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Campagna commentata

Ultimo Aggiornamento: 08/03/2013 18:34
06/01/2013 13:47
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Miles
PARTE 4: IN DIFESA!
Siamo arrivati alla quarta parte della mia piccola campagna in Rome. Eccola qui!

LA DIFESA DI MASSILIA
Nell'ultima parte ci eravamo lasciati con l'assedio su Massilia, difesa da pochi, ma pochissima Galli, e praticamente ho aspettato i turni necessari alla conquista automatica, per evitare perdite di uomini. (Anche se pochi non mi sarebbe andata giù [SM=g8355] )

Tuttavia, praticamente mi "sbuca" fuori dal nulla un grande esercito Gallico, pari alla mia Legio I Flavia, che mi assedia.



Un turno dopo mi attaccano. Questa volta ho immagini della battaglia.



Questo è il mio schieramento all'interno della cittadina, ma noto subito che i Galli si spostano continuamente da una parte all'altra, e noto anche che non hanno un ariete! Ma come fai ad attaccare una città senza ariete!? Stufo di aspettare, faccio valere la mia forza, e, anche se perdo qualche uomo, esco fuori dalle mura e dò una sonora bastonata ai Galli.



Ecco il risultato...



LA DIFESA DI PATAVIUM
Appena conclusa la battaglia di Massilia, il turno seguente vengo attaccato sul fronte orientale, nella città di Patavium.



Come potete vedere, limito i danni avvicinandomi immediatamente con un mio esercito (non nascondo che quest'esercito sarà la mia futura legione... Ma il nome ancora non ve lo dico [SM=g8121] ). I Galli non mi temono, e continuano l'assedio. Io, come uno stolto [SM=g8331] , aspetto il loro attacco, e mi ritrovo coinvolto in uno scontro pericoloso...



Anche qui ho diverse immagini.





Come avrete notato, le mie perdite sono molto elevate, e praticamente questa è una sconfitta anche per me. Ora dovrò riformare la mia Legio, che ha subito troppe perdite. Più della metà è andata distrutta [SM=g8286] , purtroppo. la quarta parte finisce quì. Questa volta ho concluso senza assedi. [SM=g8119]

Spero vi appassiona. Vi aspetto con:

PARTE 5: IL CONFINE GALLICO

Ciao, ciao! [SM=g8924]
06/01/2013 18:28
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Tribunus Angusticlavius
Strano per l'ariete, forse avevano una spia nell'insediamento che ha aperto le porte. Altrimenti non esiste proprio la possibilità di assaltare.


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

06/01/2013 18:32
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Concordo con Legio. Forse non hai fatto caso alle porte aperte. Comunque fa un effetto strano vedere RTW liscio dopo tanti anni. O_O


06/01/2013 19:07
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Difatti mi sembrava alquanto strano. Probabilmente una spia aveva aperto le porte, e io come uno scemo non me ne sono reso conto.

Comunque ho già pronte parte 5 e 6, con notizie allarmanti e qualche soddisfazione.
06/01/2013 19:34
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Suvvia
Carica la parte 5,altrimenti io muoio [SM=g8290]
06/01/2013 19:55
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Penso che lo farò domani, essendo di Roma ricordo a tutti che questa sera c'è Napoli-Roma. Non credo di poter trovare il tempo di caricarla. E poi rovinerei il ritmo di una parte al giorno...

Domani arriverà la PARTE 5: IL CONFINE GALLICO
07/01/2013 17:54
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PARTE 5: IL CONFINE GALLICO
Ecco a voi la quinta parte della mia campagnetta in Rome.

IL CONFINE GALLICO
Vi dico subito che non mi aspettavo i Galli così potenti. In fatto di eserciti sono superiori a me, per il momento. Tuttavia non sono molto perfetti in battaglia, e sono dotati della solita unità di guerrieri, dopotutto sono pur sempre dei Barbari. Nell'ultima parte vi avevo anticipato la creazione di una nuova armata, la "Legio II Vibia" (guidata dall'"ottimo" [SM=g8299] comandante Vibio Giulio), che vi mostrerò completa in un'immagine.

