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Scoperta la tomba di Alessandro Magno?

Ultimo Aggiornamento: 18/11/2014 17:34
17/08/2014 17:45
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la scoperta di questa tomba sospetta risale a circa 2 anni fa

ora si è riusciti a sgomberare dal terreno l'ingresso, murato da 2 muri distanti 6 metri...questi giorni c'è stata anche la visita del primo ministro macedone...tra un 20 giorni sapremo a chi appartiene questa sontuosa tomba!

video.repubblica.it/mondo/grecia-scoperta-tomba-monumentale-forse-di-alessandro-magno/174810/173440...

www.ilquotidianodellapa.it/_contents/news/2014/agosto/1407926762...

[Modificato da Tito Flavio 17/08/2014 17:46]
"TV REGERE IMPERIO POPVLOS ROMANE MEMENTO, PARCERE SVBIECTIS ET DEBELLARE SVPERBOS",(ricordati o romano, che dovrai reggere col tuo potere le genti, perdonare i vinti e domare i superbi, Virgilius, Aeneis liber VI, vv. 852-854)






18/08/2014 14:21
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www.archaeology.org/news/2428-140813-tomb-greece-hellenistic-ancient-grave-ma...



[Modificato da Iulianus Apostata 18/08/2014 14:21]
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

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https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

18/08/2014 15:55
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riporto per intero la notizia da me linkata nel primo post

www.ilquotidianodellapa.it/_contents/news/2014/agosto/1407926762...

sottolineando anche alcune cose salienti

Ritrovata in Grecia la tomba di Alessandro Magno?

Dopo i primi annunci del 2012, oggi la conferma che ad Anfipoli, nel nord della Grecia, siamo dinanzi ad una delle più straordinarie scoperte dell'archeologia moderna.

La scoperta sensazionale deve ancora arrivare. Per ora bastano i seguenti dati: una tomba a tumulo con una circonferenza di 498 metri, un muro circolare realizzato in prezioso marmo di Tasos, un ingresso murato e custodito da due sfingi di pregevole fattura, l'enorme scultura di un leone (il famoso leone di Anfipoli) collocata sulla sommità del tumulo. Se a questi indizi aggiungiamo che tutto riconduce la struttura ad un epoca da collocarsi fra il 350 a.C. e il 300 a.C, che Anfipoli, città della Tracia in cui è stata rinvenuta la tomba, era all'epoca uno dei più floridi centri del regno macedone, residenza della moglie di Alessandro, Rossane e di suo figlio Alessandro IV, entrambi avvelenati dal generale Cassandro nel 311 a.C., la possibilità che si sia dinanzi ad una delle più affascinanti scoperte dell'archeologia moderna è estremamente alta.

Ieri il sopralluogo del Primo Ministro Antonis Samaras nell'area degli scavi ha segnato una svolta decisiva. La presenza delle autorità, la verifica della meravigliosa fattura del muro di cinta, delle sfingi poste a protezione dell'ingresso alla tomba, ma anche il dispiegamento di consistenti forze di polizia attorno all'area degli scavi, implica che si sia vicini ad una scoperta sensazionale.

La tomba di Alessandro Magno ha costituito un mistero per gli archeologi e gli storici sin dall'antichità. Le fonti antiche concordano sulla presenza di una grande tomba a tumulo definita "Sema" o "Soma" e ubicata nei pressi di Alessandria d'Egitto. La tradizione tuttavia ha sempre sottolineato il morboso interesse degli ex generali di Alessandro che si spartirono il regno alla sua morte, nell'intercettare, spostare, controllare il corpo del grande stratega greco. E' possibile dunque che di nascosto da Tolomeo, il corpo di Alessandro fosse stato traslato ad Anfipoli dal suo fedelissimo Perdicca? Ed è possibile che la tomba fosse segnalata nell'antichità solo da un enorme leone, mentre il resto del tumulo era nascosto sotto terra per occultarne l'ingresso? E perché Rossane e Alessandro IV furono confinati proprio ad Anfipoli?

