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AAR Norvegia Bellum Crucis 7.0 (con i dovuti fix e patch ufficiali)

Ultimo Aggiornamento: 20/06/2016 15:49
03/06/2015 18:37
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Ragazzi fatemi sapere se siete interessati, anche se per 4 gatti mi piacerebbe fare ( con il nostro grande gilga) questa impresa, ma ho veramente bisogno di sapere se almeno sti 4 ( possibili) gatti interessati ci sono xD

Il mio sistema :
CPU : Intel Core i5 3570k 3,4 GHz
Dissipatore : CM Seidon 120M
Scheda Madre : ASUS P8Z77-V LX
PSU : Cooler Master GX 750W 80+ Bronze
GPU : nVidia GeForce GTX 1080 Zotac AMP! Edition 8 GB GDDR5X
RAM : Corsair Vengeance Pro DDR3 4*4 Gb 1600 MHz
Case : Corsair Obsidian 750D
HDD : WD Caviar Black 2 Tb
SO : Windows 10 Pro 64 bit
Monitor : ASUS VX238H 60Hz 23" FullHD 1ms
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03/06/2015 19:05
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si dai fatevi sotto che ci siamo rotti di AAR su quei puzzoni di Romei !!ahaha
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Loro saranno i miei guerrieri migliori, questi uomini pronti ad abbandonarsi completamente a me. Li modellerò come argilla e li forgerò nella fornace della guerra. Avranno volontà di ferro e muscoli d'acciaio. Li vestirò di grandi armature e li armerò con i fucili più potenti. Contagio e malattia non li toccheranno, né l'infermità li tormenterà. Possederanno tattiche. strategie e macchine tali che nessun avversario potrà sconfiggerli in battaglia. Sono il mio baluardo contro il Terrore. Sono i Difensori dell'Umanità. Sono i miei Space Marine ed essi non conosceranno la paura. (L'Imperatore dell'Umanità)
03/06/2015 20:59
Vi seguirò!
P.s. A breve riprenderò la scrittura del mio AAR da dove l'avevo interrotta. ;)
04/06/2015 15:49
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Allora inizia ufficialmente l' AAR, fosse per una sola persona, me ne sbatto, yeah ! Norvegia alla vittoria !

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04/06/2015 16:59
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TENGO A PRECISARE CHE QUESTO AAR SEGUE UNA STORIA FANTASIOSA, E NON RIPRENDE I REALI EVENTI STORICI, SE NON CHE IN MINIMA PARTE E SOLO NELLE FASI INIZIALI, BUONA LETTURA ;)
-A Gabronx97 & Gilgamesh94 Production
-Questa è una intro, da qui in poi parte l' AAR



-Diario di Gaetano Normaville

Luglio 17 1542 Anno del Signore

Amalfi

Inizio questo mio umilissimo racconto con un preciso scopo e dunque,per correttezza,è giusto che abbia anche una precisa introduzione: Io sono nato nell'epoca sbagliata.
Penso che nessuno potrebbe prendermi per pazzo per questa affermazione,dato che ben so che molti miei contemporanei, sull'onda dell' entusiasmo e della curiosità che le ere passate suscitano, sarebbero ansiosi di seguirmi in questo gesto sognatore anche se,a dirla tutta,sono altrettanto consapevole che nessuno,e qui davvero mi prenderò del pazzo,vorrebbe seguirmi anche nelle coordinate temporali che intendo utilizzare nel mio viaggio folle.
Infatti, ogni gentiluomo che si dica “intellettuale” darebbe volentieri il sangue per poter tornare all'epoca classica,dove la raffinata cultura greca nasceva, e con essa la filosofia che in breve tempo si espandeva in ogni più piccolo regno, e ben presto in tutto il mediterraneo portando la luce ai barbari derelitti e bestiali,affiancata dalla nascente potenza di Roma che,guardando alla Grecia come al seno di una madre amata,forgiava le basi per la costruzione del più grande Impero che la storia abbia mai conosciuto,la cui memoria millenaria ancora oggi riempie gli animi di ammirazione e di un rispetto quasi sacrale.
Ma io da tutto questo rifuggo,io sono un rivoluzionario forse,per come gli altri mi ingiuriano quando porto avanti le mie tesi,forse sono effettivamente un pazzo,un illuso,o,più semplicemente,un innamorato;innamorato di un'epoca che troppo spesso è stata ingiuriata e coperta da un pietoso velo,come a volerne nascondere le miserie,un' epoca che non ha ancora visto il vero rispetto che merita,l'ammirazione che si è guadagnata,e la dignità di essere studiata e conosciuta,che nessuno sembra volergli attribuire..un'epoca che tutti chiamano “medioevo”,così da infamarla ancora di più!così da relegarla ancora all'infimo ruolo di fare da angusto e traballante ponticello che divide le scogliere sicure e gloriose,tra Età Classica e Rinascimento.
Io oggi qui ,pronto a sopportare ogni maleficio o offesa che mi verrà rivolto contro,sostengo l'idea di un Medioevo differente,un Medioevo davvero degno di essere studiato e ,a suo modo, amato.
La considerazione così buia che i miei contemporanei hanno di quest'età è data dalla convinzione che essa abbia dato alla storia come unico frutto nient'altro che epidemie,carestie,guerre,caos,regressione economica e svilimento dell'amministrazione e dei diritti civili e ,non in ultimo,l'ambizione della chiesa di costruire un proprio Impero in terra,di soggiogare ogni stato sfruttando il suo prestigio e le minacce delle temutissime scomuniche,chiesa che aveva nella simonia e nel' avidità,ormai più una prassi che un peccato.
Tutto questo è inconfutabile e sarei veramente fuor di senno se cercassi di affermare il contrario,ma ogni avvenimento che studiamo deve essere inserito nel giusto contesto,e giudicare il medioevo con una morale a posteriori risulterebbe altrettanto scellerato.
Se ci rifiutiamo di aprire la mente,e ci intestardiamo a atteggiarci al medioevo con una mentalità Rinascimentale,non ne ricaveremo che una grossa perdita di tempo,se invece si prova ad analizzare i fatti nella luce dell'oggettività allora si è pronti a scoprire quel che di meraviglioso c'è stato nel Medioevo.
L'età di Mezzo ha visto infatti un fortissimo incremento demografico nei suoi anni centrali,che hanno poi portato ad uno sviluppo economico ,lento ma assolutamente innovativo, tramite la nascita dell'economia Curtense che ottimizzò lo sfruttamento della terra ,ed anche il commercio vide una non banale ripresa,con conseguente rivoluzione dei sistemi con la creazione dei banchi di cambio,sviluppo di monete più solide,carte di cambio e innovazioni mercantili,per le quali bisogna ringraziare sopratutto gli industriosi mercanti italiani e che ancora oggi utilizziamo.
Pensiamo poi all'importanza del Santo verbo del Signore ,e della sua diffusione rapidissima che toccò ogni angolo d'Europa,i sovrani abbracciavano questa fede,poichè permetteva di dare prestigio al proprio regno tramite la protezione e l'amicizia della chiesa e legittimava il dominio dei sovrani stessi,che in cambio si prodigavano nella protezione delle piccole comunità sacerdotali e degli ordini monastici. Seppur zeppa di secondi fini,la simmachia tra potere temporale e spirituale creò intorno al secolo X i nuclei degli stati sui quali ancora oggi si costruisce la nostra Europa,e il successivo scontro tra chiesa Romana e chiese “statali” locali diede alla luce i primi stati nazionali,riforgiando una seppur blanda unità,senza la quale il nostro amato Rinascimento non sarebbe mai sorto
ma sarebbe inutile stare qui ad enunciare a brano a brano ciò che fu il medioevo,preferisco infatti che siano le vostre stesse orecchie ad udirlo senza il mio tramite,e per farlo vi racconterò ora la storia di uno dei Popoli che più volentieri viene millantato dalla storiografia odierna,ovvero gli Scandinavi della Norvegia.
Se probabilmente anche il più ignorante dei rustici avrà sentito nominare il Sacro Romano Impero Germanico,o il Regno dei Franchi d'occidente,o le gesta dei Re d'Inghilterra,difficile è che si narrino le altrettanto importanti gesta dei fieri popoli Norreni,spesso bollati come pirati brutali e senza ragione,bestiali servitori di un culto antico e crudele,e invece fondatori di grandi regni e ducati,come lo stesso regno d'Inghilterra,il dominio Italico in Sicilia,lo stato Crociato o anche il piccolo ducato di Normandia,le cui strutture di potere e amministrazione accentrate ed evolute divennero il modello da imitare per tutti gli stati europei.
Il popolo norvegese,che discende da questi popoli di alto prestigio e valore guerriero,trovò la stabilità interna solo attorno al secolo X e XI,quando i sovrani si convertirono al cristianesimo e posero le basi per un evangelizzazione dello stato,che col supporto della croce riuscì a porre un freno alle faide tra i vari clan.
Io qui oggi vi voglio narrare la storia di questo regno,che pochi conoscono e tutti rifuggono,perchè non sia più obliata nei meandri della memoria,ma diventi bensì un fulgido esempio di come il Medioevo possa ancora insegnarci molto,e che dovremmo considerarlo più come un Padre benevolo,dispensatore di preziosi consigli, che come una matrigna bieca, ignorante e da rinnegare.
Così mi sono voluto tuffare nel passato, cercare i miei avi, e scoprirli normanni, tale scoperta mi ha recato una insopprimibile voglia di viaggiare, al nord, non in normandia, dai francesi, bensì dai norvegesi, dai danesi, dagli svedesi !
E da quel viaggio ho raccolto una serie di viste magnifiche, tramonti memorabili di un rosso vivo come il sangue, e vecchi riti pagani e tradizioni locali, che totalmente differiscono dalle nostre, tipiche e assodate, tradizioni italiane.
Ma non solo, entrando in castelli ed in cripte nascoste al comun occhio dei passanti, ho raccolto libri impolverati e malandati, benchè ancora leggibili e comprensibili, di vari bardi vissuti tra il 1100 ed il 1320, che prestarono servizio alla corte di jarl, konge, e signori minori norvegesi.
Seppi delle guerre civili devastanti e sanguinarie norvegesi, e anche della totale assenza di una legge di successione efficiente che avrebbe dovuto consentire solo ad una persona, diretta discendente del sovrano defunto, di salire sul trono del regno di norvegia,e questo, ribadisco ancora,causò diversi conflitti interni e guerre di successione.
Fino al 1160 dunque più Konge in una volta, benchè tutti fratelli , governarono le varie parti del regno, formatosi nell' 872 Anno del Signore.
Qui racconto tramite codesti testi le gesta del regno di norvegia sotto konge Inge Gille Haraldsson, uscito vincitore dalla guerra di successione norvegese, ma badate bene, questo è il mio diario personale, quindi solo pochi eletti o fortunati potranno leggerlo, non voglio che la Chiesa o altri stati vi mettano mano, ci tengo a sottolinearlo, è privato, e per buona ragione,l' Inquisizione potrebbe non vedermi di buon occhio se leggesse il testo.
[Modificato da Gabronx97 05/06/2015 16:08]