Prima di tutto, analizziamo la situazione sul confine Gallico ad ovest, vicino il borgo di Narbo Martius. Ecco qui:



Come avrete notato, è presente un grande esercito Gallico, tuttavia sprovvisto di generale. Più vicino al confine c'è una piccola unità di Galli con generale.

GRECI E GALLI
Avrete notato dal sottotitolo la parola Greci. Difatti quest'ostinata fazione (siano dannati [SM=g8166] ) è tornata a rompermi le balle, questa volta con l'aiuto dei Galli. La situazione non è assolutamente preoccupante, poichè hanno attaccato la città di Patavium, ben presidiata dalle mie unità. Ovviamente, per precauzione, ho inviato la mia Legio II nei pressi di Patavium, per dare una controllatina.



Notando che l'assedio bloccava il mio commercio, ho deciso di attaccare l'armata Gallica, che dirigeva l'assedio, sapendo benissimo come sarebbe andata a finire.



I Galli ritirano l'assedio, mentre i Greci rimangono impassibili, ma anch'essi lasciano l'assedio. Dopodichè, allontanata la minaccia Gallica-Greca, sposto la mia Legio verso il confine dove si svolge la vera guerra. In quest'immagine vi mostro la composizione della Legio II Vibia.



Come vedete ho finalmente la possibilità di reclutare gli arcieri. Notate la città di Patavium. Guadagnava più con l'assedio che senza. [SM=g8312]

I GALLI SON TOSTI, È!
I Galli sono terribilmente tosti e cocciuti [SM=g8143] . Avevo posizionato la mia Legio I Flavia al confine, costruendo un forte. E cosa fanno loro? Naturalmente mi attaccano e assediano il forte.



Tuttavia, due o tre turni dopo, ritirano l'assedio e si dirigono a Massilia, assediandola. Avendo la mia Legio II nelle vicinanze, attacco senza perder tempo.



I Galli subiscono una vera e propria disfatta, che li vede perdere nettamente sul campo di battaglia. Ho delle immagini della battaglia. Alcune anche ben fatte...



Con una sola unità d'Astati, e frecce da parte dei miei arcieri, metto in fuga i Galli. Guardate come fuggono terrorizzati... [SM=g8166]



La battaglia è durata molto poco, ed è continuata così, con i Galli che fuggivano e io che li bombardavo di frecce. La vera batosta l'ho data alla fine, quando gli scoccavo frecce infuocate. [SM=g8173]

Ecco il risultato:



Direi è andata piuttosto bene, no? Ero anche in inferiorità numerica...

Finisco così la mia quinta parte, e vi aspetto con la prossima:

PARTE 6: UNA NUOVA CONQUISTA

Vi dò un piccolo anticipo. Ecco come si presentava la situazione poco dopo l'ultima battaglia.



[SM=g8336] [SM=g8336] Ho fortificato le mie due legioni al confine, ma la situazione diventa pericolosa. Non credete sia meglio passare al contrattacco? [SM=g8335]

Alla prossima!
07/01/2013 19:04
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Scusa, ma dovevi mandare gli equiti ad annientare i nemici in rotta. Se ne sono salvati in troppi, secondo me. [SM=g8268]
P.S.ma che ci fanno i greci lassù? [SM=g8122]


07/01/2013 19:57
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Probabilmente hai ragione... [SM=g8355]

Per il fatto dei Greci... Non ne ho la più pallida idea della loro strana posizione! È come trovare i Numidi in Gallia. Forse hanno organizzato un attacco verso di me, che per poco non gli riusciva.
09/01/2013 18:05
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Tribunus Angusticlavius
Può succedere, anche se è un'evenienza rara.

Si è fermata la narrazione, ritornato a scuola ;)?


