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Vlad III Dracula (2 novembre 1431 ? - dicembre 1476), conosciuto anche come Vlad Tepes (letto tse'pesh) o Vlad l'Impalatore, fu, a più riprese, principe di Valacchia: nel 1448, dal 1456 al 1462 ed infine nel 1476. Nacque a Sighisoara, in Transilvania.
Grazie al suo dominio, la Valacchia riuscì a mantenere la sua indipendenza dall'Impero Ottomano. La crudeltà nei confronti dei prigionieri gli valse il soprannome di Dracul, che in Rumeno significa "drago", ma fu anche detto l'Impalatore. La storia (romanzata) della sue gesta è stata in parte raccontata da Bram Stoker nel romanzo Dracula.
Vlad III Dracula nacque nel novembre o dicembre 1431, nella fortezza di Sighisoara, in Transilvania. Suo padre, Vlad II Dracul, aveva ricevuto l'Ordine del Drago circa un anno prima. Questo ordine - simile, per certi versi, all'Ordine di Malta - era un ordine religioso originariamente creato nel 1387 da Sigismondo, re d'Ungheria (in seguito Imperatore del Sacro Romano Impero) e dalla sua seconda moglie, Barbara Cilli. L'ordine aveva un drago come simbolo. Scopo dell'ordine era di proteggere gli interessi del Cattolicesimo e lottare contro i Turchi.
L'Ordine in relazione a Vlad III è importante per diversi motivi: in primo luogo dà una spiegazione del nome Dracula: in rumeno Dracu indica diavolo, ed i nobili di Romania, conoscendo l'appartenenza di Vlad II all'Ordine del Drago, decisero di chiamarlo Dracul. Draculea che in rumeno significa Figlio di Dracul, fu spesso usato dallo stesso Vlad III nella corrispondenza ufficiale. In secondo luogo, fu l'abbigliamento tipico dell'Ordine ad ispirare a Bram Stoker certi particolari del suo Dracula.
Altro nome con cui era indicato, più che altro dalla gente comune, era "Tepes", che significa l'impalatore in rumeno, essendo questo il suo supplizio preferito. Anche gli Ottomani si riferivano a Vlad come Kaziglu Bey, cioè il Principe Impalatore, termine attestato a partire dal 1550.
Nell'inverno del 1436-1437, Vlad II divenne Principe di Valacchia (una delle tre province di Romania) e prese residenza nel Palazzo di Târgoviste, la Capitale della Valacchia.
Vlad III seguì suo padre, vivendo sei anni alla corte principesca. Nel 1442, per motivi diplomatici, Vlad III ed il fratello minore Radu furono dati in ostaggio al Sultano Murad II: Vlad III rimase prigioniero in Turchia fino al 1448, mentre il fratello Radu vi rimase fino al 1462.
Questo periodo di prigionia probabilmente giocò un importante ruolo nel carattere di Vlad III. Pare che proprio in quel periodo Vlad III assunse una visione molto pessimista. Nel 1447 i Turchi lo liberarono, informandolo della morte del padre Vlad II Dracul per mano di Vladislav II, un altro pretendente al trono di Valacchia. A Vlad venne anche detto di come il suo fratello maggiore Mircea era stato torturato e, infine, bruciato vivo a Târgoviste.
All'età di 17 anni, Vlad III Dracula, appoggiato dalla cavalleria turca e da un contingente del Pascià Mustafa Hassan, fece la sua mossa all'attacco del Trono di Valacchia, ma l'altro pretendente al Trono, Vladislav II, lo sconfisse solo due mesi dopo.
Per assicurarsi il trono di Valacchia, Vlad III dovette aspettare il 10 agosto 1456, quando riuscì finalmente ad uccidere il suo nemico (nonché assassino di suo padre). Vlad III iniziò quindi il suo più lungo periodo (sei anni) alla testa del principato, nel quale commise buona parte degli atti che lo resero famoso, rendendogli la fama per cui è a tutt'oggi noto.
