Rivoluzione nelle province

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Tito Flavio
00venerdì 20 luglio 2012 22:05
dite la vostra
Il Consiglio dei ministri, infatti, ha definito i criteri per il riordino delle province previsti dal decreto legge sulla spending review.
I requisiti richiesti per il salvataggio sono di avere almeno 350 mila abitanti ed estendersi su una superficie territoriale non inferiore ai 2.500 chilometri quadrati.
In prima battuta era stata ipotizzata un'ampiezza di 3 mila chilometri quadrati, circostanza che avrebbe condannato Chieti, mentre L'Aquila è stata graziata dalla previsione normativa che sono comunque salvaguardate le province sede del capoluogo di Regione.
Nei prossimi giorni il governo trasmetterà la deliberazione al Consiglio delle autonomie locali (Cal), istituito in ogni regione e composto dai rappresentanti degli enti territoriali (in mancanza, la deliberazione verrà trasmessa all’organo regionale di raccordo tra Regione ed enti locali).
La proposta finale sarà trasmessa da Cal e Regioni interessate al governo, il quale provvederà all’effettiva riduzione delle province promuovendo un nuovo atto legislativo che completerà la procedura.
Le nuove province eserciteranno le competenze in materia ambientale, di trasporto e viabilità, al contrario le altre saranno devolute ai Comuni, come stabilito dal decreto “Salva Italia”.
La soppressione delle province che corrispondono alle città metropolitane, dieci in tutto, tra cui Roma, Milano, Napoli, Venezia e Firenze, avverrà contestualmente alla creazione di queste entro il 1° gennaio 2014.

LA SITUAZIONE NEL RESTO D'ITALIA

Sulla base dei criteri di riordino delle Province approvati oggi dal governo, l’Ansa, su dati Istat, è in grado di dire che in Piemonte, su otto Province attuali, quelle salve sarebbero Torino, Cuneo e Alessandria; via le attuali Province di Vercelli, Asti, Biella, Verbano-Cusio e Novara.

In Lombardia rimarrebbero Milano, Brescia, Bergamo, Pavia mentre dovrebbero essere accorpate le attuali Province di Lecco, Lodi, Como, Monza Brianza, Mantova, Cremona, Sondrio e Varese.

Nel Veneto rimarrebbero in vita Venezia Verona e Vicenza. Accorpamento in vista per Rovigo, Belluno, Padova, Treviso.

In Liguria su quattro Province attuali ne scompaiono due, Savona e Imperia; salve Genova e La Spezia.

In Emilia Romagna sì a Bologna, Parma, Modena e Ferrara; accorpate Reggio Emilia, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Piacenza.

In Toscana, su dieci Province, si salverebbe solo Firenze: via Grosseto, Siena, Arezzo, Lucca, Massa Carrara, Pistoia, Prato, Pisa e Livorno.

In Umbria rimane solo Perugia, "salta" Terni; nelle Marche sarebbero salve Ancona Pesaro e Urbino, mentre non hanno i requisiti per sussistere Ascoli Piceno, Macerata e Fermo.

Nel Lazio rimarrebbero Roma e Frosinone, ma dovrebbero essere accorpate Latina, Rieti e Viterbo.

In Molise rimarrebbe solo la provincia di Campobasso, in Campania salve Napoli, Salerno, Caserta e Avellino, fuori solo Benevento.

In Basilicata rimarrebbe in vita la Provincia di Potenza, esclusa invece quella di Matera;

in Puglia su sei Province se ne salvano solo tre: Bari, Foggia e Lecce, da accorpare Taranto, Brindisi e Barletta-Andria.

Infine in Calabria, su cinque Province, si salvano Cosenza, Reggio Calabria e Catanzaro; da accorpare Crotone e Vibo Valentia.

A queste sono da aggiungere le Province nelle Regioni speciali: in Sicilia su nove ne rimarranno in vita solo quattro: Palermo, Agrigento, Catania e Messina. La scure si abbatterà su Caltanisetta Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani.

In Sardegna una debacle: rimarrà solo la Provincia di Cagliari. Verranno eliminate le Province di Olbia Tempio, Medio, Ogliastra, Carbonia, Sassari, Nuoro, Oristano.

