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Battaglia di CRECY ??????????

Ultimo Aggiornamento: 23/06/2006 11:48
19/06/2006 18:58
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Qualcuno mi puo dare qualche info sulla battaglia: background storico, composizione degli eserciti, tattiche, svolgimento della stessa (meglio se con qualche schema).........??????

PS: Cerco anche la Vita di Alessandro Magno di Arriano (o Ariano non ricordo come si scrive) da poter scaricare da qualche sito in formato pdf, txt, ecc........

[SM=x506657] [SM=x506657] [SM=x506657] [SM=x506642] [SM=x506642] [SM=x506642]

"Teste alte, perdio! ...Quelle sono pallottole, non merda." (Lepic, colonello dei granatieri a cavallo della Guardia - Eylau 1807)

"Un ussaro che a trent'anni non è ancora morto è un vigliacco!" (Lasalle, generale della cavalleria leggera dell'esercito francese)
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la battaglia di crecy è stata una delle battaglie più importanti della Guerra dei Cento Anni..anzi la prima che sancì il dominio dei Plantageneti su buona parte della Francia regnata dai Valois a lungo... [SM=x506627]

fu un disastro per la cavalleria francese battuta dal vile arco inglese e questa disfatta si ripetè uguale ad Azincourt decenni dopo... [SM=g27971]

non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

http://www.storiainpoltrona.com/
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Praefectus Fabrum
ecco la storia :

A Crecy, l'esercito ben schierato e disciplinato di Edward III si impose sull'esercito di Filippo VI, re di Francia.
A seguito del suo sacco di Caen e dell'assedio infruttuoso di Rouen, il re inglese Edward III si trovò ad affrontare con il suo esercito di 10.000 uomini l'esercito francese del re Filippo VI di 20.000 uomini. Ritirandosi attraverso il fiume della Senna, Eduardo prese posizione difensiva vicino a Crecy ed offerì la battaglia al francese.

Filippo iniziò la battaglia avanzando con i balestrieri mercenari Genovesi, che si portarono avanti senza nessuna protezione in quando gli scudi erano stati lasciati con il treno dei bagagli, ma il tiro degli archi lunghi inglesi infierì i contro di loro che provocò disordine e li costrinse a ritirare. Mentre si ritirarono, i cavalieri francesi li passarono ma tale movimento avvenne troppo lentamente ed anche loro furono investiti da una nevicata di frecce inglesi. Difettando di coordinazione, i cavalieri francesi ebbero poco successo. Caddero cavalieri e cavalli. Una carica disperata portò alla mischia i francesi contro gli arcieri della divisione del principe di Galles, ma vennero respinti senza dare perdite significative. Alla fine del giorno,circa 1.500 cavalieri e nobile francesi era distesi sul campo di battaglia, il resto notevolmente disperso.

La vittoria diede via libera ad Edward per marciare su Calais, catturata il 3 agosto dopo parecchie battaglie secondarie.

non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

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19/06/2006 21:44
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Leggiti il libro "l'arciere del re" di un certo cornwell, lì viene spiegato tutto bene [SM=x506627]
20/06/2006 13:04
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La battaglia di Crecy diede inizio a una serie di lutti per la fiera nobiltà di Francia.

L'esercito era diviso in tre line: una prima di balestrieri e fanti, il resto il fior della cavalleria francese.

Putroppo la prima linea s'impantanò nel terreno fangoso e divenne facile preda degli arcieri.

Vi fu scompiglio e disordine nelle rotte linee francesi ma l'attacco continuò e alla fine l'orgogliosa cavalleria pesante di Francia fu costretta a vedere che poco potevano le loro cavalcature contro i grandi e potenti archi lunghi.

p.s. : (per Pretoriano) ma ti sei copiato un pezzo della mia firma nella tua ?!?! Lo stesso identico stile ! Comunque va bene, tanto sono frasi famose e universali.

[Modificato da Caio Logero 20/06/2006 13.06]



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Re:

Scritto da: Caio Logero 20/06/2006 13.04
La battaglia di Crecy diede inizio a una serie di lutti per la fiera nobiltà di Francia.

L'esercito era diviso in tre line: una prima di balestrieri e fanti, il resto il fior della cavalleria francese.

Putroppo la prima linea s'impantanò nel terreno fangoso e divenne facile preda degli arcieri.

Vi fu scompiglio e disordine nelle rotte linee francesi ma l'attacco continuò e alla fine l'orgogliosa cavalleria pesante di Francia fu costretta a vedere che poco potevano le loro cavalcature contro i grandi e potenti archi lunghi.

p.s. : (per Pretoriano) ma ti sei copiato un pezzo della mia firma nella tua ?!?! Lo stesso identico stile ! Comunque va bene, tanto sono frasi famose e universali.

