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La verità sulle armature dei legionari e la famosa "lorica segmentata"

Ultimo Aggiornamento: 13/06/2014 01:53
09/06/2014 01:31
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Centurio
Molto molto interessante... l'ho letto con piacere. :up

Grazie mille Franco!

Questo studio sembra quindi smentire quanto detto in uno degli articoli che avevo postato all'inizio, e mi sembra abbastanza convincente.

Interessanti in particolare queste frasi:

"Appare chiaro innanzitutto che la diffusione di questo tipo di armamento ha toccato tutte le province dell'Impero spingendosi talvolta anche ben oltre i confini ufficiali. Citiamo a solo titolo di esempio i ritrovamenti in Danimarca, Romania, Marocco e Israele. Questo è stato reso possibile dalla capillare organizzazione della logistica militare come confermano le numerose lettere private rinvenute in Inghilterra e in Egitto e da pochi anni finalmente oggetto di studi accademici sistematici."

Iulianus Apostata, 13/05/2014 01:31:



Per prima cosa, l'unità della coorte fu introdotta non da Mario, ma bensì da Publio Cornelio Scipione l'Africano in Hispania (tra il III e il II seocolo a.c.)


Ammetto che non ero ben informato all'inizio. Hai ragione su questo, ma il fatto che un generale abbia introdotto una certa disposizione tattica dei soldati sul campo non significa che la abbiano applicato poi anche tutti gli altri, non immediatamente almeno.
Suppongo che il senso della riforma sia stato quello di imporre questa nuova tattica a tutti i generali, presenti e futuri.

Iulianus Apostata, 13/05/2014 01:31:

Secondo: Per omogeneizzazione non si deve intendere che i legionari avessero pure le stesse mutande..Il gladio poteva avere varie misure (non sempre 70 cm), e nemmeno lo scudo era sempre ovaleggiante, almeno non allo stesso modo, così come nemmeno l'elmo era sempre lo stesso, dal momento che non proprio tutti avevano il Montefortino dello stesso tipo (certi indossavano addirittura elmi ellenistici, altri, più tardi, il Coolus etc..).
L'omogeneità semmai si poteva notare nelle decorazioni degli scudi, che per ogni singola legione dovevano forse mostrare lo stesso simbolo (ma dubito che tutti gli scudi legionari di una stessa legione avessero lo stesso colore).
Gaio mario non fece altro che rendere ufficiale un sistema, un'organizzazione militare, che già Scipione aveva in parte sperimentato.
La riforma mariana rappresentò semmai l'apice di un cambiamento già in atto da tempo



Ribadisco (se non l'ho già fatto) che non dico che i soldati fossero tutti come una sorta di stampini perfettamente identici, ma bisogna considerare anzitutto quanto detto anche dallo studioso in alto (cosa ben nota a tutti ma a quanto pare non a te e Legio), le numerose descrizioni dei generali vissuti all'epoca, e infine (non meno importante, anzi) il fatto che vi fossero vere e proprie fabbriche di armamenti per i soldati che producevano in massa, dunque questo favoriva l'omogeneità.
Comunque per intenderci, secondo me quanto si può vedere in Rome 2 è probabilmente molto realistico.

Iulianus Apostata, 13/05/2014 01:31:

Silla, inventore della riserva tattica, fece di più in termini di innovazioni militari.


Beh, questo è un altro discorso, ma non credo si possa dire che sia stata più importante della riforma di Mario. Questo è solo il mio parere comunque.


Legio XIII gemina, 13/05/2014 17:52:



Discutibili quando non sbagliate saranno le tue: queste cose vengono studiate, scritte e insegnate da persone che sono storici di mestiere. L'unico a credere che la Storia sia una scienza perfetta sei proprio tu quando riduci a brusche cesure e rigidi modelli quelli che nella realtà furono cambiamenti secolari progressivi che hanno mantenuto sempre un ampio e costante grado di eccezioni e di mutamenti, relative come erano a strutture economiche e militari così vaste, complesse e longeve.


A me non sembra affatto di essere così chiuso mentalmente, anzi questo lo noto in te e Iulianus.
Il fatto che abbiate letto quei libri non significa aver scoperto il santo graal, anche perché, come vedete, le opinioni sono diverse anche tra gli storici, non è tanto strano.

Legio XIII gemina, 13/05/2014 17:52:



Il copia-incolla da wikipedia, e te pareva....


Si, e quindi? Ci sono delle fonti, non sono fantasticazioni.


Legio XIII gemina, 13/05/2014 17:52:



"Fornito loro dallo stato assieme al salario", sbagliatissimo (ma chi le scrive queste cose?), come già detto, lo stato fu in grado materialmente di equipaggiare i soldati nel migliore dei casi solo parzialmente ad una certa altezza temporale e attraverso particolari modalità, inoltre il costo delle armi non era separato dallo stipendium, e questo lo sanno pure i sassi: con la riforma lo stato cominciò a sovvenzionare formalmente il miles per il proprio intero equipaggiamento (a differenza di quello che era stato fino ad allora dal V secolo a.C. che ne copriva solo una parte). I metodi di produzione e reperimento dell'equipaggiamento sono stati già spiegati. E se questo non basta, questo è Cascarino, sull'esercito da Augusto ai Severi:

"La paga corrisposta nei primi due secoli non era particolarmente generosa, ed era superiore di un 20% a quella del comune lavoratore giornaliero. Da essa andavano detratti gli importi corrispondenti al vitto, al vestiario e all'armamento eventualmente fornito dall'amministrazione militare, e con quello che rimaneva si dovevano affrontare le spese per i bisogni più immediati, comprese le tende e gli animali da soma."

