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IKUSA DO - Campaigns & Battles Reports

Ultimo Aggiornamento: 17/03/2012 11:13
28/02/2012 23:03
Esattamente come da titolo: perché non postare qui i resoconti di campagne e battaglie nel nostro Feudalesimo giapponese virtuale? Permettetemi di inaugurare con il racconto dei 77 turni di una campagna (ancora in prosecuzione) con i Date.

Informazioni Preliminari:

Fazione: Date
Anno di Inizio: 1545
Anno di Fine: 1564
Tipo di Campagna: Campagna Breve
Difficoltà: Normale
Famiglia: Harumune Date (Daimyo), Naosada Date (genero), Terumune Date (figlio ed erede), Yoshinori Date (fratello del Daimyo)
Capitale: Iwate

=========================================

"Dopo il caricamento della schermata di campagna e il relativo filmato introduttivo innanzitutto mi guardo attorno per riuscire ad elaborare almeno qualche obiettivo a breve termine: la posizione di partenza di questo clan, situata nell’estremo nord della mappa, assicura sicuramente alcuni vantaggi che, noto, in situazioni di crisi potrebbero fare la differenza tra la vita e la morte: la capitale Iwate è situata alla fine di uno strangolamento naturale ed è circondata da montagne ad ovest, mentre allo stesso modo la presenza di un fiume ad est la rende attaccabile solo da sud. Purtroppo però vi sono anche degli inevitabili difetti: la linea di espansione del clan è scontatissima, una semplice linea retta verso sud, la via marittima non è delle più invitanti, mancano le materie prime eccezion fatta per la pietra e, dulcis in fundo, un esercito ribelle girovaga allegramente per la mia unica provincia causando danni.
E’ proprio di quest’ultimo problema che decido di sbarazzarmi immediatamente: senza indugi e prima che possano accampare velleità d’assedio alla mia capitale, approfittando dei due turni di bella stagione raduno le forze disponibili sotto il comando di Yoshinori Date (il fratello del Daimyo) e lancio un attacco preventivo sul guado del fiume; la battaglia è fortunatamente dopo un inizio incerto piuttosto unilaterale e riesco ad uccidere il generale Date ribelle. Tuttavia i superstiti non ne vogliono sapere di tornare ai campi e sono costretto ad inseguirli per i due guadi del fiume per finire il lavoro… Ci vogliono altri due turni per debellarli definitivamente. Contemporaneamente però alle operazioni militari devo occuparmi dell’amministrazione del territorio e comincio subito al primo turno, investendo nel miglioramento della città e ordinando ai miei studiosi di darsi da fare con le ricerche per migliorare la coltivazione, in vista dell’aumento di popolazione delle città che dovrebbe arrivare a breve, abbinando il tutto al miglioramento delle vie di comunicazione. Sul piano diplomatico invece le cose non si muovono più di tanto: quelli del clan di Ugo ad ovest rimangono ostili ma riesco comunque a stipulare un buon accordo commerciale con Fukushima a sud, garantendomi il ferro in vista dei samurai con katana.

Al quarto turno cominciano i cambiamenti a livello nazionale, visto che molte fazioni anche maggiori vanno incontro ad una fine prematura a causa dei troppi vicini bellicosi; tra il quinto e il nono turno scompaiono infatti Shimazu e Oda, raggiunti poco dopo dagli Uesugi inghiottiti dai Takeda, che si spartiscono i loro territori alleandosi con gli Hojo. Non si hanno notizie dei Chosokabe, presumibilmente arroccati sulla loro isoletta, mentre gli Hattori e i Tokugawa reggono bene, i primi grazie alla politica di accerchiamento dello Shogunato e i secondi grazie al commercio marittimo.
All’inizio del nono turno sono finalmente pronte le tecnologie per consentirmi di sviluppare decentemente le fattorie, perciò mi prendo una pausa dal Chi e mi metto per sei mesi sul Bushido, in modo da ottenere la predisposizione mentale della popolazione ad accogliere le prime truppe di samurai con katana; nel frattempo costruisco anche un mercato e miglioro il fabbro grazie al ferro che arriva da Miyagi. Nasce una bambina in famiglia e questo avvenimento mi ricorda di dare un’occhiata alla situazione genealogica: il mio capofazione ha un’altra figlia di diciotto anni oltre a quella appena nata. L’erede maschio (Terumune Date) c’è, ma è piccolo. Comprendendo che il Daimyo e sua moglie non hanno intenzione di fare altri pupi almeno a breve termine, faccio sposare il mio secondo in comando con la figlia maggiore, nominandolo anche commissario per la guerra in modo da evitare tradimenti al clan da parte sua. Questi, a dimostrazione di lealtà, prende il nome di Naosada Date.
Allo stesso tempo risolvo alcuni dilemmi morali promuovendo due capitani distintisi nel combattere qualche ribellione di contadini scontenti della temporanea fame (che però purtroppo non sopravvivono alla loro prima battaglia), recluto un metsuke e abbasso un po’ la tassazione visto il piccolo tsunami abbattutosi sulla costa nord del mio dominio.

