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Con chi vi schiererete?

Ultimo Aggiornamento: 15/05/2013 23:37
12/03/2013 14:31
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Mi schiererei con Sparta ma siccome non sarà possibile allora IMPERO!!!
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Re:
Iulianus Apostata, 09/07/2012 14:14:

amo in modo viscerale la repubblica, ma ambisco a realizzare sogni imperiali: sarà dura scegliere.
Mi interesso più della Roma repubblicana comunque: in quanto in quel periodo la potenza dell'Urbe aveva ancora una dimensione nazionale italica. L'esercito mariano, nella fanteria pesante, era composto da italici e questo mi inorgoglisce. Durante l'impero l'Italia era ancora in una posizione preminente, ma ormai non si aveva più il carattere nazionale precedente, almeno a livello amministrativo.

Ho molto a cuore Giulio Cesare comunque.

Sotto Giulio Cesare la V Alaudae venne reclutata nella Gallia Narbonense, ma secondo alcuni fu invece nelle provincie della Venetia et Histria. Durante il periodo post-mariano (età repubblicana) i galli del nord Italia costituivano truppe ausiliarie dell'esercito romano.

All'epoca di Giulio Cesare l'idea d' Italia si estendeva fino alle Alpi. Nel 27 a.c. con Augusto anche l'Histria fu considerata ITALICA.

Guarda quì:

cronologia.leonardo.it/storia/aa800.htm

Comunque per italici mi riferisco più che altro alle popolazioni peninsulari appartenenti alle etnìe osco-umbro-sabellica, latina o etrusca. Nel nord c'erano i celti, a parte i Veneti (italici del gruppo latino-falisco) e i Liguri (popolo pre-indoeuropeo).



e basta con questa bassa retorica nazionalista pseudostorica di infima lega...i Venetici italici? ma per favore...



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
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"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


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Re: Re:
Xostantinou, 12/03/2013 15:23:



e basta con questa bassa retorica nazionalista pseudostorica di infima lega...i Venetici italici? ma per favore...




cioè??? [SM=x1617498]
13/05/2013 02:53
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Repubblica....è troppo facile fare i dittatorelli imperiali....il potere va condiviso....repubblica
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Io prima sosterrò la Repubblica, poi proverei a trasformare, quando avrò molti consensi, lo Stato dalla Repubblica, sarebbe un tentativo interessante.

Poi se avrò successo sarò contento, se no riproverò un'altra volta, finche non ci riuscirò. [SM=x1771228]
[Modificato da ettore669 13/05/2013 18:22]
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Avremo diversi vantaggi a seconda della nostra scelta!

Quindi bisognerà scegliere bene!

Però l'impero mi attira!
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Re:
Total War Sparta, 13.05.2013 23:40:

Avremo diversi vantaggi a seconda della nostra scelta!

Quindi bisognerà scegliere bene!

Però l'impero mi attira!




Se sceglieremo la repubblica avremo più felicità ed ordine pubblico, visto che sarà una democrazia. [SM=g8320]

Se sceglieremo l'impero avremo magari dei vantaggi militari ed economici. [SM=g8329]

Ovviamente avremo anche una governabilità più rapida e meno interferenze tra noi ed il potere, come potrà avvenire se sceglieremo la repubblica con il senato e le varie famiglie, che comunque rimarranno anche con l'impero.
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vedremo quali bonus/malus ci saranno, ma non darei affatto per scontato che una repubblica per definizione dia felicità ed ordine pubblico, anzi, direi più facilmente il contrario...basti guardare tutti i periodi di crisi economica e sociale, come in generale i cittadini guardino con favore a figure dittatoriali proprio alla ricerca di stabilità e sicurezza in cambio del sacrificio delle libertà individuali.



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"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
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Re:
Xostantinou, 15.05.2013 14:41:

vedremo quali bonus/malus ci saranno, ma non darei affatto per scontato che una repubblica per definizione dia felicità ed ordine pubblico, anzi, direi più facilmente il contrario...basti guardare tutti i periodi di crisi economica e sociale, come in generale i cittadini guardino con favore a figure dittatoriali proprio alla ricerca di stabilità e sicurezza in cambio del sacrificio delle libertà individuali.




Non sapevo che nella repubblica la gente fosse meno convinta e motivata rispetto al periodo imperiale... sì, vedremo che bonus implementeranno.
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Re: Re:
ettore669, 14/05/2013 20:37:




Se sceglieremo la repubblica avremo più felicità ed ordine pubblico, visto che sarà una democrazia. [SM=g8320]

Se sceglieremo l'impero avremo magari dei vantaggi militari ed economici. [SM=g8329]

Ovviamente avremo anche una governabilità più rapida e meno interferenze tra noi ed il potere, come potrà avvenire se sceglieremo la repubblica con il senato e le varie famiglie, che comunque rimarranno anche con l'impero.




