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Assedi,battaglie campali e .....?

Ultimo Aggiornamento: 08/07/2013 15:19
07/07/2013 19:31
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Stavo leggendo in un sito inglese che verrano aggiunte altri tipi di battaglie
-Battaglia anfibia (come quella del nilo)
-Settlement outskirt battles(non saprei come tradurlo) Queste battaglie si svolgono quando la capitale della provincia non possiede delle mura e non è assediabile.
Non è ancora chiaro quale sia la differenza con le battaglia campali
-Battaglia accampamento:Queste battaglie avvengono quando un esercito viene attaccato mentre è in modalità difensiva.I difensori avranno la possibiltà di costruire intorno al proprio perimetro palizzate e forti di legno.La battaglia sarà un piccolo assedio in scala.
- Battaglie fiume:Avvengono quando un esercito vuole attraversare un fiume navigabile e l'altro vuole impedirlo,le navi possono aiutare e traspostare le truppe,esse potranno costruire da soli le navi.(molto simile alla battaglia anfibia)
-Imboscate:Le imboscate saranno molto diverse rispetto agli altri capitoli,ora l'esercito nascosto potrà piazzare trappole e usare vari strumenti (tipo le balle di fieno infuocate) per colpire il nemico.L'esercito che verrà attaccato per vincere dovrà scappare dall'area salvando più truppe possibile o distruggere l'armata nemica
-Battaglia salmerie:Avvengono quando un esercito viene attaccato in modalità marcia forzata,i difensori saranno stanchi e il loro morale sarà basso,per vincere gli attaccanti dovranno catturare le salmerie nemiche o distruggere la loro armata.
Qui la versione originale correggete pure se ho frainteso e ho sbagliato traduzioni

New battles introduced in Rome TW2

♦ Combined naval/land battles: These battles will occur when assaulting a coastal city, or when two armies are near the coastline. In the case of the latter, navies can arrive by sea to bolster the land forces with their marines.
♦ Settlement outskirt battles: These battles are fought near regional capitals, which are too small to have walls. It is yet unclear how these battles will be different from field battles.
♦ Siege battles: These battles occur when an army assaults a provincial capital or a fortified settlement. In these battles, the cities include multiple capture points which the defender has to defend in order to win the fight, as seen in the Siege of Carthage trailer. The attacker can build siege equipment in preparation of the assault.
♦ Encampment battles: These battles are triggered when an army attacks another that is in defensive stance. The defending army has had time to build fortifications around its perimeter, including wooden palisades or small forts. All in all, the battle will resemble a small scale siege.
♦ River battles: River battles are fought when an army tries to cross a major, navigable river, and another army tries to stop it from doing so. Navies can aid in this fight, although armies will be able to build transport ships of their own when crossing rivers.
♦ Ambushes: Ambushes have been revamped in Rome II, and feel completely different than before. The ambushing army has the ability to place traps, such as flaming boulders, spikes and so on. The defending army must find a way to escape the siege area to win, although it can also attempt to destroy the ambushing army. These battles will be similar to the battle of Teutoburg Forest historical battle.
♦ Supply train battles: Supply train battles occur if an army intercepts another that is force marching. Since the defending army is unprepared for a battle, their supply trains are vulnerable and the men themselves are tired of marching, therefore having morale penalties. The attacking army can win if it manages to capture the enemy supply train or destroy army caught marching.
♦ Port sieges: Another combined land and naval battle type, port sieges are triggered when a navy sails into an enemy coastal city with a port. The navy will attempt to land its marines in the city, while heavier ships intercept any enemy vessels and provide supporting fire to the marines using catapults and other projectiles, like in the Siege of Carthage historical battle.
07/07/2013 19:52
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Hai dimenticato solo i "port sieges" - gli assedi ai porti.

Per intenderci quelle battaglie come l'Assedio di Cartagine.

Traduco la spiegazione:

Un altro tipo di battaglia navale e terrestre combinata,gli assedi ai porti avvengono quando una flotta naviga verso una città costale dotata di porto. La marina farà sbarcare a terra le proprie truppe nella città, mentre navi più pesanti intercettano le navi nemiche e forniscono fuoco di supporto alle truppe sbarcate usando catapulte e altri tipi di artiglieria e proiettili, come nella battaglia storica dell'Assedio di Cartagine.
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quella rientra semplicemente nella categoria battaglia anfibia

cmq potete trovare tutte le info ufficiali nel topic "scripta manent" di poitiers


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
07/07/2013 20:12
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Re:
andry18, 07/07/2013 20:07:

quella rientra semplicemente nella categoria battaglia anfibia

cmq potete trovare tutte le info ufficiali nel topic "scripta manent" di poitiers




Hai ragione tu avevo letto quel post ma non mi ero accorto che erano gia presenti i tipi di battaglia.
07/07/2013 21:11
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non ho ancora visto bene coi miei occhi una battaglia anfibia
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

07/07/2013 21:58
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Re:
Iulianus Apostata, 07.07.2013 21:11:

non ho ancora visto bene coi miei occhi una battaglia anfibia




Ma come? La Battaglia del Nilo e l'Assedio di Cartagine sono entrambe battaglie anfibie.

Penso che tu abbia avuto modo, quindi, di vedere bene una battaglia anfibia.
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Re: Re:
ettore669, 07/07/2013 21:58:




Ma come? La Battaglia del Nilo e l'Assedio di Cartagine sono entrambe battaglie anfibie.

Penso che tu abbia avuto modo, quindi, di vedere bene una battaglia anfibia.



Dal momento che mi parli dell'assedio a Carthago, ho un'idea più chiara di battaglia anfibia; sarebbe lo scenario dei soldati che sbarcano ?
Com' è diverso dal primo rome...
[Modificato da Iulianus Apostata 07/07/2013 23:36]
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(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

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«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

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Re: Re: Re:
Iulianus Apostata, 07.07.2013 23:34:



Dal momento che mi parli dell'assedio a Carthago, ho un'idea più chiara di battaglia anfibia; sarebbe lo scenario dei soldati che sbarcano ?
Com' è diverso dal primo rome...




Sì, proprio nel momento in cui le truppe romane sbarcano.

Certo che è diverso da Rome, che è stato pubblicato nel 2004 - quindi ben 9 anni prima di Rome II. [SM=x1771228]
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ettore669, 08/07/2013 13:37:




Certo che è diverso da Rome, che è stato pubblicato nel 2004 - quindi ben 9 anni prima di Rome II. [SM=x1771228]



Beh lo avevo capito, anche se le mod di rtw hanno ringiovanito il game-play di almeno 2 anni (certo è minimamente paragonabile a rome II) [SM=g7350]



[Modificato da Iulianus Apostata 08/07/2013 15:19]
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