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Scripta Manent

Ultimo Aggiornamento: 28/03/2015 17:24
10/07/2012 18:53
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Tribunus Angusticlavius


Geti



"Dignità, autonomia, determinazione"

I Geti non sono una singola tribù, ma una confederazione aperta stabilitasi intorno al Basso Danubio. Si differenziano dalle altre tribù locali per il loro culto di Gebeleizis, che si manifesta attraverso lampi e tuoni, e di Zalmoxis, che rappresenta l'immortalità. I Geti credono fermamente che non esistono altri dèi oltre i loro, eppure si vedono sempre in conflitto con il cielo, anche sparando frecce contro Gebeleizis durante i forti temporali.

C'è qualche dibattito sul fatto che i Geti e i Daci erano lo stesso popolo o tribù diverse unite da una lingua comune. I Greci, certamente, per primi parlavano di loro come dei Geti in seguito al loro primo incontro nel corso del 7° secolo a.C.. Famosa per la loro impressionante cavalleria d'urto e la loro tattica d'incursione 'colpisci e fuggi', i Geti si sono guadagnati la loro reputazione durante il periodo sotto il controllo dell'ormai indebolito Regno degli Odrisi, a cui fornivano servizi militari.

Come molti altri nella regione, sono caduti vittime dell'aggressiva espansione del re macedone Alessandro Magno, che rase al suolo gli insediamenti dei Geti prima di iniziare la sua spedizione persiana. Dopo la morte di Alessandro e lo scioglimento del suo impero, i Geti hanno approfittato dell'instabilità regionale, sfruttando l'opportunità per consolidarsi. Ora sono pronti a colpire gli ex-governanti e i vicini più deboli allo stesso modo, fronteggiando la resistenza e restituendo l'aggressione cento volte!

Fieramente indipendente, i guerrieri dei Geti rimangono saldi in battaglia. Sono inoltre orgogliosi del proprio patrimonio culturale e la popolazione è felice in presenza di altre tribù balcaniche. Tuttavia, passati rancori con le tribù nomadi implicano che i Geti trovino difficile trovarsi faccia a faccia con loro al tavolo diplomatico.


Ardiei



"Orgoglio, indipendenza, profitto"

La tribù illirica degli Ardiei ha origine nell'entroterra, ma alla fine ha trovato la sua strada sulla costa adriatica e vi si stabilì, dedicandosi alla pirateria sulle rotte commerciali adriatiche. Considerati dissoluti dai greci, dai quali hanno preso in prestito aspetti della loro cultura, bevono molto e celebrano moltissimo nel bottino rubato dai loro nemici.

Forse il più famoso, il Regno degli Ardiei, per breve tempo divenne una nazione potente sotto la guida di Agron, che catturò diverse città greche e fece costantemente irruzione sulla costa adriatica. Ha anche prestato i suoi servigi agli Acarnani quando la monarchia epirota si estinse, ottenendo la sua vittoria più grande in loro difesa.

Dopo la morte improvvisa e potenzialmente connessa all'alcol di Agron, la sua vedova Teuta è diventata de facto dominatrice degli Ardiei. Tuttavia, ha ereditato un regno la cui continua pirateria sta ora attirando le ire delle potenti forze della regione - coloro che hanno un interesse nei profitti del commercio dell'Adriatico, come Roma.

All'inizio del 3° secolo a.C. gli Ardiei hanno una sfida davanti a loro. Tuttavia, essi hanno la forza e l'astuzia che i loro vicini non hanno; possono girarla a loro vantaggio e portare prima l'Adriatico, e forse il mondo, sotto il controllo degli Ardiei?

Abili marinai ed esperti pirati, gli Ardiei traggono molti proventi affliggendo le rotte commerciali. Questo ha un costo però - il loro abbandono della politica agricola comporta che sono meno in grado di fare soldi dal commercio dei raccolti e del bestiame.




Regno degli Odrisi



"Crescita, progresso, stabilità"

Il regno degli Odrisi aspira ad essere qualcosa di più grande di una unione di affini tribù trace. Rinunciando agli orpelli del tribalismo, Teres ho unito molti di loro in seguito al crollo dell'ambizione persiana in Grecia, formando lo stato odrisio con se stesso come re.

Nonostante la portata limitata dell'egemonia odrisia - il regno è delimitato dal Mar Nero e dal Danubio - sono generalmente indicati come i 're di Tracia'. Essendosi alleati con Atene, gli Odrisi parlavano greco e lo usavano come lingua amministrativa. Gli stili greci permeavano anche la cultura militare dell'Odrisia, essendo la sua tradizionale cavalleria nobile arricchita dalla fanteria in formazione a falange.

Ora che sono state instaurate reti stradali e politiche di base, vengono poste le basi per una stabile e civilizzata società tracica. Tuttavia, dall'inizio del 3° secolo a.C., il potere regale centralizzato non ha completamente superato politica tribale, e il territorio del regno si è di fatto ridotto a un terzo della sua dimensione originale dato che le tribù separatiste si sono progressivamente staccate.

