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Vlad III tepes Dracul

Ultimo Aggiornamento: 05/08/2006 17:04
13/07/2006 14:56
completamente edito da wikipedia:

Vlad III Dracula (2 novembre 1431 ? - dicembre 1476), conosciuto anche come Vlad Tepes (letto tse'pesh) o Vlad l'Impalatore, fu, a più riprese, principe di Valacchia: nel 1448, dal 1456 al 1462 ed infine nel 1476. Nacque a Sighisoara, in Transilvania.

Grazie al suo dominio, la Valacchia riuscì a mantenere la sua indipendenza dall'Impero Ottomano. La crudeltà nei confronti dei prigionieri gli valse il soprannome di Dracul, che in Rumeno significa "drago", ma fu anche detto l'Impalatore. La storia (romanzata) della sue gesta è stata in parte raccontata da Bram Stoker nel romanzo Dracula.

Vlad III Dracula nacque nel novembre o dicembre 1431, nella fortezza di Sighisoara, in Transilvania. Suo padre, Vlad II Dracul, aveva ricevuto l'Ordine del Drago circa un anno prima. Questo ordine - simile, per certi versi, all'Ordine di Malta - era un ordine religioso originariamente creato nel 1387 da Sigismondo, re d'Ungheria (in seguito Imperatore del Sacro Romano Impero) e dalla sua seconda moglie, Barbara Cilli. L'ordine aveva un drago come simbolo. Scopo dell'ordine era di proteggere gli interessi del Cattolicesimo e lottare contro i Turchi.

L'Ordine in relazione a Vlad III è importante per diversi motivi: in primo luogo dà una spiegazione del nome Dracula: in rumeno Dracu indica diavolo, ed i nobili di Romania, conoscendo l'appartenenza di Vlad II all'Ordine del Drago, decisero di chiamarlo Dracul. Draculea che in rumeno significa Figlio di Dracul, fu spesso usato dallo stesso Vlad III nella corrispondenza ufficiale. In secondo luogo, fu l'abbigliamento tipico dell'Ordine ad ispirare a Bram Stoker certi particolari del suo Dracula.

Altro nome con cui era indicato, più che altro dalla gente comune, era "Tepes", che significa l'impalatore in rumeno, essendo questo il suo supplizio preferito. Anche gli Ottomani si riferivano a Vlad come Kaziglu Bey, cioè il Principe Impalatore, termine attestato a partire dal 1550.

Nell'inverno del 1436-1437, Vlad II divenne Principe di Valacchia (una delle tre province di Romania) e prese residenza nel Palazzo di Târgoviste, la Capitale della Valacchia.

Vlad III seguì suo padre, vivendo sei anni alla corte principesca. Nel 1442, per motivi diplomatici, Vlad III ed il fratello minore Radu furono dati in ostaggio al Sultano Murad II: Vlad III rimase prigioniero in Turchia fino al 1448, mentre il fratello Radu vi rimase fino al 1462.

Questo periodo di prigionia probabilmente giocò un importante ruolo nel carattere di Vlad III. Pare che proprio in quel periodo Vlad III assunse una visione molto pessimista. Nel 1447 i Turchi lo liberarono, informandolo della morte del padre Vlad II Dracul per mano di Vladislav II, un altro pretendente al trono di Valacchia. A Vlad venne anche detto di come il suo fratello maggiore Mircea era stato torturato e, infine, bruciato vivo a Târgoviste.

All'età di 17 anni, Vlad III Dracula, appoggiato dalla cavalleria turca e da un contingente del Pascià Mustafa Hassan, fece la sua mossa all'attacco del Trono di Valacchia, ma l'altro pretendente al Trono, Vladislav II, lo sconfisse solo due mesi dopo.

Per assicurarsi il trono di Valacchia, Vlad III dovette aspettare il 10 agosto 1456, quando riuscì finalmente ad uccidere il suo nemico (nonché assassino di suo padre). Vlad III iniziò quindi il suo più lungo periodo (sei anni) alla testa del principato, nel quale commise buona parte degli atti che lo resero famoso, rendendogli la fama per cui è a tutt'oggi noto.

