Ma qual'è il probelema di Medieval 2???

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ZuppAdISCo
00venerdì 21 aprile 2006 16:38
Leggendo e rileggendo nn ho capito qual è il problema con Medieval 2: Total War ??
Mi potreste far capire che sta succedendo?? [SM=x506639]
+ Mather +
00venerdì 21 aprile 2006 16:56
Re:

Scritto da: ZuppAdISCo 21/04/2006 16.38
Leggendo e rileggendo nn ho capito qual è il problema con Medieval 2: Total War ??
Mi potreste far capire che sta succedendo?? [SM=x506639]



Da Caio Giulio...

Provo a spiegare:

Il gioco va dal 1080 al 15qualcosa (anno più, anno meno..) comprendendo inverno e estate.
Ora sarebbero (consideranno il 1500 come fine) ben 820 turni..
In realtà la CA farà durare il gioco 225 turni.
Come??

Beh.. I turni non si chameranno AD 1080, AD 1099 .... ma TURNO 1, TURNO 2, TURNO 3..... TURNO 225!!!

Tra ogni turno passerà un certo numero di estati-inverni.

Questo è tutto quello che si sa sui turni.
2) I personaggi??? Morirebbero subito!
Invece i personaggi invecchieranno di 1 anno ogni due turni... Quindi con una vita media di 55 anni, un personaggio durerà 110 turni, cioè metà gioco, cioè 200 anni.... buono, no?? Alla faccia delle malattie!



INFINE (forse parlate inglese peggio di me!) la CA ha detto che NON separerà le ere perchè ritarderebbero l'uscita del gioco!

Questo è tutto!

Per ulteriori informazioni vieni a trovarci su "Lettera aperta"
Sirius 21
00venerdì 21 aprile 2006 20:34
Questa cosa dei turni purtroppo non è ancora tanto chiara e non lo sarà fino all'uscita del gioco. Ma non credo che cambieranno sistema, per un motivo molto semplice:

Il gioco copre un arco temporale di più di 400 anni. Il sistema introdotto da RTW con la mappa strategica in 3D che consente le stagioni fa sì che un anno sia diviso in due turni (per alternare estate-inverno). E così si avrebbero più di 800 turni. Ovviamente non possono calibrare una campagna di 800 turni per una serie di ragioni: la crescita tecnologica sia del giocatore che dell'IA è molto più rapida, la conquista di mezza mappa si può terminare già in 200 turni, non possono preparare eventi storici per 800 turni.
E dunque come si risolve? L'unica possibilità sarebbe stata usare il sistema di MTW: tre ere e un turno = un anno. Ma questo avrebbe comportato il bilanciamento di tre campagne invece di una. Inoltre avrebbe fatto perdere la caratteristica dell'alternanza delle stagioni perché non si può alternare estate e inverno in un solo turno (che può durare 2 minuti o 1 ora a seconda del giocatore).
Quindi l'unica soluzione era questa. Avrebbero potuto fare le tre ere, ma è evidente che hanno dovuto o voluto concentrare gli sforzi produttivi su altre caratteristiche (diplomazia, grafica, nuovi comportamenti delle unità e dei soldati, nuovi tipi di personaggi come i mercanti, rivoluzione del funzionamento degli agenti religiosi). Penso che anch'io nei loro panni avrei optato per la stessa idea. E cmq ricordatevi che hanno spiegato chiaramente che la campagna NON FINISCE NEL 225° TURNO bensì può continuare finché il giocatore lo voglia.
Caio Giulio
00venerdì 21 aprile 2006 20:38
Re:

Scritto da: Sirius 21 21/04/2006 20.34
E cmq ricordatevi che hanno spiegato chiaramente che la campagna NON FINISCE NEL 225° TURNO bensì può continuare finché il giocatore lo voglia.



Si ma da quanto ho capito continuerai senza eventi, cioè giocando ad un gioco morto. Tutto questo può essere evitato con una buona AI, ma ci riusciranno??

Io comunque mi ricordo di Shogun con beh 4 turni ad anno.
E anche EB ha 4 turni ad anno. Basta rendere più difficile l'espansione territoriale che già in 10 anni (40 turni) conquisti poco o niente!
Sirius 21
00venerdì 21 aprile 2006 20:51
È vero, ma ricorda che la maggior parte dei giocatori si stanca dopo un centinaio di turni e cambia partita. E poi pensa: che gusto c'è a giocare per 800 turni quando già dopo 150 hai raggiunto il meglio delle tue unità militari e delle tue strutture? Nella mia ultima campagna coi Macedoni in poco più di 100 turni ho vinto e avevo tutto il meglio della tecnologia militare. Ho smesso di giocare perché non c'era gusto a giocare per altri 100 turni sempre con lo stesso tipo di soldati. E i nemici non potevano competere.
Anche a MTW non giocavo mai per il dominio totale della mappa. Di solito smetto prima. Poi qualche volta c'è l'eccezione, come la mia attuale campagna coi Giulii in cui ho vinto con 50 provincie già da anni ma sto continuando perché casualmente è ancora una partita godibile. Eppure è raro.