Tutti questi interrogativi saranno presto risolti dall'apertura del muro che consente l'accesso alla tomba. Una tomba che risente pienamente del sincretismo religioso e simbolico proprio dell'epoca di Alessandro. Le due sfingi alate che custodiscono l'accesso sono infatti una possibile reminiscenza della tradizione egizia.

Dopo una iniziale cautela, la scoperta dell'ingresso della tomba ha confortato le speranze della professoressa Ekaterini Peristeri, curatrice degli scavi, che ancora preferisce non pronunciarsi sull'identità di colui che è sepolto nella tomba. Un dettaglio in più arriva dall'identità dell'architetto dell'opera, identificato con Dinocrate di Rodi, l'architetto personale di Alessandro, noto per aver elaborato il piano urbanistico di Alessandria d'Egitto. Un ulteriore indizio che spinge nella direzione di una tomba regale o comunque della sepoltura di un importante stratega è l'identificazione del "leone di Anfipoli", un reperto scultoreo di grande importanza scoperto agli inizi del '900, come l'originario vertice del monumento funebre.

Ieri durante la visita del Primo Ministro è stato chiarito che serviranno dai 15 ai 20 giorni per entrare nella tomba. Bisognerà aprire un passaggio nel primo muro oltre le due sfingi, svuotare il terreno che riempie il vano interno, aprire un varco in un secondo muro che è presente a circa 6 metri dal primo e poi si potrà vedere cosa si cela al centro della tomba.

A distanza di 37 anni dalla scoperta della tomba di Filippo II di Macedonia a Verghina, da parte del grande archeologo Manolis Andronikos forse siamo vicini ad una nuova straordinaria scoperta? Non ci resta che attendere e trattenere il fiato.

Francesco Colafemmina

(13 agosto 2014)
"TV REGERE IMPERIO POPVLOS ROMANE MEMENTO, PARCERE SVBIECTIS ET DEBELLARE SVPERBOS",(ricordati o romano, che dovrai reggere col tuo potere le genti, perdonare i vinti e domare i superbi, Virgilius, Aeneis liber VI, vv. 852-854)






22/08/2014 11:05
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Interessante, ma mi sembra più probabile che la tomba sia di Alessandro IV (se non è sepolto a Verghina) o di Rossane o anche di Olimpiade, o di Filippo Arrideo (o di una delle tante mogli di Filippo II), piuttosto che del Magno.

1. Tolomeo trasferì il corpo del Macedone ad Alessandria e di certo non era tanto cretino da non riconoscere il suo re mummificato e scambiarlo con un altro.

2. la presenza di Alessandro sepolto nella necropoli reale di Alessandria è costantemente segnalata fino all'età romana, Pompeo, Cesare ed Augusto videro il corpo, e per sbaglio Augusto gli staccò il naso. Settimio Severo sigillò la tomba che fu comunque visitata da Caracalla qualche anno dopo. Tutti questi personaggi chi avrebbero visto allora?

3. se Perdicca, o chiunque altro, avesse messo le mani sul cadavere l'avrebbe detto, non altro per distruggere la fama che rivestiva i Tolomei in quanto custodi del corpo.

4. Perché seppellirlo ad Anfipoli? Perché la città era legata a sua moglie e suo figlio? Più ovvio deporlo a Verghina, cimitero reale macedone dove c'erano sia suo padre Filippo, sia altre due tombe principesche (una forse quella di Alessandro IV).

Il tutto mi sembra solo uno spot per attirare l'attenzione su una grande scoperta archeologica (perché se è la tomba del Magno il mondo ne parlerà, se fosse la tomba di Rossane non fregherà a nessuno; non dimentichiamo quando, per parlare degli scavi sulla tomba di un generale di Marco Aurelio sepolto vicino a Roma, i giornali parlarono della tomba "del generale che ispirò Il Gladiatore di Crowe", cosa assolutamente falsa ma che diede alla notizia un paio di giorni di notorietà), condito dal nazionalismo greco (che godrebbe come un riccio ad avere il corpo di Alessandro).
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08/09/2014 14:07
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(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

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06/10/2014 21:01
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Si è saputo qualcosa in più?