Infine in Friuli, su quattro Province iniziali, due rimangono in vita, Trieste e Udine, due vengono tagliate o meglio accorpate: Pordenone e Gorizia.

QUESTA INVECE LA LISTA DELLE CITTA' METROPOLITANE

Roma
Milano
Torino
Genova
Venezia
Bologna
Firenze
Napoli
Bari
Reggio Calabria

Tito Flavio
00venerdì 20 luglio 2012 22:07
arys dai vieni nella provincia di Bari asd

gothic13
00sabato 21 luglio 2012 11:22
ma le province non volevano eliminarle tutte?
mi sta bene anche l'accorpamento, le province non servono a nulla , sono state create solo per sistemare parenti, amici e politici di serie B, vedremo se andra' in porto la cosa, ma si preannunciano gia' un sacco di ricorsi per guadagnare tempo fino alle prossime elezioni politiche, sperando di salvarsi con un nuovo governo di politici
Pico total war
00sabato 21 luglio 2012 14:37
Penso che come al solito politica sta a propaganda
Do stanno i soldi risparmiati?

questo è l'ennesimo tentativo di riforma delle provincie, hanno bruciato tutte le possibili combinazioni negli ultimi anni
senza mai specificare però quanto veramente si andrà a risparmiare

Dove sono i comuni microscopici? comunità montane? l'accorpamento dei comuni limitrofi? Non potete neanche immaginare quanti comuni pugliesi siano divisi da 4 500 metri per poi contare massimo 5 mila abitanti l'uno

Flavio ti sarebbe piaciuto ma sarà per un'altra volta: sciò pzzate via vade retro. [SM=g8207]

Già il mio cuore piange a vedermi chiamato tarantino ma barese sarebbe stato troppo. Sarei andato in esilio [SM=g8298] [SM=g8298]
Tito Flavio
00sabato 21 luglio 2012 14:53
asd..Taranto provincia di Bari..se si realizza ci facciamo due risate lol

il risparmio è stato quantificato in 150 milioni di € annui per ogni provincia soppressa

intanto io vivo in un paese esattamente come dici tu...17mila abitanti che prima erano due paesi Canneto e Montrone divisi da 400 metri scarsi ora diventati Comune di Adelfia

Pico total war
00sabato 21 luglio 2012 14:57
Re:
Tito Flavio, 21/07/2012 14.53:

asd..Taranto provincia di Bari..se si realizza ci facciamo due risate




none è ufficiale, bari cittò metropolitana + 3 province [SM=g8207] . Sciò via nn mettete le vostre zannaccie sui nostri ulivi[SM=g9257]


Tito Flavio
00sabato 21 luglio 2012 15:11
Re: Re:
Pico total war, 21/07/2012 14.57:




none è ufficiale, bari cittò metropolitana + 3 province [SM=g8207] . Sciò via nn mettete le vostre zannaccie sui nostri ulivi[SM=g9257]



non s'è capito se verrà istituita la terza provincia o ci sarà solo l'area metropolitana di bari e le province di foggia e lecce

in tal caso sarebbe Taranto provincia di Lecce [SM=g7792]

certo che una terza provincia sarebbe la scelta più saggia con capoluogo Taranto

io spero non si faccia nulla onestamente




Tonio_79
00domenica 22 luglio 2012 00:28
Io sono favorevolissimo all'abolizione delle province. E visto che molti tra voi sono pugliesi, posso portare come esempio l'inutile provincia di cui faccio parte: BAT (già il nome è ridicolo). La BAT-provincia è servita per far mangiare i soliti noti della zona (soprattutto il presidente della provincia, che è anche sindaco di Canosa e ha una condanna per abuso d'ufficio) grazie a concorsi fasulli (vedi i risultati usciti prima ancora del concorso...). E nei 4 anni in cui è stato creato questo inutile ente, si è perso solo tempo in litigate infantili su quale città aveva diritto alla prefettura o alla ASL o al tribunale, ecc... di concreto non si è fatto assolutamente nulla.
arysfalian
00martedì 24 luglio 2012 22:38
eh eh eh, qualcosa mi dice che la mia esperienza sul campo sarà utile in questo topic.
Intanto ringrazio Tito per aver pensato a me, e spero si renda conto di cosa vorrà dire un Arys suo "vicino di casa" [SM=g8166] [SM=g8246]
Inoltre ho notato che i primi interventi, compreso il mio, sono tutto di miei confratelli pugliesi, il che è il massimo di cerchia che posso concedere a livello amministrativo vista la situazione.
Bene,andiamo con ordine.
Questa è l'ipotetica mappa delle province italiane del dopo Monti:
le eliminate