Quattro turni dopo decido che è finalmente arrivato il momento di muoversi e con un esercito composto da tre truppe di samurai con katana supportati da un nutrito di seguito di ashigaru (contadinacci armati e sommariamente addestrati) assedio Ugo, che capitola subito senza che i miei samurai muovano un dito. L’occupazione pacifica non calma però i bollenti spiriti del popolino, costringendomi ad esentarli dalle tasse (tornate a livello normale a emergenza tsunami rientrata) per due turni prima che si rassegnino. Approfittando poi dell’esaltazione marziale dei soldati vittoriosi prendo altre due province in successione (Uzen e Miyagi) costituendo un solido blocco di dominio. Aspetto un po’ di turni e appena arrivano i koku miglioro anche questa mie nuove città, dando loro una nuova fortezza, dojo di addestramento di soldati leggermente più specializzati degli ashigaru e strutture ricreative. Gli investimenti si rivelano fruttuosi e nei successivi diciotto turni il mio dominio si rafforza e le tecnologie agricole e militari raggiungono un alto standard. Durante questo periodo di pace recluto un ninja e mando il metsuke precedentemente reclutato in avanscoperta, scoprendo come Fukushima si sia piazzata con le sue uniche due province a mo’ di stato cuscinetto tra me e gli Hojo. La costruzione di un porto commerciale sulla mia provincia di origine mi permette di stipulare qualche altro accordo commerciale (Tokugawa e Hatakeyama) ma il popolo reclama successi militari e al trentacinquesimo turno sono costretto al colpo di mano: mando Yoshinori (il fratello) e Naosada (il genero) con un nutrito seguito di uomini a Fukushima, facendolo precedere però da un ninja che con qualche suo artifizio apre le porte della città, semplificando non poco l’assedio.

Il clan comincia ad avere un po’ più di visibilità, che aumenta ancora quando prendo anche la seconda provincia togliendo le facoltà politiche a Fukushima. Il gesto non viene particolarmente ben visto dalle altre fazioni ma l’onore del Daimyo e il benestare dello Shogunato Ashikaga tiene quieti gli animi, anche se gli Hatakeyama rompono l’accordo commerciale.
La tensione però si manifesta anche internamente: la lealtà di Yoshinori è molto dubbia e sospetti di tradimento cominciano ad insinuarsi nel clan, che lo accusa apertamente. Non accolgo però la richiesta di fargli fare seppuku, ripiegando sull’assegnazione di incarichi per tenerlo buono: l’onore del mio capofazione fa il resto.
Non potendomi permettere altri scossoni economici e militari e convinto che le due fazioni con cui i miei Date confinano ora siano troppo ostiche da affrontare, cerco di stipulare qualche accordo diplomatico. Ma neppure qui, nonostante la non belligeranza, la premiata ditta Hojo e Takeda concede molto: mentre con i Takeda riesco seppur a caro prezzo a strappare un accordo commerciale combinando un matrimonio con il loro erede e la figlia minore del mio Daimyo, gli Hojo sono invece totalmente irremovibili e rinuncio, concentrandomi sul miglioramento tecnologico delle province acquisite e tirando su una cittadella alla capitale.