Anche le tombe si pagavano da soli, mettendo soldi in comune. C'è scritto molto altro a riguardo.


Flavio Giuseppe descrive una forza equipaggiata al meglio in assetto da campagna secondo criteri funzionali, consolidati da una tradizione bellica plurisecolare, inviata non solo per ragioni strettamente militari ma anche per far sfoggio della sua potenza e continuare in quella politica di dissuasione attraverso la quale Roma si confermava agli occhi stranieri come potenza egemone, facendone risaltare espressamente l'ordine e la disciplina; spiega sinteticamente e genericamente (cioè quello che faceva effettivamente sistema, non i dettagli) come erano equipaggiati i soldati romani: lorica, scutum e gladius vengono descritti senza troppi fronzoli (e di corazze e gladi all'epoca ne sono testimoniati svariati tipi), se non per lo scutum dove si specifica che è di forma oblunga (cosa che volendo è anch'essa interpretabile), quando quello doveva essere comunque il periodo dove la tipologia a tegola ebbe la sua maggiore diffusione, e questo anche la dice lunga sulla "standardizzazione" degli armamenti; più gli attrezzi vari che logicamente non mancavano ai legionari, i quali erano adattabili a tutte le situazioni. Non c'è sopresa che si enfatizzi volutamente l'omogeneità dell'equipaggiamento nella sua basilarità e consistenza, in un mondo dove un esercito come quello non si vedeva tanto facilmente: i dati archeologici e non solo mostrano che, a fronte dell'equipaggiamento comune, la standardizzazione materiale non esisteva e non era nemmeno lontanamente possibile per i metodi di produzione dell'epoca. Nella storia romana non esistevano armature di ordinanza, ma solo una scelta tra varie opzioni che venivano adottate a seconda delle situazioni.

E ci sarebbe molto altro da dire.

Le fonti:

Cascarino, L'esercito romano, Vol. I: dalle origini alla fine della Repubblica
Cascarino, L'esercito romano, Vol. II: da Augusto ai Severi
Cascarino, L'esercito romano, Vol. III: dal II secolo alla fine dell'Impero d'Occidente
Brizzi, Il guerriero, l'oplita, il legionario
Rocco, L'esercito romano tardoantico: persistenze e cesure dai Severi a Teodosio I
Cosme, Les fornitures d'armes aux soldates romains
Goldsworthy, Storia completa dell'esercito romano

E ce ne sono tantissime altre, anche Le Bohec sicuramente spiega tutto, come qualsiasi altro libro di storia militare romana o argomenti affini degno di tale nome.


A parte che una paga fu introdotta già nel 407 a.C.: « I patrizi poi aggiunsero un dono quanto mai opportuno per la plebe: il senato, senza che mai prima plebe e tribuni via avessero fatto menzione, decretò che i soldati ricevessero uno stipendio tratto dalle casse dello Stato. Fino a quel momento ciascuno adempiva al servizio militare a proprie spese. (60) A quanto risulta, nessun provvedimento fu accolto con tanta gioia dalla plebe. » (Tito Livio)

Gary Edward Forsythe, Rome, The Samnite Wars da World History Project (history-world.org)

E poi ancora (successivamente):

Il servizio attivo permanente subiva così un importante cambiamento nel 107 a.C. La Repubblica romana fu costretta ad assumersi l'onere di equipaggiare e rifornire le truppe legionarie, permettendo a tutti, compresi i nullatenenti, di arruolarsi. [...] Si trattava della prima forma di un esercito di professionisti dove era abolita la coscrizione per censo, mentre i soldati veterani, che dall'esercito traevano quotidiano sostentamento (vitto e alloggio, oltre all'equipaggiamento), ottennero una pensione sotto forma di assegnazioni di terre nelle colonie e, più tardi, anche della cittadinanza romana. A loro Mario e poi i successivi comandanti concedevano anche di dividere il bottino razziato nel corso delle campagne militari.[100]

Brian Dobson, in Greece and Rome at war a cura di P. Connolly, p. 213-214.

Come avrebbero pagato dunque i nullatenenti?

Riguardo poi alla produzione degli armamenti esistevano delle fabbriche statali (oltre a privati costruttori). Comunque non dico che in tutti i secoli, dalla Repubblica all'Impero, abbia funzionato tutto sempre allo stesso modo, ci sono stati dei cambiamenti ovviamente, per esempio (cito):

"Per il tardo impero si segnala la grande eterogeneità delle uniformi. A partire dalla fine del IV secolo, infatti, lo stato non conferiva più il vestiario direttamente al solato, ma forniva delle indennità per il suo acquisto. A tal proposito va evidenziato un diverso abbigliamento, e con tutta probabilità anche una difformità di armamento, segnatamente tra limitanei e comitatensi. Si suppone che i primi, alloggiando presso i castella di confine, si rifornissero presso le fabbriche (segnalate in 35 dalla Notitia Dignitatum, ma in totale se ne contano una quarantina) e i magazzini statali dei forti, e quindi godessero di una maggiore uniformità di equipaggiamento."
[Modificato da Nando Giulio 09/06/2014 01:35]
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