Total War Games Italia Forum La più grande comunità italiana sui videogiochi Total War. Total War: Warhammer - Total War: Attila - Total War: Rome 2 - Total War: Shogun 2 - Napoleon: Total War - Empire: Total War - Medieval II: Total War - Total War Eras - Rome: Total War

Il lascito di Roma.

  • Messaggi
  • OFFLINE
    The Housekeeper
    Post: 492
    Registrato il: 08/04/2007
    Sesso: Maschile
    Principalis
    00 28/02/2012 13:37

    Curioso, non sapevo di questa rivalità tra storici e archeologi, pensavo fossero le stesse persone. Deve essere un pò come tra medici e chirurghi, o matematici e ingegneri. :D


    tornando un momento agli acciai...


    @Glauco
    ok allora è solo questione di intendersi con la terminologia [SM=g8119]

    In ogni caso mi stupisco un pò che gli storici non considerino il ferro battuto, forgiato e carburato a pacchetto (come quello celtico e romano), un vero acciaio, quando non solo in chimica ma pure in ingegneria chimica non ci facciamo troppi problemi a classificare il damasco come un acciaio. Boh!
    In effetti si fa molta confusione ovunque, basta guardare il web, senza contare che l'industria moderna ha generato inox talmente avanzati che ormai nemmeno il semplice acciaio al carbonio viene più considerato un "vero acciaio", figuriamoci un battuto lavorato!!

    Comunque sia, in De Bello Mundi scriveremo "acciaio" norico, non "buon ferro battuto" norico [SM=g8119]


    Riguardo alla qualità, è chiaro che l'acciaio dei Celti e dei Romani non è nemmeno lontanamente paragonabile agli acciai del 1000 dC ottenuti per fusione, ma ha ragione Augusto.Carducci quando dice che non c'è confronto in termini di qualità meccaniche neppure tra l'acciaio\battuto trattato e il bronzo. Inoltre Il battuto si può affilare e si modella più facilmente del bronzo, quindi si presta meglio alla fabbricazione delle lame, questo sicuramente ha contribuito a decretare il suo successo.

    Comunque sia, ai fini della discussione non importa quale materiale abbia le migliori proprietà, quello che conta è il processo necessario per ottenerlo: estrarre e lavorare il ferro richiede temperature più alte e una tecnologia assai più avanzata rispetto al bronzo (forse questo è l'unico elemento che ha permesso al bronzo di perdurare, oltre alla migliore resistenza chimica alla corrosione a cui è poi legata storicamente la "nobiltà" e il prestigio di un metallo). In questo senso, è innegabile che popoli come Celti e Romani, che estraevano e lavoravano ferro e acciaio, avessero sviluppato le più evolute conoscenze siderurgiche.








  • OFFLINE
    Tito Flavio
    Post: 7.868
    Registrato il: 18/02/2007
    Città: BARI
    Età: 37
    Sesso: Maschile
    Tribunus Laticlavius
    Il Pagano
    00 28/02/2012 15:35
    il clientelismo purtroppo

    molti giorni festivi, mascherati dalla chiesa con altre ricorrenze o rimaste intatte come ferragosto

    i cipressi nei cimiteri [SM=g8119]

    i nomi dei giorni (tranne sabato e domenica in italiano, per l'inglese invece sono rimasti invariati) e dei mesi

    la cascata delle marmore [SM=g8121]

    il senso di apertura della porta di casa: le case romane (e ora anche le nostre)avevano la porta che si apriva verso l'interno, una forma di rispetto del suolo pubblico

    il calcestruzzo...il calcestruzzo rinforzato con pezzi di ferro (precursore del cemento armato)

    la superstizione per il 17

    l'ombrello a stecche, la lente d'ingrandimento, i calzini, le biglie di vetro, le forbici, le gru, il torchio a vite, la diversità di scarpa per piede destro e sinistro

    ora non mi viene altro



    "TV REGERE IMPERIO POPVLOS ROMANE MEMENTO, PARCERE SVBIECTIS ET DEBELLARE SVPERBOS",(ricordati o romano, che dovrai reggere col tuo potere le genti, perdonare i vinti e domare i superbi, Virgilius, Aeneis liber VI, vv. 852-854)






  • OFFLINE
    Costantinus
    Post: 5.570
    Registrato il: 10/09/2007
    Città: ROMA
    Età: 33
    Sesso: Maschile
    Praefectus Castrorum
    Roma Victrix
    00 29/02/2012 18:24
    Re:
    Tito Flavio, 28/02/2012 15.35:





    il senso di apertura della porta di casa: le case romane (e ora anche le nostre)avevano la porta che si apriva verso l'interno, una forma di rispetto del suolo pubblico







    Questo è verissimo, mi ero scordato di dirlo! I Greci aprivano pure le porte verso l'esterno, tant'è che dovevano bussare per uscire di casa. Inoltre il diritto romano tutela in questo modo il suolo pubblico, cosa che non faceva nessun altro diritto non romano.
    [Modificato da Costantinus 29/02/2012 18:24]

