The Social Network

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Mex.8
00sabato 28 agosto 2010 12:16
Facebook il film
Articolo di Repubblica

Mai provato a sniffare cocaina dai seni nudi di un paio di ragazze? Quando gli hanno raccontato la scena Mark Zuckerberg è andato fuori di testa. Dicono che per quel diavolo di film abbia addirittura ritardato di un anno la collocazione in borsa: come fai a presentarti a Wall Street col rischio di uno scandalo grande così? Per carità, un conto è la fiction e un conto è la realtà: e questa è fiction coi fiocchi. Il regista è quel David Fincher autore di Figth Club e Lo strano caso di Benjamin Button. E anche per la sceneggiatura si è mosso un pezzo da novanta: quell'Aaron Sorkin che firmò il serial tv The West Wing sulla vita alla Casa Bianca.
Ma stavolta ogni riferimento a fatti e personaggi è puramente voluto. Già nel titolo. Perché il film si chiamerà pure The social network, ma il logo azzurro con la scritta bianca è pari pari quello là: Facebook. E il protagonista tutto riccioli interpretato da Jesse Eisenberg non è la copia sputata del giovane Mark? C'è poco da girarci intorno. Questa è la storia di Facebook e di un ragazzino che voleva conquistare il mondo a qualsiasi prezzo. Lo dice anche lo slogan: "Non puoi avere mezzo milione di amici senza farti qualche nemico". Per l'ex studente di Harvard che ha costruito un impero partendo da un'iniziativa da college è molto più che una beffa.

Zuckerberg è inseguito in mezzo mondo dall'accusa di violare la privacy col suo forum virtuale che spiffera nomi e foto e segreti. Come fa adesso a invocare la privacy per sé? Dice il produttore Scott Rudin che Mark non ha da lamentarsi più di tanto. Lui e la Sony hanno fatto di tutto per accomodare la situazione. Per mesi e mesi i suoi emissari hanno fatto la spola tra Hollywood e Palo Alto. Taglia qui, sistema qua. Perché tanta pazienza? Nessuno voleva rischiare che Facebook bloccasse il film. Però quella scena no: quella della cocaina è rimasta. Sì, ora Facebook fa buon viso a cattivo gioco. "Anche se è fiction il film è un segno di quanto Facebook sia diventata importante".
Ma la domanda è proprio quella: è fiction o no? La scena della coca è eloquente. Il protagonista è Sean Parker, che nel film viene interpretato nientemeno che dall'idolo delle ragazzine Justin Timberlake. E Parker è uno dei fondatori di Napster che all'inizio di Facebook fu anche uno dei consiglieri di Zuckerberg. Il biografo ufficiale della compagnia, David Kirkpatrick, scrive che Sean fu allontanato quando saltò fuori l'arresto per storie di droga. Ma The social network non è basato sulla biografia ufficiale. Anzi. Il film è costruito su The Accidental Billionaire, il bestseller di Ben Mezrich che racconta l'ascesa di Zuckerberg vista dall'ex amico di college che con lui ha il dente avvelenato: quell'Eduardo Saverin che fu allontanato dal gruppo e dopo la causa intentata è stato extragiudizialmente - ma profumatamente - tacitato. "Zuckerberg è un eroe-contro e per questo l'America lo ama", dice Mezrich a Usa Today. "Ma è anche qualcosa di più: un ragazzo che all'inizio è socialmente isolato ma che è brillante e arrogante e fatica per dimostrare al mondo che ce la può fare". Che ce l'abbia fatta è sotto gli occhi di tutti.

Quello che il film di Mezrich e Fincher mostrerà adesso al mondo è come. Le foto e le schede degli studenti del college rubate per metterle in linea e lanciare il concorso sul più bello e la più bella che diventerà l'architrave del software di Facebook. Le denunce di professori e colleghi di corso. Ma anche le feste sfrenate a base di alcol e di sesso. Kirkpatrick dice che il film è pieno di invidia e falsità. Ma davvero rischia di incrinare la credibilità di Facebook? "Alla fine farà di Mark comunque una celebrità". Una celebrazione di cui il fondatore avrebbe però fatto a meno. Il film esce a ottobre ma il New York Film festival lo lancerà già a settembre. Sembra anche che abbia lanciato un nuovo filone per Hollywood: in arrivo è pure il film sugli inizi di Google. Ma qui il libro da cui è tratto è il serissimo "Googled" di Ken Auletta: mica una bio romanzata e scandalosa come The Accidental Billionaire. Nell'attesa, il trailer di The social network è già cliccatissimo sul web. Ma la cosa più bella è la colonna sonora: una cover di Creep dei Radiohead cantata da un coro di ragazzine belghe, Scala & Kolacny Brothers. E ve le ricordate le parole? "I'm a creep / Sono un tipo spiacevole / Sono uno strano / Che diavolo ci faccio qui?".

Trailer del film


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