[Modificato da Sirius 21 21/04/2006 20.54]

-Megas Alexandros-
00venerdì 21 aprile 2006 21:00
Re:

Scritto da: Sirius 21 21/04/2006 20.51
È vero, ma ricorda che la maggior parte dei giocatori si stanca dopo un centinaio di turni e cambia partita. E poi pensa: che gusto c'è a giocare per 800 turni quando già dopo 150 hai raggiunto il meglio delle tue unità militari e delle tue strutture? Nella mia ultima campagna coi Macedoni in poco più di 100 turni ho vinto e avevo tutto il meglio della tecnologia militare. Ho smesso di giocare perché non c'era gusto a giocare per altri 100 turni sempre con lo stesso tipo di soldati. E i nemici non potevano competere.
Anche a MTW non giocavo mai per il dominio totale della mappa. Di solito smetto prima. Poi qualche volta c'è l'eccezione, come la mia attuale campagna coi Giulii in cui ho vinto con 50 provincie già da anni ma sto continuando perché casualmente è ancora una partita godibile. Eppure è raro.

[Modificato da Sirius 21 21/04/2006 20.54]




Daccordissimo con Sirius!!! :smiles2
Tercio Real
00venerdì 21 aprile 2006 21:28
E NOI TENTIAMO DI CAMBIARE QUELLO!!!!!!NON LO CAPITE? CHE NON VOGLIAMO UN RTW MA NEL MEDIOEVO? PERCHE AVEVA I SUOI DIFETTI COME QUELLI CHE AVETE DETTO.


SE VOGLIONO FARE UNA COSA DECENTE, AUMENTINO L´IA, IL NUMERO DI PROVINCIE, IL NUMERO DI TECNOLOGIE, PIU EVENTI COME QUELLO DI GAIO MARIO PER TUTTE LE CIVILTÁ, DANDO L´IMPRESSIONE DI COSTANTE CANBIAMENTO CHE SUBÍ IL MEDIOEVO, RIFORNIMENTI PER GLI ESERCITI O L´ESERCITO TI MUORE DI FAME, LO STESSO PER LE NAVI, COMMERCIO E RELAZIONI DIPLOMATICHE MIGLIORATE.......QUELLO SÍ CHE SAREBBE UN BEL GIOCO, CERTO, IMPOSSIBILE CHE USCISSI A NATALE, MA NON ME NE FREGA, PERCHE NON VOGLIO SPENDERE 60 EURO PER GIOCARE 10 VOLTE BATTAGLIE SPETTACOLARI E CHE POI IL GIOCO SIA FINITO E NON ABBIA POSSIBILITA DI GIOCABILITÁ E DIVERSITÁ.

NON LO CAPITE? credete che vogliamo una sorta di rtw, e no! si puo migliorare la serie total war in un modo piu facile di quanto pensiate.
+ Mather +
00sabato 22 aprile 2006 01:00
Re:

Scritto da: Sirius 21 21/04/2006 20.51
È vero, ma ricorda che la maggior parte dei giocatori si stanca dopo un centinaio di turni e cambia partita. E poi pensa: che gusto c'è a giocare per 800 turni quando già dopo 150 hai raggiunto il meglio delle tue unità militari e delle tue strutture? Nella mia ultima campagna coi Macedoni in poco più di 100 turni ho vinto e avevo tutto il meglio della tecnologia militare. Ho smesso di giocare perché non c'era gusto a giocare per altri 100 turni sempre con lo stesso tipo di soldati. E i nemici non potevano competere.
Anche a MTW non giocavo mai per il dominio totale della mappa. Di solito smetto prima. Poi qualche volta c'è l'eccezione, come la mia attuale campagna coi Giulii in cui ho vinto con 50 provincie già da anni ma sto continuando perché casualmente è ancora una partita godibile. Eppure è raro.

[Modificato da Sirius 21 21/04/2006 20.54]




Io non sono d'accordo.

Con i miei danesi amavo accaparrarmi l'intera Europa anche per una questione di "touring", un gruppo di vichinghi che varca le soglie di Gerusalemme serba un fascino estremo, a prescindere dagli sviluppi tecnologici.

Dai fiordi ai deserti, dalle steppe alle brughiere britanniche
un gioco total war è molto di più che un mero sviluppo tecnologico. E dato che si corregge il tiro verso un ridimensionamento arcade, i programmatori dovrebbero tenere conto di queste spettacolarità se puntassero ad un prodotto decente.

