionare la lampada di Crookes. Vediamo ancora la presenza all'estremità di un dio con due pugnali in mano. Questa posizione sta a significare PERICOLO e guarda caso proprio in corrispondenza di quel punto nel tubo di Crookes escono i raggi X. Infine una coincidenza incredibile. Nel geroglifico vediamo un serpente racchiuso all’interno del disegno, che ricorda la "serpentina" all'interno del tubo di Crookes. Forse sono solo coincidenze ma sicuramente affascinanti....

[Modificato da davide.cool 20/03/2007 16.01]

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