Due turni dopo l’attitudine Takeda nei miei confronti è divenuta molto amichevole (complice anche il matrimonio), anche se continuano a rifiutare l’alleanza. Ripresasi dalla guerra, l’industria di Fukushima riprende a funzionare e l’esportazione di legno mi garantisce qualche koku in più, con cui miglioro le conoscenze del Bushido e recluto alcuni samurai con nodachi, che risparmio accampati nella strettoia ad ovest di Fukushima in caso di grosse battaglie campali. Dovrei cominciare a pensare a come sopperire alla mancanza cronica di una cavalleria decente, fardello che mi porto dietro dall’inizio della campagna, ma al cinquantesimo turno l’accordo commerciale con i Takeda viene reciso e la figlia del mio Daimyo ripudiata e mandata a casa. Qualcosa si sta muovendo dietro le quinte e per precauzione raduno truppe a Fukushima prendendole dall’entroterra… Le mie paure si rivelano fondate e l’estate successiva Takeda e Hojo mi dichiarano congiuntamente guerra. Un grande esercito Hojo comandato dal loro stesso Daimyo si avvicina pericolosamente al confine di Fukushima, dove subito mi sbrigo a concentrare un buon quantitativo di samurai (sei truppe con spada e due di arcieri, tutte da centoventi uomini ciascuna) e a reclutare contadini con arco. A comandare la guarnigione vi è l’ormai esperto Yoshinori, affiancato dell’erede di fazione, ormai sedicenne e quindi pronto a farsi le ossa. Inoltre stipulo una veloce alleanza con i Tokugawa (gli unici che ancora mi danno ascolto visto il gioco di alleanze fatto dagli Hojo con gli Hattori e gli Hatakeyama), mando il mio fidato metsuke a nord per tenere sotto controllo eventuali attacchi dei Takeda e scateno il ninja sull’esercito nemico in marcia. Il mio agente riesce ad uccidere il figlio del Daimyo nemico nella bella stagione ma l’inverno successivo gli Hojo sono a due passi da Fukushima. Con un gesto disperato ordino al mio ninja di sabotare l’esercito nemico e sorprendentemente egli vi riesce, dandomi il tempo di completare l’addestramento degli ashigaru e facendo subire loro il logoramento per il freddo invernale. Quando poi gli Hojo attaccano nella primavera successiva vengono respinti piuttosto agevolmente.

La situazione si ribalta improvvisamente tre turni dopo: il clan emergente dei Jinbo si intromette tra i litiganti attaccando i Takeda, che troppo occupati da questa nuova minaccia non riescono a muovere una qualche offensiva contro i miei Date. E’ il momento della ribalta: mi alleo immediatamente con loro e raduno un discreto quantitativo di forze sotto il comando (invero senza molta esperienza ma con un certo carisma sia naturale che genealogico) dell’erede Terumune e di Naosada e penetro nel loro territorio: mi bastano due turni (sfiorando il logoramento da gelo) per assediare e prendere Shimotsuke ormai sguarnita. Più a nord i Takeda, forse sopravvalutatisi ad inizio conflitto, perse moltissime terre per colpa dei Jinbo cercano di riparare: dopo una resa senza condizioni radunano le loro ultime forze e passando da ovest per un vecchio tratturo tra le montagne arrivano a Fukushima. Alla fine riesco a prevalere e con un semplice capitano inseguo poi gli invasori sconfitti fino a rispedirli da dove sono venuti, tuttavia temendo altri casini faccio rientrare Terumune a Fukushima. Le mie paure però stavolta si dimostrano infondate, poiché i Jinbo completano la loro opera togliendo ai Takeda l’ultimo territorio confinante con i miei domini.