[Modificato da Caio Logero 20/06/2006 13.06]


Sì ho preso qualche frase perchè mi piaceva [SM=g27965]
20/06/2006 21:19
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Ce l´ho io quel libro. Sembra molto interessante e ben fatto (ambientazione storica voglio dire) anche se devo ancora leggerlo.
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21/06/2006 16:23
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La battaglia di Crecy fu una delle poche battaglie campali della guerra dei cent anni.
L'esercito inglese si schierò su una collina nei pressi del villaggio di crecy in modo che entrambi i fianchi fossero protetti rispettivamente dal villaggio e da un boschetto.
I francesi invece potevano contare su un elevatissimo numero di cavalieri e di mercenari genovesi con balestra.
Gli inglesi si schierarono su due linee: arcieri davanti e armigeri dietro, quando i mercenari genovesi avanzarono gli arcieri cominciarono a scagliare frecce su frecce (gli archi lunghi potevano lanciare 6 o 7 frecce al minuto, le balestre 2 dardi) e i genovesi furono massacrati e si diedero alla fuga. I cavalieri francesi oltraggiati da un atto così vile caricarono senza pensarci due volte, ammazzando i loro stessi mercenari,venendo trafitti dalle frecce inglesi, e caddendo nelle trappole preparate dai nemici come le buche. La prima carica andò in fumo ma la seconda fu molto più efficace ma gli inglesi riuscirono nonostante tutto a reggere l'urto.
Gli inglesi vinsero grazie alla disciplina, all'arco (al contrario dei loro corrispettivi genovesi, il giorno prima gli inglesi avevano tenuto al riparo le corde degli archi evitando che si allentassero)e all'abile scelta del campo di battaglia (come ad anzicourt).
I francesi invece furono sconfitti a causa della loro arroganza e all inettitudine dei consiglieri del re che piuttosto di studiare le strategie si affidavano agli astrologi.. [SM=g27980] [SM=g27981]
22/06/2006 21:10
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Re:

Scritto da: @Asdrubale@ 21/06/2006 16.23
La battaglia di Crecy fu una delle poche battaglie campali della guerra dei cent anni.
L'esercito inglese si schierò su una collina nei pressi del villaggio di crecy in modo che entrambi i fianchi fossero protetti rispettivamente dal villaggio e da un boschetto.
I francesi invece potevano contare su un elevatissimo numero di cavalieri e di mercenari genovesi con balestra.
Gli inglesi si schierarono su due linee: arcieri davanti e armigeri dietro, quando i mercenari genovesi avanzarono gli arcieri cominciarono a scagliare frecce su frecce (gli archi lunghi potevano lanciare 6 o 7 frecce al minuto, le balestre 2 dardi) e i genovesi furono massacrati e si diedero alla fuga. I cavalieri francesi oltraggiati da un atto così vile caricarono senza pensarci due volte, ammazzando i loro stessi mercenari,venendo trafitti dalle frecce inglesi, e caddendo nelle trappole preparate dai nemici come le buche. La prima carica andò in fumo ma la seconda fu molto più efficace ma gli inglesi riuscirono nonostante tutto a reggere l'urto.
Gli inglesi vinsero grazie alla disciplina, all'arco (al contrario dei loro corrispettivi genovesi, il giorno prima gli inglesi avevano tenuto al riparo le corde degli archi evitando che si allentassero)e all'abile scelta del campo di battaglia (come ad anzicourt).
I francesi invece furono sconfitti a causa della loro arroganza e all inettitudine dei consiglieri del re che piuttosto di studiare le strategie si affidavano agli astrologi.. [SM=g27980] [SM=g27981]



Quoto quasi tutto. Direi inoltre che i tempi erano cambiati e l'arroganza dei nobili di affidarsi alla cavalleria pesante, che fu la regina del medioevo, è presuntuosa e anacrostica...
Ma cosa vogliamo da genti che riferendosi agli inglesi imprecava su quella "canaglia, o marmaglia scalza" (canaille aux pieds nus) e della battaglia la "giostra"... perlomeno gli arcieri inglesi meno "nobili" sapeva come fare a pezzi una corazza!!!


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22/06/2006 22:16
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Quoto,inoltre il re francese era consiagliato da degli emeriti idioti,più legati alla dolce vita e alla ricerca della gloria piuttosto che alla difesa della patria.Inoltre i francesi non impararono nulla poichè vennero massacrati nello stesso modo ad anzicourt..da molti meno uomini..
22/06/2006 23:27
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il libro di arriano è molto bello ma se ti vuoi innamorare del personaggio allora ti consiglio quello di caratini della newton,oppure quello di bosworth della rizzoli
"Desidero che ciascuno di voi, viva felice ed in pace, ora che la guerre stanno per finire.
Tutti gli uomini mortali, da ora in avanti, vivranno uniti in un solo popolo e lavoreranno pacificamente per il bene comune.
Dovrete considerare tutto il mondo come il vostro paese, un paese con il migliore governo possibile, con delle leggi comuni, senza distinzione di razza.
Io non faccio distinzione, come altre menti ottuse fanno, fra Greci e Barbari. Non sono interessato alle origini razziali dei sudditi. Li distinguo solamente sulla base delle loro qualità.
Per me, ogni straniero è un greco ed ogni cattivo greco è un barbaro.
Se ci sono delle differenze fra di voi, non dovete risolverle con le armi, ma con la pace. Se ce ne sarà necessità, io agirò come vostro tramite.
Nn dovete pensare a Dio come a un despota autoritario, ma come ad un padre comune, cosicchè la vostra condotta assomigli a quella di tanti fratelli, che appartengono alla stessa famiglia.
Per quello che mi riguarda, io considero tutti, siano essi bianchi o neri, uguali.
E vorrei che non foste solo sudditi del mio impero, ma anche partecipi alleati.
Dovreste considerare il Giuramento che abbiamo fatto stanotte come un Simbolo di Amore".

Alessandro, dal discorso alle truppe a Babilonia

Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)

Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno(Giovanni Falcone)
23/06/2006 11:48
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Praefectus Fabrum
William Shakespeare ha descritto molto bene le atmosfere di attesa e la tensione prima della battaglia di Azincourt [SM=x506627]
non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

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