Il problema è che troppo spesso la struttura di stampo arcade non risponde ad una precisa esigenza di marketing ma quanto piuttosto ad un vergognoso espediente per lavorare di meno. E di questo avete tutti preso atto.
+ Mather +
00sabato 22 aprile 2006 01:24

L'unica soluzione era questa. Avrebbero potuto fare le tre ere, ma è evidente che hanno dovuto o voluto concentrare gli sforzi produttivi su altre caratteristiche (diplomazia, grafica, nuovi comportamenti delle unità e dei soldati, nuovi tipi di personaggi come i mercanti, rivoluzione del funzionamento degli agenti religiosi). Penso che anch'io nei loro panni avrei optato per la stessa idea. E cmq ricordatevi che hanno spiegato chiaramente che la campagna NON FINISCE NEL 225° TURNO bensì può continuare finché il giocatore lo voglia.



Sul forum ufficiale non la pensano in questo modo.

La scelta di non gestire 3 ere non dipende da una volontà di compensazione lavorativa che altresì dovrebbe agevolare altri generi di miglioramenti.

Altro che diplomazia, grafica, nuovi comportamenti delle unità e dei soldati, nuovi tipi di personaggi come i mercanti, rivoluzione del funzionamento degli agenti religiosi !

Hanno espressamente affermato che la suddivisione delle ere non avrebbe consentito di far uscire il gioco in tempi brevi che adirittura pronosticano per la fine di quest'anno.

In sostanza ? La musica non cambia amici miei.

CASH DIN-DIN !

L'unico obiettivo è accumulare grana e nel minor tempo possibile.

Per quanto concerne la possibilità di continuare ugualmente la campagna, dovrebbero per lo meno assicurarsi che la facoltà sussista realmente, dato che in BI, nel momento in cui esprimi al computer questa volontà (io ho provato con Sassoni e Alemanni), il gioco ti crasha vergognosamente sul desktop.

Se lo scopo non fosse sempre quello di impacchettare dei bidoni....

Rimango fermamente dell'idea che la questione dei turni risponda ad un miserevole espediente per scrollarsi del lavoro dalle spalle.

Posso assicurare che tra il 1080 e il 1492 ne passa di acqua sotto i ponti (scoperte geografiche, diffusione della polvere da sparo, crociate e chi più ne ha più ne metta) e se tanto mi dà tanto, persino in 800 turni di gioco cose da vedere e da sperimentare ce ne sarebbero eccome, basterebbe non fare i lavativi e raddoppiare al limite il numero delle unità.

Non mi pare proprio che quelli di Europa Barbarorum, Rome total Realism, Attila Reloaded e decine di altri modder si siano fatti molti problemi in questo senso, diciamo le cose come stanno.

Per quanto riguarda i miglioramenti, a patto che ce ne siano davvero di significativi, spero vivamente che questi ultimi non costuitiranno semplici specchietti per le allodole per tappezzare altre falle.

Un po' come le battaglie notturne di BI.
Caio Giulio
00sabato 22 aprile 2006 09:56
Se dopo 100 turni il gioco non è in grado di crearti difficoltà il problema non sono i 100 turni, ma il gioco.

Ti ripeto che con più tecnologie, sviluppo un pochettino più lento, ma soprattutto una AI decente 100 turni ti passano che non hai ancora combinato niente, ma hai gettato solo le fondamenta della tua futura espansione.

Io in Medieval ho sempre giocato fino al 1453 anno in cui finiva il gioco. Perchè? Perchè anche se avevo molti territori c'era sempre un nemico (o più) che mi "minacciava". Inoltre nel 1320 arrivavano le nuove tecnologie e mi divertivo a cambiare e ammodernare il mio esercito con i miei giannizzeri pesanti!
E poi tramite le guerre civili, la ricomparsa delle fazioni avversarie l'attenzione scendeva di poco.

Magari 800 turni possono sembrare tanti, ma almeno 400 sono giocabilissimi.
Giuliano l' Apostata
00sabato 22 aprile 2006 11:56
A prescindere dalle motivazioni alla base della scelta di eliminare la corrispondenza turni/anni, sia che fosse per svogliatezza dei programmatori e massimizzare il profitto sia che fosse per concentrarsi su altri aspetti del gioco e migliorarli, io questa impostazione non la condivido.
Tuttavia è anche vero che per finire RTW i turni a disposizione sono oltremodo sufficienti, (attualmente con i Greci sono arrivato all' anno 160 a.C ed ho praticamente esaurito l' albero tecnologico e non ho più nuove unità da sperimentare) bisogna vedere, comunque, quanto si possa fare all' interno di un singolo turno in termini di movimento degli eserciti, di azioni possibili per gli agenti, di unità reclutabili ed edifici costruibili (a tal proposito una cosa diverse volte detta dalla CA, ma che finora non ha destato l' attenzione che meritava -secondo me- è che è cambiato il sistema di reclutamento delle unità, come questo funzioni in Med2 però non è stato reso esplicito).
Una volta che viene chiarito cosa e quanto è possiblie fare all' interno del singolo turno, si può meglio comprendere che livello di velocità abbia Med2 e, quindi, se si sia persa una certa dose di strategia a favore di un gioco veloce e più orientato all' arcade.
+ Mather +
00sabato 22 aprile 2006 15:01
Re:

