Io penso che l'improvvisa ammirazione verso un uomo mosso dal senso di responsabilità, in Italia, non sia frutto dell'eccezionalità del gesto.
Credo piuttosto che l'esagerata idolatria verso uomini che svolgono le loro funzione nel pieno senso del dovere sia data da una condizione patologica dell'Italiano medio, che sempre in queste occasioni ha bisogno di schierarsi dalla parte della sua "squadra del cuore" : o è tutto bianco o è tutto nero, non esistono sfumature.
Ecco che chi denuncia, chi si oppone o chi fa semplicemente ciò per cui è pagato diventa un eroe a tutto tondo e chi sbaglia uno stronzo a tutto tondo e in entrambi casi non esiste possibilità di replica, il tifo diventa assordante : o è totale condanna o totale assoluzione.
Spessissimo, nelle vicende in gli l'Italiani devono prendere posizione, si oppongono non due correnti di pensiero mosse dalla logica, dalla ragione e dallo spirito critico, ma due tifoserie che ragionano per fede e partito preso.
A mio avviso l'attenzione viene dirottata verso questioni secondarie, sia nel piccolo sia nel grande. Ovunque vi sia la possibilità di alimentare la "fiamma del tifoso", i media ne approfittano a mani basse : che senso ha farmi sentire la telefonata 10 volte al giorno? L'ho sentita la prima volta questa mattina al "Caffè" di La7 e scommetto che saranno andati avanti fino ai Tg dell'ora di cena (attendo conferme)....Beh?
PS= Ho sentito dire, da alcuni moderni personaggi, che il Capitano dovrebbe suicidarsi per "salvare l'onore". Puah.
Sicuramente un codardo e vigliacco e senz'altro una vergogna per lui essersi comportato da fuggiasco, ma è un essere umano e come tale è vittima di errore. Pretendere che si tolga la vita in virtù di un "onore" che nemmeno le leggi Italiane prevedono più (classico il caso del delitto d'onore, per fortuna scomparso) è indice di una mentalità che di moderno ha ben poco. Preoccupante.
[Modificato da Mario Decio Giulio II 19/01/2012 01:03]