Sebbene Polibio, di tendenza aristocratica e valente membro della lega achea (aveva ricoperto più volte la carica di iipparco, ovvero braccio destro dello stratego, il comandante generale della lega), probabilmente sostenesse che persino la costituzione romana fosse destinata o comunque non immune alla corruzione (le vicende che coinvolsero Tiberio e Gaio Gracco dovevano averlo colpito).
[Modificato da C. Iulius Caesar 27/11/2016 21:55]