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04/06/2015 17:06
Complimenti, Gabronx! Ottimo incipit! :up
P.s. Stupenda l'idea del diario! :)
05/06/2015 16:10
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Estate , Bergen : Capitale Norvegese, 18 Maggio 1155, 8:30 Mattina

Quella mattina sua Maestà Konge Inge Gille si alzò dal letto di soppiatto sguainando il pugnale che teneva nascosto sotto il cuscino, "un vero nord non dorme mai con entrambi gli occhi e la guardia bassa", amava ripetere.
Il riflesso sfavillante della tenue luce di quel placido mattino che filtrava dalle finestre colpì il lucido pugnale e,come se volesse trovare rifugio dal letale filo della lama ,si scaglio per tutta la stanza e sul corpo del giovane sovrano,tra i folti ricci dorati di sua maestà.

"Per gli antichi Dei, perchè non hai lasciato che fosse il profumo di maiale girato sul fuoco a svegliarmi? Potevo, e potrei a dire il vero, dormire per altre 4 ore !"
L'uomo che aveva disturbato il piacevole sonno del sovrano altri non era che il suo consigliere fidato, Sirgursson Lungachioma, un uomo con lunghi capelli rossi e folta barba, con una cicatrice sull' occhio sinistro dovuta ad una brutta caduta da cavallo da infante, caduta che vide protagonista una roccia appuntita ben radicata nel terreno, ma quella è un' altra storia.Era un personaggio di spicco della corte da ormai molti anni e,nonostante la sua relativa giovinezza(aveva infatti ancora 33 anni),era ricco di esperienza.
"Mio Sire ,dovreste essere più cauto ad inneggiare agli antichi Dei con cotanta facilità,se il Cappellano la sentisse sa meglio di me che non mancherebbe di rifilarle un rosario di penitenza !”
“Già così di buon mattino inizi subito a dispensare i tuoi consigli?diamine ,quanto è vero iddio,voi lungachioma lavorate più delle meretrici !!
Inoltre non dovresti portare maggior rispetto ad un uomo svegliato così di soprassalto, specie se è il tuo sovrano ?" tuonò il giovane Konge,aggiungendo poi con un filo di voce e uno sguardo torvo “...e specie se armato..”
Il re conosceva bene Sirgursson e i due erano legati da profonda amicizia e rispetto reciproco ,nonostante questo e il sangue freddo che lo contraddistingueva (e che lo aveva subito reso simpatico al re anni addietro) parve per un attimo seriamente dubitare di aver mandato in ira il suo Signore,che era famoso per essere tanto nobile e fiero quanto iracondo e manesco ”come un vero figlio del Nord”,per usare una delle frasi che più utilizzava per “scusarsi” dei suoi cali di quiete.
Nondimeno il re era dotato di buona sensibilità e si accorse subito della tensione che aveva creato e che nei suoi piani ,falliti,doveva uscire più scherzosa. Per rompere quel clima iniziò a ridere a gran voce e a blaterare qualcosa non ben distinto,applaudendo rumorosamente con le grandi mani come se si stesse beffando del suo consigliere,come a dire :”ci sei cascato in pieno!” nonostante la goffaggine nondimeno lo stratagemma funzionò e la pressione di Sirgursson si smorzò in una liberatoria risata di pancia.
Questo momento isterico,di pura ilarità ,non durò più di un minuto,ma al re parvero ore,tant'è che tutto quel tempo arretrato arrivò puntualmente a pesare sul suo stomaco ancora tristemente vuoto.
"Senti amico mio, compagno di scudo, ho una sola preoccupazione in mente ora : quando hai intenzione di tirare fuori la mia colazione?”
Sirgursson fece un sorriso e battè le mani due volte e subito un giovane servo,che aveva nome Swen, entrò celermente dalla porta ,portando un grosso vassoio con pane,uova e vari tagli di carne,che il konge consumò con la solita voracità,biascicando qualche parola amichevole con Sirgursson tra un boccone e un altro,annunciando solennemente poi ,al termine del fulmineo pasto ,che forse avrebbe fatto meglio a prendere il giovane servo Swen in moglie,perchè se avesse aspettato che fosse la sua attuale lady a servirlo in camera al mattino,sarebbe già morto di fame e la Norvegia sarebbe ancora nel caos..detta in questi termini,con la proverbiale incapacità del re di far comprendere la sua ironia,sembrava davvero che avesse ideato un'astuta mossa politica.
“Ma non perdiamo altro tempo” disse il giovano ormai uso agli imbarazzi creati dalle sue battute “hai preparato quello che ti ho chiesto?”
Con un ruvido cenno del capo il Consigliere congedò Swen,che si dileguò rapidamente portando con se il vassoio pressoché lindo su cui il sovrano aveva pasteggiato,e prese a stendere una mappa sul grande tavolo della stanza del Re.
territori