I Takeda sono sconfitti, rimane una sola cosa da fare. Con una mossa un po’ azzardata ma che potrebbe rivelarsi decisiva alzo le tasse di una tacca e mando Naosada con tutte le truppe di Shimotsuke ad assediare la città costiera di Hitachi, che cade con fin troppa facilità. Temendo disordini rispedisco il generale a Shimotsuke ma gli Hojo riescono a ricostituire un esercito e a riprendersi, dopo una resistenza a oltranza di una battaglia di oltre quaranta minuti, Hitachi. Lo stesso esercito riparte a primavera dell’anno successivo aggirando la catena montuosa a nord di Hitachi chiaramente diretto verso Fukushima. L’emergenza impellente mi costringe ad una decisione drastica: scomodo Harumune Date, il Daimyo stesso, per far fronte alla minaccia. Lasciato entrare l’esercito Hojo dentro la mia provincia aspetto che arrivi in vista di Fukushima e cerco di attaccarlo, cosa che solo per poco non mi riesce. La soluzione è però a portata di mano: faccio uscire la guarnigione di Fukushima e lo intrappolo tra le montagne e l’esercito del Daimyo. I sopravvissuti a questa manovra a tenaglia rimangono sbandati nella provincia e vengono debellati con pochi altri colpi di spada. Allo stesso modo, faccio ripartire Naosada da Shimotsuke e mi riprendo definitivamente Hitachi, nonostante l’arresto del mio ninja da parte del metsuke avversario e un soffertissimo assedio. Le occasioni di sviluppo concesse da queste ultime conquiste non mancano (su tutte la possibilità di reclutare monaci) ma un nuovo potenziale ostacolo si para davanti a me: il porto nanban, con i suoi moschetti e il suo cristianesimo."
29/02/2012 00:38
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Centurio
Ottimo racconto!
29/02/2012 02:00
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Centurio
molto bello! grande!
_______________________________
"Le lacrime più piccole, le lacrime più grosse... quando l'albero della neve fiorì di stelle rosse...ora i bambini dormono nel letto del Sand Creek"

Fabrizio De Andrè.

riguardo al massacro di Sand creek.
04/03/2012 13:01
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Praefectus Fabrum
potresti corredare l'AAR con qualche immagine come ho fatto io in un altro forum sui Takeda :)
non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

http://www.storiainpoltrona.com/
04/03/2012 15:19
Archita, 04/03/2012 13.01:

potresti corredare l'AAR con qualche immagine come ho fatto io in un altro forum sui Takeda :)



La mappa alla fine dei 77 turni:

[IMG]http://i44.tinypic.com/208dy5s.jpg[/IMG]
05/03/2012 15:44
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Praefectus Legionis
Deus ex machina
Bella idea! La prossima campagna che comincio, mi sa che butto giù un AAR anche io.
11/03/2012 23:48
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Miles
Complimenti Guiderdone... mi sto avvicinando adesso a shogun, non ho ancora il gioco sottomano..

Posso analizzare a step il tuo racconto, cosi giusto per capire meglio...

Parto da qui (nei prox giorni se ti va approfondirei ulteriormente):

1) Fazione: Date
Anno di Inizio: 1545
Anno di Fine: 1564

la durata delle campagne la si può impostare o sono standard?
a quanti turni corrisponde la durata, e ancora essendo le battaglie in tempo reale, queste corrispondono a un tot di turni oppure si intende turni escluse battaglie in tempo reale, quando si parla di durata della campagna?


2) nella prima parte del racconto (blocco uno) descrivi la zona geografica attorno alla tua provincia e eventuali avversari soffermandoti sulla loro forza apparente.
La domanda è come in altri strategici che conosco vedi Civilization, le risorse disponibili sul territorio condizionano la strategia da utilizzare, specie quella nella parte gestionale del gioco, ma che poi condiziona a sua volta l'esercito e le armi a disposizione se ho ben capito?

3) Quando parli di turni necessari per debellare il nemico, cosa intendi? le battaglie non sono in real time? come si fonde in concetto dei turni nelle battaglie in tempo reale?

Fine delle domande sulla prima parte :-)

Grazie in anticipo..

12/03/2012 11:49
Re:
ZhanzhengG, 11/03/2012 23.48:

Complimenti Guiderdone... mi sto avvicinando adesso a shogun, non ho ancora il gioco sottomano..

Posso analizzare a step il tuo racconto, cosi giusto per capire meglio...

Parto da qui (nei prox giorni se ti va approfondirei ulteriormente):

1) Fazione: Date
Anno di Inizio: 1545
Anno di Fine: 1564

la durata delle campagne la si può impostare o sono standard?
a quanti turni corrisponde la durata, e ancora essendo le battaglie in tempo reale, queste corrispondono a un tot di turni oppure si intende turni escluse battaglie in tempo reale, quando si parla di durata della campagna?


