23/05/2013 23:53 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.079 | Registrato il: 24/03/2009 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | |
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Leggete questo:
www.ludomedia.it/News/1036013-Eccovi-qualche-info-su-Total-War-Rome...
E' vero che in Rome II non ci saranno più le navi commerciali (presenti nel primo Rome) navigabili sulle proprie rotte? Non potremo vedere la Kyrenia, storia nave mercantile dell'antico mediterraneo??
Spero che rimarranno. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
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IULIANUS IL VOLSCO
Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.
Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.
Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443
«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»
(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).
«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»
-SOLDATO IGNOTO-
«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»
-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-
«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».
-Platone, "libro delle leggi"-
«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»
Gianni Granzotto, "Annibale"
«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»
Gianni Granzotto,"Annibale"
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24/05/2013 00:39 |
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| | | OFFLINE | Post: 822 | Registrato il: 11/03/2013 | Città: PADOVA | Età: 28 | Sesso: Maschile | Centurio | |
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Hmm...Non ho trovato altre notizie a riguardo, a parte delle Navi in generale!
Ecco delle info!
Le navi:
Se nel primo capitolo le battaglie navali erano limitate, essendo
segregate a livelli strategici e tattici con funzioni quali protezione
di vie commerciali e trasporto truppe, in Total War: Rome II saranno
direttamente coinvolte in battaglia assieme alle legioni.
Questa scelta, già introdotta in Total War: Shogun 2, permette un
considerevole aumento della strategia e contemporaneamente della
grandezza della battaglia, poiché ogni giocatore potrà schierare intere flotte navali.
Le navi non si limiteranno a combattere con quelle nemiche, ma
potranno intervenire negli assedi, negli attacchi contro le truppe,
potranno trasportare unità e demolire edifici. [Modificato da Total War Sparta 24/05/2013 00:39] |
24/05/2013 00:44 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.693 | Registrato il: 29/07/2009 | Sesso: Maschile | - Amministratore - | Tribunus Angusticlavius | | |
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Iulianus Apostata, 23/05/2013 23:53:
Leggete questo:
www.ludomedia.it/News/1036013-Eccovi-qualche-info-su-Total-War-Rome...
E' vero che in Rome II non ci saranno più le navi commerciali (presenti nel primo Rome) navigabili sulle proprie rotte? Non potremo vedere la Kyrenia, storia nave mercantile dell'antico mediterraneo??
Spero che rimarranno.
ho ben poco da leggere visto che quelle sono info che ho postato io su questo forum (anche se vedo che si ringrazia MrKarati)
ad ogni modo le navi commerciali a cui si fa riferimento non sono quelle del primo Rome (che sono solo una rappresentazione grafica sulle rotte commerciali), ma quelle presenti a partire da Empire che sono necessarie per aprire rotte commerciali posizionandole sui nodi commerciali [Modificato da Poitiers 24/05/2013 01:07] |
24/05/2013 00:47 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.079 | Registrato il: 24/03/2009 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | |
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Quindi potremo continuare a vedere i modellini delle navi mercantili su mappa strategica?? [Modificato da Iulianus Apostata 24/05/2013 00:49] -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
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IULIANUS IL VOLSCO
Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.
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«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»
(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).
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«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»
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«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»
Gianni Granzotto,"Annibale"
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24/05/2013 00:50 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.693 | Registrato il: 29/07/2009 | Sesso: Maschile | - Amministratore - | Tribunus Angusticlavius | | |
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Iulianus Apostata, 24/05/2013 00:47:
Quindi potremo continuare a vedere i modellini delle navi mercantili su mappa strategica??
stiamo parlando di un dettaglio
non so penso di sì
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24/05/2013 00:51 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.079 | Registrato il: 24/03/2009 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | |
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Poitiers, 24/05/2013 00:50:
stiamo parlando di un dettaglio
non so penso di sì
Un dettaglio che conta
Meglio così
[Modificato da Iulianus Apostata 24/05/2013 00:51] -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
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(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).
«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»
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«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»
-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-
«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».
-Platone, "libro delle leggi"-
«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»
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«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»
Gianni Granzotto,"Annibale"
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24/05/2013 01:03 |
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| | | OFFLINE | Post: 822 | Registrato il: 11/03/2013 | Città: PADOVA | Età: 28 | Sesso: Maschile | Centurio | |
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Penso proprio di sì!
La mappa sarà dettagliata |
24/05/2013 17:56 |
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| | | OFFLINE | | Post: 848 | Registrato il: 08/04/2013 | Città: BOLZANO | Età: 26 | Sesso: Maschile | Centurio | |
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Visto che non ci saranno più i trade node (nodi commerciali) è inutile avere a disposizione navi commerciali se non si potranno posizionare o utilizzare.
Questo come "unità reclutabile" nei porti, poi non saprei proprio se le implementeranno visivamente sulle rotte commerciali. __________
ID Steam e Origin: Gabry669 |
24/05/2013 20:19 |
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| | | OFFLINE | Post: 916 | Registrato il: 25/09/2008 | Sesso: Maschile | Centurio | |
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Iulianus Apostata, 23/05/2013 23:53:
Leggete questo:
www.ludomedia.it/News/1036013-Eccovi-qualche-info-su-Total-War-Rome...
E' vero che in Rome II non ci saranno più le navi commerciali (presenti nel primo Rome) navigabili sulle proprie rotte? Non potremo vedere la Kyrenia, storia nave mercantile dell'antico mediterraneo??
Spero che rimarranno.
In caso si intende le navi commerciali in "carne ed ossa" o meglio in "legno e vela" che da Empire in poi si mandano a presidiare certi punti commerciali per guadagni extra. Tu intendi le rotte commerciali che sono da Rome 1 in poi, ma non intendevano loro di togliere quelle cose.
In breve: non ti preoccupare.
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24/05/2013 23:59 |
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| | | OFFLINE | Post: 822 | Registrato il: 11/03/2013 | Città: PADOVA | Età: 28 | Sesso: Maschile | Centurio | |
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Ma le navi commerciali è vaga come frase!
Bisogna specificare altrimenti uno fa confusione... |
07/06/2013 16:01 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.693 | Registrato il: 29/07/2009 | Sesso: Maschile | - Amministratore - | Tribunus Angusticlavius | | |
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come si è visto dalle prime immagini dalla mappa di campagna, la rappresentazione delle rotte commerciali tramite la presenza di piccole navi commerciali lungo il percorso è effettivamente presente
quindi chiudo la discussione |
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