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«La religione è considerata vera dalla gente comune, falsa dalle persone sagge, utile dai governanti.»
-Seneca


« Accogliete dunque il ragazzo [Manuele] come signore unto da Dio e come regnante per mia decisione. Manuele imperatore dei Romani. »
- Giovanni II Comneno






14/11/2014 13:56
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sono d'accordo con Antioco,per il semplice fatto che,per fare un paragone blasfemo,avere la salma di Megas alexandros è come avere la coppa del mondo di calcio..se te la fregano te ne accorgi e se ce l'hai lo ricordi volentieri a tutto il mondo.questa scoperta però è comunque un opportunità affascinante che quantomeno rifocalizza l'attenzione su un personaggio che non deve mai essere dimenticato,ovunque egli riposi.
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Loro saranno i miei guerrieri migliori, questi uomini pronti ad abbandonarsi completamente a me. Li modellerò come argilla e li forgerò nella fornace della guerra. Avranno volontà di ferro e muscoli d'acciaio. Li vestirò di grandi armature e li armerò con i fucili più potenti. Contagio e malattia non li toccheranno, né l'infermità li tormenterà. Possederanno tattiche. strategie e macchine tali che nessun avversario potrà sconfiggerli in battaglia. Sono il mio baluardo contro il Terrore. Sono i Difensori dell'Umanità. Sono i miei Space Marine ed essi non conosceranno la paura. (L'Imperatore dell'Umanità)
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un aggiornamento, a quanto pare sembri sia la tomba della madre olimpiade, ma ancora è controversa la questione, sopratutto perchè è forte la tesi che Tolomeo se lo sia portato ad Alessandria e da lì non sia stato mai spostato
15/11/2014 10:04
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Ecco, questo ha già più senso.

Alessandro va cercato ad Alessandria, non altrove. Molti anni fa, la notizia fu poi ripresa in tempi recenti da Valerio Massimo Manfredi, in una necropoli di Alessandria si trovò un blocco di granito a forma di porta, con architrave ed i due pilastri, perfettamente levigato all'interno e lasciato grezzo all'esterno. Lo scopritore dell'epoca, un italiano, ma si parla dei primi del '900 credo, ipotizzò che quello fosse quanto rimaneva della tomba del Magno. Il blocco era grezzo esternamente perché, seguendo l'esempio macedone, la tomba era ricoperta da un tumulo di terra, come una collinetta, e come il Mausoleo di Augusto a Roma, che Strabone sostiene si ispiri al Mausoleo di Alessandro.

Manfredi riprese questa notizia in un suo scritto sulla tomba di Alessandro (con interessanti e puntuali spiegazioni), ma, a quanto ne so, nessuno la tiene in considerazione (del resto se si ammettesse che quella è la tomba vorrebbe dire che la ricerca è finita e che il corpo è perduto).

Se quella in Grecia fosse la tomba di Olimpiade potremmo avere i resti di entrambi i genitori del Magno, oltre che di una coppia regnante dell'antichità, cosa che, escludendo le mummie egiziane, è più unica che rara. Sarebbe una bella vendetta per la regina, messa da parte dal marito donnaiolo: di tutte le sue amanti, spose e concubine solo lei è stata ritrovata (ma quanto gli girerebbero a Filippo!).
[Modificato da Antioco il Grande 15/11/2014 10:06]
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Si concordo, Alessandro va cercato ad Alessandria, Augusto stesso visito la sua tomba rifiutandosi di visitare quella dei Tolomei.

Io credo personalmente che gli ultimi due millenni non siano stati clementi con i resti del Magno.

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