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parallelo Nobunaga Cesare

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    Archita
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    Praefectus Fabrum
    00 07/04/2013 13:23
    è curioso notare una certa somiglianza sul destino di Caio Giulio Cesare e Oda Nobunaga. Cesare ha gettato le fondamenta del futuro principato con le sue imprese militari con spregiudicatezza e doti personali eccezionali incontrando l'ostilità e l'invidia al Senato e in seno alla generale alta società romana. Nobunaga fu come Cesare un valido condottiero con doti di comando tattico e strategico al pari del collega mediterraneo ( assolutamente brillante la gestione della battaglia di Okehazama )contro molti nemici timorosi della sua crescente potenza. Inoltre un altro parallelo è sul fatto che Cesare fu spedito in Gallia a scopo di allontanarlo da Roma e in Gallia ebbe modo di diventare abbastanza forte per realizzare le sue ambizioni a Roma e così lo stesso è avvenuto con Nobunaga che fece credere di essere una pedina per scopi altrui e dunque ha servito il debole shogun Yoshiaki come pedana per lanciarsi nel "grande gioco" della politica a Kyoto. Infine altro parallelo è la sorte segnata non da un nemico esterno ma da un traditore all'interno della cerchia dei più fedeli e per i due condottieri la figura tragica di Bruto e Akechi Mitsuhide. Entrambi hanno assassinato i capi in luoghi e occasioni di maggiore vulnerabilità al momento di assoluto apogeo del potere ed entrambi hanno causato la conseguente guerra civile ed entrambi fecero la fine ( dei traditori ) anche se forse quella di Mitsuhide fu più patetica ( almeno secondo la cronaca ufficiale ). Infine entrambi hanno elevato l'esercito al controllo della politica e della società ed entrambi hanno aperto sfolgoranti carriere a personalità di basso rango sociale ed entrambi hanno comunque segnato una svolta decisiva alle sorti di un mondo ( il mediterraneo per Cesare,l'asia per Nobunaga ) ed entrambi pur uccisi sono stati vendicati da personalità da loro adottate quali Ottaviano e Hideyoshi che hanno stabilito nella vittoria finale un impero durato secoli per entrambi i loro mondi.
    [Modificato da Archita 09/04/2013 12:58]
    non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

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    Exodus 89
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    00 08/04/2013 22:49
    Un altro parallelo interessante è che a volte vengono rappresentati oggigiorno o come dittatori e/o simile oppure come un grandi Leader morti sotto gli infidi colpi di traditori, che nel caso di Cesare non si può dire che non fosse stato spesso magnanimo anche se magari dettato per calcolo politico.

    In Genere, o si vede cesare (anche dei media, film, ecc.) come un dittatore spudorato che scavalca le istituzioni e i cesaricidi sono quasi degli eroi, oppure Cesare è il salvatore di una repubblica oramai sfaldata e tradito nonostante non avesse fatto "alla Silla" contro molti suoi potenziali avversari.

    Sui cesaricidi alcuni possono condiderarli dei tirannocidi con anche degli elementi di verità, eppure però erano optimates, gli ottimati, l'aristocrazia insomma, mentre Cesare apoggiò la causa dei populares , detto in estrema sintesi. Insomma, degli aristocratici detentori del potere per generazioni che uccidono un tiranno che appoggiava varie istanze della plebe sarebbero dei liberatori? Questo per dire che guardare questi eventi con gli occhi di oggi spesso si ha una visione distorta.

    Ora, di Nobunaga non conosco cosa ne pensano in genere i giapponesi, ma mi sembra che spesso venga messo in una luce oscura, forse per via del massacro degli Ikko Ikki in quell'assedio.



    [Modificato da Exodus 89 08/04/2013 22:58]
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    Archita
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    Praefectus Fabrum
    00 09/04/2013 12:58
    senza dubbio Nobunaga è considerato anche come una figura eroica immortalata in una famosa serie di videogiochi di una casa produttrice giapponese ( KOEI ) che addirittura in un titolo ( Kessen 3 ) suggerisce un interessante "what if" pur non serio ( dal punto di vista strettamente storico ) di Nobunaga che continua la sua impresa di unificazione.

