Vari studiosi, rifacendosi alle principali fonti rappresentate dal greco Polibio e da Tito Livio, hanno cercato di ricostruire in modo puntuale la mappa dei luoghi della battaglia. Nel tempo si sono fronteggiate due ipotesi per stabilire con esattezza il campo di battaglia: l'ipotesi sostenuta da H. Nissen (che è quella che ha per luoghi chiave quelli descritti fino ad ora) e l'ipotesi sostenuta da J. Kromayer, anche se oggi la maggior parte degli esperti sembra ritenere la prima ipotesi la più attendibile.
Nel lontano 1867 H. Nissen aveva ipotizzato un campo di battaglia in cui il lago lasciava un ampio spazio, esteso alle due valli contigue Sanguineto e Vernazzano racchiuse tra le acque, la corona dei colli settentrionali del Lago Trasimeno e le strettoie di Malpasso e Montigeto. A questi elementi geografico-storici fondamentali si aggiunge la posizione del campo di Annibale che è indicata da H. Nissen sopra la collina sulla quale sorge Tuoro sul Trasimeno che si protende, in posizione dominante, al centro del teatro dello scontro.
J. Kromayer formulava che il campo di battaglia si fosse esteso più ad Est comprendendo le colline sovrastanti Passignano sul Trasimeno. Ma, mentre sino a non molto tempo fa sembrava prevalere l'ipotesi che all'epoca della battaglia il lago avesse un'estensione maggiore, più recentemente si è fatta strada una teoria contraria, secondo la quale, le dimensioni del lago sarebbero state inferiori a quelle attuali. Se ciò fosse vero, l'area della battaglia dovrebbe allargarsi notevolmente, pur rimanendo la conca di Tuoro il suo luogo principale. In ogni caso, se ancora rimane a definire puntualmente il teatro della battaglia, resta indiscutibile la sua importanza, soprattutto per le ripercussioni che essa ebbe.
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nuove ricerche effettuate da studiosi spiegano e smentiscono molte tesi sulla campagna italiaca del genio, il dio annibale. ad esempio, partiti da Sagunto in 90.000, dopo l'attraversata delle alpi rimasero in meno di 35.000 uomini. dopo la vittoria sul ticino e trebbia furono circa 70.000 gli autoctoni alleatisi con l'esercito cartaginese. A causa poi delle epidemie che corsero tra le schiere dell’esercito di annibale, al tempo dell’arrivo a Tuoro, dove si svolegerà la battaglia del trasimeno, il loro numero era sceso a circa 40.000 unità, oltre ad aver causato lo sterminio di tutti gli elefanti. E qua sta la parte interessante a mio avviso. gli elefanti non sarebbero morti appena scesi dalle alpi per il freddo e la fame ma sarebbero sopravvissuti al ticino e trebbia e si sarebbero ammalati subito dopo attraversando ampie zone paludose. Inoltre spulciando su internet e andando nel sito del comune di tuoro, correlati alla battaglia, gli unici resti presenti sul territorio sembrano essere alcuni manufatti di calce a forma tronco-conica, gli ustrinae, situati nell’area di Tuoro e che, secondo alcuni studiosi, potrebbero far parte di un sistema messo in atto da Annibale per bruciare i molti corpi degli uccisi al fine di evitare eventuali epidemie. inoltre si spiegherebbe anche perchè dopo il trasimeno era usanza di annibale, fare bruciare i cadaveri dei romani e dei propri morti! Quindi per concludere io dico che la eventuale presa su roma è solo dovuta alla sfortuna delle casualità, perchè senza l'epidemia che colpi molte volte i cartaginesi, a cannae si sarebbero presentati non in 30.000 ma in 104.000 uomini. A cannae i cartaginesi persero pochi uomini essendo in sfavore numerico 3 A 1 e quindi in un eventuale assedio della capitale romana, piu di 90.000 uomini avrebbero tentato di espugnarla e non in meno di 20.000 come i dati storici hanno sempre dichiarato.
@MODERATORI, NON CANCELLATE NIENTE.SE è LUNGO CHISSENEFREGA! E' INTERESSANTISSIMO!
[Modificato da davide.cool 27/07/2006 13.28]