Re Leonida, 30/01/2012 17.47:
Se fai un titolo su Roma antica comprendi già buona parte dell'europa, nordafrica e parte dell'oriente.. Il primo Rome ha riscontrato un buon successo e ancora c'è gente che ci gioca (nonostante gli enormi strafalcioni). Secondo il tuo ragionamento non mi sarei comprato shogun 2, empire, Napoleon perchè in questi le fazioni presenti sulla penisola (o completamente assenti come in Shogun)non sono giocabili.. Non nego che un gioco nell'800 sia improbabile, ma il gameplay dei TW fa un pò a pugni con la guerra dell'epoca tarda moderna/contemporanea.. tutto qui.. poi sarei il primo ad apprezzare un buon gioco nel XIX secolo!
Un gioco ambientato in Cina forse non lo prenderei, ma questi sono gusti.
Non importa qual'era l'espansione del mondo romano nell'età imperiale, agli egiziani o agli spagnoli pensi freghi qualcosa di Roma quando possono avere un gioco imperniato sulle fasi più gloriose della loro storia nazionale? Paradossalmente sono più attratti dal mondo romano gli americani rispetto ai paesi mediterranei!
E' una questione di gusti del mercato ed ogni mercato tende a preferire titoli che vedano il proprio paese come protagonista.
Io ho sempre osteggiato i titoli dopo Medieval 2 non per l'ambientazione, bensì per la non-moddabilità.
Un TW sulla storia Cinese (dipende poi che periodo) a me piacerebbe.
E' comunque improbabile che ne facciano uno sulla WWII, il mercato è già più che saturo...uno invece sull'800 (dal Congresso di Vienna alle Guerre Boere) è ampiamente nelle possibilità della CA-SEGA, e proprio l'espansione di Shogun potrebbe essere il banco di prova (l'innovazione più grande è l'adozione delle mitragliatrici, per il resto non c'è nulla di nuovo e/o rivoluzionario nel warfare rispetto all'età napoleonica). Andrebbe a riempire la carenza tattica dei loro rivali Paradox (in questo caso Victoria II), visto che ai titoli TW manca la profondità strategica-gestionale.
[Modificato da Xostantinou 31/01/2012 16:31]
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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.
"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."
"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."
"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."
"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."
"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”