La mappa rappresentava la parte Nord dell'Europa ed era molto ben fatta e precisa e ,per di più,splendidamente decorata, e vi si potevano notare tutti i fiumi,i laghi,i nomi dei monti e dei principali villaggi della scandinavia e oltre.
“come da voi richiesto,ho stilato una rassegna della situazione globale del vostro giovane regno mio Sovrano,che voi siete stato in grado di riunire sotto un so l'uomo grazie al valore delle armi e alla benedizione di Dio onnipotente e..” ma il Re proruppe interrompendolo:“se avessi voluto farmi tessere le lodi avrei chiamato un bardo vecchio mio,oppure una giovane serva..andiamo al sodo ,sono smanioso di conoscere i frutti del tuo lavoro mio fidato amico!”
Il consigliere dopo un rapido cenno del capo in segno di rispetto,riprese così la sua spiegazione:"Mio signore,da un punto di vista squisitamente militare devo dire che le nostre milizie sono mal equipaggiate, scarse in numero e qualità dei soldati, e con il morale a terra dopo tutte queste guerre interne al regno, che hanno visto lei come trionfatore. A livello geografico i suoi domini si estendono su tutta la Norvegia,ma solo poche di queste terre sono effettivamente sfruttabili per arruolare o per tassare la popolazione,che è decisamente inferiore a quella Danese” all'udire quest'ultima frase il Konge ebbe un sobbalzo e strinse il pugno,cosa di cui il consigliere non tardò ad accorgersi “Ciò nondimeno posso dire che l'unico punto di accesso alle nostre terre più ricche è il castello di Tonsberg,le cui solide mura e strutture militari possono respingere ogni assedio!
Esso protegge il passo tra le montagne che conduce alla nostra capitale, Bergen, quindi va tenuto ad ogni costo.
Per quel che riguarda l' addestramento di nuove truppe, posso confermare che le infrastrutture attuali sono insufficienti per portare offesa in modo efficace, e siamo in assoluto bisogno di nuovi edifici militari capienti e con vari campi d' addestramento per le truppe, quanto a generali, anche se pochi, sappiamo che sono fedeli, a Tonsberg vi è l' erede al trono, anche se come lei sa, mio konge, non è suo figlio, e appartiene ad un altro clan, per ora, ha il titolo di jarl, è Eystein Eysteisson, che le ha, al momento, giurato fedeltà.
Ma è sul fronte economico che il suo regno,vostra maestà,ha le maggiori lacune!oltre alla bassa demografia,non sono presenti grandi strutture agricole per sfamare adeguatamente il nostro popolo,e nemmeno floridi scambi commerciali,dato che sono gli Svedesi al momento a controllare le rotte con la ricca città di Novgorod,e i Danesi hanno il monopolio del commercio con i comuni dell'hansa,e a noi non restano che poche briciole..
Con sommo stupore di Sirgurdsonn Il sovrano sorrise all' udire queste cose e disse semplicemente “per diamine, è inconcepibile che tu ne sappia più di me sul mio stesso regno!davvero un ottimo lavoro amico mio “ poi prese a passeggiare per la stanza come se stesse rimuginando sul da farsi,finchè tuonò a gran voce “io li odio quei cani Danesi!come osano estrometterci dai commerci?come osano insultare il potere del mio popolo?ambiscono a soggiogarci,ma falliranno!falliranno miseramente anche!torcerò il collo a Valdemaro con le mie stesse mani se necessario!”nel suo impeto di furore,il si scordò completamente della presenza di Sirgursson,che dal canto suo si limitò a sentenziare lapidariamente “non avete possiblità mio Re,andreste incontro a una disfatta”..e lo stesso Konge non potè ribattere nulla,poichè egli aveva ragione,la Danimarca era al momento troppo forte,e la brutalità della realtà sbattuta in faccia,fece calmare il turbolento Signore,che dopo un lungo sospiro riprese a parlare:"Bene amico mio, allora ordina agli ingegneri quanto segue : se vogliamo difenderci, dobbiamo attaccare, per attaccare abbiamo bisogno di edifici militari all' avanguardia, come hai sottolineato, ma anche dell' appoggio del popolo norvegese e di una economia capace di mantenere gli eserciti, quindi per prima cosa si dovrà provvedere a disboscare parti di foresta per ottenere nuovi campi coltivabili, non sé mai visto un esercito che si nutra di legno non trovi?? poi sarà necessario costruire mercati e porti, o quantomeno ampliare quelli già presenti, approfitterei del momento per mandare in esplorazione, alla ricerca di utili risorse, il nostro mercante migliore: Godred V di Man,
Mercante

in modo da incrementare gli introiti..so per certo che ci sono ottimi centri di commercio di pelliccie e di ambra nelle regioni poco lontane,se riuscisse ad accappararsi il monopolio di scambio,dovrebbero fruttare bene; e manda anche in esplorazione la nostra spia,Erling Skakke,
Spia

per tenerci aggiornati sui principati indipendenti feudatari della Svezia, e su eventuali movimenti danesi,se vogliamo riunire la scandinavia sotto il nostro dominio ,dovremmo primariamente assoggettare la Svezia!
Esso è un regno ricco ma non molto solido e dilaniato da principati e feudatari indipendenti, se colpiamo con rapidità possiamo coglierli di sorpresa e approfittarne” dopo aver detto questo ,Konge Inge Gille piantò con uno scatto il coltello (con cui aveva continuato a giochicchiare per tutta la conversazione) sulla mappa,dove ,dalla raffigurazione,si ergeva il castello di Skara,indicando così senza ulteriori indugi quello che era il suo prossimo obbiettivo.
Skara

Sirgursson sorrise, e fece un lieve inchino, lasciando la stanza, i primi movimenti ed i primi ordini erano stati impartiti, ora non restava che attendere gli sviluppi delle armate a Tonsberg e i rapporti dei mercanti e delle spie,ma ormai era solo questione di tempo.
La Norvegia,tanto giovane e imberbe come il suo sovrano,aveva raccolto il guanto della sfida,e la lotta per il dominio della Scandinavia era pronta a scatenarsi.
[Modificato da Gabronx97 07/06/2015 13:49]

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06/06/2015 20:01
Molto divertente l'intero racconto, specialmente i dialoghi tra il sovrano e il suo consigliere! :dentoni
07/06/2015 15:21
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Grazie grazie, modesti a parte sono un genio, gilga non serve a nulla , vero gilga ? AHAHAHAHAHHAHAHAHAAHHAHA, nono, nel prossimo episodio ( ufficialmente in fabbricazione ) metterò i "meriti", poi capirai :)