Inoltre Vlad III era anche soprannominato "Nosferatu" (colui che non muore, il morto vivente).

Nel 1463, Vlad Tepes Dracula, a Plenari (Transilvania), con un piccolo esercito privato, affrontò le orde ottomane che dilagavano nella penisola Balcanica, riuscì ad intrappolare una parte dell’esercito nemico (12.000 uomini) in una gola e a distruggere il contingente nemico. Non fece prigionieri, i sopravvissuti furono tutti impalati, salvo uno, che fu rimandato indietro, con una cesta contenente la testa del suo generale. Con il suo coraggio e la sua ferocia impedì l’invasione del paese. Vlad Tepes è l’eroe nazionale della Transilvania. Nacque da tale episodio anche la leggenda del vampiro (in turco, dracula = il sanguinario). Vlad aveva comme compagnia una donna detta Cristiana (ma in documenti -Cristina-)che aveva un segno particolare sul seno sinistro,che voleva rappresentare una rosa magica che dava forze divine ! Era nata sul Mare Nero e proveniva da padre turco e madre rumena. Era di un bellezza particolare, mora con occhi verdi che nascondevono misteri mai scoperti. Il suo primo atto, una volta insediato sul trono di Valacchia, fu la vendetta verso i boiardi di Târgoviste per la morte di suo padre Vlad II Dracul e suo fratello Mircea: Nella domenica di Pasqua del 1456 arrestò tutti i boiardi, fece impalare i più anziani e costrinse gli altri a marciare fino alla città di Poenari. Durante questo terribile viaggio di cinquanta miglia molti morirono, ma ai sopravvissuti non fu concesso riposo fino alla destinazione. Quindi, Vlad III ordinò loro di costruire una fortezza sulle rovine di un antico castello, sul fiume Arges. L'impresa causò la morte di parecchi boiardi, dando a Vlad III il destro per creare una nuova nobiltà in Valacchia, e di ottenere una fortezza per eventuali future situazioni di emergenza.

Vlad III continua ad essere ricordato per le sue brutali punizioni, come descritto dai suoi detrattori Sassoni .

__________fine wikipedia__________________________________

ok, ci sono molte storie agghiacianti su di lui, la sua donna si buttò giu da una torre suicidandosi, perkè pensava fosse morto in battaglia, lui invece usci da una porta segreta e stava tornando coi rinforzi.

La fine della sua amante fu ancora piu sanguinaria. un giorno la donna andò da Vlad dicendogli di essere incinta, lui la fece distendere e con una spada le aprì la pancia e mentre la donna stava agonizzando le disse: volevo vedere se eri veramente in cinta!

fece impalare i suoi nemici in ogni angolo del paese, compreso quello che è ancora conosciuto come il Castello di Dracula.
Si dice che diede sfogo alla sua vendetta contro i nobili che l’avevano tradito. Tutti, ad uno ad uno, furono infilzati in pali come questi che, d’ora in poi, saranno sempre presenti, ovunque Dracula si spostasse. E con loro, il terrore del popolo.
Era di una crudeltà inaudita: organizzava grandiosi banchetti con gli ambasciatori o con chi voleva eliminare e faceva preparare una vera e propria foresta di pali acuminati. Finito il pranzo si godeva lo spettacolo dell’impalamento dei suoi nemici.
Si racconta che dopo il rifiuto di tre emissari turchi di togliersi il copricapo in sua presenza, abbia ordinato ai suoi soldati di inchiodarlo sulle loro teste, prima di rimandarli al Sultano La sua sete di sangue e di vendetta non si placò neanche con il tempo. In una delle sue invasioni della vicina Transilvania profanò la chiesa di un paese e ne impalò la gran parte degli abitanti, in un’altra arrivò ad impalare più di 20.000 persone, spargendo un interminabile fiume di sangue.






[Modificato da davide.cool 13/07/2006 15.02]

13/07/2006 15:05
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Donne! E' arrivato Dracul, l'uomo da sposare! [SM=g27964]

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24/01/08 L'Italia è morta, W l'Italia paese di idioti.

