Perché l' UE non regolamenta i prezzi dell'elettronica?

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Costantinus
00venerdì 22 febbraio 2013 15:07
Me lo chiedo spesso, è così difficile per l'Unione Europea prendere provvedimenti per le proprie importazioni (parlo di elettronica perché mi interessa ed è tra le cose maggiormente importate)?
Perché dobbiamo subire un cambio 1:1 col dollaro se da 10 anni vale l'80% di un euro? Perché dobbiamo favorire le esportazioni altrui? E soprattutto sfavoriamo il nostro mercato interno in una situazione di profonda crisi.

Io una proposta ce l'ho: si fa una commissione europea sulla vigilanza dei cambi, nel caso specifico sulle importazioni di elettronica.
Funziona così: tutti i pezzi di elettronica devono avere un cambio giusto (per esempio basato sulla media del cambio dei 6 mesi precedenti la messa in commercio). Se un' azienda sgarra subisce la sospenzione del commercio del prodotto per un tot di tempo, dopo di che se reitera a farlo viene proibita in modo perpetuo la commercializzazione e data un'ammenda pari a che ne so l'1% del fatturato dell'ultimo anno. Dopo di che dopo un tot dinquesti procedimenti viene vietata la commercializzazione di qualsiasi prodotto dell'azienda per un tot di tempo e i beni in questione confiscati dall'Unione e redistribuiti agli stati membri che potranno decidere se usarli o metterli all'asta. Inoltre si darebbe un'ammenda enorme all'azienda.
Alla fine se si subisce questa "pena" per 2 o 3 volte si proibisce in eterno alla suddetta azienda o suoi intermediari di vendere all'interno dell'Unione.

So di essere cattivo ma mi manda in bestia che qualunque cosa venga venduta a noi soltanto in sovrapprezzo.

Ps. Ah, l'Unione dovrebbe anche imporre un prezzo unico a tutti gli stati membri (non è possibile che in Italia le stesse cose costano di più).
Augusto.Carducci
00venerdì 22 febbraio 2013 15:10
il giorno che faranno l'economia unica europea allora noi saremo vecchi e avremo l'unione europea vera.
ti chiedi dell'elettronica tu, ma perchè ti pare normale che un'unione di stati abbia operai che prendono 400 in polonia e 3000 in danimarca? poi ci si chiede perchè le aziende si dislocano.
ovvio che però fanno quel cambio salta tutta la baracca dei truffaldini che muovono aziende e sfruttano gente
gothic13
00venerdì 22 febbraio 2013 16:54
perche' la tendenza e' di lasciare il mercato libero, per evitare inevitabili tensioni fra paesi, ad esempio per l'elettronica che e' quasi tutta americana o asiatica, se blocchi la vendita dell' I- phone5 perche' e' venduto molto piu' caro che in america, loro per ritorsione bloccano un prodotto europeo, diciamo il parmigiano, e cosi' via ....., e si finisce in una spirale senza fine.

a quel punto andrebbero bloccati anche prodotti cinesi venduti a basso prezzo grazie a stipendi bassi , orari di lavoro di 10 ore ,nessuna assistenza in caso di infortunio e altro, ma nessuno lo fara'

e poi c'e' anche la libera scelta: se non vuoi pagare qualcosa oltre il suo reale valore non lo compri, se lo facessero tutti i prezzi calerebbero
Costantinus
00venerdì 22 febbraio 2013 19:59
Re:
Augusto.Carducci, 22/02/2013 15:10:

il giorno che faranno l'economia unica europea allora noi saremo vecchi e avremo l'unione europea vera.
ti chiedi dell'elettronica tu, ma perchè ti pare normale che un'unione di stati abbia operai che prendono 400 in polonia e 3000 in danimarca? poi ci si chiede perchè le aziende si dislocano.
ovvio che però fanno quel cambio salta tutta la baracca dei truffaldini che muovono aziende e sfruttano gente




Infatti, io ho toccato solo un punto.