Anche se ridotto in statura, il regno Odrisio è sopravvissuto contro ogni probabilità. Ora, riprendendosi da un periodo di instabilità seguito alla morte di Alessandro Magno, il suo vecchio nemico macedone sta crescendo ancora una volta. Una conclusione positiva della sua guerra con l'Epiro può portare la Macedonia a tentare la riconquista dell'ex territorio a nord e ad est, quindi c'è prudenza nel ristabilire le vecchie alleanze con le città-stato greche a sud. Un'Odrisia unita potrebbe tenere testa ai suoi aggressivi vicini e ha il potenziale per conquistare tutta la regione!

L'Odrisia produce alcuni dei migliori arcieri del mondo e ogni saggio generale odrisio sarebbe saggio che approfittasse di questo quando considera la composizione del suo esercito. Sono anche temibili predatori che traggono molto profitto da questa attività. Tuttavia, un avversione culturale verso gli ellenici comporta un periodo di difficoltà per guadagnarsi il favore con le fazioni greche.




Tylis



"Gloria, tuono, orgoglio"

Tylis è il prodotto del caos; uno dei tanti gruppi separatisti della grande orda dei celti di Brenno che invase il territorio greco dalle foreste del nord-ovest all'inizio del 3° secolo a.C.. In questo periodo, la Grecia era alle prese con le aspre lotte tra i successori di Alessandro Magno. Fu in questo delirio che gli antenati di Tylis discesero brulicanti sull'esercito di Tolomeo Cerauno, uccidendolo in battaglia.

Tolomeo fu il re del potente stato macedone e alla sua morte la regione cadde nell'anarchia. I Celti approfittarono di questo caos, devastando la Macedonia e tentando di fare ulteriori guadagni a sud. Fu la potenza combinata di Antigono II e della Lega Etolica che alla fine li spinse indietro, sconfiggendo l'esercito celtico alle Termopili, a Delphi e infine a Lisimachia nel 277 a.C..

A seguito di queste sconfitte i restanti Celti si ritirarono, migrando verso est e stabilendosi nel nord est della Tracia - trovando infine la propria base in Tylis, vicino alla costa del Mar Nero, in una posizione ideale da cui partire per razziare cibo e ricchezze delle zone circostanti. Tuttavia, altri hanno scelto di non accontentarsi, passando sulla penisola anatolica per combattere come mercenari.

Ora, la posizione di Tylis si ritrova ad essere estremamente fragile. Tutto intorno ci sono le altamente aggressive tribù traciche a cui va dimostrato che i loro nuovi vicini celtici sono qui per restare!

Dato che è circondata da aggressori traci, Tylis soffre un po' di problemi di ordine pubblico. Tuttavia, la tribù produce alcuni dei migliori spadaccini nei dintorni e ha trasformato il razziare in una forma d'arte incredibilmente redditizia.




Armenia



"Impero, crescita, orgoglio"

L'Armenia ha familiarità con l'ascesa e la caduta degli imperi. Fino a quando non fu conquistata dai Medi, nell'età del ferro il suo regno di Urartu era eguagliato solo dall'Assiria per dimensioni e potenza. Ridotta a satrapia, l'Armenia passò nelle mani dei macedoni e da ultimo in quelle dei Seleucidi. Ma questa sottomissione aveva i suoi vantaggi. Il potere seleucide in realtà si era sufficientemente ridotto perchè l'Armenia potesse distaccarsi e diventare un sofisticato stato ellenistico a sé stante.

La privilegiata posizione commerciale dell'Armenia tra il Mar Nero e il Mar Caspio fece sorgere nuove città e inaugurò un'epoca di prosperità che gli permise di essere pronta a ripristinare le sue antiche glorie. Tigrane il Grande approfittò della instabilità dell'impero seleucide per impadronirsi della Siria nel 83 a.C., e un'alleanza matrimoniale con il Ponto cementò presto la posizione dell'Armenia come uno dei più grandi regni in Oriente.

Tra la rapida crescita dell'Armenia e l'aggressiva espansione occidentale del Ponto, Roma fu costretta ad intervenire e inviò un esercito per ridimensionare i due regni. L'Armenia fu alleggerita di gran parte dei suoi territori e costretta a diventare uno stato cliente. E tuttavia pur indebolendosi, questo regno una volta orgoglioso ha preso atto della instabilità romana causata dalla morte di Cesare ...

I collegamenti commerciali garantiscono ricchezza, le montagne offrono un rifugio difensivo e la sua cavalleria catafratta non è seconda a nessuno. Data la storia armena di imperi costruiti rapidamente, potrà raccogliere la sfida e ripetersi?




Cimmeria



"Fertile, tollerante, ferma"

Il Bosforo cimmerio è stata conteso per le sue risorse e l'importanza strategica per millenni. Gli avventurosi greci di Mileto, in Asia Minore, formarono diverse colonie lungo la costa del Mar Nero durante il 6° e 7° secolo a.C., al fine di sfruttare le sue risorse per il commercio con il più vasto mondo greco.