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07/06/2015 18:40
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ahahah si esatto!XD comunque grazie mille Iulius,facci pubblicità!;)
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Loro saranno i miei guerrieri migliori, questi uomini pronti ad abbandonarsi completamente a me. Li modellerò come argilla e li forgerò nella fornace della guerra. Avranno volontà di ferro e muscoli d'acciaio. Li vestirò di grandi armature e li armerò con i fucili più potenti. Contagio e malattia non li toccheranno, né l'infermità li tormenterà. Possederanno tattiche. strategie e macchine tali che nessun avversario potrà sconfiggerli in battaglia. Sono il mio baluardo contro il Terrore. Sono i Difensori dell'Umanità. Sono i miei Space Marine ed essi non conosceranno la paura. (L'Imperatore dell'Umanità)
08/06/2015 18:24
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E così, gli ordini del Konge furono eseguiti senza riserve,le struttre militari furono ampliate, le forgie rimesse a nuovo,le scuderie arricchite di cavalli di alto pregio, ed in soli 3 anni un esercito enorme e ben preparato norvegese marciava sul castello di Skara, ignaro dell' imminente battaglia.
La spia di Sirgursson aveva riportato qualche settimana prima le informazioni che il sovrano aveva richiesto,dando precise indicazioni sullo stato della fortezza svedese e sulla sua guarnigione,composta prevalentemente di lancieri di milizia arruolati tra i popolani e arcieri leggeri,oltre a qualche reparto di fanteria leggera meglio addestrata,che però costituiva solo un'esigua parte della guarnigione stessa,che era comunque guidata da un barone,formalmente vassallo del Re di Svezia Erik IX ,detto “il Santo”.
Se da un lato queste notizie erano parzialmente confortanti,in quanto la guarnione pareva svantaggiata nello scontro,la spia portò anche nuove più inquietanti,parlando di mobilitazioni massicce di soldati da parte dei Danesi..era chiaro che anch'essi ambivano al fragile regno di svezia ed era quindi necessario colpire con la necessaria rapidità e fermezza,ragion per cui il Konge supervisionò ai preparativi dello scontro personalmente,inviando uno dei suoi militari migliori,il generale Sigurd Munn Sigurdsson, abile in combattimento non tanto quanto nel governo, tanto è vero che fu preferito Eystensson a lui per governare Tonsberg,ma era imperativo prendere skara prima del prossimo anno,data la sua posizione strategica al centro della scandinavia,per poi avanzare ancora fintanto che i danesi si preparavano.
L' esercito norvegese era ben composto e militarmente avanzato, con soldati fedeli, preparati e pesantemente corazzati,e non difettavano nemmeno di disciplina,in quanto in pochi mesi raggiunsero la fortezza di Skara,ponendovi l'assedio senza ulteriori indugi.
Chiaramente il castello era stato avvertito dell'imminente attacco,ma la rapidità dei movimenti norvegesi aveva impedito ai cittadini di richiedere aiuti che,comunque,difficilmente il Re di Svezia avrebbe mandato in quanto già sufficientemente impegnato su altri fronti,ed era stato possibile solo reclutare i popolani del castello dandogli una lancia e un grande scudo ligneo.
Questi ,che non avevano ricevuto che un blando addestramento (come se imparare a tenere in mano una lancia si potesse definire davvero “addestramento”)si impaurirono,gettarono le lance,alcuni bestemmiarono il Santo Padre,altri ,invece,gli raccomandarono la propria anima,il risultato comunque fu che tra le fila svedesi il panico si diffuse come un morbo pestilenziale e se non fosse stato per il loro generale ( se così si può chiamare quel baroncello svedese che presidiava Skara ), sarebbe scappati nelle foreste e avrebbero abbandonato la fortezza senza ulteriori indugi.
Mentre la paura regnava nel castello, l' esercito norvegese costruì nelle settimane a seguire torri d' assedio e scale per conquistare le antiquate,ma solide mura della fortezza,e arieti per sbrecciare le porte e permettere così la carica della cavalleria huskarla.
Il giorno della battaglia si avvicinava, e il generale Munn decise di parlare ai suoi uomini la mattina stessa dell' attacco.
Era un uomo di poche parole, ma dalle molte asce; non amava parlare, ma sapeva che gli uomini lasciati a se stessi, anche se numerosi, erano inutili, non importa quanto fossero corazzati o avvantaggiati numericamente.
Assedio

Il sole era alto quella mattina e il suo calore,ancora fioco,si schiantò sicuro sulle nevi che ricoprivano la terra ,gli scudi e le armature dei norvegesi dalle nevicate delle settimane precedenti,dando uno splendido effetti visivo di riflessi di luce e bagliori scintillanti,tanto che ai difensori di Skara parve di appropinquarsi ad affrontare degli Angeli mandato dal Padre celeste a castigarli.
Uscendo dall'accampamento in sella al suo destriero bardato in armatura come lui,parlò così ai suoi sottoposti:
"Uomini, questa mattina dopo tanti mesi, conquisteremo Skara ! Per volere del Konge, sicuri che la benedizione dello spirito santo sarà su di noi in questa giornata!
Sapete i vostri ordini, e sono semplici : affilate le lame e preparatevi alla carneficina! Chi si oppone a noi non ha speranza di salvezza,non accetteremo alcun riscatto ne dispenseremo pietà alcuna!
Mi vergogno per i nostri avversari che schierano questa accozzaglia di pecore e osano anche chiamarla “esercito”! Ma tant'è,oggi ci dobbiamo accontentare! Un'ultima postilla,se vedete quel cane del barone vi ORDINO di farvi da parte,fatevi schiacciare se necessario,ma non toccatelo,poiché egli è la mia preda quest'oggi!
La sua testa mi spetta di diritto come trofeo! UOMINI,AVANTI ORA! PER IL RE, PER DIO E PER LA PATRIA!!"
Gli uomini,nonostante la stanchezza dei mesi di assedio,si infervorarono all'udire quelle parole e i loro animi si accesero, gioirono e urlarono, suonarono i corni e presero ad urlare come pazzi indemoniati ,tanto che quelle grida mostruose sovrastarono il tonare dei corni e fecero tremare i polsi ai difensori delle mura,che si prepararono al peggio.
I norvegesi si misero in posizione, poi avanzarono lentamente, coprendosi dietro le torri d' assedio per maggiore protezione dalle frecce sparate dalla milizia sulle mure.
La volontà di vittoria era alta, il fallimento non sarebbe stato perdonato, e non era contemplato, quella fortezza doveva cadere in mano norvegese, non danese.
Attacco

I norvegesi improvvisamente iniziarono a correre con l' equipaggiamento d' assedio verso le mura, raggiungendole in fretta con le scale mentre gli arcieri scagliavano frecce alla milizia sulle mura,nonostante il vantaggio palese dei norvegesi ,invero gli svedesi opposero una resistenza accanita nelle prime fasi dello scontro ,tenendo fede al detto proverbiale “un uomo solo sulle mura,ne vale dieci sotto”.ma col passare del tempo sempre più fanti pesanti norvegesi raggiungevano le mura e,mulinando le pesanti asce a ritmo delle incessanti grida , creavano il vuoto attorno a loro ,portando il vantaggio ad essere incolmabile nel giro di pochi minuti.quando l'ariete sbrecciò le porte ,per le armate di skara fu il collasso totale,e presero ad abbandonare le postazioni e a darsi alla fuga per le strade come pazzi.
La guardiola era in mano norvegese, i cancelli aperti, le mura vuote, eccezion fatta per i cadaveri dei miliziani che avevano solo rallentano l'avanzata norvegese,le mura,ancora una volta,non avevano resistito alla furia del Nord.
Vittoria





Battaglie, campagna,screenshot : Gabronx97 ( 90 per cento ) Gilgamesh94 ( 10-15 per cento ), testo AAR e idee varie : Gabronx97 (10-15 per cento ) Gilgamesh94 (90-85 per cento)

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Lo "scacco matto" di Munn


Sigurd Munn Sigurdsson sedeva tronfio sull'alto scranno dei governatori di Skara nella sala delle udienze del palazzo del vassallo.
Skara

