NIENTE PRIGIONIERI!

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Giulio Valerio
00lunedì 25 ottobre 2004 20:24
Perché questa involuzione, poco realistica, rispetto a MTW?

Potevano dare l’alternativa del riscatto (come in MTW) o della schiavitù, i prigionieri sarebbero andati ad ingrossare le file degli schiavi![SM=g27980]
Modred
00lunedì 25 ottobre 2004 21:04
Che intendi?
Quando conquisti l'insediamento? ... se parli di questo puoi ridurre in schiavitù gli abitanti della città o trucidarli secondo lo stile romano...


Ciao
Legionario Napoletano
00lunedì 25 ottobre 2004 21:34
Re:

Scritto da: Modred 25/10/2004 21.04
Che intendi?
Quando conquisti l'insediamento? ... se parli di questo puoi ridurre in schiavitù gli abitanti della città o trucidarli secondo lo stile romano...


Ciao


No credo che intenda durante le battaglie:in Medieval quando i nemici scappavano,quando li si inseguiva,oltre a ucciderli,si catturavano i nemici (poi sulla mappa strategica si decideva la sorte).
Daniele Manin
00lunedì 25 ottobre 2004 21:43
di solito i prigionieri di guerra venivano fatti schiavi qundi quell'opzione sarebbe non realistica!
LEGIO-Primigenia
00lunedì 25 ottobre 2004 22:05
Io ho un gioco del 1998-97 in cui si potevano catturare i capiclan avversari, e torturarli per informazioni su città e su territori, chiederne il riscatto alla famiglia, metterli in pirgione, ucciderli, sarebe stato devvero bello poterlo fare anche in RTW. [SM=g27980]
Tito Petronius Niger
10lunedì 25 ottobre 2004 22:51
In effetti in un contesto del genere il fare prigionieri di guerra risulterebbe un falso storico.
In medieval lo "scambio" di ostaggi era giustificato dal fatto che nel medioevo non esisteva la schiavitù legata alla sconfitta in battaglia. In effetti nel medioevo il sistema economico era completamente chiuso, quasi impermeabile e le curtis non avevano bisogno di schiavi stranieri (i servi della gleba erano inoltre molto meno pericolosi, perchè meno propensi all'insurrezione, e quindi più semplici da controllare rispetto a schiavi di altre culture), inoltre la chiesa formalmente non permetteva la schiavitù, in quanto secondo la concezione cristiana non si può togliere ad un uomo la dignità che viene concessa da Dio (la servitù della gleba era però tacitamente acconsentita, anzi inclusa e giustifica nel sistema sociale attraverso riflessioni di natura teologica: la suddivisione della società in "laboratores" "oratores" e "bellatores").

Nel mondo romano invece, dove la violenza e l'oppressione erano vissute in modo molto diverso rispetto all'europa cristiana medioveale, coloro che venivano soggiogati erano alla mercè del vincitore. Basta pensare ,relativamente al diritto romano, al concetto della patria potestas, che dava ai padri di famiglia il potere decisionale di vita o morte su schiavi e discendenti, oppure, senza addentrarsi in questioni troppo complesse, all'uso degli schiavi nelle arene come "intrattenimento di massa".

Credo che la decisione di togliere quell'opzione sia stata presa anche alla luce di questi aspetti. Un generale romano non avrebbe mai potuto "vendere" ostaggi di guerra ad un popolo nemico, sarebbe stato inconceibile. Coloro che rimanevano in vita, tra gli sconfitti, erano inevitabilmente destinati ad un futuro di schiavitù ( ... a servire in una galera come rematori oppure in un circo, nel caso di uomini d'arme, ma anche come precettori dei figli di certi nobili per coloro che avevano una maggiore cultura).

I programmatori hanno voluto semplificare questo fenomeno a mio avviso. In effetti se avessero voluto fare i pignoli avrebbero dovuto introdurre l'uso degli schiavi in modo più esplicito, per essere più chiaro: vuoi una trireme? servono i rematori, devi usare tot schiavi della tua riserva; Vuoi le terme? devi usare gli schiavi che scaldino l'acqua e la versino nelle vasche; Vuoi creare un'unità di gladiatori? idem come sopra.
Insomma il fenomeno schiavitù o si trasformava in risorsa da affiacare alle finanze o si semplificava, come hanno fatto.