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

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« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

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« Pallida no ma più che neve bianca
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parea posar come persona stanca:
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Morte bella parea nel suo bel viso. »

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Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

09/01/2013 18:07
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Essì. La scuola è (purtroppo) ricominciata.

Comunque entro stasera scrivo la sesta parte.
09/01/2013 18:50
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PARTE 6: UNA NUOVA CONQUISTA
VERSO NARBO MARTIUS
Nell'ultima parte vi avevo lasciato con un piccolo anticipo della situazione al confine, o al "fronte" [SM=g8336] . Anche se i Galli sono ben armati, sono comunque dei barbari addestrati solo ad uccidere, senza strategie ben precise. Io ho una legione folta e ben addestrata, e, sulla carta, più forte dell'armata Gallica. Per questo, avanzo nei territori Gallici, e attacco i Galli nei pressi di Narbo Martius.



Come vedete, mi danno per sfavorito [SM=g8229] . Non conoscono ancora la potenza della Legio II Vibia [SM=g8260] . Ecco il risultato della battaglia.



"VITTORIA SCHIACCIANTE", modestamente... [SM=x1771221]

Prima di continuare vi mostro una piccola curiosità riguardante il mio Capofazione.



Non so voi, ma un generale così a 72 anni non mi era mai capitato [SM=g8122] ... e ne ho fatte di campagne! Anche con Corneli e Valeri.

ASSEDIO DI NARBO MARTIUS
Tornando a noi. Vinta la battaglia precedente, assedio la città di Narbo Martius, ben presidiata dai Galli.



La faccenda diventa interessante, ed il turno dopo attacco.



Di nuovo sfavorito [SM=g8092] , imparo ai Galli come si combatte.



Nascondo una certa incazzatura nei confronti dei Galli (e degli alberi!), anche a causa della morte del mio generale e delle tante perdite subite.

DURA DECISIONE
Vi comunico una mia decisione.

"A causa della morte di Vibio Giulio, comandante e legittimo generale della Legio II Vibia, e a fronte delle grandi perdite subite in battaglia, dichiaro le Legio II ufficialmente sciolta, poichè obsoleta e inadatta ad un nuovo generale."

Sono parole dolenti anche per me [SM=g8160] .
Tuttavia ringrazio la Legio, anche se durata poco.

Legio II Vibia:
1.Reclutamento: 249 a.C
2.Scioglimento: 244 a.C [SM=g8140]

LA MIA LEGIO I AVANZA
Conquistata Narbo Martius, avanzo verso Lemonum con la mia Legio I, ancora in piedi, che festeggia 15 anni d'attività.



I Galli, come vedete, sono preparati. Ma io lo sono di più. [SM=g8119]

La sesta parte finisce qui. Vi aspetto con:

PARTE 7: L'AVANZATA

Vi anticipo anche la formazione di una o due nuove legioni, con unità più avanzate. [SM=g8335]


09/01/2013 23:35
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Tribunus Angusticlavius
Povera Legio II Vibia :(. La I Flavia regge però, spero che superi integra la campagna di Gallia ^^.

I Valeri stanno facendo grandi passi avanti...


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10/01/2013 18:33
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Miles
Il problema è il mio capofazione, purtroppo prossimo alla morte... Povera Legio II Vibia. Mi dispiace...

I Valeri hanno parecchi eserciti, che vi mostrerò nella parte successiva.
10/01/2013 19:43
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Tribunus Angusticlavius
Puoi sempre riaddestrare le legioni anche se perdono il loro comandante o se hanno subito molte perdite...in questo modo ti troveresti con molte legioni di veterani nel giro di poche generazioni, io faccio sempre così ^^


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10/01/2013 21:03
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Ho trovato un valido generale per guidare la Legio I alla morte del capofazione. Basta pensare che l'ho già designato come erede. Farà la stessa strada di suo nonno...
12/01/2013 12:11
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Principalis
Gran bella campagna :)


Varus.. give me back my money
12/01/2013 15:49
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Sei un grande
Continua così,la prossima volta però utilizza la cavalleria per eliminare i nemici in fuga,nella battaglia del ponte ne sono rimasti troppi in vita,non credi?
12/01/2013 16:51
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Essì! Ero talmente preso dalla grande vittoria che mi sono totalmente scordato di inseguire i nemici...