La posa che aveva preso,probabilmente a causa della sua carenza di portamento (era infatti un uomo pratico,votato all'azione e ignorante di fronzoli ed etichette), era tutta fuorché nobile,come ci si aspetterebbe da un uomo del suo rango,era invero alquanto indecorosamente riversato sul sedile,con le gambe distese e col busto rivolto sul un fianco,la testa sostenuta pesantemente dal braccio appoggiato al bracciolo di sinistra,mentre il braccio destro si protendevano al lato opposto,appoggiato all'altro bracciolo,e la mano reggeva un tristemente vuoto boccale di cervogia.
Questa era la visione che si presentava alle personalità presenti nella sala,riunite per l'occasione a causa dell'arrivo di un diplomatico mandato dal Konge di Norvegia in persona,venuto a riportarne i voleri.
Vi si trovavano riunite le maggiori maestranze della città,nonchè le persone più facoltose e abbienti,mescolate agli ufficiali dell'esercito Norvegese e il seguito delle guardie personali di Sigurd Munn.
Il generale allora, rivolgendosi all'ambasciatore regio,gli disse di procedere e di parlare con la voce del suo Re,esplicandone gli ordini.
Il messo ,che aveva nome Folkvid,era un ometto basso per essere Norvegese e anche piuttosto tarchiato,portava una folta barba,lunga fin quasi all'ombelico, che non riusciva comunque a distrarre l'osservatore dalle sue gote rosee e paffute,che lo rendevano nel complesso splendidamente gioviale all'apparenza. Il suo aspetto nanesco lo esponeva spesso a burle,nondimeno era riuscito a farsi strada diventando un importante elemento delle magistrature regie.
Egli,dopo un inchino straordinariamente profondo per una persona di quella corporatura,srotolò una pergamena e prese a leggere con voce chiara: “A nome della nostra amata patria Norvegia,e di tutto il popolo Norvegese,io,Konge Inge Gille, sono orgoglioso di poter vantare un fratello di scudo di cotante abilità guerriere come Sigurd Munn,egli si è distinto in molte azioni,ultima per tempo quella dell'assedio e della presa di Skara,portate entrambe avanti con maestria e sagacia,nonché col furor guerriero che sempre contraddistingue il nostro sangue.
A seguito di cotali avvenimenti, nomino il generale Munn Jarl di Skara e protettore della sua regione e,non giudicando questo un premio sufficiente,lo nomino gran Connestabile del regno,fiducioso che queste cariche onorifiche non bastino a placare la sua fame di successo che,con l'aiuto e la guida di Dio Padre,lo porteranno a nuovi e ancor più fulgidi trionfi.”
Il dignitario richiuse la pergamena saltando i convenevoli finali di rito della stessa,e riprese subito a parlare :” Questo è il volere del nostro signore,e speriamo che Dio possa benedire vossignoria e seguirlo nell'esercizio delle sue nuove mansioni,ma non sono venuto solo a dispensare cariche e onori,il nostro grandioso sovrano mi manda infatti a riportare i futuri progetti militari da lui stesso studiati e preparati,perché possano essere messi a compimento nel più breve tempo possibile”.
A questo punto ,Sigurd Munn si ricompose in una posizione più sobria,come se le nuove onorificenze gli avessero in qualche modo ridestato la dignità,per poi alzarsi in piedi e con un' inusitata eloquenza per i suoi soliti crismi,rispose a Folkvid: “Mio buon amico,ti ringrazio di avermi portato cotali splendide nuove,che mi riempiono di orgoglio e di contentezza,invero il nostro sovrano è davvero grandioso,possa essere benedetto e decantato da tutti gli angeli del paradiso,e io sono solo un umile scudiero a servizio del mio Signore,tali onori sono un premio più che insperato,per un uomo che non ambisce ad altro che a fare la volontà del suo Sovrano. Riporta quindi al nostro Konge tutti i miei più sentiti rispetti,e annunciagli che andrò poi di persona a baciargli le mani e a mettere ai suoi piedi le insegne dei territori che ho conquistato per la gloria del nostro popolo. Ascolterò poi ben volentieri i nuovi ordini che mi porti oggi,e mi preoccuperò che siano esauditi con solerzia!Ora ” e così dicendo distolse lo sguardo da Folkvid e si rivolse alle maestranze cittadine :
“Popolo di Skara,avete udito la parola del vostro nuovo Signore,egli mi fa vostro governatore,e io vi libero dal giogo svedese,sarete d'ora innanzi servitori umili e fedeli del Konge di Norvegia,e gioirete con noi delle immense glorie di cui il nostro popolo si fregerà!
Ora andate,riprendete la vostra vita,che gli avvenimento e le violenze dei giorni passati restino solo un oscuro ricordo,per coloro che conoscono il valore della fedeltà,o un roboante monito ,per coloro che invece ardiranno a recare offesa ai voleri che avete appena udito dal vostro sovrano,il quale è benedetto da Dio in eterno, lasciateci ora a discorrere di fatti militari,che non farebbero che annoiare le vostre persone”.
Detto questo,con un lento gesto della mano rivolto verso il grande portone ligneo della sala,invitò tutti ad uscire,e nessuno disse più nulla,finché nella sala non rimasero solo il neo-Connestabile e i suoi ufficiali,e Folkvid e il suo seguito di guardie.
Quando il portone si chiuse , Folkvid si girò verso Munn,accorgendosi che lo stava osservando con una buffa smorfia.
I due,all'unisono,scoppiarono in una risata e corsero l'uno incontro all'altro per abbracciarsi,gridando e ridendo insieme ,e Munn dispensò al piccolo ometto una serie di possenti pacche sulla schiena,tanto che pareva che Folkvid si dovesse spezzare all'improvviso ,mentre invece continuava giovialmente a ridere di gioia,e quando finalmente si staccarono il dignitario (dopo essersi ricomposto)disse:"Sigurd mio vecchio amico,era da un secolo che non ti vedevo !
Invero mi hai riservato una sopresa splendida con quel tuo discorsetto; ero davvero preoccupato di non riuscire a resistere un attimo di più senza scoppiare a ridere!
Ma dove avrai imparato quelle cose, mmhh...., ti sei scritto il discorso prima eh, vecchia faina!
Penso che potrò vantarmi con tutti a Bergen di averti sentito parlare decentemente,invece di sorbirmi quei soliti due grugniti che dispensi a tutti!”
“Stavo solo cercando di fare bella figura con quelle donzelle svedesi che hai visto prima nella sala..se il Re non mi avesse vietato di saccheggiare il castello,di certo non li avrei lasciati liberi di gironzolare a turbare i sonni dei miei uomini coi loro splendidi vestitini colorati, ma posso comprendere il tuo stupore,la fatica è stata tanta,e ti pregherei di rispettarla non burlandoti troppo di me quando tornerai a Bergen”
“Per fortuna della Norvegia,il nostro giovane sovrano ha più sale in zucca di te ,mio buon amico. Skara è la prima conquista del regno da quando la guerra civile è finita,e per quanto non voglia sentirselo dire,il nostro Konge sa bene che la Norvegia non può affrontare le minacce degli altri regni ,se prima non si espande e non consolida i suoi possedimenti;rispettare gli aristocratici permetterà di controllarli meglio e ,di conseguenza,di controllare più solidamente Skara stessa,anche quando tu te ne sarai andato”. ”Andato ? ” disse stupito il Generale “Non pensavo che mi sarei dovuto muovere già così presto”.
“E invece è proprio ciò che dovrai fare,come ti ho accennato prima il Re mi ha comunicato chiare disposizioni sulle prossime mosse da effettuare,Skara era solo il primo passo,serviva per aprirsi la strada verso il vero obbiettivo del Konge,Uppsala."
"La capitale Svedese è ben difesa,le nostre spie ci hanno mandato i rapporti,Re Erik il Santo risiede li,e la difende,ma ora che non hanno lo schermo di Skara possiamo spingerci verso la costa indisturbati e attaccare la capitale stessa,ma anche i Danesi ambiscono alla città e dobbiamo assolutamente anticiparli,non possiamo lasciargli le rotte con Novgorod”
Il generale ascoltò con attenzione,annuendo con la testa,e quando Folkvid ebbe finito, prese a parlare : “Capisco bene la situazione ,non prendermi per uno sprovveduto,pensavo solo che avrei avuto più tempo per riorganizzare la situazione a Skara”
“Il Re ha pensato anche a questo” soggiunge il diplomatico “ incaricando me di fare le tue veci quando partirai per pianificare la deforestazione per far spazio al coltivo,e la costruzione di caserme più grandi per mettere il castello al passo coi tempi e prepararlo alla guerra imminente,entro un paio di settimane dovrebbe poi arrivare un nuovo giovane generale,che si prodigherà per mantenere il controllo dell'insediamento,poiché la mia missione non si conclude qui”.
“Sempre di corsa come al solito tu,quali altri impellenti compiti hai da svolgere?
Bada bene che anche Skara ha i suoi bordelli,non sono raffinati come quelli a cui sei abituato ma potresti rimanerne soddisfatto”. Folkvid sorrise :“ Non sono i bordelli che cerco,non stavolta almeno,sono incaricato di recarmi a Lund e portare un'ambasceria ai Danesi,i rapporti sono tesi e bisogna mantenere stabilità per qualche anno ancora,anche se la guerra è inevitabile. Devo ottenere la riapertura dei commerci ,in modo da stemperare gli animi e fare felici le piangenti casse di stato,e magari anche ottenere informazioni geografiche da qualche funzionario bisognoso di denaro, conoscere la precisa ubicazione delle principali città danesi ci sarà utile, e devo siglare gli ultimi accordi per l' alleanza matrimoniale appena istituita con il Sacro Romano Impero Germanico, ma non nego che preferirei chiamarlo Sacro Robla bla bla bla bla, è più carino nella mia modesta opinione di diplomatico”, e detto ciò non potè nascondere una risata a Munn, seppur breve.
Alleanza