Gothic, il mercato è sì libero, ma se ci sono dei cambi vanno rispettati, allora pure noi produciamo che ne so delle navi di lusso che valgono 10 milioni di euro e decidiamo di rivenderle agli inglesi a 10 milioni di sterline, solo che ci riderebbero dietro (e la stessa cosa per qualsiasi altro paese europeo...).
Se si diventa protezionisti è colpa loro, non nostra, d'altronde l' Unione ha il PIL più elevato al mondo sommando i suoi stati membri, vorrà dire che ci faremo la nostra elettronica e la esporteremo in tutto il mondo ad un prezzo più basso visto che noi abbiamo la moneta a favore. Noi non possiamo lucrare su un cambio fasullo.
Se loro bloccano le nostre importazioni vorrà dire che ci limiteremo al mercato europeo e forse in parte asiatico e africano, siamo solo in Europa oltre 600 milioni, se raccogliamo il bacino del mediterraneo e la Russia superiamo il miliardo, ci mancano forse un po' di materie prime ma possiamo importarle.
gothic13
00venerdì 22 febbraio 2013 23:11
in economia ci sono accordi internazionali di cui noi non sappiamo nulla, e' vero che paghiamo l'elettronica piu' di tutti, ma anche i prodotti alimentari italiani sono venduti in america a prezzi piu' alti, una bottiglia di vino venduta in Italia a 10 euro negli USA la vendono a 20 dollari ( 15 o 16 euro), questo me lo diceva un mio amico che abita in california da 18 anni,quindi alla fine le cose si riequilibrano

e poi sui prezzi incidono anche le diverse tassazioni: in USA un commerciante paga il 25% di tasse, in Italia il 50,quindi alza i prezzi, e poi c'e' l'IVA, in francia e' al 20% , in Italia al 21: significa che un prodotto venduto in francia a 1000 euro in Italia ne costa 1010 ( da luglio con l'IVA al 22 ne costera' 1020)

l'europa malridotta com'e' ( e alcuni paesi come il nostro peggio degli altri) non puo' perdere il mercato piu' ricco del mondo, non posiamo vendere vini e salami agli africani che con 5 euro devono sfamare una famiglia per una settimana......., quindi dobbiamo accettare dei compromessi, non abbiamo molte scelte...

ps.e poi si potrebbe aprire al mercato dei falsi: avevo visto in un programma anni fa una fabbrica cinese che vendeva I-phone falsi , ma perfetti(non ricordo il modello) a 7 dollari l'uno..... io sono contrario ai falsi, ma quando le grandi marche esagerano...... [SM=g8119]
Costantinus
00sabato 23 febbraio 2013 11:43
No, i prezzi devono essere gli stessi all'interno dell' Unione secondo le regole stabilita dalla stessa.
E per il cibo non è lo stesso: è un prodotto che viene venduto in piccole quantità ed è normale che i prezzi si alzino, altra cosa è vendere un prodotto industriale di cui se ne fanno milioni di pezzi l'anno, principalmente per esportarlo.
gothic13
00sabato 23 febbraio 2013 22:51
[SM=g8320] ma le regole stabilite dalla comunita' europea non le rispetta nessuno, i prezzi degli stessi prodotti cambiano in ogni paese, e non potrebbe essere diverso, visto le differenze enormi di reddito, un operaio specializzato tedesco guadagna 2500 euro al mese, uno italiano 1200- 1500, uno polacco o rumeno 400, con gli stessi prezzi morirebbero di fame

ad esempio ( c'era oggi ai telegiornali) le RC auto in italia sono mediamente il doppio che in francia e l'80& in piu' che in germania

il cibo era un esempio, ma vale anche per altri settori come l'abbigliamento, venduti in USA o Giappone a prezzi folli

per i prezzi dei prodotti di elettronica USA( che sono quasi tutti fatti in cina, di americano hanno solo il marchio) o giapponesi sono gonfiati in europa, ma sono prezzi chiari, nessuno e' obbligato a comprarli, non parliamo di farmaci.... [SM=g8080] , e' ovvio che ai consumatori dia fastidio, ma l'UE non puo' farci molto, sono aziende private che vendono i loro prodotti, sta a chi compra non accettare di essere fregato

un esempio: iPhone5 16GB prezzo in USA 650 dollari (circa 500 euro), prezzo in Italia 729 euro, in francia e germania 679 euro ( questi sono i prezzi ufficiali al lancio )

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