STALKER - 1979- Andrey Tarkovskiy

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Vestinus
00giovedì 28 luglio 2011 00:27
dopo anni che me l'ero procurato un mesetto fa mi sono finalmente deciso a vederlo e...

premetto che potrebbe essere catalogato come un "film d'essai" puro e duro, se non siete capaci di sopportare roba come Eisenstein o Aikra Kurosawa meglio non avvicinarsi...però potete provare...


Durata:163 minuti

è uno dei capolavori del regista russo Andrey Tarkovskiy, girato in unione sovietica nel 1979, liberamente ispirato a "Picnic sul ciglio della strada" romanzo russo di pochi anni prima da cuoi riprende alcuni elementi chiave.

poi la serie dei videogiochi (S.T.A.L.K.E.R) saranno ulteriormente "liberamente ispirati" al film e romanzo, e in un certo senso cerca di innestarsi sulle componenti principali del romanzo e film, alleggerendo/un pò banalizzandole ma comunque rileggendole in chiave di gioco sparatutto/d'azione

il tutto ruota sulla cosiddetta Zona, un area in cui (forse a causa della caduta di un meteorite) non vigono le normali leggi fisiche, che ha incuriosito il mondo intero e in molti cercano di studiare/controllare

ovviamente l'accesso è interdetto dall'esercito che la isola con recinzioni sorvegliate e filo spinato ma pochi (disperati?) e abili avventurieri (gli stalker appunto) sanno introdursi all'interno e attraversare questo luogo altrimenti complicato e pericoloso

grazie alla meravigliosa ambientazione, alla fotografia fenomenale, musiche evocative e alla sceneggiatura ridotta all'osso ma potente tutto il film è estremamente simbolico. Si presta ad una miriade di interpretazioni, tocca molti temi, è un dibattito continuo: il rapporto tra mente umana e natura, il rapporto tra umanismo e scienza, la natura dell'uomo, il "bene e male" e tonnellate di altre cose. E' fortemente poetico quanto a volte stucchevole

qui prendo uno dei migliori consigli che ho trovato su internet:
"A chi vuole avvicinarsi a Stalker do questi consigli
1) non aspettatevi un film di fantascienza costruito con il lessico abituale del genere
2) siate calmi e abituatevi alla non-fretta, poichè le inquadrature e le scene sono molto lente e introspettive, si soffermano sui dettagli, sui suoni, etc
3) non aspettatevi nulla, chi non ha aspettative non avrà delusione"

da:http://www.filmscoop.it/film_al_cinema/stalker.asp


il mio voto:9,5
Vestinus
00giovedì 28 luglio 2011 02:05
il film è pieno anche di vere e proprie poesie, scritte dal padre del regista, se non ricordo male quando era rinchiuso in un gulag

questa è una delle massime del film, scritta dal padre

"Che si avverino i loro desideri
che possano credere
e che possano ridere delle loro passioni.
Infatti ciò che chiamiamo passione
in realtà non è energia spirituale
ma solo attrito tra l'animo e il mondo esterno.
E soprattutto che possano credere in se stessi
e che diventino indifesi come bambini:
perché la debolezza è potenza
e la forza è niente.

Quando l'uomo nasce è debole e duttile
quando muore è forte e rigido
- così come l'albero:
mentre cresce è tenero e flessibile
e quando è duro e secco, muore.
Rigidità e forza sono compagne della morte
debolezza e flessibilità esprimono la freschezza
dell'esistenza. Ciò che si è irrigidito non vincerà."

Arsenij Tarkowskij,
padre di Andreij Tarkowskij
(citazione da "Stalker")
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