Munn con la bocca mezza aperta rispose subito, non poco sorpreso e divertito : “Guarda un po'!
Il piccolo Folk è cresciuto e si è fatto militare!
Sono stupito,non sei mai stato interessato a immischiarti in fatti di guerra da che ti conosco” disse il generale “se la guerra è inevitabile,allora tanto vale prodigarsi per vincerla ,e cerco quindi di essere utile in ogni modo possibile al mio Sovrano,tu hai le tue asce,e io questo” rispose così l'ometto indicandosi le tempie,e poi riprese:“ Non perdiamo altro tempo quindi!
I tuoi ordini sono di prendere il tuo esercito,lasciando solo pochi elementi di guarnigione qui,e partire alla volta di Uppsala!”
L'omone annuì e terminò dicendo:“Saremo pronti a partire in pochi giorni,approfitteremo dell'estate imminente per metterci in cammino e raggiungere la capitale,e dopo ciò,vi porrò l'assedio e porterò il teschio di Erik il Santo in dono al Konge a Bergen!”
I due continuarono a lungo a discorrere dei preparativi per la spedizione,non lesinando a volte battute amichevoli e risa e quando, ore dopo,ebbero finito di pianificare il tutto, Folkvid prese congedo e il generale mandò i propri ufficiali a richiamare le unità per essere pronti a partire in armi entro un paio di giorni alla volta di Uppsala.
I tempi vennero rispettati,e tre giorni dopo l'esercito era già in marcia verso la costa Svedese.
Ogni giorno la marcia procedeva come stabilito,e i mesi si susseguirono rapidamente,senza incontrare intoppi se non qualche piccolo inconveniente usuale di queste lunghe traversate come qualche sparuto malessere,o le ruote di un carro di rifornimenti che cedono causa strada dissestata,anche se le maggiori grane vennero dalle zuffe che la sera vedevano protagonisti i guerrieri Norreni più furenti e,soprattutto, più ubriachi. ma l'unico risultato fu qualche occhio nero ,lussazioni o acciacchi vari,niente che un vero nord non potesse sopportare insomma.
Dopo alcuni mesi di viaggio l'armata di Munn arrivò nei tempi previsti a Upssala e , mentre già le prime file di soldati gioivano per la fine della marcia ,e l'entusiasmo si spargeva tra le fila norvegesi con canti e grida,Sigurd Munn portò il suo cavallo qualche passo avanti ancora,e si manteneva silenzioso,cupo,aguzzando la vista verso chissà cosa in lontananza. Dopo qualche secondo il generale riuscì solo a borbottare sommessamente “..Maledizione..” ,la cinta muraria che difendeva la capitale Svedese era visibilmente tumefatta e rovinata,alcune torri erano mozzate sulla cima ,e su una di queste torri,torreggiava trionfante l'aquila Danese.
Sigurd imprecò e tuonò irripetibili ingiurie,per poi voltare la cavalcatura e parlare ai suoi uomini,doveva ora prendere una difficile decisione senza alcun consiglio,attaccare Uppsala e dare inizio alla guerra,o tornare indietro colmo di vergogna.
“Uomini, perché gridate ed esultate ?
Poveri stolti, non vedete che ci hanno preceduti?
Non vedete che la bella Uppsala è invasa dalle schiere demoniache dei cani danesi?
E voi gioite!
Per la Santa Vergine Madre, che sia proprio questa vostra gaiezza e indole bambocciesca che ci abbia fatti arrivare in ritardo sui nostri nemici mortali?
Che il diavolo vi porti e che porti me prima di ogni altro,per aver creduto di stare comandando un gruppo di uomini invece che un branco di sozze donne di postribolo!”
Uppsala danese

Munn era furioso,non riusciva a capacitarsene ma la realtà era che i Danesi erano arrivati prima,probabilmente sfruttando la loro flotta per sbarcare direttamente li ,dove erano loro ora, settimane prima,ed ora non riusciva a non immaginarsi le sentinelle danesi sulle mura che ridevano a crepapelle ,e si prendevano gioco di lui e della sua stoltezza.
Dopo che le sue grida e ingiurie avevano ammutolito tutta la moltitudine del suo esercito,era calato un silenzio di tomba,i soldati si erano persi d'animo,poiché temevano di dover lanciare l'assedio contro i danesi,senza organizzazione ne informazioni,rischiando di finire soverchiati,e dando inizio a una guerra che la Norvegia non poteva vincere al momento.
Sigurd si prese un lungo minuto di riflessione per organizzare la successiva mossa,e dopo un sospiro profondo riprese a parlare con voce tonante : “ Ho deciso che per quest'oggi vi donerò un'altra possibilità di chiamare voi stessi 'uomini'!
Soldati,abbracciate il coraggio e preparatevi a una nuova marcia,per l'onore del Konge Inge Gille,per l'amata Norvegia,per Dio Onnipotente!
Seguitemi ora verso la gloria e la redenzione, verso Visby fratelli miei, là è dove troveremo la nostra vendetta !” e detto ciò,spronò il suo cavallo e avanzò verso un bosco poco distante e vicino alla costa ,seguito da tutta l'armata che riprese mestamente a marciare, seppur ancora un po' scossa e titubante per la sconfitta ricevuta senza neanche combattere ed avere la dignità di difendersi.
Visby


Gabronx97 : 100 per cento campagna e screenshot, Gilgamesh94 : 100 per cento testi
[Modificato da Gabronx97 12/06/2015 13:12]

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12/06/2015 13:58
Racconto avvincente! Bravi! :)
14/06/2015 11:44
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Grazie mille Iulius!!ma dacci qualche consiglio per migliorare!voglio la sincerità ahah :D comunque grazie e spero di veder presto avanzare anche il tuo di AAR :D
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Loro saranno i miei guerrieri migliori, questi uomini pronti ad abbandonarsi completamente a me. Li modellerò come argilla e li forgerò nella fornace della guerra. Avranno volontà di ferro e muscoli d'acciaio. Li vestirò di grandi armature e li armerò con i fucili più potenti. Contagio e malattia non li toccheranno, né l'infermità li tormenterà. Possederanno tattiche. strategie e macchine tali che nessun avversario potrà sconfiggerli in battaglia. Sono il mio baluardo contro il Terrore. Sono i Difensori dell'Umanità. Sono i miei Space Marine ed essi non conosceranno la paura. (L'Imperatore dell'Umanità)
22/06/2015 10:27
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Filius Armeniae
diamine seguo anche questo bellissimo il nord!!!!
ma sti danesi prendeteli a pesci in faccia!!!!!sò due gatti!!!
ahahha
dai dai che è bello!!!