    Tutto sommato i giapponesi considerano Nobunaga come noi consideriamo Cavour nel processo storico di unificazione nazionale anche se non divenne mai Shogun ( perchè non di sangue dell'antica dinastia Shogun dei Minamoto ) e per i giapponesi restano figure leggendarie anche i suoi "eredi" quali Hideyoshi e Ieyasu che hanno completato l'opera, senza Nobunaga essi non sarebbero giunti a quei vertici e a quelle condizioni,entrambi dovevano a Nobunaga molte cose pur avendo meritato la sua eredità a discapito degli stessi eredi naturali del grande condottiero che tentarono con la guerra civile di imporre pretesi diritti dinastici ( ci furono propositi di farne del clan di Owari una nuova dinastia di Shogun ).
    [Modificato da Archita 09/04/2013 13:01]
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    ettore669
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    00 05/06/2013 18:03
    Re:
    Exodus 89, 08/04/2013 22:49:

    Un altro parallelo interessante è che a volte vengono rappresentati oggigiorno o come dittatori e/o simile oppure come un grandi Leader morti sotto gli infidi colpi di traditori, che nel caso di Cesare non si può dire che non fosse stato spesso magnanimo anche se magari dettato per calcolo politico.

    In Genere, o si vede cesare (anche dei media, film, ecc.) come un dittatore spudorato che scavalca le istituzioni e i cesaricidi sono quasi degli eroi, oppure Cesare è il salvatore di una repubblica oramai sfaldata e tradito nonostante non avesse fatto "alla Silla" contro molti suoi potenziali avversari.

    Sui cesaricidi alcuni possono condiderarli dei tirannocidi con anche degli elementi di verità, eppure però erano optimates, gli ottimati, l'aristocrazia insomma, mentre Cesare apoggiò la causa dei populares , detto in estrema sintesi. Insomma, degli aristocratici detentori del potere per generazioni che uccidono un tiranno che appoggiava varie istanze della plebe sarebbero dei liberatori? Questo per dire che guardare questi eventi con gli occhi di oggi spesso si ha una visione distorta.

    Ora, di Nobunaga non conosco cosa ne pensano in genere i giapponesi, ma mi sembra che spesso venga messo in una luce oscura, forse per via del massacro degli Ikko Ikki in quell'assedio.







    Già, gli ha bruciati vivi tutti nel loro castello appiccando l'incendio.

    Lui era solito ricorrere a maniere brutali. Era un uomo di cultura, come Cesare, ma penso comunque che Cesare fosse un po' più, come dire... "civilizzato". [SM=g8119]
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    Xostantinou
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    00 05/06/2013 20:49
    non è una questione di civilizzazione, la cultura nipponica è estremamente differente da quella occidentale



    ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
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    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





    "Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
    Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

    "Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

    "La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

    "Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
    E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
    Per spalancare la murata porta d'Oro;
    E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
    Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
    Cercherò riposo sui miei antichi confini."

    "Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


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    ettore669
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    00 21/06/2013 22:48
    Non intendo dire civilizzato nei confronti della cultura.

    Intendo dire che Cesare era un po' più moderato nei modi, un po' meno brutale.

    Quindi come carattere, non come cultura. ;)
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    Xostantinou
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    00 22/06/2013 10:12
    quindi più "fine"...



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    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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    E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
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    ettore669
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    00 01/07/2013 21:03
    Re:
    Xostantinou, 22.06.2013 10:12:

    quindi più "fine"...



    Sì, penso che avesse un carattere un po' più fine e moderato rispetto a Nobunaga. ;)

    Sempre come carattere, nulla a che vedere con la cultura, ovviamente; su quel fattore erano entrambi acculturati. In più sono vissuti in due epoche molto diverse ed in culture molto differenti, come dici tu.
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