2) nella prima parte del racconto (blocco uno) descrivi la zona geografica attorno alla tua provincia e eventuali avversari soffermandoti sulla loro forza apparente.
La domanda è come in altri strategici che conosco vedi Civilization, le risorse disponibili sul territorio condizionano la strategia da utilizzare, specie quella nella parte gestionale del gioco, ma che poi condiziona a sua volta l'esercito e le armi a disposizione se ho ben capito?

3) Quando parli di turni necessari per debellare il nemico, cosa intendi? le battaglie non sono in real time? come si fonde in concetto dei turni nelle battaglie in tempo reale?

Fine delle domande sulla prima parte :-)

Grazie in anticipo..




Zhang, per me risponderti è solo un piacere.

1)La durata di campagna si può scegliere all'inizio insieme al clan ed essenzialmente è il "tempo limite" entro cui bisogna completare gli obiettivi. La campagna breve arriva fino al 1575, quella normale e quella "dominio del mondo" fino al 1600. Entro la fine di quell'anno bisogna conquistare Kyoto (ottenendo quindi lo shogunato) e un numero di province variabile da 15 (mi pare) a tutte (per la campagna "dominio del mondo"). Le date indicate sul mio racconto sono solo dove il resoconto inizia e dove arriva. La campagna totale è attorno ai 140 turni (1 turno corrisponde ad una stagione, quindi tre mesi; un anno sono quattro turni).

2)Rispetto a quanto poteva accadere con i precedenti Total War, qui le risorse sono decisamente più importanti, anche se ovviamente non raggiungono l'utilità di Civilization (almeno credo, ho ben poca esperienza con il genere da te citato :)): qui il controllo delle risorse strategiche non pregiudica il reclutamento delle unità (a patto di avere gli edifici dove addestrarle) bensì la significativa riduzione dei costi di reclutamento e mantenimento di certe unità, oltre che l'incremento della loro potenza in battaglia, ma non sono risorse in senso stretto della parola; le uniche risorse del gioco sono provviste, denaro e scorte di cibo.

3)Sì, le battaglie sono in real time e in tempo di gioco durano mi pare un giorno; l'armata sulla mappa strategica può continuare ad attaccare l'esercito nemico finchè quest'ultima non viene annientata o non esaurisce i punti movimento. Conseguentemente potrebbero volerci diversi turni per vincere definitivamente contro un esercito. Di solito servono uno-due scontri grossi (che dirigo di persona) e qualche altro scontro piccolo, che essendo tranquillamente in mio favore tendo a lasciare alla risoluzione automatica.

12/03/2012 23:48
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Post: 13
Registrato il: 11/03/2012
Città: CERVIA
Età: 42
Sesso: Maschile
Miles
Eccomi grazie per le risposte :-)
Io ne approfitto e continuo, un'analisi è un'analisi :-)

4) Parliamo dei miglioramenti e della diplomazia, sempre nel blocco 1.
Dici che ti metti subito a migliorare le città e a ricercare coltivazioni migliori.

Questo perchè come dicevi nella risposta precedente le vere risorse sono provviste, denaro e scorte di cibo.

Ottimo, strategicamente operi al fine di far crescere prosperità e dominio.
Come viene gestito l'aumento della popolazione in città e quindi la necessita di + scorte e cibo?
Mi spiego, i cittadini aumentano da soli col passar del tempo? Puoi influire sulla demografia? Se assedi e conquisti una città rivale puoi annettere i loro cittadini, e se si anche l'economia o l'annessione di cittadini andrà a pesare sulle risorse economiche che hai a riserva?

La diplomazia influisce sull'economia, in maniera pesante o marginale, e sulle guerre, si possono avere vere alleanze o come in Civ quando vai in guerra poi gli altri si fanno gli affari loro anche se alleati?