    ___________________________________________

    "Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)

    "A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare" (Marco Aurelio)

    "Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)

  • OFFLINE
    Costantinus
    Post: 5.570
    Registrato il: 10/09/2007
    Città: ROMA
    Età: 33
    Sesso: Maschile
    Praefectus Castrorum
    Roma Victrix
    00 29/02/2012 18:28
    Re:
    Zames, 27/02/2012 23.46:




    Anche se sto studiando Archeologia non me la prenderò [SM=g8119] però come mai dici questo?
    Secondo me non è giusto che Storia e Archeologia prendano troppo le distanze l'una dall'altra, quando invece dovrebbero trovare molti punti d'incontro e spazi decisamente ampi per una collaborazione. Dal mio punto di vista non possono sussistere pienamente l'una senza l'altra.





    Su questo hai ragione. Io però conoscendo qualche archeologo ho visto che tendono a soprassedere la parte storica [SM=g8113] e a dare troppo importanza alla componente archeologica. L'archeologia è utile per integrare la conoscenza della storia, ma da sola è puro feticismo.

    ___________________________________________

    "Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)

    "A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare" (Marco Aurelio)

    "Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)

  • OFFLINE
    IMP CAES
    Post: 193
    Registrato il: 26/04/2007
    Città: ROMA
    Età: 36
    Sesso: Maschile
    Immunes
    00 02/03/2012 14:29
    Il lascito più importante di Roma, come già è stato detto, è sicuramente il diritto ma questo non deve essere riferito soltanto alla "codificazione" giustinianea, la quale è semplicemente un atto di recezione del diritto precedente, bensì alla giurisprudenza, ovvero l'elaborazione giuridica posta in essere dai giuristi. Qui risiede l'importanza della tradizione giuridica romana che fungerà da base per le codificazioni ottocentesche. Poi secondo me un lascito che ha avuto fortuna,soprattutto nella civiltà occidentale, è quello di adattare gli strumenti amministrativo-giuridici ad una politica di potenza tutto ciò sorretto da un sistema ideologico(Vedi il concetto di "guerra giusta") che fa da impalcatura.In questo i Romani somigliano molto agli Inglesi tra sette e ottocento o agli Americani nel ventesimo secolo.

    Per quanto riguarda la scienza c'è poco da dire, consiglierei la lettura del saggio di Lucio Russo- La Rivoluzione dimenticata per capire il rapporto dei Romani con la scienza e la tecnologia.



    Nell'intero corso del tempo, forse a partire dalla fine del Neolitico, sono esistiti al mondo tre tipi di persone: gli Alti, i Medi e i Bassi. Gli obiettivi di questi tre gruppi sono assolutamente inconciliabili fra loro. Lo scopo principale degli Alti è quello di restare al loro posto, quello dei Medi di mettersi al posto degli Alti. Obiettivo dei bassi, sempre che ne abbiano uno (è infatti una caratteristica costante dei Bassi essere troppo disfatti dalla fatica per prendere coscienza, se non occasionalmente, di ciò che esula dalle loro esistenze quotidiane), è invece l'abolizione di tutte le distinzioni e la creazione di una società in cui tutti gli uomini siano uguali fra loro. In tal modo nel corso della storia si ripropone costantemente una lotta sempre uguale a se stessa nelle sue linee essenziali. Per lunghi periodi si ha l'impressione che gli Alti siano saldamente al loro posto, ma prima o poi giunge il momento in cui o smarriscono la fiducia in se stessi, o perdono la capacità di governare, o si verificano entrambe le cose. Sono allora rovesciati dai Medi, che attirano i Bassi dalla loro parte fingendo di lottare per la giustizia e la libertà. Conseguito il loro obiettivo, i Medi ricacciano i Bassi alla loro condizione di servaggio, diventando a loro volta Alti. Ben presto da uno dei due gruppi rimanenti, o da entrambi, ne germina uno nuovo di Medi, e la lotta ricomincia da capo. Dei tre gruppi, soltanto quello dei Bassi non riesce mai a realizzare i propri fini, nemmeno temporaneamente. Sarebbe eccessivo sostenere che nel corso della Storia non ci siano stati miglioramenti materiali di alcun genere. Perfino in un periodo di decadenza quale quello attuale, l'uomo medio si trova in condizioni materiali migliori rispetto a qualche secolo fa, ma nessun incremento del benessere, nessun addolcimento dei costumi, nessuna riforma o rivoluzione hanno minimamente favorito l'uguaglianza fra gli uomini. Dal punto di vista dei Bassi, ogni mutamento storico ha prodotto solo un cambiamento per quanto riguarda il nome dei loro padroni.