NEMO ME IMPUNE LACESSIT.
Hardware confguration:
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MEMORIA: ssd 250gb samsung + 2tb sata 3 + 1 tb sata3.

Voilà! Alla Vista un umile Veterano del Vaudeville, chiamato a fare le Veci sia della Vittima che del Violento dalle Vicissitudini del fato. Questo Viso non è Vacuo Vessillo di Vanità, ma semplice Vestigia della Vox populi, ora Vuota, ora Vana. Tuttavia questa Visita alla Vessazione passata acquista Vigore ed è Votata alla Vittoria sui Vampiri Virulenti che aprono al Vizio, garanti della Violazione Vessatrice e Vorace della Volontà. L'unico Verdetto è Vendicarsi... Vendetta... E diventa un Voto non mai Vano poiché il suo Valore e la sua Veridicità Vendicheranno un giorno coloro che sono Vigili e Virtuosi. In Verità questa Vichyssoise Verbale Vira Verso il Verboso, quindi permettimi di aggiungere che è un grande onore per me conoscerti e che puoi chiamarmi V
22/06/2015 19:59
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L'armata norvegese aveva così ripreso a marciare seguendo il suo generale,erano ben consci che Munn li aveva ingiuriati non a torto,e il fallimento dell'impresa che doveva portare a prendere Uppsala aveva azzerato il morale delle truppe che ora marciavano mestamente. Nondimeno potevano considerarsi fortunati dato che Sigurd non aveva ordinato l'attacco alle mura della città,poiché in quella situazione sarebbero stati ,con ogni probabilità,malamente sconfitti.
Nonostante non conoscessero i dettagli del piano di Munn,i soldati avevano fiducia nel loro comandante,e quindi si mantennero saldi e più il tempo passava durante la marcia,più il dolore per la bruciante onta subita poc'anzi andava scemando,facendo spazio a barlumi di ottimismo. Quando giunsero al boschetto,Sigurd si fermò, bloccò l'armata e,come suo solito,disse poche parole e ordini:”Soldati,l'unico ostacolo che ci separa da Visby è il lembo di mare che divide il Gotland dalla Svezia. Le navi Danesi ,come potete vedere laggiù,sono attraccate nel porto di Uppsala e quindi non ci daranno fastidio se ci muoviamo in fretta..vi chiederei di seguirmi a nuoto fino all'isola ,ma temo che molti di voi donnicciole mi abbandonerebbero per paura di bagnarsi le sottane!” a riprova di come il morale era parzialmente salito,alcuni uomini si lasciarono scappare un sorriso,vedendo che il loro generale era ritornato a canzonarli burlescamente come un tempo,e non più con rabbia e furore,ma nel tentativo di smuoverli ancora di più. Per riuscire in qualsiasi impresa si abbisognava infatti che la fiducia tra uomini e guida fosse incrollabile,e il fatto che Munn si comportasse così era un segno di come la fiducia e il legame stessero lentamente ritornando stabili.
Munn riprese “prendete ora i vostri attrezzi e le vostre asce,abbattete gli alberi di questo boschetto e costruiamo delle barche per la traversata,non è necessario che siano grandi e possenti come i migliori Drakkar,è sufficiente che ci portino sull'altra sponda,e la furia delle nostre asce sarà un deterrente sufficiente per qualsiasi eventuale aggressore o mostro marino che potrebbe sbarrarci la strada nella traversata!”.
Gli uomini presero subito a lavorare alacremente,una parte approntò un accampamento ,mentre un'altra abbatté svariati alberi nel boschetto,sotto l'attenta supervisione di Sigurd,e dei genieri d'assedio che seguivano l'armata,e che poi organizzarono la costruzione della piccola flotta. l'arte marinaresca era da sempre nel sangue degli scandinavi e, per questo, nonostante la mancanza di carpentieri esperti ,in poche settimane le navi della flotta furono approntate,e Munn concesse una serata di festeggiamenti per rianimare i suoi uomini stanchi e provati.
Il giorno seguente il Conestabile mise in atto il suo piano:Visby non era un forte militare o un castello,era una città portuale votata al commercio,all'attività mercantile e alla pesca,le sue mura leggere non sarebbero state un ostacolo insormontabile per i norvegesi,mentre il vero pericolo veniva dall'esercito Danese stanziato a Uppsala,di cui Munn non conosceva ne dimensioni ne movimenti. Uno sbarco danese avrebbe significato il fallimento dell'operazione o uno scontro campale sotto le mura di Visby per deciderne il conquistatore,tutte opzioni che Munn preferiva evitare al momento.
Essendo quindi imperativo mantenere i danesi nella capitale svedese il generale escogitò uno stratagemma e,dividendo il suo esercito in due parti,ordinò che una metà si imbarcasse per Visby con lui ,mentre l'altra rimanesse nell'accampamento nel bosco poco lontano da Uppsala,di modo che i danesi potessero vederli e pensare che erano ancora presenti sulla penisola a minaccia della città. In questo modo i danesi sarebbero rimasti a “difendere” la capitale da una minaccia fittizia ,dando il tempo a Munn di prendere Visby. successivamente ,dopo qualche giorno,l'armata rimasta avrebbe dovuto smontare l'accampamento e tornare verso Skara,riunendosi così con il resto dell'esercito norvegese.
Attuata la divisione e imbarcata la parte che gli spettava di soldati,Munn ordinò la partenza della piccola flotta alla volta delle coste del Gotland.
Per tutti i giorni di viaggio egli era ritto sulla sua nave ammiraglia (che per un tale titolo non aveva altro riconoscimento che un'abbozzata testa di drago sulla prua),sereno e sicuro in viso,fiducioso che il suo piano sarebbe andato in porto. I Norvegesi ebbero il vento a favore tutto il viaggio,e il mare fu clemente e docile,nonostante la nota turbolenza degli spiriti marini che abitavano quel gelido specchio d'acqua,e tutto l'esercito norvegese pensò che fosse un segno che persino Dio onnipotente guardava con favore la loro impresa,benedicendola con la brezza che gonfiava le vele della piccola flotta.
Quando i pescatori di Visby avvistarono la flotta ,si affrettarono a tornare al porto per dare l'allarme,ma le campane dell'adunanza suonarono praticamente a vuoto,in quanto l'isola era da sempre sotto la protezione Svedese,ma ora che il re di Svezia Erik il Santo era morto,Visby si era fatta indipendente ,ma non era stata in grado di adeguarsi militarmente per difendere la sua stessa indipendenza.
I pochi lancieri miliziani e arcieri di cui la città disponeva furono mandati sule mura ,e le barche più grandi videro i loro equipaggi armati alla meglio per difendere il porto.
I Norvegesi sbarcarono poco lontano dalla città,riorganizzandosi in fretta e cominciando la costruzione di arieti e scale col legno che avevano portato dalla costa Svedese.
Pochi giorni dopo Sigurd ,che aveva ormai poco tempo per prendere la città,lanciò l'attacco spronando i suoi uomini : “ecco anche oggi la prova che il Signore ci pone innanzi !le strade di questa città brulicano di pagani ed eretici,e noi oggi saremo la spada del Cristo redentore,e porteremo le fiamme del giudizio su quelle bestie!non temete la morte in questo giorno,poiché chi si frappone fra noi e la vittoria sono pastori,pescatori e bambocci,non certo veri soldati..invero io credo che persino voialtri scarti possiate farne strage!e se anche qualcuno oggi cadrà in questo assalto ,state certi che abbraccerete i vostri avi in paradiso e vedrete la luce del Signore,perché egli oggi è con noi e ci guida nella nostra crociata!possa egli concederci la vittoria e la redenzione per i passati sbagli!”e detto questo,con voce di tuono,gridò infine:”uomini!alle porte!sulle mura!per il Konge,per la Norvegia e per Dio onnipotente!!all'attacco!!”.
I Norvegesi gridarono e intonarono canti propiziatori e di vittoria,e presero a marciare verso le mura con l'equipaggiamento d'assedio,continuando a gridare e a alzare le armi e gli scudi per tutta la marcia,così da galvanizzarsi ancor di più.
Come era avvenuto a Skara i difensori delle mura non erano all'altezza dell'esercito,ma non essendo Visby nemmeno un castello,le porte cedettero in fretta e i difensori delle mura si ritrovarono presto soverchiati dai fanti pesanti che salivano le scale,lenti e inesorabili,tanto più che gli arcieri della milizia,abituati più a cacciare orsi o renne che alla furia di una battaglia,tremavano a tal punto che pochissime erano le frecce che raggiungevano effettivamente un bersaglio.
In breve le mura vennero prese,e con Sigurd Munn che entrò caricando attraverso le porte sbrecciate,i norvegesi ripresero l'assalto per tutte le vie della città,dove gli abitanti si difendevano come topi in trappola,con una furia senza speranza.
Il collasso finale della città fu dato dall'attacco di alcune delle navi della flotta che,cariche di alcune squadre di fanti e arcieri,avevano attaccato il porto di Visby,soverchiando facilmente la difesa dei lenti barconi mercantili e dei marinai che li occupavano,riuscendo poi a sbarcare i restanti uomini direttamente nel porto.
Presa quindi tra due fuochi,la città collassò e finì nel caos,Munn lo sapeva ma non ordinò la fine delle ostilità,nonostante l'evidente vittoria schiacciante dei suoi,lasciò libero spazio al più spietato saccheggio della città.
La sorte degli abitanti che non furono massacrati fu ugualmente tragica,le donne violentate fino quasi alla morte,gli uomini ridotti in schiavitù,le case date alle fiamme e tutti gli edifici più ricchi e importanti di Visby furono distrutti o saccheggiati per farne bottino.
Questi eventi andarono avanti per l'intero giorno e l'intera notte,finché tutta la città non fu ridotta ad un cumulo di macerie fumanti,in cui l'olezzo di morte e di cenere impregnava l'aria rendendola quasi irrespirabile.
Si può pensare che Munn avesse ordinato tali atrocità sulla spinta del suo animo iroso e la sua furiosa voglia di riscatto,o addirittura per qualche sincero intento di purificazione degli eretici della città,ma la realtà era che il giorno prima dell'attacco il generale aveva saputo dalle sue vedette in mare,camuffate da pescherecci,che i danesi si stavano muovendo e programmando un imbarco,a seguito del fatto che ,come organizzato da Sigurd Munn,l'armata norvegese aveva tolto l'accampamento e si era ritirata a Skara.
Ora quindi i Danesi erano in viaggio verso Visby,e non vi erano speranze di mantenere la città da un eventuale attacco,pertanto aveva lasciato libertà di saccheggio e distruzione,per poi ordinare subito il reimbarco sulla piccola flotta col bottino ,che era talmente corposo e abbondante che nonostante molte navi furono lasciate quasi esclusivamente al ricavato per diluirne il peso,molti marinai dovettero affrontare la traversata carichi di gioielli,oro e bottino di ogni genere,schiavi compresi,e le navi erano sempre pericolosamente abbassate e dondolanti,in procinto di ribaltarsi da un momento all'altro,ma anche in questo viaggio il Signore fu benigno con Sigurd,come a volerlo ringraziare per lo splendido massacro di infedeli che aveva compiuto in suo nome.
Quando i danesi sbarcarono,rimasero istupiditi nel vedere che il florido snodo commerciale per cui si erano imbarcati era ora un cumulo di sassi e sangue,dal quale in lontananza si poteva ammirare ancora la nube di fumo che copriva i resti dell'insediamento,e il fetore della furia dei Norvegesi,che erano piombati come aquile sulla città prendendo ogni cosa si potesse prendere ,e distruggendo il resto,lasciando ai danesi solo uno scenario orrido che avrebbe rivoltato lo stomaco anche al più stoico dei soldati.
E mentre i danesi si “godevano” la loro conquista ,i norvegesi si godevano il loro bottino, sbarcando sulle coste Svedesi e iniziando la lunga marcia verso Skara,questa volta finalmente camminando tronfi di gloria,a testa alta,sicuri che il tesoro che si portavano appresso avrebbe cancellato il fallimento a Uppsala e dato alla Norvegia l'oro che gli serviva per iniziare la guerra con la Danimarca,che ormai era prossima. Considerato che il suo piano era stato un completo successo ,Sigurd Munn si lasciò andare a manifestazioni di gioia come mai fino a quel momento aveva fatto coi suoi uomini,c'è infatti chi giura sulla tomba della madre di aver visto addirittura un sorriso dipingersi sul suo austero volto di guerriero.