"Time will tell, when I unleash hell! Blood will flow when I unleash hell!" Norther




http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Regno_dei_Parti
Basta! Parlamento pulito
Se Dio esiste perchè esistono i Finley, i Tokio Hotel, i catt..., i legh..., i fasc... e gli Emo?
13/07/2006 15:09
quello si che era un uomo con le palle

Nel 1732 a Parigi la paura dei vampiri tornò prepotentemente alla ribalta. I soldati riaprirono tutte le tombe del cimitero, tagliarono tutte le teste e le ri-seppellirono lontane dai loro corpi.
Pochi anni dopo, nel 1740, divenne Papa Benedetto XIV che scrisse addirittura un trattato per negare l’esistenza dei vampiri, negando quindi la loro associazione con il diavolo, così come avevano creduto i suoi predecessori.
Nel 1849 in Francia si processò Francois Bertrand, un sergente, accusato di aprire le tombe per succhiare il sangue dei cadaveri morti da poco.
Nel 1915 Fritz Haarman, detto "il vampiro di Hannover" venne condannato a morte.
La stessa sorte toccò nel 1931 a Peter Kuertner, "il vampiro di Dusseldorf" e nel 1949 a John Haigh, chiamato "Il vampiro di Londra".
Il criminologo italiano Cesare Lombroso racconta di due vampiri italiani del XIX secolo, Agnolotti e Verzeni, che dopo aver strangolato le loro vittime, ne succhiavano il sangue ancora caldo.

[Modificato da davide.cool 13/07/2006 15.11]

13/07/2006 15:44
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- Moderatore -
Praefectus Fabrum
dracula? un pò deboluccio [SM=g27964]

soffre di emofilia :P
non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

http://www.storiainpoltrona.com/
04/08/2006 18:03
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Sesso: Femminile
Principalis
Si indubbiamente un argomento interessante,credo che l'immortalità e l'eterna giovinezza sono le cose che più affascinano di questo personaggio.
Comunque credo che alla fin fine sono solo persone malate di mente che nel corso dei secoli hanno sperato che bevendo il sangue di altre persone si potesse diventare degli esseri soprannaturali [SM=x506696]
05/08/2006 01:12
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Tribunus Angusticlavius
Re:

Scritto da: davide.cool 13/07/2006 15.09
quello si che era un uomo con le palle

Nel 1732 a Parigi la paura dei vampiri tornò prepotentemente alla ribalta. I soldati riaprirono tutte le tombe del cimitero, tagliarono tutte le teste e le ri-seppellirono lontane dai loro corpi.
Pochi anni dopo, nel 1740, divenne Papa Benedetto XIV che scrisse addirittura un trattato per negare l’esistenza dei vampiri, negando quindi la loro associazione con il diavolo, così come avevano creduto i suoi predecessori.
Nel 1849 in Francia si processò Francois Bertrand, un sergente, accusato di aprire le tombe per succhiare il sangue dei cadaveri morti da poco.
Nel 1915 Fritz Haarman, detto "il vampiro di Hannover" venne condannato a morte.
La stessa sorte toccò nel 1931 a Peter Kuertner, "il vampiro di Dusseldorf" e nel 1949 a John Haigh, chiamato "Il vampiro di Londra".
Il criminologo italiano Cesare Lombroso racconta di due vampiri italiani del XIX secolo, Agnolotti e Verzeni, che dopo aver strangolato le loro vittime, ne succhiavano il sangue ancora caldo.

[Modificato da davide.cool 13/07/2006 15.11]




Comunque si chiama Peter Kurten!

A tal proposito vi consiglio questo libro (che in realtà è una vera e propria enciclopedia) anche se in realtà è un cimelio antico appartenuto a mio nonno e pubblicato nel 1961 scritto da Loredana Di Bella Giacchetti:"The coincise Encyclopedia of Crime and Criminals"

Guarda caso a me queste cose interessano molto e in tutto il tempo nel quale mi è appartenuto,e mi appartiene tuttora (circa 3 anni) me lo sono spulciato tutto e conosco la maggior parte dei criminali "importanti" dal 1600 ad oggi.
Preferito tra tutti il mitico Dillinger o addirittura John Wilkes Booth (l'assassino di Lincoln) o anche Marcel Petiot,o Landru o Gaston Dominici oppure il "ladro macherato" Charles Peace (che nascondeva la sua mano amputata da un uncino)....Sono veramente storie interessanti.

