GLI ULTIMI FUOCHI DELL'IMPERO ROMANO
Giulio Castelli, GLI ULTIMI FUOCHI DELL'IMPERO ROMANO, € 12,90, 511 p., Editore Newton Compton Editore, 2009 (collana Nuova narrativa Newton).
"È l'anno del Signore 458 e l'imperatore Maggioriano tenta di restaurare 'impero d'Occidente ormai sull'orlo del collasso. Il giovane Ascanio, affascinato dal mito della gloria e delle armi, decide di seguire suo zio, il ministro Pietro, nella spedizione che dovrà riconquistare gran parte della Gallia, della Spagna e dell'Africa romana. Ma, una volta raggiunto il quartier generale di Maggiorano, Ascanio scopre che qualcuno sta complottando contro di loro. In un susseguirsi di avventure, tradimenti e scontri sanguinosi, attraverso gran parte dell'Europa e del Mediterraneo, Ascanio diverrà sempre più consapevole della fine di un grande impero. "Gli ultimi fuochi dell'impero romano" è l'affresco di un'epoca: nell'atmosfera torbida e conturbante del v secolo il lettore si ritroverà a camminare tra le strade di una Roma decadente, ma ancora piena di fascino e mistero, con i suoi templi abbandonati, le sue chiese grandiose, i fedeli intransigenti, gli ultimi filosofi pagani e i ricchi nobili sempre più chiusi nel loro mondo dorato oramai giunto alla fine".
Ho visto questo romanzo ieri in libreria, l'autore afferma che è il continuo ideale di IMPERATOR. Inoltre aggiunge che questo è il secondo volume (dopo lo stesso IMPERATOR) di una TRILOGIA sugli ultimi anni dell'impero romano d'Occidente, da quanto ho capito sfogliandolo, grande cattivo della storia sarà il magister militum Ricimero.