Scritto da: Giuliano l' Apostata 22/04/2006 11.56
A prescindere dalle motivazioni alla base della scelta di eliminare la corrispondenza turni/anni, sia che fosse per svogliatezza dei programmatori e massimizzare il profitto sia che fosse per concentrarsi su altri aspetti del gioco e migliorarli, io questa impostazione non la condivido.
Tuttavia è anche vero che per finire RTW i turni a disposizione sono oltremodo sufficienti, (attualmente con i Greci sono arrivato all' anno 160 a.C ed ho praticamente esaurito l' albero tecnologico e non ho più nuove unità da sperimentare) bisogna vedere, comunque, quanto si possa fare all' interno di un singolo turno in termini di movimento degli eserciti, di azioni possibili per gli agenti, di unità reclutabili ed edifici costruibili (a tal proposito una cosa diverse volte detta dalla CA, ma che finora non ha destato l' attenzione che meritava -secondo me- è che è cambiato il sistema di reclutamento delle unità, come questo funzioni in Med2 però non è stato reso esplicito).
Una volta che viene chiarito cosa e quanto è possiblie fare all' interno del singolo turno, si può meglio comprendere che livello di velocità abbia Med2 e, quindi, se si sia persa una certa dose di strategia a favore di un gioco veloce e più orientato all' arcade.



Io so come funziona il nuovo reclutamento... [SM=x506716]9

Praticamente devi accumulare un certo numero di mage skill points, assicurarti di aver una sufficiente quantità di quarzi magici, che crescono spontaneamente a ridosso di tutta Europa ( ce ne sono di più sulla fascia alpina) dopodichè i tuoi alchimisti si preoccuperanno di evocarli dal portale dei Grandi Antichi.

E mi raccomando non dimenticate di procurarvi il Necronomicon !!! :smi8
Sirius 21
00sabato 22 aprile 2006 15:54
Re:

Scritto da: + Mather + 22/04/2006 1.24
L'unico obiettivo è accumulare grana e nel minor tempo possibile.


E che cosa c'è di strano? I giochi si fanno per fini commerciali. La pretesa che i giochi si facciano per fini artistici e per realizzare capolavori è semplicemente ASSURDA! Devono campare e fare soldi nel modo più efficace. E' commercio, nient'altro. I giochi non si fanno per rendere i giocatori soddisfatti, anche èerché è impossibile rendere TUTTI soddisfatti.
+ Mather +
00sabato 22 aprile 2006 16:56
L'ottava arte

Scritto da: Sirius 21 22/04/2006 15.54

E che cosa c'è di strano? I giochi si fanno per fini commerciali. La pretesa che i giochi si facciano per fini artistici e per realizzare capolavori è semplicemente ASSURDA! Devono campare e fare soldi nel modo più efficace. E' commercio, nient'altro. I giochi non si fanno per rendere i giocatori soddisfatti, anche èerché è impossibile rendere TUTTI soddisfatti.



Scusami ma questa la ritengo un' incredibile ********* !

Vuoi dirmi che non reputi Max Payne un'opera d'arte ?

O Mafia ? O lo stesso Rome Total War ?

Cos' ha un film d'autore in più di un videogame ?

A parte l'interattività, esso è in grado di suscitare emozioni forti, immedesimazione, passione.

Moltissime riviste da anni trattano l'argomento : il videogioco come ottava arte.

Lo stesso Giochi per il mio Computer ha dedicato più di un numero alla questione.

Con che coraggio puoi dire è commercio, nient'altro ?
Che razza di atteggiamento squallido è ?

Se vieni giustamente a dirmi che anche loro devono campare e fare soldi ti dò ragione.

Ma non capisco da che mondo è mondo una cosa debba escludere l'altra : dove stà scritto ?

E allora i grandi kolossal cinematografici che incassano miliardi sono solo questo ?

Dubito che Ridley Scott pensasse soltanto al ritorno economico.

I videogiochi si fanno eccome per rendere il giocatore soddisfatto (non tutti è chiaro), prendi "Il Padrino".

Secondo te a quale fine hanno creato un intero pannello di personalizzazione del mafioso prima e durante il gioco?

Per fare più soldi? Cosa vuoi che interessi ad un compratore che vuole semplicemente godersi una partita al fianco di Marlon Brando e di tutti gli altri personaggi del film?

Questa è vera passione, pensare anche alla preferenze del videogiocatore.

E tutte le personalizzazioni di Civilization sono davvero indispensabili al fine di fare soldi ?

La trilogia di Alone in the Dark non è un'opera d'arte ?

Non prendermi per un ingenuo romanticone perchè ti garantisco che la so molto lunga sull'argomento; ma una casa produttrice sostenuta da atteggiamento del genere - e questo è uno dei grandi vantaggi dell'opera d'arte rispetto al semplice blockbuster acchiappacitrulli - è che la sua longevità non risulterà mai abbastanza lunga : se da un canto l'impatto spettacolare privo di pathos attira molta gente in principio, è altrettanto vero che il tipo di persone attratte si stanca ben presto della novità per abbordarne ad una migliore e a buon mercato.