    George Orwell "1984"


    "Sulla base democratica si innalza, nascondendola, la struttura oligarchica dell’edificio”. Robert Michels (1876-1936)

    “I Romani hanno conquistato il mondo con la serietà, la disciplina,
    l’organizzazione, la continuità delle idee e del metodo; con la convinzione
    di essere una razza superiore e nata per comandare; con l’impiego
    meditato, calcolato, metodico della più spietata crudeltà, della fredda
    perfidia, della propaganda più ipocrita, messe in atto simultaneamente o di
    volta in volta; con una risolutezza incrollabile nel sacrificare sempre tutto
    al prestigio, senza essere mai insensibili né al pericolo, né ad alcun rispetto
    umano; con l’arte di alterare nel terrore l’anima stessa dei loro avversari, o
    di addormentarli con la speranza, prima di asservirli con le armi; infine con una manipolazione così abile della menzogna più grossolana da ingannare persino la posterità e da continuare ad ingannarci. Chi non riconoscerebbe
    questi tratti?”. Simone Weil "Riflessioni sulle origini dell’hitlerismo" 1939)
  • OFFLINE
    Zames
    Post: 193
    Registrato il: 10/09/2009
    Città: CARRO
    Età: 32
    Sesso: Maschile
    Immunes
    00 06/03/2012 00:26
    Stiamo dimenticando tutti un'altra cosa fondamentale e questa sì, che è un'invenzione dell'ambito romano (chi ne siano stati gli ideatori è ignoto o quanto meno non certissimo, ma gli sviluppatori furono senz'altro i Romani): la forma libraria del codice, quello che noi oggi chiamiamo comunemente "libro".
    Il passaggio dal rotolo a codice, per quanto lento e graduale, è una sorta di "rivoluzione" come la rivoluzione a stampa, il modo di diffusione e di apprensione del sapere cambia radicalmente.

    @Costantinus: ti do ragione, però è anche vero (e questo ce lo ha detto la nostra insegnante di Storia Greca, storica) che esistono storici che, tra un testo antico e un dato archeologico e magari scientifico che lo smentisce e dice una cosa diversa, preferiscono affidarsi al testo antico.
    L'archeologia, come dici tu, aiuta l'apprendimento della Storia perché da sola la disciplina storica non basta, per cui tutte le materie che girano intorno all'ambito storico non dovrebbero essere messe in secondo piano (ad esempio le più recenti, come papirologia e codicologia per esempio).
    Io auspico per il futuro una più ampia e saggia collaborazione tra tutte queste discipline, che singole non possono bastare a darci una visione che sia il più possibile reale e veritiera sul passato.
  • OFFLINE
    Costantinus
    Post: 5.570
    Registrato il: 10/09/2007
    Città: ROMA
    Età: 33
    Sesso: Maschile
    Praefectus Castrorum
    Roma Victrix
    00 09/03/2012 19:28
    Re:
    Zames, 06/03/2012 00.26:


    @Costantinus: ti do ragione, però è anche vero (e questo ce lo ha detto la nostra insegnante di Storia Greca, storica) che esistono storici che, tra un testo antico e un dato archeologico e magari scientifico che lo smentisce e dice una cosa diversa, preferiscono affidarsi al testo antico.
    L'archeologia, come dici tu, aiuta l'apprendimento della Storia perché da sola la disciplina storica non basta, per cui tutte le materie che girano intorno all'ambito storico non dovrebbero essere messe in secondo piano (ad esempio le più recenti, come papirologia e codicologia per esempio).
    Io auspico per il futuro una più ampia e saggia collaborazione tra tutte queste discipline, che singole non possono bastare a darci una visione che sia il più possibile reale e veritiera sul passato.



    Hai ragione, il problema è che si esige che lo storico sappia anche l'archeologia o la paleografia, e a forza di fare troppe cose si finisce per non farne nessuna bene... Ci vorrebbe più specializzazione.

    I dati archeologici sono prove inconfutabili, è vero. Ma da soli generano errori grossolani; non ricordo se Morris o Snodgrass, uno dei due suppose un boom demografico in Attica nel VII secolo solo perchè avevano trovato molte più tombe di quel secolo rispetto a quello prima.
    Per scoprire poi che le tombe erano di più semplicemente perchè dal VII secolo avevano tutti un tomba decente mentre prima l' avevano solo alcuni.

    ___________________________________________

    "Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)

    "A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare" (Marco Aurelio)

    "Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)

  • OFFLINE
    Sertorio64
    Post: 1.878
    Registrato il: 08/01/2009
    Città: LEVICO TERME
    Età: 59
    Sesso: Maschile
    Tribunus
    00 22/04/2012 06:56
    Re:
    Pius Augustus, 07/02/2012 23.10:

    Vorrei che in questo tread si riassumano tutti i più importanti aspetti della "legacy" della civiltà romana. In cosa, in tutte le branche del sapere e della tecnica e dello stato, ha plasmato il mondo moderno?




    oltre al Diritto, e al Calendario, senz'altro direi le ciliegie importate da Lucullo!!! [SM=g8147]
3