Inoltre Vlad III era anche soprannominato "Nosferatu" (colui che non muore, il morto vivente).
Nel 1463, Vlad Tepes Dracula, a Plenari (Transilvania), con un piccolo esercito privato, affrontò le orde ottomane che dilagavano nella penisola Balcanica, riuscì ad intrappolare una parte dell’esercito nemico (12.000 uomini) in una gola e a distruggere il contingente nemico. Non fece prigionieri, i sopravvissuti furono tutti impalati, salvo uno, che fu rimandato indietro, con una cesta contenente la testa del suo generale. Con il suo coraggio e la sua ferocia impedì l’invasione del paese. Vlad Tepes è l’eroe nazionale della Transilvania. Nacque da tale episodio anche la leggenda del vampiro (in turco, dracula = il sanguinario). Vlad aveva comme compagnia una donna detta Cristiana (ma in documenti -Cristina-)che aveva un segno particolare sul seno sinistro,che voleva rappresentare una rosa magica che dava forze divine ! Era nata sul Mare Nero e proveniva da padre turco e madre rumena. Era di un bellezza particolare, mora con occhi verdi che nascondevono misteri mai scoperti. Il suo primo atto, una volta insediato sul trono di Valacchia, fu la vendetta verso i boiardi di Târgoviste per la morte di suo padre Vlad II Dracul e suo fratello Mircea: Nella domenica di Pasqua del 1456 arrestò tutti i boiardi, fece impalare i più anziani e costrinse gli altri a marciare fino alla città di Poenari. Durante questo terribile viaggio di cinquanta miglia molti morirono, ma ai sopravvissuti non fu concesso riposo fino alla destinazione. Quindi, Vlad III ordinò loro di costruire una fortezza sulle rovine di un antico castello, sul fiume Arges. L'impresa causò la morte di parecchi boiardi, dando a Vlad III il destro per creare una nuova nobiltà in Valacchia, e di ottenere una fortezza per eventuali future situazioni di emergenza.
Vlad III continua ad essere ricordato per le sue brutali punizioni, come descritto dai suoi detrattori Sassoni .
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ok, ci sono molte storie agghiacianti su di lui, la sua donna si buttò giu da una torre suicidandosi, perkè pensava fosse morto in battaglia, lui invece usci da una porta segreta e stava tornando coi rinforzi.
La fine della sua amante fu ancora piu sanguinaria. un giorno la donna andò da Vlad dicendogli di essere incinta, lui la fece distendere e con una spada le aprì la pancia e mentre la donna stava agonizzando le disse: volevo vedere se eri veramente in cinta!
fece impalare i suoi nemici in ogni angolo del paese, compreso quello che è ancora conosciuto come il Castello di Dracula.
Si dice che diede sfogo alla sua vendetta contro i nobili che l’avevano tradito. Tutti, ad uno ad uno, furono infilzati in pali come questi che, d’ora in poi, saranno sempre presenti, ovunque Dracula si spostasse. E con loro, il terrore del popolo.
Era di una crudeltà inaudita: organizzava grandiosi banchetti con gli ambasciatori o con chi voleva eliminare e faceva preparare una vera e propria foresta di pali acuminati. Finito il pranzo si godeva lo spettacolo dell’impalamento dei suoi nemici.
Si racconta che dopo il rifiuto di tre emissari turchi di togliersi il copricapo in sua presenza, abbia ordinato ai suoi soldati di inchiodarlo sulle loro teste, prima di rimandarli al Sultano La sua sete di sangue e di vendetta non si placò neanche con il tempo. In una delle sue invasioni della vicina Transilvania profanò la chiesa di un paese e ne impalò la gran parte degli abitanti, in un’altra arrivò ad impalare più di 20.000 persone, spargendo un interminabile fiume di sangue.
[Modificato da davide.cool 13/07/2006 15.02]