Hanno fatto bene.

Quindi durante la battaglie i sopravissuti facciamo finta che diventino tutti schiavi. Ci semplifica la vita.


Tutto questo è la mia personale opinione, è probabile che abbia scritto inesattezze ma perdonatemi, non ho più la memoria freschissima :)
Giulio Valerio
00martedì 26 ottobre 2004 00:07
Ok prendo per buona l’assenza della pratica del riscatto…ma apro una piccola parentesi: alla fine della 1° guerra punica i cartaginesi furono costretti a restituire i prigionieri romani “senza riscatto”, quindi precisando l’assenza del riscatto, se era pratica inesistente perché precisarlo? E questo anche in altre occasioni, molte volte fra le clausole di pace c’era (per i vinti) quella della restituzione di prigionieri “senza riscatto” (e sottolineo la precisazione del “senza riscatto”)…chiusa parentesi.

I soldati catturati, ridotti in schiavitù, sarebbero una cifra consistente che potrebbe “rivaleggiare” (come numero) con la riduzione in schiavitù delle popolazioni cittadine, perché non inserirla, perché non precisare il numero dei prigionieri che vanno ad arricchire la popolazione delle tue città come schiavi di guerra, perché considerarli tutti morti?
RedBaronRB
00martedì 26 ottobre 2004 15:38
Non potevano semplificare il tutto vendendo direttamente gli schiavi?
Bastava cambiare le parole... invece di dire "Hai guodagnato 3.000 fiorini consegnando i prigonieri alle loro famiglie" in "Hai guodagnato 3.000 denari vendendo i prigionieri come schiavi"

Tra l'altro quando li riconsegnavi in Medieval i nemici poi te li ritrovavi di nuovo davanti...
Infatti qualche volta ho ordinato di sgozzarli (poveracci...) ma poi mi venivano fuori titolini stile: sanguinario, macellaio & co. che riducevano tantissimo il morale dell'armata...

Saluti
RedBaronRB
Daniele Manin
00martedì 26 ottobre 2004 22:17

Ok prendo per buona l’assenza della pratica del riscatto…ma apro una piccola parentesi: alla fine della 1° guerra punica i cartaginesi furono costretti a restituire i prigionieri romani “senza riscatto”, quindi precisando l’assenza del riscatto, se era pratica inesistente perché precisarlo? E questo anche in altre occasioni, molte volte fra le clausole di pace c’era (per i vinti) quella della restituzione di prigionieri “senza riscatto” (e sottolineo la precisazione del “senza riscatto”)…chiusa parentesi.

I soldati catturati, ridotti in schiavitù, sarebbero una cifra consistente che potrebbe “rivaleggiare” (come numero) con la riduzione in schiavitù delle popolazioni cittadine, perché non inserirla, perché non precisare il numero dei prigionieri che vanno ad arricchire la popolazione delle tue città come schiavi di guerra, perché considerarli tutti morti?



perchè gli schiavi potevi riaverli comprandoli e quindi nel trattato si impone che gli schiavi (che però il popolo vincitore chiama prigionieri) devono essere restituiti non comprati![SM=g27960]
Giulio Valerio
00sabato 30 ottobre 2004 10:33
Da “La Storia di Roma” di Indro Montanelli :”Comunque, invece di sfruttare l’enorme successo di Canne, egli decise di riposarsi. Rimandò a casa i prigionieri non romani, e quelli romani offrì all’Urbe di restituirli dietro un piccolo indennizzo. Il Senato orgogliosamente rifiutò. Annibale, mandatine a Cartagine un certo numero come schiavi, adibì gli altri a giuochi gladiatori per il divertimento dei suoi soldati.”

Che si voglia definire la parola “riscatto” come “prezzo di mercato degli schiavi” o come contropartita per recuperare persone mi sembra solo un cavillo legale.

[Modificato da Giulio Valerio 30/10/2004 10.36]

Caio Giulio
00domenica 31 ottobre 2004 22:25
Dovete anche calcolare che quando i nemici andavano in rotta i nemici non facevano prigionieri ma mandavano la cavalleria a falciarli (Bellum gallicum). La CA avrebbe dovuto far vedere i nemici POSARE le armi e arrendersi. Solo allora avrebbero fatto schiavi i nemici!!!!
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