Questo è fuor di dubbio, anche nel commercio e nello spettacolo le bugie hanno le gambe corte.

[Modificato da Sirius 21 25/05/2006 0.27]

kyttyhawk
00sabato 22 aprile 2006 17:10
Devo dire che l'intervento di +Mather+, anche se purtroppo, e sottolineo più volte il purtroppo, è forse un tantino idealista, in quanto al giorno d'oggi quasi tutto è incentrato sul dio denaro, rispecchia perfettamente il mio modo di pensare.
Perchè una cosa che viene prodotta per guadagnare non può anche essere bella e piacere a chi la compra?
Quello che alla Sega non hanno capito è che sull'altare del dio denaro stanno sacrificando una serie di giochi belli, divertenti, appassionanti, e chi più ne ha più ne metta...
Anche nel commercio alla lunga l'onestà e la serietà pagano, ricordiamocelo...
Quando andiamo in un negozio, se non siamo serviti come vogliamo noi e soprattutto se quando siamo usciti ci accorgiamo che quello che abbiamo comprato non è come lo volevamo noi e/o magari una mezza fregatura, ci torniamo in quel negozio?
Con i giochi è lo stesso...alla Sega se ne strafregano dei giocatori, gli interessano solo i loro soldi...
Ma i giocatori non sono imbecilli...se medieval TW2 non sarà come vogliamo, magari con dei bug e non di nostra soddisfazione, prima di comprare un'altro gioco della serie penso che aspetteremo e rifletteremo...
La Sega, se continua su questa strada, non sarà nè la prima nè l'ultima casa che andrà in difficoltà, per non dire altro. [SM=x506642]

Sirius 21
00sabato 22 aprile 2006 17:10
Prima di tutto io non mi permetto mai di dire che le opinioni di un altro siano *********. Cmq sia, io non ho detto che nessun videogioco è artistico.
Io ho detto che nei loro intenti (sopratutto negli intenti delle case produttrici) non c'è l'arte al primo posto. Secondo me al primo posto ci sono i soldi per tutti, poi c'è la passione per chi crea i giochi e alla fine, in MINIMA PARTE, c'è l'intento artistico. I veri artisti creano anche quando non guadagnano. Invece, grafici, programmatori e quant'altro se non guadagnano devono cambiare mestiere.
Poi è chiaro che alcuni giochi sono delle vere e proprie opere d'arte. E' vero anche che alcuni creatori di videogiochi sono dei grandi artisti. Ma non tutti. E la stragrande maggioranza dei videogiochi, non puoi negarlo, non sono opere d'arte. Anzi, molti sono vera e propria immondizia. Le opere d'arte, fra cui metto RTW, sono molto poche.
Lo stesso vale nel campo del cinema. Ridley Scott può essere un bravo artista quanto vuoi, e per me lo è, ma i film riesce a farli solo perché incassano.
Quindi vorrei chiarire definitivamente il mio pensiero. Cinema e videogiochi possono essere arte, ma chi li fa non ha questo fine come priorità. Invece scultori, pittori e altri hanno l'esclusivo scopo dell'arte e se ne fregano di quanto vendono, infatti spesso muoiono di fame. Nel cinema e nei videogiochi non è così, se non vendi te ne vai a casa.

[Modificato da Sirius 21 25/05/2006 0.29]

Giuliano l' Apostata
00sabato 22 aprile 2006 17:13
[SM=x506717]6 [SM=x506717]6 [SM=x506717]6


Io so come funziona il nuovo reclutamento...

Praticamente devi accumulare un certo numero di mage skill points, assicurarti di aver una sufficiente quantità di quarzi magici, che crescono spontaneamente a ridosso di tutta Europa ( ce ne sono di più sulla fascia alpina) dopodichè i tuoi alchimisti si preoccuperanno di evocarli dal portale dei Grandi Antichi.

E mi raccomando non dimenticate di procurarvi il Necronomicon !!!



[SM=x506717]6 [SM=x506717]6 [SM=x506717]6 [SM=x506717]6 [SM=x506717]6 [SM=x506717]6 [SM=x506717]6 [SM=x506717]6 [SM=x506717]6
Per carità!!!!!! Sarebbe un incubo. Mancherebbe solo la grafica cartoonesca e qualche incantesimo per renderlo tale e quale a Warcraft.
A parte gli scherzi, suppongo che sia possibile reclutare più unità all' interno di ogni insediamento per turno, sarebbe coerente con il fatto che i turni complessivi sono diminuiti.
Tercio Real
00sabato 22 aprile 2006 18:00
opere d´arti nei videogiochi? si, e non hanno guadagnato un granché, ma fatti per passione:

ICO
SHADOW OF THE COLOSSUS
GRAN TURISMO
...