Dall'inizio del 5° secolo a.C. il loro governo era passato dalla classica democrazia greca al controllo di una sola famiglia. L'attuale sovrano, Satiro, conquistò le vicine città greche, precorrendo la nascita del regno Cimmerio e una dinastia di sovrani che continua ancora oggi. Nonostante questa forza, la Cimmeria rimane sotto la minaccia delle tribù nomadi circostanti, e dallo sguardo avido del vicino Ponto, la cui forza militare può dimostrarsi la sua rovina.

Una vera società multiculturale, la Cimmeria accoglie genti straniere nei suoi confini con maggiore entusiasmo di altri stati e i suoi terreni agricoli fertili offrono il seme di grandi profitti, a dispetto di un governo notoriamente corrotto. Con un esercito composto prevalentemente da unità di tipo scite e greche, la Cimmeria può presentarsi come una sorpresa sgradita e veloce sul campo di battaglia.




Colchide



"Nobiltà, indipendenza, commercio"

Molto a est del Mar Nero, al limite del mondo greco, si trova la Colchide. Un luogo da leggenda, si dice sia stata la destinazione finale di Giasone alla ricerca del vello d'oro.

Intorno al 6° secolo a.C., mercanti greci di Mileto arrivarono per costruire una fiorente economia mercantile da questa ex satrapia persiana. L'attuale sovrano controlla un potente stato commerciale greco con forti influenze scite e una nobiltà che esalta le migliori qualità di entrambe le culture. I suoi guerrieri combattono alla maniera greca, ma la ferocia del loro passato nomade è molto viva. Come tale, la Colchide ha deciso di conquistare gran parte del terreno circostante, di assorbire ulteriori tribù scite e quante più ex-terre persiane possibile nel suo impero fiorente.

La Colchide beneficia dalla sua posizione di crocevia di molte rotte commerciali e le altre culture vengono accolte nelle sue terre. Infatti ha assimilato gran parte della cultura orientale sia civile, sia militare, rendendola un ibrido unico di abilità sui campi di battaglia.




Pergamo



"Coraggio, crescita, determinazione"

Anche se come giocatore minore fino a questo punto, Pergamo è venuto alla ribalta durante la lotta dei successori di Alessandro Magno per il controllo del suo impero frammentatosi. Quando Seleuco fu ucciso poco dopo aver ucciso Lisimaco, il tenente Filetero controllava la città fortezza, anche se come protettorato dei Seleucidi.

A poco a poco, la loro influenza è diminuita, consentendo a Filetero di condurre Pergamo in una nuova età d'oro della cultura e dell'apprendimento, costruendo una acropoli impressionante e un tempio ad Atena, dea protettrice di Pergamo. Tuttavia, Pergamo non è ancora un regno nel senso più vero ed è il momento giusto per l'espansione oltre i suoi confini attuali. Eppure ci sono nuove minacce da affrontare dalla Galazia, la doppiogiochista, all'espansionista Ponto e la Cappadocia. Pergamo deve essere forte per affrontare queste minacce crescenti alla sua sovranità; deve mostrare loro come un vero e proprio stato Successore sopravvive.

Una miscela di armi e tecniche greche e galate rende Pergamo una forza da non sottovalutare sul campo, nonostante il fatto che i suoi costi militari siano maggiori rispetto ad altri. In materia civile, le ottime conoscenze nell'architettura e le ottime abilità di gestione della città portano a Pergamo ridotti costi di costruzione ed una popolazione prospera.




Massilia



"Eleganza, nobiltà, orgoglio"

I Greci formarono loro colonia a Massilia intorno al 600 a.C.. Provenienti da Focea, avevano intenzione di raccogliere le risorse della regione e sviluppare gli scambi dal porto naturale di Massilia.

All'inizio del 4° secolo a.C. l'ex stazione commerciale era sbocciata in uno dei porti più trafficati del Mediterraneo, le sue ramificazioni raggiungevano in Gallia persino i fiumi Rodano e Durance. Massilia è governata da un'oligarchia, un'assemblea presieduta dalle famiglie nobili. La popolazione è un ibrido di coloni greci, Galli locali e altri attirati in città dal commercio.

Nonostante un certo livello di integrazione culturale, alcune tribù galliche vedono ancora la città come una preda. Anche Cartagine vuole controllare o distruggere la sua rivale commerciale. Entrambi vogliono la grande ricchezza di Massilia per se stessi e non si fermeranno davanti a nulla per prenderla.

Massilia è uno stato di abili commercianti e diplomatici eloquenti, ma essendo un po' conservatore, la popolazione è meno tollerante per quanto riguarda le culture straniere all'interno dei suoi confini. In battaglia i suoi guerrieri mostrano un mix di tecniche e armamenti marziali gallici e greci.
[Modificato da Poitiers 10/02/2015 16:45]
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