5) proseguendo nel racconto dici:
"---All’inizio del nono turno sono finalmente pronte le tecnologie per consentirmi di sviluppare decentemente le fattorie, perciò mi prendo una pausa dal Chi e mi metto per sei mesi sul Bushido, in modo da ottenere la predisposizione mentale della popolazione ad accogliere le prime truppe di samurai con katana; nel frattempo costruisco anche un mercato e miglioro il fabbro grazie al ferro che arriva da Miyagi.--"

esiste quindi un legame tra il tenore di vita della tua popolazione e le scelte belliche?
Se la popolazione non vivesse bene, non accetterebbe la guerra o lo sviluppo dei samurai? oppure ci sono altri motivi?
La popolazione con il proprio umore o con la produttività influisce sulla parte bellica?

6) poi parli della nascita di bambini di matrimoni combinati e di promozioni di militari e termini con calamità naturali.

Come influisce e su cosa influisce la genealogia? Come la usi a proprio vantaggio? per avere alleanze con altri clan? per avere uomini al comando di truppe carichi che incitano e quindi fanno lottare meglio i soldati?
Le calamità creano problemi a che livello?



Insomma anche questa sera 3 domande per migliorare l'analisi se ti stanchi dillo pure :-)

Zhan

17/03/2012 11:13
Re:
ZhanzhengG, 12/03/2012 23.48:

Eccomi grazie per le risposte :-)
Io ne approfitto e continuo, un'analisi è un'analisi :-)

4) Parliamo dei miglioramenti e della diplomazia, sempre nel blocco 1.
Dici che ti metti subito a migliorare le città e a ricercare coltivazioni migliori.

Questo perchè come dicevi nella risposta precedente le vere risorse sono provviste, denaro e scorte di cibo.

Ottimo, strategicamente operi al fine di far crescere prosperità e dominio.
Come viene gestito l'aumento della popolazione in città e quindi la necessita di + scorte e cibo?
Mi spiego, i cittadini aumentano da soli col passar del tempo? Puoi influire sulla demografia? Se assedi e conquisti una città rivale puoi annettere i loro cittadini, e se si anche l'economia o l'annessione di cittadini andrà a pesare sulle risorse economiche che hai a riserva?

La diplomazia influisce sull'economia, in maniera pesante o marginale, e sulle guerre, si possono avere vere alleanze o come in Civ quando vai in guerra poi gli altri si fanno gli affari loro anche se alleati?

5) proseguendo nel racconto dici:
"---All’inizio del nono turno sono finalmente pronte le tecnologie per consentirmi di sviluppare decentemente le fattorie, perciò mi prendo una pausa dal Chi e mi metto per sei mesi sul Bushido, in modo da ottenere la predisposizione mentale della popolazione ad accogliere le prime truppe di samurai con katana; nel frattempo costruisco anche un mercato e miglioro il fabbro grazie al ferro che arriva da Miyagi.--"

esiste quindi un legame tra il tenore di vita della tua popolazione e le scelte belliche?
Se la popolazione non vivesse bene, non accetterebbe la guerra o lo sviluppo dei samurai? oppure ci sono altri motivi?
La popolazione con il proprio umore o con la produttività influisce sulla parte bellica?

6) poi parli della nascita di bambini di matrimoni combinati e di promozioni di militari e termini con calamità naturali.

Come influisce e su cosa influisce la genealogia? Come la usi a proprio vantaggio? per avere alleanze con altri clan? per avere uomini al comando di truppe carichi che incitano e quindi fanno lottare meglio i soldati?
Le calamità creano problemi a che livello?



Insomma anche questa sera 3 domande per migliorare l'analisi se ti stanchi dillo pure :-)