o sennó...tutti i mod di tw sono per passione, per amore, nn per guadagnare soldi.
davide.cool
00sabato 22 aprile 2006 18:13
gli unici videogiochi artistici son oquelli di benoit sokàl cioè siberia 1 e 2 ecc, nonchè le serie di myst
Caio Giulio
00sabato 22 aprile 2006 20:39
Io ritengo che tutti i lavori sono fatti per poter vivere. E se si riesce a guadagnare di più vuol dire che si vivrà meglio.
Quindi è chiaro che il tutto vorrà un ritorno economico.
Ma, e il risultato si vede, bisogna anche lavorare per passione e perchè quel lavoro piace.
Non esisterà mai un bravo programmatore che odi programmare!
Se gli sviluppatori fanno quel lavoro è perchè vogliono creare un gioco - capolavoro. Altrimenti come fai a scrivere righe e righe di codice, o a disegnare, o a comporre colonne sonore se non lo fai perchè hai un "sogno" in mente?

Quello che purtroppo contrasta questo sono i distributori! Loro non sono programmatori, ma società che comprano i diritti di un gioco e che li finanziano.
E molti di questi vogliono solo un ritorno economico a scapito della qualità del prodotto, SEGA in primis.
ZuppAdISCo
00domenica 23 aprile 2006 11:14
Innanzitutto per fare un film che porterà buon guadagno si deve vedere cosa vuole la gente in un determinato periodo!!!Lo stesso vale per i videogochi!!E se poi un gioco piace, è perché si rientra in un trend di giocatori!!! Adesso nn andate per fare classifiche personali di videogiochi e prendete un gioco tipo gta san andereas, è un miscuglio di vari generi ed è per questo che è riuscito ad appassionare molta gente nn molta solo in italia ma in tutto il mondo!!!E vi dico questo perche voi credete che una casa produttrice metta in commercio un gioco il cui piace, come genere a molta poca gente(ve lo posso assicurare, e penso che lo sappiate) per far lavorare per 1 anno e mezzo programmatori,grafici ecc... per intere giornate quindi per slari molto consistenti , io penso che la casa produttrice abbia fatto molto bene i suoi conti!!! [SM=x506649]
Tercio Real
00domenica 23 aprile 2006 14:28
si certo, la sega sta facendo un grande negozio con gli ultimi giochi di sonic, l´insegna della sega.
Gli ultimi giochi di Sonic fanno schifo, molto schifo. Hanno distrutto la figura di sonic
Mario Decio Giulio II
00domenica 23 aprile 2006 14:34
Re: L'ottava arte

Scritto da: + Mather + 22/04/2006 16.56


Scusami ma questa la ritengo un' incredibile minchiata !

Vuoi dirmi che non reputi Max Payne un'opera d'arte ?

O Mafia ? O lo stesso Rome Total War ?

Cos' ha un film d'autore in più di un videogame ?

A parte l'interattività, esso è in grado di suscitare emozioni forti, immedesimazione, passione.

Moltissime riviste da anni trattano l'argomento : il videogioco come ottava arte.

Lo stesso Giochi per il mio Computer ha dedicato più di un numero alla questione.

Con che coraggio puoi dire è commercio, nient'altro ?
Che razza di atteggiamento squallido è ?

Se vieni giustamente a dirmi che anche loro devono campare e fare soldi ti dò ragione.

Ma non capisco da che mondo è mondo una cosa debba escludere l'altra : dove stà scritto ?

E allora i grandi kolossal cinematografici che incassano miliardi sono solo questo ?

Dubito che Ridley Scott pensasse soltanto al ritorno economico.

I videogiochi si fanno eccome per rendere il giocatore soddisfatto (non tutti è chiaro), prendi "Il Padrino".

Secondo te a quale fine hanno creato un intero pannello di personalizzazione del mafioso prima e durante il gioco?

Per fare più soldi? Cosa vuoi che interessi ad un compratore che vuole semplicemente godersi una partita al fianco di Marlon Brando e di tutti gli altri personaggi del film?

Questa è vera passione, pensare anche alla preferenze del videogiocatore.

E tutte le personalizzazioni di Civilization sono davvero indispensabili al fine di fare soldi ?

La trilogia di Alone in the Dark non è un'opera d'arte ?

Non prendermi per un ingenuo romanticone perchè ti garantisco che la so molto lunga sull'argomento; ma una casa produttrice sostenuta da atteggiamento del genere - e questo è uno dei grandi vantaggi dell'opera d'arte rispetto al semplice blockbuster acchiappacitrulli - è che la sua longevità non risulterà mai abbastanza lunga : se da un canto l'impatto spettacolare privo di pathos attira molta gente in principio, è altrettanto vero che il tipo di persone attratte si stanca ben presto della novità per abbordarne ad una migliore e a buon mercato.

Questo è fuor di dubbio, anche nel commercio e nello spettacolo le bugie hanno le gambe corte.