le democrazie sono un prodotto esclusivamente moderno. persino il modello "democratico" di Atene in realtà era ugualitario al massimo tra l'esiguo corpo di cittadini (elezione delle cariche per sorteggio) ma teneva da parte la maggior parte del popolo ateniese che risiedeva in città ma non aveva la cittadinanza (per non parlare poi di schiavi e donne che erano meno di nulla)

nell'antica Roma la Res Publica era tutto tranne che una democrazia, in quanto era in realtà il governo di una sorta di oligarchia allargata, in cui solo un piccolo settore della popolazione aveva realmente accesso alle cariche pubbliche, mentre prima di Silla persino gran parte dell'italia centro-meridionale era esclusa dall'avere la cittadinanza. quindi l'appoggio popolare ad una repubblica del genere è quanto meno discutibile. il popolo escluso infatti si schierò in massima parte con una figura molto carismatica piuttosto che con la repubblica, per questo Cesare riuscì ad entrare a Roma senza particolari tumulti o resistenze ;)
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Bernhard Rothmann (Munster, 13 Gennaio 1534) :i vecchi credenti non vogliono permettere a nessuno di scegliere quale vita condurre, vogliono che voi lavoriate per loro e siate contenti della fede che vi consegnano i dottori. la loro è una fede di condanna, è la fede spacciataci dall'antiscristo! ma noi, fratelli, noi vogliamo redenzione! noi vogliamo libertà e giustizia per tutti! noi vogliamo leggere liberamente la parola del signore e liberamente scegliere chi deve parlarci dal pulpito e chi rappresentarci in consiglio! chi infatti decideva i destini della città prima che lo scacciassimo a pedate? il vescovo. e chi decide ora? i ricchi, i notabili borghigiani, illustri ammiratori di lutero solo perchè la sua dottrina consente loro di resistere al vescovo! e voi, fratelli e sorelle, voi che fate vivere questa città, non potete mettere parola nelle loro sentenze. voi dovete soltanto ubbidire, come sbraita lo stesso lutero dalla sua tana principesca.i vecchi credenti vengono a dirci che i buoni cristiani non possono occuparsi del mondo, che devono coltivare la loro fede in privato, seguitando a subire in silenzio i soprusi, perchè tutti siamo peccatori condannati a espiare. ma il tempo è giunto! i potenti della terra saranno spodestati, i loro scrani cadranno, per mano del signore. cristo non viene a portarci la pace, ma la spada. le porte sono ora aperte per coloro che sapranno osare. se penseranno di schiacciarci con un colpo di spada, con la spada pareremo quel colpo per restituirne cento!!!
15/05/2013 17:20
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beh io per la mia prima campagna con roma volevo provare qualcosa di inedito..Monarchia,ne impero ne repubblica muahahahahah



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Re:
Admiral Nelson, 15/05/2013 17:20:

beh io per la mia prima campagna con roma volevo provare qualcosa di inedito..Monarchia,ne impero ne repubblica muahahahahah




Quoto! Anche io vorrei provare la monarchia xD


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Re: Re: Re:
Romolo Augustolo, 15/05/2013 16:40:




le democrazie sono un prodotto esclusivamente moderno. persino il modello "democratico" di Atene in realtà era ugualitario al massimo tra l'esiguo corpo di cittadini (elezione delle cariche per sorteggio) ma teneva da parte la maggior parte del popolo ateniese che risiedeva in città ma non aveva la cittadinanza (per non parlare poi di schiavi e donne che erano meno di nulla)

nell'antica Roma la Res Publica era tutto tranne che una democrazia, in quanto era in realtà il governo di una sorta di oligarchia allargata, in cui solo un piccolo settore della popolazione aveva realmente accesso alle cariche pubbliche, mentre prima di Silla persino gran parte dell'italia centro-meridionale era esclusa dall'avere la cittadinanza. quindi l'appoggio popolare ad una repubblica del genere è quanto meno discutibile. il popolo escluso infatti si schierò in massima parte con una figura molto carismatica piuttosto che con la repubblica, per questo Cesare riuscì ad entrare a Roma senza particolari tumulti o resistenze ;)



In realtà tra il modello ateniese e quello romano ci sono meno differenze di quanto possa sembrare. I comizi (centuriati, curiati etc.) e il concilio della plebe con i relativi tribuni svolgono grosso modo gli stessi compiti dell'assemblea ad Atene (che per dovere di cronaca, oltre ai suddetti limiti, si poneva una specie di "quorum" per cui la partecipazione era accettabile e questo era di 6000 cittadini - e la popolazione dell' Attica nel V-IV secolo a.C. era sicuramente superiore ai 150000-200000 abitanti). Il Senato rispecchia la boulè e i Consoli in qualche modi gli Arconti e gli Strateghi.
La differenza è che nel sistema romano il potere è più ripartito fra classi sociali molto diverse (a Roma la 5a classe aveva un peso, seppure minimo, ad Atene i teti non ne avevano nessuno) ma meno tra i singoli (ad Atene tutti partecipavano direttamente, a Roma tutti indirettamente e alcuni direttamente) e l'aristocrazia ha un peso maggiore (il Senato è formato da membri a vita, ad Atene no, ma in entrambi i casi si entra nel "consiglio" dopo aver ricoperto una carica importante).

Sulla cittadinanza c'è una sottile ma profonda differenza: diventare cittadino romano era alla portata di tutti, diventare ateniese (o di una qualsiasi polis) significava dover sborsare cifre astronomiche per la polis e farsi buoni amici tra quelli che contano.

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"Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)

"A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare" (Marco Aurelio)

"Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)

15/05/2013 22:30
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Re: Re:
Xostantinou, 12/03/2013 15:23:



e basta con questa bassa retorica nazionalista pseudostorica di infima lega...i Venetici italici? ma per favore...




Comunque erano cittadini romani, e questo era quello che contava per loro. Poi il fatto che l'Istria rientrasse nell' amministrazione dell' Italia faceva di loro a tutti gli effetti degli Italici.

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Sì, a me personalmente piacerebbe vederei Veneti come fazione!

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