le rimaste


Ora,oltre che prendere la scia del post di Tonio79, che ha egregiamente spiegato come la provincia dell'uomo pipistrello (ebbene si,erano anni che volevo dirlo) sia stata una cosa imbarazzante per i cittadini quanto elefantiaca per la burocrazia non dissimile dal lasciapassare A39 di Asterix e Obelix, non posso fare altro che continuare del solco dei precedenti interventi.

è ovvio a tutti che lo scopo delle province è ben diverso da quello pensato nella carta costituzionale. La loro divisione deriva ne più ne meno dalle acquisizioni territoriali effettuate dal Regno di Sardegna a spese degli stati preunitari, acquisendo le rispettive divisioni amministrative al netto. In più un riordino si ebbe in epoca fascista, o meglio un loro aumento dovuto alle aumentate necessità di controllo del territorio. C'è da ricordare che parecchi uffici pubblici, come le corti e i tribunali, sono strutturati su una pianta degli anni '30, totalmente inadatta alle esigenze e alle finanze attuali, motivo per cui province ed altri enti pubblici secondo logica DEVONO essere eliminati. Ma quali, e in che numero?
Tutte è purtroppo impossibile, non solo per la probabile confusione non solo nella cittadinanza ma anche nella PA nel controllo del territorio, ma anche perché ad esse sono affidate alcune deleghe che andrebbero prima redistribuite. Pensate alle agenzie ARPA e alle competenze ambientali, o ad altre quali i trasporti, che creerebbero caos operativo e normativo se scollegate senza ritegno.
Quindi è essenziale predisporre degli studi iniziali di carattere socio economico che prevedano come un territorio, possibilmente ma non obbligatoriamente non oltre una data area e che non ecceda una data popolazione, sia distinguibile rispetto a quelli vicini non solo per ragioni storiche, e che si segua lo stesso principio delle Città Metropolitane.
Ma allora, si dirà, non converrebbe creare un tessuto di sole città metropolitane?