P.S Oggi arriva la PARTE 7.
[Modificato da RTW1996 12/01/2013 16:52]
14/01/2013 20:08
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Tribunus Angusticlavius
Vogliamo il seguito :D


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14/01/2013 20:21
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Tra i vari impegni è complicato mantenere il ritmo di un episodio al giorno :-D. Comunque stasera scriverò l'ultima parte corta. Poi passerò a parti più lunghe e con dettagli maggiori.

Una curiosità: Come metto le immagini sotto spoiler? Così almeno cercherò di limitare lo spazio occupato...
14/01/2013 21:30
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Praefectus Castrorum
Στρατηγός
[ spoiler]testo[/ spoiler]
senza spazi ovviamente ;)

i miei complimenti per la campagna commentata cmq :D


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
14/01/2013 21:54
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Miles
Grazie mille, sia per lo spoiler, sia per i complimenti. Tra poco posterò la parte successiva.
14/01/2013 22:07
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Immunes
PRIMA IL PIACERE POI IL DOVERE
Fai come me,prima piacere,poi dovere.Io infatti inizio a studiaRE alle 9 di sera XD
14/01/2013 22:30
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Miles
PARTE 7: L'AVANZATA
Da questa parte in poi cambierà decisamente il "look" delle varie parti, si effettuerà una specie di restyling. Innanzitutto le immagini andranno sotto spoiler, per non affaticare troppo il caricamento della pagina. Il commento sarà più lungo e dettagliato, e sono ancora indeciso se cambiare il titolo con "CAPITOLO" invece che "PARTE". Per quest'ultimo dilemma chiedo il vostro aiuto: Volete che cambi il titolo?

VERSO IUVAVUM
Mentre prosegue l'avanzata verso la Gallia, al fine di annientare definitivamente gli ostinati Galli, decido di avanzare anche verso l'attuale Austria, con l'intenzione di assediare e conquistare un'altro borgo Gallico, Iuvavum. Inizialmente, durante l'avvicinamento, il borgo sembrava sgombro di buona guarnigione, tanto che mi aspettavo una facile conquista.

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LA TRAGEDIA
È dura da ammettere, ma purtroppo doveva accadere, prima o poi...

[SM=g8290] Annuncio ufficialmente la morte del mio Capofazione Flavio Giulio [SM=g8140] , uno dei più grandi generali che io abbia mai avuto. Avvenuta all'età di ben 74 anni nel 244 a.C, non male. Tuttavia la legione da egli comandata fino a quest'oggi rimarrà, e anche il nome non sarà cambiato, anche se ovviamente il defunto Capofazione sarà sostituito da un degno generale, che ho immediatamente individuato. Ho deciso di mantenerne il nome in suo onore.

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IL MORBO
Dopo la morte di Flavio, pare che la mia fazione sia stata presa di mira, poichè una dannata spia Gallica [SM=g8355] (Odio i Galli [SM=g8286] ), che si era infiltrata nella mia cittadina di Patavium, ha portato il "morbo", insomma, la peste.

Anche se inizialmente non crea particolari danni, mi ritrovo con un generale affetto dalla peste, e con una città con il commercio totalmente bloccato, che influisce anche sul commercio delle altre città, poichè occupa una posizione "pesante" e stategicamente importante all'interno della mia regione.

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Fortunatamente, il mio generale si riprende il turno successivo, e riesco a tirarlo fuori dalla città maledetta [SM=g8149] . Salvo un mio familiare, che, anche se di scarso valore, è utile a mantenere alti i profitti della mia città, e a stabilizzarla, al fine di evitare improbabili rivolte.