E' proprio soddisfacendo il cliente che riescono a vendere il loro prodotto.
Usano cose come ricerche di mercato per stabilire cosa piace o non piace alla clientela in una determinata fascia di età,e dopo creano un gioco bello bello su misura.
Talvolta falliscono (vedi giochi che non hanno successo)ma nella maggior parte dei casi ci azzeccano,e fanno un prodotto che accontenti la clientela.
Quello che dici tu sul fatto che creare videogiochi sia un 'arte non lo metto in dubbio,anzi,sono daccordo con te.
Ma quello che si discute non è il creare ma il motivo della creazione: paragonare film a videogiochi non ha senso perchè sono due ambiti differenti (anzhe se spesso e volentieri creano videogiochi basati su un film,ma questo ha poca rilevanza) quindi,è vero che creare giochi per PC è un arte,ma il motivo dela creazione non è vedere un videogiocatore bello contento o far felice una mandria di ragazzini oppure riuscire a dire,alla fine del lavoro -Sono proprio bravo guarda cosa sono riuscito a fare- ma è semplicemente incassare una quantità di quattrini che superi quella che è uscita durante la produzione del gioco.

Ovviamente tu mi verrai a dire che non è così,che le case produttrici pensano al "benessere" del giocatore,che i programmatori lavorano principalmente non per mangiare ma per una mera passione del proprio lavoro,e io ti dirò che se fosse così,allora potrebbero anche non chiederti un centesimo per il proprio lavoro,visto che lo farebbero solo per il piacere di creare arte.
Se fosse come dici tu,allora sarebbe un bel mondo dove tutti lavorano per passione e nessuno per soldi,dove nessuno comprerebbe niente e nessuno chiederebbe in cambio niente per il proprio lavoro.

Se poi ho capito male il tuo discorso questo è un altro paio di maniche....Magari la prossima volta ti spiegherai meglio.
+ Mather +
00domenica 23 aprile 2006 23:01
Re: Re: L'ottava arte

Scritto da: Mario Decio Giulio II 23/04/2006 14.34

Ma quello che si discute non è il creare ma il motivo della creazione: paragonare film a videogiochi non ha senso perchè sono due ambiti differenti (anzhe se spesso e volentieri creano videogiochi basati su un film,ma questo ha poca rilevanza) quindi,è vero che creare giochi per PC è un arte,ma il motivo dela creazione non è vedere un videogiocatore bello contento o far felice una mandria di ragazzini oppure riuscire a dire,alla fine del lavoro -Sono proprio bravo guarda cosa sono riuscito a fare- ma è semplicemente incassare una quantità di quattrini che superi quella che è uscita durante la produzione del gioco.

Ovviamente tu mi verrai a dire che non è così,che le case produttrici pensano al "benessere" del giocatore,che i programmatori lavorano principalmente non per mangiare ma per una mera passione del proprio lavoro,e io ti dirò che se fosse così,allora potrebbero anche non chiederti un centesimo per il proprio lavoro,visto che lo farebbero solo per il piacere di creare arte.
Se fosse come dici tu,allora sarebbe un bel mondo dove tutti lavorano per passione e nessuno per soldi,dove nessuno comprerebbe niente e nessuno chiederebbe in cambio niente per il proprio lavoro.

Se poi ho capito male il tuo discorso questo è un altro paio di maniche....Magari la prossima volta ti spiegherai meglio.



Non è questione di spiegarsi meglio, ma di recepire il messaggio che ho scritto (data la grammatica dei tuoi post forse il problema non sta nel trasmettitore ma nel ricevitore).

Ma quando mai ho detto che i programmatori fanno i giochi per avere come ultimo fine un'opera d'arte?

Quando mai sono stato così perentorio ?

Perchè non leggi il mio post anzichè agganciarti come al solito ai discorsi degli altri?

Sarebbe una vera utopia/idiozia un'affermazione del genere, non mi sono ancora trasferito sul pianeta degli orsetti cucciolosi di marzapane.

Ad ogni modo, è tuttavia innegabile la relazione tra cinema e videogioco e ti spiego il perchè...

Il mercato dei videogiochi funziona ESATTAMENTE come una produzione hollywoodiana americana anche perchè come tu stesso riconosci lo scarto tra i due ambiti è sempre minore mentre la commistione e la contaminazione di generi cresce inverosimilmente di anno in anno.

Prendi i videogiochi fatti sulla scia dei film, e non parlo di produzioni recenti, è una cosa che si trascina fin dagli anni '80, prendiamo Ghostbusters o Ritorno al futuro, ma accantoniamo la cosa perchè comunque è fuorviante.

Quello che non ha senso è generalizzare su due ambiti tanto complessi.

Non si può assolutamente affermare che alla base di un videogioco e di un film ci sono motivi diversi a prescindere.

E' un idiozia, sono ambiti troppo eterogenei, bisogna analizzare il singolo prodotto : il singolo film e il singolo videogioco.

Un film a decoupage hollywoodiano ha le stesse dinaniche di marketing di un videogame in grande stile : si sonda il terreno, si crea attesa con reclame attraverso i consueti canali e alla fine a seconda dei finanziamenti elargiti, dal nome della produzione e dalla bravura dei tecnici/troupe/programmatori si confeziona un prodotto più o meno riuscito.

