Diciamo anche che le motivazioni sono genetiche, geologiche e sociali.
Mi spiego meglio.
In Africa ci sono state pochissime culture, dunque molte di esse non si sono mai incontrate, tanto meno facevano battaglie tra loro.
Gli Egizi sono un esempio, nell'arco della sua storia hanno combattuto contro Babilonesi, Hittiti, Sudanesi, Assiri.
I romani, hanno combattuto contro Galli, Ebrei, Greci, Etruschi, Germani, Celti, Persiani, Parti, Seleucidi, Armeni, Pontici ecc...; tutto questo in un arco inferiore di tempo.
La densità di popolazione ed i diversi ceppi presenti in un area ristetta, portano necessariamente a battaglie per la sopravvivenza, dunque se non si vuole soccombere, bisogna necessariamente ingegnarsi per sopravvivere, cosa che gli Egizi per esempio non hanno più fatto dopo un po' di tempo.
Per l'Africa vale lo stesso principio.
Inoltre la lotta genera una condizione di selezione, più un popolo si ingegna, meno muore in battaglia, quindi sopravvivono i più forti ed i più intelligenti.
Inoltre è assodato che le civiltà costiere si sono sempre ritrovate a commerciare, dunque ad evolversi per tale funzione, imparando gli usi delle civiltà con la quale hanno rapporti; il Mediterraneo era l'ideale per questa funzione, infatti le culture costiere Africane, erano molto più civilizzate di quelle dell'entroterra Africano.
Per riassumere, in Africa non si combatteva tanto, non commerciavano tanto, e di conseguenza non si ingegnavano tanto.
Semplicemente non avevano bisogno di farlo, questo gli costò caro.
Bella rega' e sempre forza Roma.
Romano d.o.c. de Roma, daa Roma, nato a Roma, che vive a Roma, lavora a Roma e s'a spassa a Roma.
Vincitore nonchè diplomatico in Forum TW I con i Julii (fatevi avanti vi distruggerò).
Vincitore anche nella seconda edizione con i Bizantini, se avesse votato una persona sola.
Vincitore nella seconda edizione del miglior elimina fazioni con 5 punti.
Sentiremo tutti la vostra mancanza.