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Loro saranno i miei guerrieri migliori, questi uomini pronti ad abbandonarsi completamente a me. Li modellerò come argilla e li forgerò nella fornace della guerra. Avranno volontà di ferro e muscoli d'acciaio. Li vestirò di grandi armature e li armerò con i fucili più potenti. Contagio e malattia non li toccheranno, né l'infermità li tormenterà. Possederanno tattiche. strategie e macchine tali che nessun avversario potrà sconfiggerli in battaglia. Sono il mio baluardo contro il Terrore. Sono i Difensori dell'Umanità. Sono i miei Space Marine ed essi non conosceranno la paura. (L'Imperatore dell'Umanità)
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grazie mille Boboskus che ci seguirai!!XD comunque adesso vedremo come evolve la situazione ahah vi teniamo sulle spine
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20/06/2016 13:50
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maleficum!!!
dai non lasciateci così...:(


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Voilà! Alla Vista un umile Veterano del Vaudeville, chiamato a fare le Veci sia della Vittima che del Violento dalle Vicissitudini del fato. Questo Viso non è Vacuo Vessillo di Vanità, ma semplice Vestigia della Vox populi, ora Vuota, ora Vana. Tuttavia questa Visita alla Vessazione passata acquista Vigore ed è Votata alla Vittoria sui Vampiri Virulenti che aprono al Vizio, garanti della Violazione Vessatrice e Vorace della Volontà. L'unico Verdetto è Vendicarsi... Vendetta... E diventa un Voto non mai Vano poiché il suo Valore e la sua Veridicità Vendicheranno un giorno coloro che sono Vigili e Virtuosi. In Verità questa Vichyssoise Verbale Vira Verso il Verboso, quindi permettimi di aggiungere che è un grande onore per me conoscerti e che puoi chiamarmi V
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La campagna l'ho finita ere fa, mi son fermato una volta conquistata tutta l'Inghilterra e tutta l'attuale Finlandia Svezia e Danimarca, avevo passato i salvataggi a gilga che doveva scrivere i testi, gli avevo detto cosa era successo nei vari anni, le cose piú importanti, ma purtroppo non é riuscito a continuare l' AAR vero e proprio,ovvero la parte riguardante i testi ed i racconti sul forum, mi dispiace Boboskus, ci abbiamo provato !
[Modificato da Gabronx97 20/06/2016 15:49]

Il mio sistema :
CPU : Intel Core i5 3570k 3,4 GHz
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RAM : Corsair Vengeance Pro DDR3 4*4 Gb 1600 MHz
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Mouse e Tastiera : ASUS Strix Claw - ASUS Strix gaming pad ( Mouse e tappetino ) Corsair Strafe ( tastiera )
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nuooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

(immaginatevi il tono metallico di darth vader in "la vendetta dei Sith)


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