I confezionatori di videogiochi non hanno inventato questo sistema dall'oggi al domani, ma prendendo spunto da una tecnica capitalistica hollywoodiana maturata negli anni '20.

Alla base di un videogioco/film possono esserci centinaia di motivi : la passione di un regista/produttore/programmatore per un determinato ambito - prendi Sid Meier con Pirates! -, lo sfruttamento di una certa moda o di un genere particolarmente in voga - prendi il boom degli sparatutto e dei picchiaduro negli anni '90 -, non c'è nessuna differenza.

Qualcuno potrà giustamente obiettare che un sacco di videogiochi vengono prodotti per essere smerciati velocemente, prescindendo da grandi fini artistici e impacchettati per un immediato ritorno economico.

Nel cinema è esattamente lo stesso. Una produzione cinematografica stima e successivamente stanzia un certo budget ogni anno, più o meno sostanzioso a seconda della politica del Mogol, per produrre un certo numero di film dal sicuro ritorno economico ma dalle basse pretese artistiche (i rinomati b-movies).

Questo posso affermarlo in tutta tranquillità non solo perchè ho fatto il programmatore ma perchè mi sto laureando in cinema.

Prendiamo la Universal Studios che è sopravvissuta agli scontri di produzione degli anni 40 grazie a questi espedienti.

Quando invece si tratta di un pezzo molto grosso come "Rome Total War" o "Il Gladiatore", allora le dinamiche di passione e ritorno economico possono venire tranquillamente a coincidere.

Esistono poi i cortometraggi, finalizzati a far conoscere la bravura di un regista ai superiori e spesso privi di intenti economici.

Stessa cosa vale per i mod ed i modders nel campo dei videogame.

In conclusione non bisogna essere così idioti da credere che i programmatori facciano videogiochi per puri fini artistici, ma nemmeno essere così drastici da credere che si faccia tutto per un ritorno economico.

Dubito seriamente che i creatori di questi videogiochi (e intendo dal supervisore capo fino al più infimo dei beta tester) non provino un brivido nel vedere le proprie realizzazioni prendere vita e che prima,dopo e durante il lavoro provino sensazioni diverse da quelle di un artista.

E' ovviamente difficile identificare lo scarto tra i due emisferi. Voglio dire dove comincia l'interesse economico e dove il fine artistico.

E così come avviene nel cinema sarà sempre un problema individuarlo.

Forse è giusto che sia così.
Mario Decio Giulio II
00domenica 23 aprile 2006 23:20
E infatti,vorrei sapere quando mai io ho detto che i creatori di un videogioco non provino un qualche tipo di piacere nel vedere il loro lavoro prendere vita.
Io ho affermato,nel mio precedente post la qual grammatica tu critichi,che sicuramente il principale obiettivo di produttori e creatori di videogiochi non è la soddisfazione di creare.
Inoltre non hai risposto al mio post,in quanto la parte in cui io,con ignoranza lo ammetto,ho affermato che non esiste una relazione tra produzione cinematografica e produzione videoludica,è veramente minima.
Spiegami invece come mai,dopo aver letto e ponderato il tuo messaggio,avrei frainteso il suo contenuto come tu stesso hai scritto nel tuo post.
Sirius 21
00lunedì 24 aprile 2006 10:07
Re:

Scritto da: Caio Giulio 22/04/2006 20.39
Se gli sviluppatori fanno quel lavoro è perchè vogliono creare un gioco - capolavoro. Altrimenti come fai a scrivere righe e righe di codice, o a disegnare, o a comporre colonne sonore se non lo fai perchè hai un "sogno" in mente?


Secondo voi i creatori di questo "capolavoro" avevano un sogno in mente? www.lula-3d.com/english/index1.htm
Greek warrior 2
00lunedì 24 aprile 2006 13:42
Re: Re:

Scritto da: Sirius 21 24/04/2006 10.07

Secondo voi i creatori di questo "capolavoro" avevano un sogno in mente? www.lula-3d.com/english/index1.htm



ne dubito fortemente :smi8
Caio Giulio
00lunedì 24 aprile 2006 16:11
Re: Re:

Scritto da: Sirius 21 24/04/2006 10.07

Secondo voi i creatori di questo "capolavoro" avevano un sogno in mente? www.lula-3d.com/english/index1.htm


Dipende anche dai lavori...
Dubito che abbiano impiegato tanto a fare quel robo li, e anche le aspettative su quel titolo non erano alte!


.... o forse avevano veramente un sogno in mente? [SM=x506715]6
Tercio Real
00lunedì 24 aprile 2006 18:49
o fu fatto per ridere un po e basta tra amici
sanada
00lunedì 24 aprile 2006 21:19
giochi per il mio computer ha dAto 3 come voto a lula 3d........
il peggior voto che gmc ha mai dato
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