Siccome i criminali mi hanno sempre interessato,copio dal libro alcuni passaggi della vita del "Vampiro di Dusseldorf":


Il "Vampiro di Dusseldorf" è ricordato dai trattati di criminologia come il "re dei delinquenti sessuali",ma tale appellativo sembra ironico e inadeguato alla natura e alla ferocia dei suoi delitti.Non si trattò certo di "delitti perfetti" ed oggi,riesaminando la serie dei crimini da lui commessi si scoprono gli elementi e le circostanze che contribuirono a farlo sfuggire per così lungo tempo alla giustizia.
Nato il 26 Maggio 1883 a Colonia-Mulheilm,Peter Kurten era figlio di un operaio fonditore,alcolizzato che maltrattava la moglie e i suoi tredici figli.
Peter,abbandonato a se stesso,crebbe nelle peggiori condizioni ambientali.
Nel 1897 il padre fu condannato ai lavori forzati per incesto.
Fin da bambino Kurten manifestò le sue inclinazioni criminali: si dice che a cinque anni,mentre giocava su una zattera con altri bambini,ne spinse uno in acqua tentando di affogarlo.
Sempre a cinque anni aiutò un accalappia cani ad uccidere i cani randagi.
A otto anni fuggì di casa poichè la madre lo aveva picchiato e vagò per molte settimane vivendo di piccoli furti e dormendo all'aperto.
Nel 1894 la famiglia si trasferì a Dusseldorf e Kurten fu assunto come operaio apprendista in una fabbrica.
A quattordici anni fece le prime esperienza sessuali: aggredì e quasi strangolò una ragazza nella foresta di Grafenberg vicino a Dusseldorf.
Subito dopo si appropriò di cento marchi e vagò sulle rive del Reno con una prostituta.
Dopo aver scontato un periodo di dentenzione per questo ed altri reati andò a vivere con Frau M.,una donna più anziana di lui che aveva una figlia di sedici anni.
Durante i loro rapporti sessuali la donna chiedeva di essere percossa e strangolata e ciò stimolò ancor di più l'istinto sadico del delinquente.
La convivenza divenne quindi impossibile.
La donna si rivolse alla polizia e Kurten scontò un altro periodo di detenzione.
Scarcerato a diciassette anni visse per un certo periodo dei proventi di piccoli furti che lo ricondussero però spesso in carcere e nel 1904 cominciò a dar segni manifesti di una nuova mania: appicar fuoco e rimanere sul luogo dell'incendio per eccitarsi e godere sadicamente fino all'estinzione delle fiamme.
Chiamato sotto le armi,Kurten disertò il primo giorno del servizio militare; ritrovato in casa di Frau M. (Nota: che furbo sto tizio però!) fu condannato per diserzione e per furto a sette anni di lavori forzati.
Nel 1913 commise il primo omicidio: penetrato in casa di Peter Klein a colonia-Muhleilm con la intenzione di rubare trovò addormentata nella camera da letto Christine,una bambina di otto anni,e dopo averla soffocata le squarciò la gola.
Il getto di sangue placò il suo desiderio morboso,poi con calma,dopo aver pulito il coltello col suo fazzoletto siglato P.K che dimenticò sul luogo del delitto,uscì da casa Klein.
(...)
Nel 1923 Kurten si sposò ma non ebbe figli (Nota: ma chi è quella pazza che se lo è sposato?)
I vicini di casa ricordavano un uomo semplice e tranquillo che al massimo si concedeva qualche esperienza extra coniugale.
Un brav'uomo insomma che non aveva certo l'aspetto di un bruto degenerato e la cui unica stranezza consisteva nell'usare cosmetici per apparire più giovane.



E qui stuzzico la vostra curiosità,se volete sapere la parte restante chiedete e sarette accontentati!

Se avete da chiedere informazioni su altri criminali famosi,non esitate!

05/08/2006 17:04
come va a finire?
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