Forse, ma il concetto in itere sarebbe sbagliato. Le città metropolitane dovrebbero essere dei perni strategici all'interno del Paese, delle chiavi di volta nell'architettura dello Stato sul territorio. Come la spina dorsale, da cui si dirama una struttura più elastica e meno sovraccarica di funzioni primarie e fondamentali, che si occupi di compiti più ordinari, quotidiani e semplici, i quali intaserebbero i gangli principali.
Ancora una volta il corpo che la natura ci ha donato ci viene in aiuto.
Motivo per cui, alle città metropolitane verrebbero conferiti non tanto compiti operativi, ma funzioni di coordinamento in tutta l'area sottoposta a loro influenza, e questo come semplice cinghia di trasmissione tra lo Stato centrale e le aree a loro sottomesse. In esse verrebbero istituiti uffici governativi centrali responsabili autonomamente di quello che succede nella loro macroregione, ad esempio la protezione civile e la difesa militare.
Sarebbe utile se le città metropolitane facessero capo alle Regioni senza dividerle, ad esempio Bari non dovrebbe avere influenza su Matera ma non su Potenza, creando così ulteriore confusione.
Probabilmente, rispondendo anche a Tito, le città metropolitane in alcuni casi potrebbero contenere anche le province relative,ma sarebbe impossibile farlo con gli attuali confini. Essi andrebbero ridotti, come succede con le zone amministrative speciali in altri Paesi del mondo (succede spesso con le capitali, che governano da sole micro aree all'interno di regioni/province più grandi).
Quindi si passa al livello regionale, che andrebbe ripensato nei suoi limiti, sempre secondo i concetti socio economici. Non è difficile farlo con esperti e dati alla mano, motivo per cui zone con diverse sfere non dovrebbero essere mischiate. Anche per evitare le normali controversie e le fughe di comunità in regioni vicine.
Infine, all'interno delle Regioni, dovrebbero essere istituite delle province sempre con effettiva ragione economico sociale. Se Cagliari può essere il centro focale dell'intera isola, è ovvio che da sola non può mantenere uffici centralizzati per l'intera utenza. Motivo per cui, al momento in cui una Regione è carente sotto questo punto, istituisce una nuova provincia secondo gli stessi concetti sopraelencati. Ma senza ripetere i concetti delle Regioni duali, come Umbria e Molise, con capoluogo enorme e provincia secondaria inutile appendice per riempire la cartina.
Non è possibile perciò Taranto in Bari per contrasti e divergenze socio economiche, ma è plausibile Taranto in Lecce, più opportunamente rinominata provincia del Salento...
Non saprei infatti come si possa unire, anche territorialmente, zone diverse e distanti tra loro, con istanze anche molto diverse. la provincia della Lunezia può essere di esempio, come tentativo di razionalizzare un tessuto sociale economico e culturale omogeneo rispetto ad altri.
Inutile poi la sfilza di province una attaccata alle altre,con capoluoghi vicinissimi tra loro.In tal caso, le città che ospitavano il capoluogo, se facenti parte di un tessuto omogeneo rispetto ad altre province vicine, devono essere accorpate, e tra queste va scelta una sola sede capoluogo.
Altra idiozia è stata la creazione di province bicefale, come Massa-Carrara (che da piccolo pensavo fossero una città unica tanto è entrato nel lessico), Pesaro-Urbino o di quelle partorite da emeriti schizofrenici in Sardegna. Quelle si per accontentare tutto e tutti,senza soddisfare nessuno.

Morale della favola: le province vanno abolite in parte, e ridelineate e ridefinite le rimanenti. Quest'ultima cosa non è stata presa in considerazione, ed è la cosa più grave.
Esattamente con quello che accadde con la riforma Biagi, che del proprio "creatore" ha preso solo il nome. Biagi aveva teorizzato un mercato del lavoro più dinamico, ma aveva anche previsto un forte welfare e ammortizzatori sociali. L'ultima parte non è stata fatta, e il risultato è stato come una casa senza tetto esposta a sole e intemperie.
Se gli eventi seguiranno la riforma del lavoro 2003, sarà meglio evitare di andare avanti col discorso dei tagli,onde evitare di moncare tremendamente lo Stato e i servizi ai cittadini.
Costantinus
00mercoledì 25 luglio 2012 11:47
La cosa che non capisco è: che senso ha avere regioni con una sola provincia? A questo punto le abolissero tutte in quelle regioni! Poi una sola provincia in Toscana mi sembra una follia...
Tito Flavio
00mercoledì 25 luglio 2012 14:35
insomma un bel casino...io ovviamente scherzavo sull'accorpamento di Taranto a Bari, invece vedrei bene una nuova provincia unendo Matera-Taranto e Brindisi e facendo confluire la BT a foggia e in parte nell'area metropolitana di Bari

Tonio_79
00mercoledì 25 luglio 2012 15:02
Io ho vissuto a Lucca per anni e posso assicurare che in Toscana ci sono delle province ridicole (vedi Prato). Per quanto riguarda la BAT, credo che tornerà tutto come prima.
Total War Sparta
00sabato 30 marzo 2013 02:32
Re: Re: Re:
Tito Flavio, 21/07/2012 15:11:

non s'è capito se verrà istituita la terza provincia o ci sarà solo l'area metropolitana di bari e le province di foggia e lecce

in tal caso sarebbe Taranto provincia di Lecce [SM=g7792]

certo che una terza provincia sarebbe la scelta più saggia con capoluogo Taranto

io spero non si faccia nulla onestamente


Anche io spero proprio che non facciano nulla in merito a tutto ciò,sarebbe veramnte brutto! [SM=x1617498]


Tito Flavio
00domenica 31 marzo 2013 03:44
bisognerebbe abolire tutte le province in realtà

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 04:21.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com