Zhan





Ok Zhan, vediamo che si può fare…

4)La popolazione delle città aumenta da sola di turno in turno, a patto che ci sia ancora spazio all’interno della città. L’unico modo per aumentare lo spazio è far progredire il livello del castello (che fa pure rima) un po’ come succedeva a Medieval II con la costruzione di una nuova cinta muraria. Le scorte di cibo vengono fornite da certe particolari strutture quando sono costruite. Quelle che ne forniscono di più sono ovviamente le strutture agricole (piantagioni, agricolture a terrazze e via dicendo) e il mercato, anche se non bisogna dimenticare che certe strutture consumano cibo anziché produrlo. Più il livello di sviluppo della città aumenta, più la popolazione crescerà e più si avrà bisogno di scorte.
Quando conquisti una città i cittadini, le strutture e le infrastrutture preesistenti verranno messi subito a lavorare per te e le loro scorte aggiunte alle tue riserve, che ovviamente potrebbero, a seconda della tua situazione antecedente all’annessione del nuovo territorio, avere un impatto positivo o negativo sulla situazione economica generale del tuo clan.
Diplomaticamente parlando, invece, l’economia ha importanza ma in maniera abbastanza relativa. Di solito tra le primissime azioni diplomatiche che si sanciscono tra i clan limitrofi sono gli accordi commerciali, che generano introiti extra per entrambi. Le alleanze sono decisamente molto più possibili di prima e gli attacchi alle spalle sono abbastanza rari, cosa sensata se consideriamo il periodo storico relativamente breve rispetto agli altri Total War. In tempi di pace potresti ritrovarti eserciti alleati che passano attraverso i tuoi territori, mentre quando entri in guerra con qualcuno gli alleati tenteranno di supportarti come possono (se vieni attaccato e possono raggiungerti, ti aiuteranno in battaglia).

5)Ovviamente una guerra è sostenibile solo nel caso in cui vi siano sufficienti risorse in eccesso. Nelle città l’ordine pubblico deve essere alto e questo si ottiene o abbassando le tasse, o rinforzando la guarnigione presente (repressione) o una combinazione di tutte queste cose. Se l’ordine pubblico è basso la gente potrebbe prima causare disordini civili, poi cominciare a covare velleità indipendentiste (nel qual caso la guarnigione viene sbattuta fuori dalla città che passa in mano ai Ribelli) e non escluderei neppure che potrebbe tirare su una rivolta lealista unendosi di propria volontà ad un altro clan limitrofo (fino ad ora non l’ho mai visto fare, ma se c’era a Rome Total War non vedo ragioni per cui l’abbiano dovuta scartare qui).
La “predisposizione mentale” di cui parlo è semplicemente un’espressione per il racconto: il fatto è che nel gioco è stato inserito un albero tecnologico separato dagli altri, chiamato qui per l’occasione “Maestria delle Arti”. E’ essenzialmente un albero di progresso intellettuale. E’ diviso in due: il Chi (ramo civile) e Bushido (ramo militare). Il reclutamento di certe unità e la costruzione di certi edifici richiede, oltre ai soldi, una conoscenza particolare o uno sviluppo avanzato della stessa. Per capirci: se non sviluppi prima almeno una rudimentale idea di Bushido i samurai da te non potranno mai esistere!

6)All’inizio della campagna ogni clan ha generalmente un capo fazione (Daimyo), un fratello, qualche generale esterno, uno/due figli piccoli e qualche generale esterno, non imparentato. La nascita di nuovi bambini all’interno della famiglia è totalmente spontanea, avviene semplicemente con il passare dei turni. Se hai una figlia o un figlio in età giusta (leggi 14/16 anni) arriveranno proposte per farli sposare, a cui starà a te decidere se sì o no. Una figlia, inoltre, può essere utilizzata in diplomazia per stipulare alleanze o concessioni attraverso il matrimonio, che fa migliorare molto i rapporti con il clan con cui stipuli l’accordo. I generali esterni sono inclusi a parte nell’albero genealogico, e puoi adottarli o far loro contrarre matrimonio per farli entrare in famiglia (ti verrà chiesto ogni tanto ma sarà anche un’apposita opzione). Tendenzialmente ogni maschio di famiglia è destinato alla carriera militare e, anche se non tutti diventeranno dei mostri, è sempre meglio avere almeno un generale in ogni città, visto il supporto morale di base che è in grado di offrire in battaglia.
Infine, le calamità colpiscono una o più regioni, danneggiano le strutture, i proventi fiscali e le scorte di cibo che vengono da quella provincia, che di solito si dimezzano per un certo numero di turni a causa del terreno in parte inutilizzabile. Non si possono impedire, l’unica cosa che si può fare è riparare le strutture e diminuire la pressione fiscale fino a quando l’economia della regione non si riprende.

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