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OLTREPASSARE IL CONFINE
Mentre assedio Iuvavum, avanzo anche la mia Legio I Flavia in territorio ostile, comandata da un nuovo generale, Tiberio Giulio, attuale erede della fazione. Basti pensare che ha soli 29 anni, e che ha ampi margini di miglioramento [SM=g8336] .

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LA BATTAGLIA DI IUVAVUM
Nello stesso turno, mi attaccano i Galli nei pressi di Iuvavum, durante l'assedio [SM=g8092] . Devo dire che è una battaglia rischiosa, che tuttavia accetto, con la speranza di ricevere meno perdite possibili. I rinforzi dei Galli non sono male, comandati da Beleno, familiare Gallico, anche se con poca esperienza.

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La battaglia inizia. Riesco a contrastare la prima ondata di 300 Galli, senza particolari problemi. Ma l'arrivo di Beleno, scuote le mie unità, che perdono velocemente morale anche grazie al grande carisma del generale avversario. In pochi attimi, i miei se la danno a gambe. Il risultato non è malvagio, poichè sono stato "sconfitto di misura" [SM=g8331] . Avessi avuto un generale anche scarso al comando, i Galli non avrebbero avuto scampo [SM=g8166] .

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ASSEDIO DI LEMONUM
Finalmente, dopo due anni di marcia (Due anni! [SM=g8122] 244 - 242 a.C), arrivo nei pressi di Lemonum, altro borgo Gallico, che metto immediatamente sotto assedio. Lì vicino è presente un esercito Gallico di medie dimensioni, non paragonabile alla I Flavia [SM=g8334] .

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Gli intrepidi Galli, senza temere la morte, mi attaccano, dopo che un nuovo contingente Gallico di circa 500 guerrieri raggiunse Lemonum. Durante questi turni mi accorgo anche che i Galli sono oramai stremati [SM=g9257] , anche perchè stanno perdendo parecchi borghi uno dopo l'altro [SM=g8360] , e le entrate penso non permettano il mantenimento di grandi eserciti come quelli visti poco tempo fa.

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Una sintesi della battaglia? Ho dominato, dall'inizio alla fine, e devo dire d'aver visto i Galli molto più timorosi delle altre battaglie. Finalmente incuto paura [SM=g8219] ... Quella che avrebbero dovuto provare fin dall'inizio. Il risultato della battaglia:

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ALCUNE COSUCCIE
Per completare questa parte, ho deciso di farvi vedere una cosa abbastanza strana [SM=g8122] , anzi... MOLTO strana... Lo lascio anche senza spoiler, perchè è traumatico.



Cosa diamine ci fanno i Greci praticamente in Russia [SM=g8312] !? Non sono molto normali. Si sono persi [SM=g8229] !

Per finire vi posto un'immagine abbastanza allarmante. Niente di strano, ma per il futuro potrebbe essere d'intralcio.



State vedendo quanti eserciti a disposizione hanno i Valeri? È impressionante. La loro avanzata è inevitabile. Dovrò arrivare alla guerra civile con almeno 20 [SM=g8335] , se non più legioni. Oppure impacchettato di soldi [SM=g8231] !

Finito! La settima parte finisce quì. Anche se avevo detto che sarebbe stata l'ultima corta, ho cambiato idea, e ho deciso di iniziare proprio oggi il restyling.

Alla prossima! Con:

PARTE/CAPITOLO 8: DUE FRONTI!
14/01/2013 22:31
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Re:
andry18, 14/01/2013 21:30:

[ spoiler]testo[/ spoiler]
senza spazi ovviamente ;)

i miei complimenti per la campagna commentata cmq :D



azz finalmente adesso ho capito anche io come si fa, grazie andry [SM=g8335]


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

14/01/2013 22:32
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@ RTW1996, cambia il titolo in Liber I, Liber II, etc :)!


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

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Liber non sarebbe male! Ci penserò. Nel frattempo accetterò altre proposte.
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io appoggio legio, mi pare un'ottima proposta :)



"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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"LIBER VIII". Ci stà bene...
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